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FONDAMENTI DI TELECOMUNICAZIONI
A.A. 2023/2024
Prof. Alessandro Vanelli e Carla Amatetti
appunti di Manuel Monachini
FONDAMENTI DI TELECOMUNICAZIONI
LEZIONE 1 (18/9)
SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONE
- Formato da un insieme di dispositivi
- Dati arrivano a una stazione radio base poi: il segnale si propaga ad esempio tramite fibra ottica, ponti radio.
- È un aggiornamento di TX e RX, tante connessioni punto-punto.
- Sono importanti poi i protocolli!
MODELLO ISO-OSI —> sistema di connessione
LEZIONE 2 (20/9)
Abbiamo visto che un sistema di Tele è un insieme di collegamenti punto-punto. Esistono anche collegamenti broadcasting come la TV (uno-molti). Altrimenti ci sono anche collegamenti molti-uno.
I tipi di collegamento in un sistema sono elettromag., ma ogni comunicazione è punto-punto attraverso un mezzo che “mantiene” il campo EM (radio campo aperto, pareti conv (?), condotti o guide d’onda).
SISTEMA ISO-OSI:
- a livelli
- è diretto fisico prepara il segnale per essere inviato tramite un campo EM
PHYSICAL LAYER: il campo inviato in un mezzo come una guida d’onda
- diverse frequenze: + λ alta, + cala la penetrazione del campo
- onda decaduta più rapidamente
B = banda del collegamento
P = % utilizzo del canale (tempo) relativo al physical layer
S/N = rapporto potenza segnale/rumore
E' importante la potenza al ricevitore
Il rumore è generato dal dispositivo e ambiente
C = B log2(1 + S/N) [bit/s]
max bit/s per una comunicazione affidabile
- quello che ci compra che interessa
La banda è proporzionale linearmente, non invece per e rapporto segnale/rumore
Efficienza Spettrale
η = C/B = ρ log2(1 + S/N) [bit/s/Hz]
Da un punto di vista ingegneristico bisogna ottimizzare e rapporto S/N. Bisogna avvicinarsi al limite teorico imposto da Shannon.
Quindi, è utile per creare un progetto ottimo
Mtg: "link budget" si fa un margine tra 10 e 15 dB usul rumore ad esempio nella onde millimetriche si fa una attenuazione per la pioggia. (20/30 dB)
Ad esempio trasmettendo 20 dB di S/N, posso avere o con + rumore o segnale peggiore
fX(x) = N(μX, σX) = 1⁄√(2πσ2) e-(x-μX)2⁄2σ2
valore medio nullo
varianza unitaria
ERFC
N(0,1) = 1⁄√(2π) e-x2⁄2
density della normale Gaussiana
P( -z ≤ X ≤ z ) = ∫-zz fX(x) dx = ∫-zz 1⁄√(2π) e-x2⁄2 dx = 2⁄√(π) ∫0z e-t2 dx
= 2⁄√(π) ∫0z e-t2 dt = erp(z)
XN(0,1)
è la probabilità che la V.A. tra -z e z, considerando
valore medio nullo e varianza unitaria
P( -z ≤ X ≤ z ) = erp(x)
erp(x)
P(X > x) = 1 - erp(x) = erp(z)
X ~ N(μX,σX2)
P (X ≥ tX) = 1/2 * erp( tX-μX⁄√2σX2)0
z > x
tX~ N(0,1)
Lezione 5 (27/9)
Il valore medio e il valore quadratico medio sono uguali nei processi aleatori stazionari in senso lato, mentre per RN(t) dipende da ⟨⟩ come già detto.
Processi Aleatori Ergodici
Il valor medio dell'evento coincide con quello del processo, anche funzioni di autocorrelazione (e i lanvianza/covarianza) e autocovarianza.
Esempio
- X(t) —> processo
- x(t) —> realizzazione
- <x2(t)⟩ —> valore quadratico medio
E[⟨x(t)⟩] = ∫ x pxdx - una media statistica sul processo
E[⟨x2(t)⟩] = ∫ x2pxdx
In altre parole la caratterizzazione nel tempo coincide con quella statistica, quindi la media temporale di una realizzazione coincide con quella statistica del processo.
E[⟨X(t)X(t-τ)⟩] = ∫∫ x1x2pX1,X2(x1, x2) dx1 dx2 = funzione di auto-correlazione
Rxx(τ) = ⟨x(t)x(t-τ)⟩ = limT→∞ 1/T ∫ x(t)x(t-τ) dt
Gs(p) = Gms(p) + Gi(p)
...una, e continua, l’altro a righe
la media statistica è pari a:
(ricordando le proprietà dei processi ciclostazionari)
μs(t) = E{ S(t) }
= ∑ Cm ej2πmf0t = ∑ Cm e-j2πmf0t
Cm = 1/T ∫ E{S(t)} e-j2πmf0t dt = (E{A}l) G( m / T )
valore medio del processo
Trasf. Fourier dell’impulso
T = 1 ms β = 1/T = 103
Gms(p) = ∑ |E{A}l|2 |G(m / T)|2 δ(p - ˜p)
C32
Perché usare della potenza per trasmettere questo spettro a righe (non trasporta informazione)
Rs = 1/T symbol/s
- Irametto da simbolo - BAUD RATE (quanti simboli / trametto)
- Mi aggancio alla frequenza m = 3
e posso capire (tramite la sincronizzazione) la baud rate
g(t-=m) Rs ampiezza Vm = 0,5V ed duty cycle = 0,25
- Determinare Rs spettro di potenza Gs(f)
E Am = 20
Rs(LKT,) = 2.8
G(f) = ∫ Vn02 | sinc(fθDT) |
= Vn02 | sinc( fθDT ) |
Rs = Rub
G = E [ AV2 ] Vn02 dT
.sinc2(fθDT)
Gs E[ AV2] Vn02 dT.
LEZIONE 7 (2/10)
RUMORE DEGLI APPARATI
- Vedremo un insieme di fonti di rumore, in particolare quello termico. (Effetto Johnson).
Il modello matematico utilizzato non sarà valido per tutte le frequenze!
Un conduttore non sottoposto ad una tensione, i portatori di carica si muovono di un moto casuale.
Ge(p) = 4KTR/eKT/e[V2/H ⋅ T]
DENSITÀ SPETTRALE DI POTENZA DEL RUMORE EQUIVALENTE
- la rumorosità dipende dalla temperatura di sistema
x(t) = s(t) + v(t)
- s(t) segnale utile, mentre
- re{(t)} è la componente rumorosa
- Utilizzando il teorema del limite centrale, (t) è assimilabile a un PA gaussiano ergodico (per t-Tlimite (centrale))
Gn(f) = kT Bn = N0e2 |V/f
- e il numeri e bianco, lo chiamiamo AWGN, cioè ha uno spettro costante
LEZIONE 9 (9/10)
TEORIA DELLA DECISIONE STATISTICA
(RIASSUNTO)
Abbiamo visto come modellizzare il rumore ad esempio a valle dell'antenna e a monte dei ricevitore, e visto il temp. equivalente di rumore.
Si parla di un PA aleatorio stazionario ed ergodico e si tratta di un processo aleatorio gaussiano, perché dato da un insieme di cause indipendenti -> (TR limite centr)
LEZIONE 10 (13/10)
- Abbiamo definito una funzione per il rischio, definiamo un costo per ogni evento
Si è visto che
PFAH0 | H0 = ∫ξ0∞ fv | H0(v | H0) dv
PMDH1 | H0 = ∫−∞ξ1 fv | H1(v | H1) dv
Note
- PD + PMD = 1
- ∫ = perché copre la probabilità
- fv | H1 + fv | H0 = densità su tutto IR
PFA = 1 − PD
PD = 1 − PMD
RC = C00PBπ0 + C01PMDπ1 + C10PFAπ0 + C11PDπ1
= C00PBπ0 + C10π0 + C01(1 − PB)π1 + C11(1 − PD)π1
= C11I1 + C10π0 + PBπ0(C01−C11π1 − PR(C10−C00)π0
PR = integrale su ξ0 di fv | H0
PMD = integrale su ξ0 di fv | H1
= C11I1 + C10π0 + ∫ξ0∞ (fv | H0(v | H1)(C01−C11)π1dv
= ∫ξ0∞ (fv | H0(v | H0)C10−C00)π0
− indipendente dagli eventi e decisioni osservate, è una costante e non cambia quindi al variare di ξ0 / ξ1