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Approcci teorici all'apprendimento linguistico

NB:LAD (Chomsky) LASS (Bruner) SLAT (Krashen) Principale critico di Krashen è Sharwood Smith che sosteneva che la conoscenza consapevole delle forme linguistiche, può diventare automatica con la pratica. Conoscenza dichiarativa: sapere che (avere la consapevolezza della grammatica e delle sue regole), conoscenza esplicita. Conoscenza procedurale: sapere come (saper usare le regole, saper produrre e usare le strutture). conoscenza implicita. (utili per migliorare la competenza d'uso).

- Total physical response: lingua collegata al movimento tramite accoppiamento parola - azione. (forte componente ludica).

- Silent way: silenzio del docente, si limita solo a fornire input, interviene solo mediante brevi cenni el'apprendente si concentra e ragione sul proprio apprendimento.

- Suggestopedia: ottimi risultati, minimo sforzo e tempi rapidi, si basa sulla suggestione e sull'uso di stimoli sensoriali per sfruttare il potenziale cognitivo degli apprendenti.

apprendenti (usata molto la musica). Approccio integrato, utilizzo di un po' di tutti gli approcci o metodi che hanno dato un risultato positivo dal punto di vista didattico.

UNITÀ 3 - CURRICOLO E SILLABO

Attori del processo glottodidattico: insegnante - studente - disciplina (modello tripolare).

Poi ci sono anche:

  • Progettisti: chi elabora curricolo e programmi
  • Autore di materiali didattici: non solo il libro di testo ma svariati materiali diversi collegati tra loro in maniera flessibile.

Assetto dell'aula bisogna crearlo al fine di creare l'interdipendenza positiva, modelli principali:

  1. Modello a stella: deriva dall'approccio formalista e dal metodo grammaticale deduttivo.
  2. Modello a reticolo: (in cerchio) partecipanti si vedono in viso e possono prendere la parola, anche liberamente con il docente che sta al centro o fuori dal cerchio e gestisce i turni di parola.
  3. Modello a ferro di cavallo: favorisce le attività

didattiche di discussione, si può parlare trastudenti ma anche con l'insegnante.

4) Modello a isolotto: la densità comunicativa raggiunge il massimo del livello, attività di gruppo, il docente è esterno, interdipendenza positiva e approccio comunicativo.

- Lavoro collaborativo coesione del gruppo, ci sia aiuta, migliora autostima e benessere psicologico. È necessario promuovere un'interdipendenza positiva, il gruppo ha un obiettivo comune e la persona singola non vince se non vince l'intero gruppo.

Mete educative: finalità ultime dell'educazione culturizzazione, socializzazione e autopromozione.

Mete glottodidattiche: sviluppo della competenza comunicativa che comprende tutte le altre, oltre alla capacità di apprendere e riflettere sul proprio apprendimento linguistico, non solo di italiano ma di tutte le lingue straniere.

Curricolo: non contiene solo gli obiettivi di insegnamento ma anche mete educative e glottodidattiche.

È il programma formato da più sillabi, contiene gli obiettivi e metodi di insegnamento, oltre a tecniche didattiche e mete educative. È sviluppato sulla base di bisogni pragmatici futuri dello studente, ha contenuti culturali oltre che linguistici e contiene anche delle mete glottodidattiche.

Sillabo: In questo documento non si fa riferimento né alle metodologie di insegnamento né alle mete glottodidattiche, è il modello operativo a cui il professore si ispira per l’insegnamento dellalingua straniera, ha elementi che costituiscono solo la competenza linguistico comunicativa ed è diviso per livello linguistico (A1, A2 ecc.).

Sillabo multi-sillabico, contiene più sillabi:

  • Sillabo funzionale: funzioni o atti che si possono fare con la lingua “salutare, presentarsi, ringraziare”
  • Sillabo situazionale: situazioni di vita
  • Sillabo lessicale: lessico, vocabolario
  • Sillabo morfosintattico: grammatica
  • Sillabo culturale

Sillabo nozionale: concetti espressi con la lingua

UNITA' 4 APPRENDIMENTO E ACQUISIZIONE, COME FUNZIONANO?

I principi neurolinguistici (sono 3)

  1. Bimodalità: nel nostro cervello ci sono due emisferi celebrali, uno a destra e una a sinistra che lavorano in maniera diversa. Emisfero sinistro: compiti di natura logica e analitica qui ha sede l'elaborazione linguistica, emisfero destro ha una percezione invece globale.
  2. Direzionalità: le informazioni vengono elaborate dal cervello secondo la direzione che va dall'emisfero destro a quello sinistro solo i modelli di tipo induttivo seguono la natura direzionale del cervello.
  3. Modal focusing integra il principio di direzionalità, anche se l'apprendimento va dall'emisfero destro a quello sinistro, durante l'apprendimento è necessario focalizzare la modalità sinistra.

COME AVVIENE L'ACQUISIZIONE?

Non c'è acquisizione senza la motivazione. Ci sono

tre tipologie di motivazioni secondo Balboni:
  1. Dovere obbligo ad apprendere
  2. Bisogno studente ha bisogno di apprendere
  3. Piacere collegato ad emisfero destro
A questo concetto si integrano le tre motivazioni tradizionali:
  1. Motivazione strumentale o estrinseca: si studia una lingua straniera per un motivo ben preciso, passare un esame, superare un colloquio di lavoro. (estrinseco = estraneo, esterno, non concernel’essenza del soggetto e non deriva direttamente da questo).
  2. Motivazione integrativa: per integrarsi nella comunità, per scopi di integrazione. (immigrati).
  3. Motivazione di piacere/intrinseca: si studia una lingua perché si ha passione per quella lingua e cultura, questa dovrebbe essere la motivazione che sta alla base del processo di insegnamento.
INTERLINGUA: competenza provvisoria in quella lingua straniera, sistema linguistico provvisorio in continua evoluzione, questa lingua è data dal fatto che l’apprendente compie delle

Ipotesi sul funzionamento dei meccanismi della lingua oggetto di studio. Il discente crea una grammatica usando i dati linguistici di cui dispone. Le sue caratteristiche sono le seguenti:

  1. È un sistema linguistico ossia una realtà organizzata, con le sue regole.
  2. È autonoma e dipende: dalla L2, da fattori individuali, dalla L1 e da altre L2 conosciute.
  3. È provvisoria e mutevole, proprio mutando si avvicina sempre di più alla L2.

Pagina 198 libro di Diadori, concetto di dominio →- Sfere d’azione o ambiti di interesse relativi alla vita sociale dimensione sociale di una lingua, quindi i domini sono contesti sociali e sono 4:

  1. Dominio pubblico
  2. Dominio personale
  3. Dominio professionale
  4. Dominio educativo

Conoscenze: sapere (so che per cambiare marcia devo premere la frizione)

Abilità: so fare (so cambiare marcia)

Competenze: so fare un viaggio in auto

Fare saper fare saper dire ecc.

LE ABILITA’

Abilità primarie:

Abilità ricettive: ricezione scritta (leggere), ricezione orale (ascoltare), ricezione audiovisiva (leggere materiale multimediale).

Ricezione scritta: significato globale (skimming), significato specifico (scanning).

Abilità produttive: produzione scritta (scrivere un testo), produzione orale (monologo), creazione testo iconico (se faccio un disegno da zero).

Abilità integrate:

  • Interazione orale (conversazione)
  • Interazione scritta (messaggi)
  • Interazione online
  • Mediazione orale e scritta (più di una persona, interpretariato)
  • Scrittura di appunti (ricezione orale e produzione scritta)
  • Trascrizione (ricezione orale e produzione scritta)
  • Riassunto (ricezione orale e produzione scritta)
  • Interpretazione di un testo iconico (ricezione scritta e produzione orale)
  • Creazione di un testo iconico
  • Parafrasi scritta o orale
  • Ripetizione orale

Mete glottodidattiche e tecniche didattiche:

Le mete glottodidattiche sono:

  1. Sapere la lingua: conoscere il codice linguistico,
  2. quindi sapere le regole e i meccanismi che regolano la lingua (competenza linguistica) 2) Saper fare lingua: saper usare le abilità primarie e quelle integrate 3) Sapere fare con la lingua: saper usare le competenze che derivano dalle abilità e legate agli usi della lingua, riguarda la competenza socio pragmatica, e indica la capacità di raggiungere i propri scopi e obiettivi attraverso l'uso della lingua attraverso il compimento di atti e funzioni linguistiche. TECNICHE DA USARE PER SVILUPPARE LE ABILITA E COMPETENZE: vedi altro pdf per le fasi e le tecniche didattiche. INSEGNAMENTO DELLA GRAMMATICA L'insegnamento della grammatica deve essere affrontato nella fase della riflessione, infatti l'apprendente ha bisogno di sistematizzare le regole apprese induttivamente. Ad ogni modo, la grammatica può essere insegnata in due modi: 1) Grammatica esplicita: percorso di tipo deduttivo, l'insegnante presenta le regole che vengono acquisite

    dall'allievo tramite tecniche di fissazione.

    2) Grammatica implicita: segue un percorso di tipo induttivo ed è condotta dall'allievo su guida dell'insegnante.

    Fasi individuate da Balboni per l'acquisizione della grammatica implicita:

    1. Individuazione o scoperta: lettura del testo input con nuove forme grammaticali.
    2. Formazione delle ipotesi: guidato dall'insegnante
    3. Verifica della fondatezza delle ipotesi: leggendo un altro testo con le stesse novità a livello grammaticale
    4. Fissazione delle regole: attività che consentono l'utilizzo intensivo delle regole, che vengono fissate e automatizzate.
    5. Riutilizzo delle stesse: rimpiego libero e maggiore autonomia.
    6. Riflessione sulle regole: in questo caso lo studente sistematizza la regola scoperta in uno schema, grafico o tabella, e le regole vengono esplicitate dal docente.

    ACCENNI QCER- Promuove l'omogeneità dell'apprendimento attraverso indicatori linguistici

    comuni. Promuove: - Il plurilinguismo - Il lifelong learning - Un approccio orientato all'azione: l'apprendente è un attore sociale che ha compiti da portare a termine in determinate circostanze. - Definisce la competenza linguistico comunicativa che è composta da: 1) Competenza linguistica: lessico, fonologia, sintassi 2) Competenza sociolinguistica: fattori socioculturali, regole di cortesia, norme tra generazioni, sessi, gruppi sociali. 3) Competenza pragmatica: realizzazioni di funzioni linguistiche e atti linguistici. PEL "Portfolio europeo delle lingue" PEFIL "Portfolio europeo per la formazione degli insegnanti di lingue" EPG: "European Profiling Grid" LE VARIETÀ DELL'ITALIANO DIATOPICA Spazio geografico dove viene parlata una lingua ITALIANO REGIONALE: l'italiano regionale
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elenadetoffol di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica dell'italiano l1, l2, ls e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Serragiotto Graziano.