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B
M = ρ AL e applicando la seconda legge
0 0 Ricordando che il valor medio del seno al
di Newton si ha quadrato per un tempo di osservazione lun-
12
go rispetto al periodo, vale , si ottiene la
2
A∆p = (ρ AL )(−∆L/t )
0 0 potenza media trasferita:
Se l’impulso si muove a velocità costante v, 2 2
Av(∆p ) A(∆p )
m m
P = =
allora il tempo necessario ad attraversare 2B 2ρ v
0
l’intero elemento di fluido è t = L /v, da
0 L’intensità di un’onda acustia risulta essere
cui 2
−∆p P (∆p )
1 m
2 I = =
v = A 2ρv
ρ A∆L / (AL )
0 0
| {z } | {z }
∆V V É utile introdurre la scala logaritmica del
livello sonoro:
−∆p/(∆V
Ricordando che B = /V ) si ha, I
infine, L = log 10 I
s 0
B
v = −12 2
Dove I = 10 W/m è il valore di so-
ρ 0
0 glia tipico dell’orecchio umano. Per il li-
L’equazione appena ottenuta prende il no- vello sonoro si adotta come unità di mi-
me di equazione di Newton-Laplace e vale sura il bel(B), di cui largamente usato è
solo per i fluidi. sottomultiplo decidel(dB).
Fisica (ottica onde) Pagina 35 di 92
3.6 Riflessione di onde acustiche 3 ONDE SONORE
3.6 Riflessione di onde acustiche nel tubo si instauri uno schema stazionario
di oscillazione longitudinale: il fenomeno è
Consideriamo un impuso viaggiante in un del tutto analogo a quello studiato nel caso
tubo con estremità chiusa (fig. 32). delle onde trasversali che si propagano lun-
go una corda tesa.
Nel tubo quindi, si osserverà una successione
di nodi e di ventri di pressione; a differen-
za di quanto accade nel caso della corda
tesa, però, nel tubo i nodi e i ventri non
Figura 32: Impuso viaggiante in un tubo con sono punti ma piani. La frequenza forzante
estremità chiusa. deve essere uguale a una delle frequenze na-
turali del tubo, il cui valore dipende dalla
All’estremità del tubo si osserva una rifles- lunghezza del tubo.
sione. La compressione all’estremità risulta
essere massima, pertanto l’onda riflessa è in
fase e il fenomeno è analogo al caso della 3.8 Battimenti
riflessione di un’onda meccanica su una cor- Si consideri un punto attraversato da due
da con estremo libero. onde acustiche. In fig. 34 è mostrata, in fun-
Consideriamo un impuso viaggiante in un zione del tempo, la variazione di pressione
tubo con estremità aperta (fig. 33). nel punto considerato dovuta alle due on-
de prese separatamente. Per semplictià, si
suppone che le due onde abbaino medesima
ampiezza.
Figura 33: Impuso viaggiante in un tubo con
estremità libera.
All’estremità aperta la pressione è sempre
uguale alla pressione esterna p , pertanto
0
◦ Figura 34: Due onde acustiche con frequenze
l’onda riflessa è sfasata di 180 e il fenomeno quasi uguali sommate.
è analogo al caso della riflessione di un’onda
meccanica su una corda con estremo fisso. Si osservi l’onda risultante ottenuta come
somma dei due contributi. Essa ha ampiez-
3.7 Onde stazionarie longitudinali za che varia con il tempo; nel caso delle
Si supponga di avere un treno d’onde sinu- onde sonore queste variazioni di ampiezza
soidale che si propaga lungo un tubo. É sono dette battimenti.
già stato osservato che le onde vengono ri- Fissata la posizione possiamo scrivere per
flesse dall’estremità del tubo sia se questa le due onde
è aperta, sia se questa è chiusa. Si può
pensare che la sorgnete del treno d’onde sia ∆p (t) = ∆p sin (ω t)
1 m 1
un autoparlante. Il moto dell’autoparlante ∆p (t) = ∆p sin (ω t)
2 m 2
produce un’onda di pressione nel tubo che,
sovrapponendosi all’onda riflessa, fa sı̀ che
Fisica (ottica onde) Pagina 36 di 92
3.9 Effetto Doppler 3 ONDE SONORE
In virtù del principio di sovrapposizione che grazie alla prima formula di Prostaferesi
abbiamo si scrive nl modo seguente
∆p(t) = ∆p (t) + ∆p (t) =
1 2
= ∆p [sin(ω t) + sin(ω t)]
m 1 2
− ω + ω
ω ω 1 2
1 2 t sin t
∆p(t) = 2∆p cos
m 2 2
consideri una sorgente di onde acustiche S
Definendo e un osservarore O.
|ω − |
ω + ω ω
1 2 1 2
ω = e ω =
amp
2 2
si ottiene
∆p(t) = [2∆p cos(ω t)] sin(ωt)
m amp
Si ha che i battimenti, ovvero i massimi di
intensità, si osservano quando cos(ω t) è
amp
−1.
uguale a 1 o Dunque
− |
ω = 2|ω ω
1 2
bat
In base alla relazione ω = 2πν si può Figura 35: Fronti d’onda emessi da una sor-
calcolare la frequenza dei battimenti gente acustica puntiforme S. Un
osservatore O si muove verso la
− |
ν = 2|ν ν
1 2
bat sorgente con velocità v .
0
3.9 Effetto Doppler Nella fig. 35 viene illustrato il caso in cui
Un ascoltatore in moto verso una sorgen- la sorgente è ferma rispetto al riferimento
te ferma, rispetto al mezzo di trasmissione, scelto e l’osservatore gli si avvicina a velocità
riceve un suono di frequenza maggiore ri- costante v . Se l’osservatore fosse a riposo,
0
spetto a quello che ascolterebbe se anche lui in un intervallo di tempo t riceverebbe vt/λ
fosse fermo. La frequenza ricevuta è, ive- fronti, ove v è la velocita dell’onda rispetto
ce, minore se l’ascoltatore si allontna dalla al mezzo di propagazione considerato. A
sorgente. Fenomeni analoghi si manifestano causa del suo moto di avvicinamento alla
se la sorgente si muove rispetto al mezzo sorgente, nel medesimo intervallo t, l’osser-
di trasmissione mentre l’ascoltatore resta vatore riceve ulteriori v t/λ fronti d’onda.
0
fermo. Questo effetto è noto come effetto Se l’osservatore si allontana dalla sorgente a
Doppler e si osserva per tutte le onde indi- velocità costatne v , allora vi saranno v t/λ
0 0
pendentemente dalla loro natura fisica. Si fronti che non giungono a destinazione.
Fisica (ottica onde) Pagina 37 di 92
4 EQUAZIONI DI MAXWELL
EQUAZIONI DI MAXWELL
4.1 Le equazioni fondamentali mento dei sistemi elettromagnetici. Si vuole
dell’elettromagnetismo ora identificare l’insieme di equazioni che
costituicono le equazioni di Maxwell. Per
Le equazioni di Maxwell rappresentano l’in- fare ciò, si considerino le quattro equazioni
sieme di equazioni più piccolo e compatto mostrate in tabella 1.
che ci permette di analizzare il comporta-
Tabella 1: Insieme di prova di equazioni fondamentali dell’elettromagnetismo.
Simbolo Nome Equazione q
H ·
I Legge di Gaus per l’elettricità E dA = ϵ
0
H ·
II Legge di Gauss per il magnetismo B dA = 0
dΦ
H · −
III Legge dell’induzione di Faraday E ds = B
dt
H ·
IV Legge di Ampere B ds = µ i
0
In molte occasioi si è visto come il prin- se si varia un campo
cipio di simmetria permei la fisica e come magnetico(−dΦ si pro-
/dt),
B H ·
esso abbia spesso portato a nuove scoperte. duce un campo elettrico( E
Analizzando la tabella 1 dal punto di vista ds).
della simmetria, si vede che i primi membri Per il principio di simmetria si potrebbe
delle equazioni I e II sono, rispettivamen- sospettare che debba valere la relazione
te, integrali di superficie di E e di B su analoga, cioè:
superfici chiuse, mentre i primi membri del-
le equazioni III e IV sono, rispettivamente, se si varia un campo
integrali di linea di E e di B su curve chiu- elettrico(−dΦ /ds), si produce
se. I primi membri di tali equazioni sono E H ·
un campo magnetico( B ds).
quindi, a due a due, completamente simme-
trici. I secondi membti, al contrario, non Questa supposizione si vedrà che fornisce
sono simmetrici. Al secondo membrio dell’ il termine mancante nella legge di Ampere
−dΦ
equazione III compare il termine /dt.
B per far valere il principio di simmetria tra
Questa equazione, può essere interpretata la III e la IV equazione.
dicendo: Fisica (ottica onde) Pagina 38 di 92
4.2 Campi magnetici indotti
e correnti di spostamento 4 EQUAZIONI DI MAXWELL
4.2 Campi magnetici indotti
e correnti di spostamento
Il campo magnetico e la corrente sono legati
dalla legge di Ampere (a)
I ·
B ds = µ i
0 (b)
Cioè l’integrale di linea del campo magne-
tico lungo la spira è proporzionale alla Legge di Ampere applicata a un
Figura 37:
corrente totale che attraversa la superficie condensatore.
delimitata dalla sipra. In fig. 37(b) si è mantenuta la stessa spira
ma si è deformata la superficie da essa deli-
mitata in modo che essa racchiuda tutto il
piatto di sinistra del condensatore. Poichè
la spira non è cambiata, il primo membro
della legge di Ampere assume ancora il me-
desimo valore, ma il secondo membro risulta
zero, perchè nessun filo conduttore attraver-
sa la superficie. Sembra che si abbia una
violazione della legge di Ampere.
Figura 36: La corrente concatenata a una li- All’accomularsi della carica sul condensato-
nea chiusa l è la corrente che attra- re, il campo elettrico al suo interno varia
versa una qualsiasi superficie chiu- con una velocità dE/dt. Le linee di forza
sa γ. del campo elettrico attraversano la superfi-
cie di fig. 37(b), quindi il flusso del campo
elettrico attraverso la superficie considera-
ta è variabile. Allora sembra vera la con-
In fig. 37(a) è stata applicata la legge di clusione ottenuta nel paragrafo precedente:
Ampere a un conduttore collegato a un con- un campo magnetico viene generato da un
densatore. Una corrente i entra nel piatto campo elettrico variabile. Per descrivere la
di sinistra, mentre una corrente uguale i natura di questo nuovo effetto, si è guidati
esce dal piatto di destra. La spira amperia- dall’analogia con la legge di Faraday,
na circonda il filo e forma il contorno di una
superficie attraversata dal filo. In questo I dΦ B
· −
E ds =
H ·
caso vale B ds = µ i. dt
0 Fisica (ottica onde) Pagina 39 di 92
4.3 Le equazioni di Maxwell 4 EQUAZIONI DI MAXWELL
Per la controparte simmetica si scrive fig. 37(b). La carica q sulle armature è le-
gata al campo elettrico E nel condensatore
I dΦ E dall’equazione
·
B ds = µ ϵ
0 0 dt q = ϵ EA
0
In generale, bisogna tenere conto di entram-
bi i modi di generare un campo magentico: Derivando si ottiene
per mezzo di una corrente e per mezzo di un
campo magnetico variabile, sicchè bisogna dq d(EA)
i = = ϵ
0
modificar