Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
V
rec
Qualora non dovesse esserci il valore di recupero di una macchina presente in azienda
il perito può ricorrere al valore deprezzato, che è la differenza tra prezzo di mercato
della macchina nuova meno la sommatoria delle quote di deprezzamento fino a quel
momento maturate.
∑
V = p -
dep mktm =1
Se una macchina ha 8 anni e non ho il valore di recupero. Quanto vale nuova meno 8
quote di deprezzamento della macchina, che è il prezzo a nuovo della macchina diviso il
numero di anni di vita economica della macchina
Q = p / n
mktm
dep
• Scorte vive
Il bestiame va stimato a valore di recupero perché esiste il mercato del bestiame “usato”
V
rec
Prodotti di scorta
Sono paglia, letame, antiparassitari, concimi. Si stimano di solito a valore di mercato,
anche se per alcuni prodotti come il letame potrebbe non esserci il valore di mercato
per cui quel quantitativo di letame va stimato a valore di surrogazione perché è un bene
che ha un bene surrogabile, che sono i concimi chimici di sintesi contenendo azoto,
fosforo e potassio. Si calcola il prezzo per unità fertilizzante (si conosce il quantitativo di
sostanze presente).
Talvolta nel caso del fieno potrebbe essere stimato anche a valore di trasformazione: se
in azienda zootecnica è presente un certo quantitativo di fieno, in una zona dove
l’indirizzo nella zona è prevalentemente zootecnico, il fieno viene utilizzato per sfamare
il bestiame e poi trasformato in carne e latte, quindi quel fieno va stimato a valore di
trasformazione. Se poi il quantitativo di fieno è in eccesso rispetto a quello necessario
per alimentare il bestiame, può essere stimato a valore di mercato.
FRUTTI PENDENTI
Sono prodotti agricoli che non hanno raggiunto la maturazione necessaria per staccarli
dalla cosa che li ha prodotti (prodotto che non è ancora pronto per essere venduto)
0 m n
t
0-n è la durata del ciclo colturale di quell’annata agraria, quindi ad n avviene la raccolta
e la vendita. 0 è il giorno dopo la raccolta dell’anno precedente fino alla raccolta
dell’anno in corso. Un prodotto in corso di realizzazione sarà stimato come frutto
pendente quando il prodotto si presenta già conformato e il perito è già nelle
condizioni da poter stimare il quantitativo che verrà prodotto e venduto, altrimenti il
perito non può stimare quale sono la quantità che si riuscirà a vendere.
Tra m ed n passeranno giorni, qualche mese non di più e quindi gli interessi da
prendere in considerazione sono quelli semplici.
Scopi della stima dei frutti pendenti
• Vendita prima della raccolta: il proprietario vuole vendere il prodotto prima che
sia maturo (vendita in erba) e non dopo averlo raccolto;
• Vendita fondo a cancello chiuso: i frutti pendenti vanno stimati come aggiunte al
valore normale perché il valore normale del fondo è quando si vende il capitale
fondiario e tutti i prodotti sono stati venduti e non sono in corso di realizzazione.
Se il momento della stima di un fondo coincide con un momento in cui esistono
dei prodotti in corso di realizzazione, il perito oltre a dover stimare il capitale
fondiario deve stimare anche il prodotto in corso di realizzazione se ci troviamo in
prossimità della raccolta;
• Frutti pendenti da pagare all’affittuario: può capitare che un affittuario deve
lasciare il fondo e deve farlo prima di aver portato a termine la coltivazione il
proprietario gli deve riconoscere i frutti pendenti;
• Danni: se un impianto arboreo subisce un danno quando i prodotti non sono stati
già venduti.
Stima dei frutti pendenti
• Metodo dei redditi futuri
Ad m il tecnico deve essere in grado di stimare il quantitativo che sarà raccolto e
venduto. Guardiamo a ciò che avviene tra m ed n, che indichiamo con t.
Se il periodo t è breve, si possono adottare delle approssimazioni abbastanza
accettabili e Fp è uguale alla sommatoria delle Plv da m ad n se la raccolta
dovesse essere scalare (altrimenti si concentra a n) meno la sommatoria delle
spese da m ad n.
∑ ∑
−
Fp =
Mentre le Plv rappresentano il quantitativo che verrà raccolto moltiplicato il
prezzo a cui verrà venduto, le spese (che risparmia chi vende i fp ad n) si
quantificano facendo riferimento a qual è la tecnica di coltivazione ordinaria per
portare a termine il ciclo colturale di quella coltura (queste sono somme
aritmetiche senza prendere in considerazione gli interessi).
Se il periodo t è lungo, al numeratore non avremo più somme aritmetiche ma
accumulazioni finanziarie, cioè accumuliamo ad n le Plv e le spese che verranno
sostenute da m ad n, poi il tutto va scontato al momento della stima con il fattore
di posticipazione ad interesse semplice 1+it (t=giorni/360 oppure mesi/12).
∑ ∑
−
Fp = 1+
Fare l’accumulazione finanziaria ad n significa che dobbiamo posticipare
impiegando il fattore di posticipazione ad interesse semplice. Gli interessi sono
quelli a cui sta rinunciando chi sta vendendo i frutti pendenti e quelli che sta
risparmiando chi non sta sostenendo le spese perché sono spese che risparmia
chi vende i frutti pendenti e sopporterà chi compra i frutti pendenti.
Può avvenire che il pagamento dei frutti pendenti avviene al momento della
stima, ma se il pagamento avviene ad n allora non occorre fare lo sconto al
momento della stima e ovviamente se le spese sono a carico del venditore non
vanno in detrazione le Plv.
Quali sono le spese da considerare che vanno in detrazione alle Plv?
Se dobbiamo stimare un fondo a cancello chiuso e al momento della stima ci
sono delle colture in atto, ci sono dei frutti pendenti e vuol dire che ad m quando
verrà venduto il fondo il venditore esce dal fondo e subentra il compratore e noi
dobbiamo inserire anche altre voci di costo perché il fondo da m ad n verrà
condotto da un altro. Ad esempio, il beneficio fondiario se non lo consideriamo
nelle spese è compreso nei frutti pendenti. Tutte le altre voci di spesa bisogna
considerarle nelle spese quando la vendita è a cancello chiuso in modo tale che
abbassiamo il valore dei frutti pendenti, altrimenti il compratore del fondo va a
remunerare il venditore anche di queste voci di spesa da m ad n che però poi
dovrà sopportare lui. Stessa cosa vale qualora è l’affittuario che deve essere
liquidato per i frutti pendenti. Nelle spese vanno considerati non solo i salari ma
anche tutte le altre voci di costo.
Se la coltura è rimpiazzabile da un’altra coltura, allora nello stimare i danni
procurati alla coltura sostituita, vado a considerare nelle spese solo i salari, le
spese varie perché la coltura è stata poi sostituita e il ciclo comunque prosegue,
quindi devo abbassare il valore dei frutti pendenti.
Se non è rimpiazzabile per cui il terreno resta scoperto, non posso più utilizzare il
fondo da m ad n, allora io vado a inserire solo le spese effettivamente risparmiate
che sono i salari e le spese varie. Quindi il valore dei frutti pendenti è più elevato.
Il valore del prodotto in corso di realizzazione va stimato come frutto pendente
quando il prodotto è ben conformato e il perito si rende conto del quantitativo
che potrà essere raccolto e venduto. Quindi è in grado di stimare la Plv.
Viceversa se il prodotto in corso di realizzazione non è ancora ben conformato e
quindi non si è nelle condizioni di poter stimare il quantitativo, la Plv si stima con
le anticipazioni colturali.
anticipazioni colturali
Le sono le spese sostenute dall’inizio del ciclo produttivo
fino al momento della stima che è in prossimità dell’inizio del ciclo colturale. Nel
caso di colture arboree sono le spese sostenute dalla fine della raccolta dell’anno
precedente al momento della stima.
metodo dei metodi passati.
Si stimano ricorrendo al In questo caso guardiamo
quello che avviene tra 0 ad m, non da m ad n.
La stima delle anticipazioni colturali è pari alla sommatoria delle spese sostenute
da 0 ad m meno eventualmente se è stato ottenuto qualche ricavo da 0 ad m. Se
invece non sono stati ottenuti ricavi da 0 ad m allora l’anticipazione colturale è
solo la stima delle spese sostenute da 0 ad m.
Quali spese devo considerare? Il criterio è ricorrere all’ammontare di spese più
basso minore tra le spese ordinarie e quelle effettive: cioè se le spese effettive
sono state minori delle spese ordinarie allora le spese saranno quelle effettive,
ma se le spese effettive sono risultate superiori a quelle ordinarie allora le spese
sono quelle ordinarie, perché nessuno pagherebbe le anticipazioni colturali per
una somma superiore a quelle ordinarie.
Cosa considerare delle spese? Anche qui si impiegano solitamente le spese
esplicite o implicite ma specifiche della coltura, ovvero i salari e le spese varie,
ma c’è una distinzione a seconda del caso concreto di stima.
Se vende il prodotto in corso di realizzazione, allora devo considerare queste due
voci di costo.
Se viceversa si stima un fondo a cancello chiuso, vuol dire che il fondo viene
venduto ad m, con delle colture in atto, momento in cui esce il venditore e
subentra il compratore. Allora il venditore non ha sostenuto solo le spese varie e i
salari, ma ha dovuto sostenere anche le imposte, quote, beneficio fondiario,
benefici industriali etc.. per portare la coltura da 0 ad m e quindi vanno
considerate queste spese di costo.
Lo stesso dicasi per l’affittuario che lascia il fondo: l’affittuario deve lasciare il
fondo ad m, aveva iniziato la coltivazione a 0, bisogna riconoscergli tutte le altre
voci, tranne i Bf essendo affittuario.
In caso di danni, se viene danneggiata una coltura ad m quando era da poco
iniziato il ciclo colturale, se la coltura è rimpiazzabile con un’altra e il ciclo
colturale prosegue, nelle spese ci mettiamo solo le spese varie e i salari da 0 ad
m. viceversa se la coltura non è più rimpiazzabile, le anticipazioni colturale sono
più alte: bisogna riconoscere non solo salari e spese varie ma anche tutte le altre
voci che compongono il costo di produzione perché la coltura non è più in grado
di essere rimpiazzata.
Possiamo dire che un prodotto in corso di realizzazione va stimato come frutto
pendente o anticipazione colturale a seconda di dove si trova il momento della
stima. Se si trova in