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SOSPETTO
- Misure
Le prime misure sono: divieto di movimentazione di animali, entrata e uscita di messi solo se necessari e
con disinfezioni, raccolta e distruzione dei prodotti a rischio, delimitazione dell’area infetta.
- Accertamenti in allevamento
Il rilievo clinico (vescicole, febbre, elevati capi colpiti dagli stessi sintomi) è fondamentale perché in base a
quello si decide si il sospetto è ufficialmente fondato o meno.
Nell’azienda sede di sospetto possono essere presenti animali:
− Sospetti di essere infetti: animali con sintomatologia clinica o lesioni anatomopatologiche o reazioni ai test
diagnostici riferibili a MV.
− Sospetti di essere contaminati: animali delle specie sensibili, che secondo le informazioni epidemiologiche
raccolte, sono stati direttamente o indirettamente esposti al virus di una delle MV.
Un animale delle specie sensibili viene considerato infetto quando la presenza di una delle MV è stata
ufficialmente confermata.
Fino ad allora, se trattasi di sospetto clinico, l’azienda deve essere gestita come si trattasse di un sospetto di
AE, applicando tutte le misure restrittive e cautelative previste per questa malattia.
- Conferma clinica (vescicole e febbre)
Nel caso in cui con la visita clinica venga confermato il sospetto, l’azienda verrà posta sotto sequestro e si
dovrà:
− prelevare i campioni per confermare o escludere la presenza dell’infezione;
− inviare i campioni con il modello di accompagnamento al CERVES (centro nazionale di referenza per le
malattie vescicolari = IZS Brescia);
− censire gli animali delle specie sensibili per specie e per categoria;
− verificare che il perimetro dell'allevamento venga delimitato utilizzando il nastro plastificato bianco e
rosso.
Comunicare la fondatezza del sospetto al Responsabile del Servizio, il quale dovrà darne comunicazione al
Servizio Veterinario Regionale (direttore veterinario della ASL) ed al Ministero della Salute. In attesa poi
degli esiti di laboratorio si comincerà ad attivare le procedure di emergenza.
Individuare punti idonei per il lavaggio e la disinfezione del personale in uscita (con doccia).
Disporre che il personale in entrata ed in uscita si cambi completamente i vestiti e si faccia la doccia!!!
Finché non ci sono le docce non si entra e non si esce.
Disporre del personale nel punto di accesso all'allevamento per impedire l'ingresso di persone non
autorizzate e consentire l'uscita solo ai mezzi di trasporto puliti e disinfettati e alle persone identificate.
Gli stessi veterinari presenti in azienda non dovranno visitare altri allevamenti fino alla caduta del sospetto
o, in caso di conferma, per 5 giorni dopo l'ultimo contatto con l'allevamento infetto. Vietare l'entrata e
l'uscita di animali della specie sensibile e vietare l'entrata e l'uscita di animali di altre specie. Vietare l'uscita
di carne, carcasse, seme, embrioni, ovocellule, nonché di alimenti per animali, lettiere, letame, liquami,
utensili, oggetti.
Queste misure devono essere mantenute fino a quando il sospetto non viene definitivamente escluso, in
caso contrario devono essere applicate le misure previste in caso di focolaio. Le stesse misure possono
essere estese ad altre aziende, qualora sia presente un contatto epidemiologico rilevante.
- Prelievo campioni
Il manuale operativo dice che i campioni da prelevare sono:
- Liquido delle vescicole: le vescicole sono i siti più ricchi di particelle virali in particolare quelle
fresche. Si prende con ago e siringa sterili, si inserisce in una provetta sterile con un volume
prestabilito. La normativa dice che se il recapito al laboratorio avviene dopo 12 ore è bene usare
provette contenenti terreno di trasporto.
- Epitelio: viene prelevato con pinze e forbici sterili. Almeno 1 grammo dalla singola lesione. Si mette
in un contenitore idoneo con terreno di trasporto.
- Fluido orofaringeo: viene campionato con il contenitore a coppa (probang). La coppa dovrebbe
contenere muco, saliva, fluido esofageo e materiale cellulare visibile. Viene poi versato il contenuto
della coppa in un contenitore apposito con terreno di trasporto.
- Sangue intero: (con eparina o EDTA) per la ricerca diretta del virus (nelle fasi viremiche il virus è nel
sangue ad altissime concentrazioni).
- Sangue: (senza anticoagulante) per la ricerca degli anticorpi sierici.
Tutti questi campioni vengono usati per la ricerca diretta dell’agente patogeno (isolamento virale) e nel
frattempo un’aliquota va alla PCR che è più rapida.
Il trasporto avviene in contenitori appositi (contenitore primario
sigillato e contenitore secondario e contenitore terziario), con una
identificazione corretta e associati al numero di matricola di ogni
animale.
Il terreno di trasporto è giallo intenso, un PBS molto carico di
antibiotico per favorire l’isolamento virale.
L’invio del pacco prevede che sopra al pacco ci sia segnalato il
sospetto di materiale pericoloso di afta epizootica.
- Invio campioni
I campioni sono accompagnati dalla check list di esame clinico, insieme nel pacco. Il pacco deve presentare
la dicitura “materiale biologico, sospetto afta epizootica”. Il pacco deve essere inviato nel più breve tempo
possibile al CERVES (centro di referenza per le malattie vescicolari) all’istituto zooprofilattico sperimentale
della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (sede principale di Brescia).
- Conferma diagnostica di afta epizootica
Se la conferma del sospetto è positiva il CERVES deve darne comunicazione a: direzione generale della
sanità pubblica veterinaria, alimenti e nutrizione e allerta la regione e l’ASL/IZS competente del territorio.
La conferma di afta epizootica si ha quando:
- C’è l’isolamento del virus dell’afta epizootica da un animale o da un prodotto derivato da
quell’animale (vescicola, epitelio o fluidi faringei) o dal suo ambiente.
- Ci sono sintomi clinici riferibili all’afta epizootica in animali di specie sensibili e in questi animali
sono stati identificati l’antigene virale o l’RNA virale.
- Ci sono animali con sintomi clinici di afta e che sono risultati positivi sierologicamente per le
proteine strutturali o non strutturali del virus dell’afta epizootica.
E’ stato messo in evidenza l’RNA specifico di uno o più sierotipi di virus dell’AE in campioni prelevati da
animali delle specie sensibili e gli animali risultano sierologicamente positivi per le proteine strutturali o non
strutturali del virus dell’AE.
E’ stata stabilita una correlazione epidemiologica con un focolaio confermato di AE e, allo stesso tempo si è
verificata una delle seguenti condizioni:
a) Uno o più animali risultano sierologicamente positivi
b) E’ stato messo in evidenza da campioni provenienti da uno o più animali delle specie sensibili l’RNA
dell’AE;
c) La presenza dell’AE è stata confermata mediante prove sierologiche
Un allevamento epidemiologicamente correlato può esserlo perché: si trova nelle zone di restrizione o
sorveglianza o risulta in contatto per movimentazione di animali con l’allevamento interessato.
Il responsabile della unità di crisi locale provvederà a:
- Inviare immediatamente l’unità d’intervento che avrà il compito di gestire le attività di
estinzione nel focolaio.
- Convocherà il personale ed i veicoli per l’estinzione del focolaio ed in particolare:
• Abbattitori,
• Ruspisti,
• Paratori,
• Squadra di disinfezione,
• Automezzi per il trasporto.
Informerà per le vie brevi: • Polizia, • Carabinieri, • Guardia di finanza, • Enti o associazioni interessate •
Perito iscritto al tribunale per l’indennizzo.
Per l’infossamento delle carcasse si preferisce il minor spostamento possibile degli animali.
Le azioni successive sono: estinzione del focolaio, istituzione delle zone di protezione e sorveglianza e misure
negli allevamenti correlati.
- Estinzione del focolaio
L’ABBATTIMENTO IN LOCO di TUTTI gli animali è la modalità applicata in caso di malattie altamente
diffusive. In questo caso l’abbattimento e la distruzione devono avvenire rapidamente e con la minor
dispersione possibile di agente eziologico nell’ambiente. La conseguente distruzione delle carcasse può
avvenire in loco mediante infossamento (preferibile) o in altro sito esempio discarica o impianto di
pretrattamento (rendering).
Lo stordimento è necessario perché i metodi utilizzati per l’abbattimento sono dolorosi, questo provoca un
rapido stato di incoscienza che si protrae fino al momento della morte. I metodi possibili di stordimento
sono: pistola a proiettile captivo non penetrante, percussione del cranio, elettronarcosi (elettrodi in
testa)/elettrocuzione (elettrodi in testa e nel torace) o esposizione al biossido di carbonio.
ABBATTIMENTO IN LOCO:
✓ ✓
Materiali e personale: Transenne o rastrelliere per camminamenti o campo di morte Punto docce o
✓ ✓ ✓
cambio vestiti Punti di disinfezione Punti di illuminazione per il lavoro notturno Contenitori per i
✓
materiali da distruggere Strumentazione per il contenimento degli animali.
Il personale è composto da: 2 abbattitori per campo di morte (20 bovini/h o 50 suini/h), 4 o 5 paratori per
campo di morte, 1 veterinario e 1 valutatore capi.
I metodi approvati per l’abbattimento sono:
Pistola o fucile a proiettile libero
Elettrocuzione
Esposizione al biossido di carbonio
Dissanguamento
Mezzi eutanasici
DISTRUZIONE IN LOCO
Si fa mediante incenerimento mediante pira (assolutamente sconsigliato!!) o infossamento (previa
valutazione idrogeologica e materiali a disposizione, come gru/scavatori e calce viva).
DISTRUZIONE DISLOCATA
Si deve identificare il corretto impianto ad uso esclusivo nell’area infetta. Il trasporto deve avvenire in
automezzi con cassoni completamente chiusi ermeticamente e disinfettabili. Il carico degli animali deve
essere sul campo di morte, con adeguato spazio con gru a ragno.
La fossa deve essere profonda almeno 2,5/3 metri e l’area della fossa deve permettere una dislocazione
degli animali tale per cui siano disposti in monostrato e la fossa non sia stipata.
A seconda del tipo di terreno possono essere distinti diversi tipi di infossamento:
•infossamento in terreni naturalmente impermeabili, senza il recupero di percolati;
•infossamento in terreni “sufficientemente” impermeabili con raccolta di percolato;
•infossamento mediante impermeabilizzazione artificiale del terreno con raccolta di percolato;
•infossamento mediante impermeabilizzazione artificiale del terreno, senza raccolta di percolati.
- Pulizia, l