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GLUTAMMATO ED ECCITOTOSSICITÀ
L'aumento della concentrazione extracellulare nel SNC del glutammato è tossico per i neuroni, questo porta ad un danno definito danno eccitotossico. Alla base di questo danno c'è un aumento della concentrazione di Ca intracellulare. Il glutammato attiva i recettori ionotropici, alcuni dei quali sono accoppiati a proteine Gq; questi attivano i recettori per l'AMPA, questi favoriscono l'attivazione del NMDA quindi entra il Ca. Il glutammato può anche attivare recettori metabotropici accoppiati a Gq, questo porta ad un aumento degli ioni Ca nel citosol del neurone. Nel citoplasma abbiamo degli organelli deputati a raccogliere il Ca. I depositi cellulari di Ca sono i mitocondri, quando però i livelli di Ca aumentano troppo il mitocondrio smette di funzionare e smette di produrre ATP. Interrompendo questa sua funzione non funzioneranno più le pompe di membrana che trasportano il Ca in un altro sito di deposito.
intracellulare ossia il reticolo endoplasmatico. C'è un ulteriore accumulo di ioni Ca nel citoplasma che comporta l'attivazione di enzimi come caspasi e lipasi che vanno a danneggiare le membrane cellulari e le proteine cellulari. Inoltre abbiamo l'attivazione di nitrossido sintasi che fa aumentare i livelli di NO. Alti livelli di NO portano alla produzione di radicali liberi dell'ossigeno che vanno a creare dei danni alle membrane e a numerose proteine cellulari. Tutto questo si traduce in morte neuronale. Numerose patologie neurodegenerative si pensano siano causate proprio da un danno eccitotossico, come ad esempio la sclerosi laterale miotrofica, la corea di Huntington, l'Alzheimer, il Parkinson, quindi a maggior ragione avere a disposizione dei farmaci in grado di modulare negativamente la trasmissione glutammatergica sarebbe una svolta per quei pazienti che hanno queste patologie. NEUROTRASMISSIONE PURINERGICA I neurotrasmettitori sono le purine (ATP).– ADP – ADO (Adenosina))Questi agiscono sia da neurotrasmettitori che da comodulatori(Es. l’ATP è in rapporto con la NA 1:5)
SINTESI E METABOLISMO
L’ATP viene immagazzinato in vescicole che vengono rilasciate per esocitosi (forse esiste untrasportatore ma non ne siamo sicuri)
L’ATP viene rilasciato e trasformato da ectoenzimi in vari metaboliti come ADP, AMP, Adenosinae Inosina
L’adenosina è prodotta a partire dall’ATP o dalla S-adenosilmetionina (SAM) attraverso laformazione di S-adenosil-omocisteina (SAH) che viene idrolizzata in adenosina
L’inattivazione può avvenire tramite l’enzima exo-adenina-deaminasi o per ricaptazione
RECETTORI
2 tipi distinti in base alla sensibilità farmacologica
• P1: maggiormente sensibili all’adenosinaNe sono stati identificati 4: A1, A2a, A2b e A3 aventi differenti meccanismi di trasduzione- A1 – A3 –> accoppiati a proteine Gi- A2a – A2b –>
accoppiati a proteine Gs- A1 → può essere associato anche ad una G? che va a stimolare la conduttanza al potassio
Sono bloccate dalle metilxantine (caffeina, teofillina e teobromina)
EFFETTI BIOLOGICHE DELL'ADENOSINA
EFFETTI SOTTOTIPO RECETTORIALE
Sistema nervoso centrale
- Sedazione A1
- Anticonvulsivante A1
Sistema cardiovascolare
- Vasodilatazione A2a, A2b, A3
- Vasocostrizione A1
- Inotropismo negativo A1
Sistema respiratorio
- Broncodilatazione A2
- Broncocostrizione A1, A2b, A3
- P2: maggiormente sensibili all'ATP
Ne sono stati identificati 2 recettori:
- P2X → recettori canale permeabile ai cationi
Ne abbiamo di 7 tipi: P2X 1%7P2X3: nei neuroni sensoriali della radice dorsale; media la trasmissione dei segnalinocicettivi
P2X7: media la morte cellulare indotta da una stimolazione eccessiva da parte dell'ATP
- P2Y → Recettore accoppiato a proteine G
Ne abbiamo 8 tipi: molto espressi in cervello, vasi, reni, pancreas
e fegatoP2Y1, P2Y2, P2Y4, P2Y6, P2Y11 → accoppiati a Gq;(P2Y11 è accoppiato anche a Gi)P2Y12, P2Y13, P2Y14 → accoppiati a Gi
EFFETTI SOTTOTIPO RECETTORIALE
Sistema cardiovascolare
- Vasodilatazione P2Y1-2-4
- Inotropismo positivo P2X?; P2Y2-6-11
- Attivazione piastrinica P2Y1; P2Y12
Muscolatura liscia
- Contrazione P2X
- Rilassamento P2Y
Sistema endocrino
- Secrezione insulina P2Y
Sistema gastroenterico
- Secrezione acida-gastrica P2Y?
- Inibizione mobilità intestinale P2Y
FARMACI
- Adenosan: vasodilatatore coronarico da usare in concomitanza a tecniche radiodiagnosticheper la perfusione miocardica
- Krenosin: Antiaritmico
- Plavix/Antigreg: Antiaggregante piastrinico, inibitore del recettore P2Y12
- Aggrenox: Antiaggregante piastrinico, inibitore del trasportatore deputato alla ricaptazionedell’ADONEUROTRASMISSIONE PEPTIDERGICA
I neurotrasmettitori sono piccoli peptidi (da 5 a 40 aa); il terminale carbossilico
può andare incontro a modifiche (amidazione, glicosilazione, fosforilazione etc)
Sono ricchi in cisteina, questa forma molti ponti disolfuro all'interno del peptide
La neurotrasmissione è simile alle trasmissioni classiche
I peptidi sono accumulati in vescicole (di maggiori dimensioni → granuli) il cui rilascio è mediato da calcio
Vanno ad agire su recettori pre- e post-sinaptici producendo gli stessi secondi messaggeri
Differenze:
- sono sintetizzati nel corpo cellulare e non nel terminale sinaptico
- non sono veloci perché agiscono su recettori canali (accoppiati a proteine G la maggior parte)
- Possono comportarsi sia come NT classici che come CO-Neurotrasmettitori (Es. NA + neuropeptide Y → vasocostrizione)
SINTESI E RILASCIO
Vengono sintetizzati nel soma secondo i processi di trascrizione e traduzione.
Inizialmente i macchinari deputati alla traduzione sintetizzano una proteina precursore chiamata pro-peptide che contiene al suo interno
La sequenza del neuropeptide finale. Questi precursori, sintetizzati dai ribosomi, passano attraverso la membrana del reticolo plasmatico rugoso e vengono trasportate, mediante delle vescicole di trasporto, nell'apparato del Golgi dove vengono separate e concentrate nei granuli all'interno dei quali subiscono modifiche post-traduzionali (Es. la deaminazione, la solfatazione, la glicosilazione ecc.)
Successivamente, all'arrivo di un potenziale d'azione al conseguente ingresso di ioni Ca favorisce la fusione con la membrana pre-sinaptica e abbiamo quindi il rilascio di neuropeptidi nello spazio sinaptico.
A differenza delle vescicole sinaptiche che contengono i neurotrasmettitori classici, questi granuli sono un po' più grossi e possono accumulare al loro interno una quantità maggiore di materiale rispetto alle vescicole sinaptiche.
NEUROPEPTIDI
3 famiglie → oppioidi; tachichinine e colecistochinina (Andremo a vedere nel dettaglio solo gli)
oppioidi) OPPIOIDI: 3 sottotipi formati da 3 geni distinti • Endorfine • Encefaline • Dinorfine RECETTORI OPPIOIDI Questi peptidi oppioidi vanno ad attivare dei recettori. I recettori per gli oppioidi vengono classificati in 3 tipi: μ, δ, κ Tutti questi recettori sono accoppiati a proteine Gi. Possono essere localizzati sia a livello pre-sinaptico che a livello post-sinaptico: • A livello pre-sinaptico: l'attivazione di questi recettori porta ad una riduzione dell'ingresso di Ca → riduzione di Ca Il Ca è fondamentale per promuovere l'esocitosi delle vescicole con la membrana Se si riduce la concentrazione di Ca questo processo è favorito quindi avremo un minor rilascio di neurotrasmettitori nello spazio sinaptico. • A livello post-sinaptico: l'attivazione dei recettori degli oppioidi porta all'apertura dei canali del K, questo fuoriesce → abbiamo una iperpolarizzazione della membrana post-sinaptica e questacausa una riduzione della risposta del neurone post-sinaptico a neurotrasmettitori eccitatori come ad esempio il glutammato. In generale i recettori oppioidi sono responsabili dell'analgesia degli oppioidi e alcuni degli effetti collaterali più importanti: - μ: maggior parte dell'analgesia ed effetti collaterali più importanti (Depressione respiratoria, sedazione e dipendenza) - δ: Contribuiscono all'analgesia - κ: Contribuiscono all'analgesia, promuovono la sedazione e la disforia Non contribuiscono alla dipendenza. I recettori oppioidi non sono molto selettivi per diversi sottotipi: - encefaline: preferenza δ rispetto a μ; inattive su κ - endorfine: preferenza δ e μ rispetto a κ - dinorfine: preferenza κ rispetto μ FARMACI OPPIOIDI Non possiamo direttamente usare i peptidi come farmaco, in quanto questi avrebbero emivita molto bassa. Capostipite della classe è la morfina, farmacofenantrenico derivato dall'oppio[fenantrenico: struttura a 3 anelli - isochinolinica: struttura a 2 anelli]
- Farmaci FENANTRENICI: morfina, codeina e tebaina
Sono analgesici, costipanti e euforizzanti
- Farmaci ISOCHINOLINICI: papaverina, noscapina e narceina
Effetti farmacologici:
- Effetto analgesico: elevano la soglia del dolore e modificano la percezione
- Depressione respiratoria: diminuzione frequenza e volume respiratorio (principale causa di morte)
- Depressione del riflesso della tosse
- Miosi: perché stimoliamo i recettori μ e κ del nucleo oculomotore
Efficacia massima per dolori profondi e continui
fentanil > morfina > buprenorfina > codeina (alta) (moderata) (bassa)
Caratteristica diagnostica
- Alleviano dissenteria e diarrea: provocano stipsi → riducono la motilità della muscolatura liscia intestinale
- Causano ritenzione urinaria: aumento dell'ormone antidiuretico
- Prolungano il travaglio: