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Pensare prima di agire o parlare

Nella nostra vita quotidiana sarebbe opportuno pensare prima di agire o parlare. Questo potrebbe aiutare a costruire una società migliore.

Lezione 11/11

Capitolo 6 > senses of place: scales and beliefs

  • Patriottismo
  • Stato nazione
  • Scala dei luoghi (luoghi a scale diverse)
  • Identità

L'identità ha molte facce: alcune legate al luogo altre legate a comunità di valori.

SENSO DEL LUOGO > quando ci si attacca in modo emozionale, con i sentimenti, ad un luogo. Legato al senso di appartenenza. Non tutti i luoghi però esercitano questa azione di attrazione sentimentale.

Es. Codice di avviamento postale (CAP) oppure collegio elettorale: la location in sé è importante nella nostra vita quotidiana, ma per la maggior parte di noi non suscita un sentimento affettivo. L'eccezione sono le gang, le quali spesso segnano con graffiti la loro zona.

Da un lato abbiamo visto che con le nostre pratiche quotidiane (tracce) si creano i luoghi.

cioè con la nostra presenza diamo significato ad un luogo, ogni cosa che facciamo contribuisce a formare il senso preciso delluogo; dall'altro, questi stessi luoghi un po' contribuiscono a fare una parte della nostra identità (noi influenziamo il luogo e il luogo influenza noi). Con i nostri percorsi quotidiani mettiamo radici nel luogo e lo facciamo nostro. Il senso di appartenenza nel contesto locale viene costruito attraverso azioni ripetitive e incontri faccia a faccia. Come si costruisce il senso di appartenenza a scale/livelli diversi? Quando ci si rapporta con altre persone si fa riferimento alla geografia (da dove si viene). COMUNITÀ IMMAGINATE: è più facile costruire un senso di appartenenza per quanto riguarda il contesto locale (quotidiano), ma vi è anche un concetto di scala nazionale. PATRIOTTISMO: gli stati nazione non sono formazioni geografiche che esistono da sempre; sono formazioni storico-geografiche piuttosto recenti. ComeÈ possibile costruire un senso di appartenenza a un'ascala che racchiude una geografia abbastanza grande? Benedict Henderson dice che la nazione è una comunità immaginata, poiché anche se noi ci sentiamo in qualche modo legati agli altri, soprattutto in momenti particolari, in realtà queste persone non le conosciamo di persona. Questo si crea tramite simboli (bandiere nazionali) ed eventi (feste nazionali, olimpiadi, europei di calcio). CAPITALISMO A STAMPA > una delle cose più importanti che ha costruito le nazioni, soprattutto europee, è la stampa. Tutto ciò si forma a scale diverse, che non sono quelle della vita quotidiana. Es. Tailandia > tutti si fermano quando viene alzata la bandiera due volte al giorno. Non ci accorgiamo che il nostro senso di appartenenza ci viene insegnato e lo impariamo pian piano. Il patriottismo è un senso molto forte di attaccamento alla nazione, soprattutto quando questa si sente in pericolo. Pg.

100/101 > quando la scala locale e nazionale vanno in contrasto. “not in my back yard” si riferisce ad esempio a quando ci sono delle grandi opere infrastrutturali che prendono il sopravvento sulle zone urbane. Lo stato ha il potere di comprare la casa di qualcuno, abbatterla, per poi costruire ciò che vuole. Questo ovviamente non fa piacere ai cittadini.

Ciò che tiene insieme alcune comunità sono le credenze e i valori.

  • Religione
  • Passioni sportive
  • Stili di vita/consumo (musica, cibo..)
  • Partiti politici
  • Consumo di videogiochi

RELIGIONE > ci si può identificare con dei sistemi di valori che non sono immediatamente legati ad un luogo particolare, ma a valori, dogmi. Questo non significa che le comunità religiose non abbiano dei luoghi di riferimento (cattolici: Roma, chiesa; musulmani: Mecca, sinagoga).

Pg.

Il concetto di identità nazionale si incrocia con l'appartenenza ad una specifica comunità religiosa.

Esempio del boxer: uomo di religione musulmana che vince le olimpiadi. Quest'uomo rappresentava l'Inghilterra ma era di religione musulmana. Non si leggono le sue parole, male opinioni di chi ne parla (musulmani più o meno radicali). Secondo la critica radicale egli non avrebbe dovuto portare la bandiera inglese, poiché il suo orgoglio di essere britannico si configura come un insulto alla religione. La critica non radicale dice che quest'evento deve essere d'esempio sia per chi pensa ci siano troppi musulmani nel paese, sia alla comunità musulmana che lo critica.

In una persona ci possono essere identità multiple:

  • Identità legata al luogo di nascita
  • Identità religiosa
  • Identità legata all'origine della famiglia (immigrati di seconda o terza generazione)

Senso di

identità ibrida

Pg. 106 > identità laica di un luogo VS identità religiosa di un luogo

Es. Francia: gli studenti non potevano indossare simboli religiosi (in nome della laicità del paese)

(Italia: crocifisso in classe)

La proibizione di una cosa importante per un gruppo di persone è un simbolo di democrazia o no? Non proprio.

LEZIONE 18/11

Capitolo 7 > Place and capitalism: global, corporate and anti-capitalism

Il capitalismo è un modo di fare economia, che comporta delle pratiche specifiche; il fine ultimo è il profitto.

D'altra parte, non è totalmente separato dalla cultura.

Il capitalismo è importante oggi poiché fino alla fine degli anni 80 non era l'unica modalità economica, data la presenza del comunismo; quest'ultimo finì il 9 novembre 1989 (data simbolica). Con la caduta del muro di Berlino il capitalismo diventa il modo globale di fare economia. Rimane qualche paese che si basa sul comunismo.

come la Cina, la Corea del Nord e Cuba. Un modo di fare economia vuol dire produrre, commercializzare, vendere e poi acquistare le merci. Differenze fra capitalismo e comunismo: - I mezzi di produzione sono privati > fabbriche, campi per agricoltura commerciale, macchine o edifici commerciali, regimi di proprietà intellettuale (copyright, trademarks, brevetti ...). Nel comunismo invece questi erano di proprietà statale. - Teoricamente chiunque può fare l'imprenditore e detenere i mezzi di produzione > poi però esiste un mercato dove i prodotti circolano e sono messi in competizione fra di loro; non tutti quindi alla fine riescono a diventare imprenditori di successo e i prodotti finiscono per essere messi fuori mercato. D'altra parte, ci sono i lavoratori i quali non sono imprenditori e posso "vendere" il loro tempo, energia, creatività... E alla fine ricevono un compenso adeguato al servizio offerto. Questa era la distinzione chefaceva Marx fra borghesia e proletariato; questa distinzione è importante poiché la possibilità di realizzare valuta/capitale dipende dalle opportunità offerte. L'imprenditore guadagna più denaro del lavoratore, il quale è un valore aggiunto al profitto. Il profitto è la differenza fra il valore del prodotto e il prezzo a cui viene venduto. L'obbiettivo dell'imprenditore è massimizzare questa differenza: ciò significa tagliare i costi di produzione e alzare quelli di vendita. Come si massimizza il profitto? 1. Minimizzazione dei costi (di produzione) > abbassare il costo del lavoro; il capitalista cerca di pagare i lavoratori il meno possibile. In più vi è la delocalizzazione: trasferimento del processo produttivo, o di alcune fasi di esso, in aree geografiche o Paesi in cui esistono vantaggi competitivi > il costo del lavoro nei paesi del sud del mondo è molto più basso; a volte nonvi sono né leggi a tutela del lavoratore, né a tutela dell'ambiente. Le aziende possono fare ciò grazie agli accordi di Breton Woods (1944, USA), fatti con l'idea di aiutare le economie dei paesi sconvolti dalla guerra ma anche per liberalizzare il mercato economico. Nascono due istituzioni: il fondo monetario internazionale e la banca mondiale (1995 organizzazione mondiale del commercio). Obbiettivi: sanare l'economia; accordi per mettere in pratica un capitalismo di stampo liberista; un capitalismo di questo tipo afferma che lo stato non deve avere alcun tipo di ruolo nel mercato economico (lo stato non dovrebbe aiutare le aziende e non deve mettere delle tasse extra sulla circolazione di merci e capitali). Questo tipo di politiche diventano dominanti dagli anni 80 (Thatcher...). Questo tipo di capitalismo porta alla privatizzazione di certi servizi pubblici (energia, trasporti pubblici), la quale aumenta la competizione e l'efficienza di.

Suddetti servizi, ma allo stesso tempo l'imprenditore a capo di tale servizio può tagliare i costi per quanto riguarda la sicurezza ad esempio. A partire dagli anni 80 i capitali possono girare liberamente e quindi diventa più semplice portare parti del processo produttivo di un'azienda in paesi dove il costo della manodopera è minore. (I governi di questi paesi sono contenti di ospitare tali aziende multinazionali). Sempre negli anni 80 vi fu la "Green Revolution", cioè una rivoluzione dei sistemi di produzione agricola meccanizzati e automatici (questo crea più manodopera disponibile nei paesi che vivevano di agricoltura di sussistenza). La delocalizzazione, a livello materiale/geografico, produce, nei paesi industrializzati, molta disoccupazione (c'è la necessità di trovare lavoro in altri servizi); nel sud del mondo, dove queste fabbriche vengono "impiantate", le condizioni dei lavoratori sono disastrose.

Pg.

113 > Esempio di Jakarta

Molte marche si sono delocalizzate a Jakarta e questo ha creato una specie di cintura formata da grandi capannoni, pieni di persone che lavorano per molte ore con retribuzioni davvero basse. Queste persone vivono in condizioni sanitarie non a norma (non vi è acqua potabile: la maggior parte del loro stipendio è speso in bottiglie d'acqua). Qual è la nostra relazione con queste persone? Vi è una relazione fra produzione e consumo, e qui entra in scena il concetto di consumo critico, nel quale il consumatore sceglie di comprare, o non, prodotti provenienti da una determinata azienda che utilizza o meno questi metodi di produzione delocalizzati.

Le istituzioni che nascono per rendere il capitalismo di stampo liberare o neo-liberista, stabiliscono dei programmi di ristrutturazione economica per i paesi in via di sviluppo; questi paesi devono attenersi agli accordi se vogliono avere prestiti dalla banca mondiale. Questi piani solitamente

energia, ecc.) al fine di favorire la concorrenza e migliorare l'efficienza. Inoltre, si richiede ai governi di ridurre la spesa pubblica e di adottare politiche di austerità per ridurre il debito pubblico. Queste politiche sono spesso promosse da organizzazioni internazionali come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale. Tuttavia, ci sono opinioni contrastanti su queste politiche. Alcuni sostengono che la privatizzazione e l'austerità possono portare a una maggiore efficienza e crescita economica, mentre altri ritengono che possano causare disuguaglianze sociali e peggiorare la qualità dei servizi pubblici. In ogni caso, la decisione di privatizzare o adottare politiche di austerità spetta ai governi nazionali, che devono valutare attentamente gli impatti di tali politiche sulla società e sull'economia del proprio paese.
Dettagli
A.A. 2021-2022
25 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicoletiengo02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia politico economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Baldacci Annalisa.