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FILIERA DI PRODUZIONI VEGETALI SOSTENIBILI

27/02/23

Comparazione tra due modelli: in base a quello che vediamo, cosa scegliamo?

Tra un campo di patate in cui si ha un vasto appezzamento, senza nessun altro tipo di vegetazione ed un campo di patate ridotto, con vasta vegetazione, quale si sceglierebbe? Il secondo.

Se dovessimo scegliere le uova, guarderemmo quelle proveniente da polli allevati in batteria (quindi in modo intensivo) o quelle proveniente da polli allevati naturalmente in grandi spazi? La seconda.

Se dovessimo scegliere l’uva proveniente da due diverse situazioni, quale sceglieremmo?

01/03/23

La filiera dei prodotti alimentari (vegetali).

FILIERA
  • Coltivazione, allevamento
  • Produzione e processi di trasformazione
  • Trasformazione e commercializzazione

Filiera: tutta la serie di passaggi che vanno dalla produzione: coltivazione (serra perché è protetta, o appezzamento aperto); Un ambiente protetto ci permette di avere anche una stagionalità (in serra si possono ottenere anche vegetali fuori stagione); Allevamento; al trasporto, fino al consumatore.

Trasformazione: spesso è sinonimo di conservazione. La conservazione permette una conservazione del prodotto più lunga e quindi c’è un’espansione sia nel tempo sia nello spazio. I prodotti conservati possono essere anche distribuiti a distanza maggiore. Hanno stabilità elevate nel tempo.

I cereali possono essere essiccati, quindi non vengono trasformati prima del consumo. L’argomento della conservazione è importante per declinare poi le possibilità della nutrizione.

Le filiere costano di tutto il mondo che riguarda la produzione dei prodotti, poi alla conservazione, al trasporto e alla trasformazione, infine c’è la parte di commercializzazione (di utilizzo come cibo).

Argomenti del corso:

  • I vegetali come fonti dell’alimentazione umana
  • Descrizione delle principali colture vegetali delle caratteristiche dei prodotti.
  • I fattori della produzione agraria: suolo, pianta, atmosfera.
  • Le integrazioni tra i fattori ambientali e tecnologice alimentari.
  • La combinazione delle tecniche e i modelli di cultura.
  • Agricoltura e ambiente
  • Agricoltura e cambiamento climatico (le piante sono degli organismi che subiscono molto i cambiamenti perché si spostano molto lentamente, e hanno dei meccanismi di adattamento molto sofisticati, ma non riesce a stare dentro al cambiamento climatico).
  • Le abitudini alimentari
  • La qualità dei prodotti vegetali per i diversi usi.

Prodotti di origine vegetale e l’importanza nell’alimentazione umana, ma non solo ma anche nella storia dell’uomo. L’alimentazione è stato uno strumento di cambiamento, un punto di forza dal punto di vista sociale. Principali colture e le loro caratteristiche qualitative. L’obiettivo della produzione primaria è quella di produrre naturalmente alimenti di origine vegetale ma di produrre alimenti di qualità, questa è una caratteristica indissolubile, dagli aspetti quantitativi a quelli qualitativi dei prodotti.

Le colture a pieno campo soffrono le condizioni ambientali. Se le condizioni ambientali cambiano, le piante sono esseri viventi e hanno una certa capacità di adattamento. Non sono completamente in balia dei cambiamenti climatici. Le piante sono organismi sessili (=non si muovono, non si muovono velocemente come intendiamo noi).

Le piante hanno evoluzione sistemi di adattamento, loro quando non stanno bene in un ambiente non possono andare via, non possono spostarsi a piacimento. Questi sistemi di adattamento sono sofisticati, ma il cambiamento climatico è qualcosa che avviene nel corso della pianta. Le piante si sono sempre adattate al cambiamento climatico. In tempi recenti, gli eventi del cambiamento non erano così rapidi come adesso.

Gli areali, dove sono coltivate le piante, si spostavano verso nord e verso altitudini maggiori.

Il cambiamento climatico ha un impatto importante nella produzione e nella produzione agricola.

Attraverso la filiera, a ritroso, i consumatori condizionano l’agricoltura. Che tipo di colture richiesce, etc.

Il settore della produzione primaria è molto influenzato economicamente.

Qualità: termine difficilmente definibile. La qualità di un prodotto non è uguale ad un altro anche se i due prodotti sono vicini tra loro.

Esempi:

  • Olive ed olio d'oliva
  • L'uva, il vino
  • Mele (ci sono diverse tipologie di mele, con stesso gene e stessa specie, ma hanno caratteristiche diverse). Differenza tra la Granny Smith e una mela Golden

PERCHÈ LE PIANTE?

Diapositiva Cappella Sistina di Michelangelo: la vita dell'uomo è sempre stata legata a quella delle piante (Adamo ed Eva, per esempio).

Com’è iniziata la domesticazione delle piante? Si pensa ci sia stato un cambiamento graduale dalla fase nomade (cacciatori e raccoglitori) ad una fase stanziale.

Gli uomini erano cacciatori. Gli animali da cacciare si spostavano e l’uomo gli andava dietro. C’erano gruppi ristretti di persone che si muovevano in funzione delle prede.

La domesticazione delle piante si fa risalire alla fine delle glaciazioni più recenti. Capire che un seme fa nascere la stessa pianta da dove proviene, ha fatto capire che si possono domesticare; quindi, l’uomo ha iniziato a stare fermo. Quindi l’uomo che ha coltivato questo seme, faceva l’agricoltore, e doveva stare fermo. Cambia il tipo di vita. Nasce la civiltà e i primi villaggi. La nascita delle civiltà è correlata allo sviluppo della cultura. Il villaggio porta alla fine del nomadismo.

Strumenti dell’agricoltura:

  • Aratri e attrezzi per lavorare la terra
  • Falcietti con lame di selce e manici di osso o legno per tagliare le spighe
  • Macine di pietra per schiacciare i semi dei cereali e ottenerne la farina.

Trasformare il vegetale si può ottenere il cibo: come macinare il seme si ottiene la farina dove si può ottenere il pane.

Come siamo arrivati dalla pianta originaria alla pianta nuova? Semina di tanti semi: nascita di una popolazione di piante, tutte diverse. Miglioramento genetico: scelgo quali piante tenere per continuare la coltura scegliendo le migliori. Semino a loro volta e nasce una popolazione e continuo per generazioni. Il risultato non è immediato, ma man mano che vado avanti scelgo i genotipi migliori.

TEOSINTE: Antenato selvatico del mais.

Nell’antenato, i semi erano disposti uno sopra l’altro ed erano circondati da un involucro rigido, protettivo. Aveva un portamento cespuglioso Il mais addomesticato non ha questi involucri attorno ai semi. Ora la spiga di mais si dice che è a seme nudo. I semi non sono uno sopra l’altro, ma hanno più semi. La pianta ha un altro portamento. Non ha più un portamento cespuglioso.

micronutrienti pur in presenza di quantità sufficiente di macronutrienti che soddisfano il fabbisogno calorico, molto più di un miliardo soffre di sovrappeso e obesità.

2,1 miliardi di persone sono sovrappeso di queste, 670 milioni sono obese (dai dati del 2013).

Malnutrizione: carenze, eccessi o squilibri nella dieta in termini di energia e/o nutrienti.

Carenza di Vitamina A

  • L’assunzione garantisce la salute della nostra vista, soprattutto nella vista notturna.
  • È un problema in molti luoghi nel mondo perché non c’è nei prodotti di origine vegetale, in alcuni prodotti vegetali esiste una molecola, la provitamina A (molecole, alfa, beta e gamma-carotene).
  • Provitamina A➔ A livello del fegato, siamo in grado di assimilare la vitamina A. Il tuorlo d’uovo è ricco di vitamina A.
  • La dieta delle popolazioni in cui c’è carenza è priva di colore: a base di riso, non c’è la provitamina A nei cereali, non hanno bisogno di zuccheri, bianche anch’esse. La carenza è grave perché anche in gravidanza, se la madre non assume, il bambino può nascere con problematiche alla vista o cecità (è un problema per i paesi a basso reddito).

Una dieta ricca di luteina, zeaxantina, zinco e vitamine C ed E può proteggere gli occhi. Siamo in grado di convertirle la provitamina A.

Migliorare la presenza di caroteni può portare ad una riduzione della mortalità infantile del 25%.

Qui si inizia ad introdurre varietà nella dieta fino ad arrivare ad una sana alimentazione.

Raccomandazioni dell’Oms➔Consumare ogni giorno almeno 400 gr di frutta e verdura;

Frutta e Verdura

parti edibili dei vegetali (per esempio strutture porta seme, fiori, boccioli, foglie, gambi, germogli e radici) coltivati o di origine selvatica, allo stato grezzo o minimamente trasformati. (grezzi, cioè si raccolgono e si consumano così. Trasformati, cioè processati.)

Prodotti di quarta gamma: prodotti freschi (non colti, trasformati) pronti all’uso. Lavorati per far sì che il consumatore possa usarli subito.

Esempio: insalate lavate, tagliate. Frutta già tagliata.

Come incide la lavorazione della quarta gamma nel prezzo rispetto a quello sfuso?

I consumatori fanno da base per questo tipo di prodotti, in quanto ci sarà una determinata quantità di domanda.

Questo incide nella produzione. Noi, come consumatori, siamo in grado di lavorare a ritroso nella filiera di produzione, condizionando il tipo e la quantità di prodotto che viene coltivato. Il consumo regola la fase di produzione primaria.

Braccio di ferro: il fatto che mangiando una scatoletta di spinaci, era un veicolo di comunicazione. È un messaggio per i bambini, veicolato da un personaggio di cartoni. (ricchi di minerali).

La manioca è l’alimento di base coltivato più comune in Africa, tubero ricco di amido ma a basso contenuto di sostanze nutritive.

La varietà standard è bianca. Gli scienziati hanno individuato una varietà che produce molta più vitamina A rispetto alla varietà standard (a pasta gialla).

Piramide alimentare della dieta mediterranea

  • Convivialità, attività fisica, stagionalità, prodotti locali
  • Bere acqua
  • Frutta e verdura, e derivati dai vegetali (pasta, pane)
  • I latticini e derivati, olio d’oliva e di origine vegetali
  • Frutta secca (con lipidi e carboidrati) vegetali con consumo di aromaticità(cipolla/aglio)
  • Carni bianche e pesce (molluschi e crostacei); Legumi; uova
  • Carni rosse, dolci (zuccheri), insaccati

Vino: nata polemica sulle etichette per l’abuso dell’assunzione di vino.

Dettagli
A.A. 2022-2023
47 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mariateresa181121 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filiere delle produzioni vegetali sostenibili e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Vizzotto Giannina.