Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 1 Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti di Economia dei gruppi e bilancio consolidato Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IAS/IFRS

●​ Applico il metodo integrale quando sono in una situazione di controllo. Procedura "ordinaria" per

entrambi.

●​ Il metodo proporzionale, nel contesto nazionale, si applica alle partecipazioni a controllo congiunto,

cioè alle joint ventures. Questo è applicabile a condizione che la % di partecipazione non sia inferiore

al 20% se la partecipata non è quotata o al 10% se quotata.

Nel contesto degli Ifrs può essere utilizzato per consolidare le joint operations (cioè non delle società

di cui possediamo il controllo congiunto, ma un insieme di attività di cui possediamo il controllo

congiunto es. un centro logistico, cioè un insieme di attività senza che queste confluiscano in una

società con una propria autonomia giuridica)

●​ Il criterio del pn, nel caso nazionale, lo applico alle joint ventures (nel caso in cui non abbia applicato

il metodo proporzionale) e nel caso dello Ias alle joint ventures. C’è omogeneità di trattamento per le

partecipazioni in imprese collegate, cioè quelle nelle quali viene esercitata un’influenza significativa

(non dominante). Queste sono delle eccezioni.

L’irrilevanza è misurata alle

dimensioni.

Sintesi del trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio consolidato nazionale

Sintesi del trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio consolidato Ias/Ifrs 10/03/2025

Esistono tre modalità di attribuzione dei valori agli interessi di minoranza:

a)​ Valore contabile del Pn della società controllata

b)​ Valore corrente del Pn della società controllata partial goodwill approach

c)​ Valore corrente «complessivo» della partecipazione detenuta full goodwill approach 17

L’alternativa a) trova applicazione soltanto in base alla disciplina nazionale (il pn degli interessi di

minoranza non può che essere valorizzato sulla base dei valori contabili). Ma gli Ias propongono due

alternative tra cui posso scegliere:

b) come faccio a passare al pn a valori correnti? In questo es. c’è un solo bene che ha un valore corrente

diverso da quello contabile, quindi devo prendere quei singoli beni e riesprimerli a valori correnti (fair

value) (nell’es. iscriverei gli impianti a 10.000, per gli altri valori se il testo non dice niente assumiamo

che il valore contabile sia anche espressivo del valore corrente. Tot. attivo sarebbe 14.000. 5000 i debiti e

9000 è il pn a fair value e in base a questo vado a valorizzare gli interessi di minoranza, quindi

9000*40%=3600 mentre con quella nazionale erano 2000).

“Partial goodwill approach”: valutazione in proporzione alla quota della partecipazione nelle attività

nette identificabili dall’acquisita espresse a fair value. Si assumono a riferimento le singole attività e passività

della società partecipata e si procede alla loro valutazione a fair value. La differenza tra attività e passività esprime

il patrimonio netto a fair value, che viene assunto pro quota. Non si tiene conto dell’eventuale avviamento

idealmente riferibile agli interessi di minoranza.

c) Valutazione partecipazione (di minoranza) detenuta nella società sulla base del suo fair value di

mercato. Va a valorizzare gli interessi di minoranza sulla base del valore corrente complessivo della

partecipazione, quindi andiamo oltre al valore di quei singoli beni. L’azienda potrebbe essere ben avviata

e quindi in grado di generare ricchezza al di là dei singoli beni. Se la partecipata è quotata in borsa

prendo quel valore e lo moltiplico per il numero delle partecipazioni.

“Full goodwill approach»: valutazione a fair value della partecipazione

Nella misura in cui il mercato riconosce a tale partecipazione un fair value superiore al fair value dei singoli

elementi patrimoniali della partecipata (e dunque del corrispondente patrimonio netto a fair value), viene

riconosciuto agli interessi di minoranza un valore di avviamento. Pn a valori correnti di figlia è pari a 9000

(5000+4000 di maggior valore degli

impianti) →9000*40%=3600. Dobbiamo

valorizzare gli interessi di minoranza per

3600.

Fatto ciò agli impianti assegniamo l’intero

maggior valore corrente.

Eliminare il valore della partecipazione

contro la corrispondente quota di pn

(5000*60%=3000), questa viene allocata in

parte agli impianti e in parte

all’avviamento. Pn pert. minoranza oltre ai 2000 di valore contabile assegno anche il maggior valore

corrente di 1600. Madre per acquisire il 60% di figlia ha

speso 6000. Questo è un costo ma

immaginiamo anche che sia espressivo di

un valore di mercato. Desumiamo che la

partecipazione di minoranza valga 4000.

Composti da 2000 di pn contabile +1600

riferibili agli impianti +400 di avviamento

18

(non solo per la parte pagata dal soggetto di controllo, ma anche per la parte idealmente riferibile agli

interessi di minoranza (in realtà gli interessi di minoranza non lo hanno pagato quell'avvenimento, ma

questo approccio glielo va a riconoscere).

Teorie di gruppo e metodi di consolidamento

La prima teoria è totalmente superata perché andavo a

consolidare le partecipazioni di controllo sulla base

del metodo proporzionale (ciò che era rilevante era la

parte di gruppo di proprietà del soggetto di controllo).

Le altre prevedono l'applicazione del metodo integrale

che può essere sviluppato con 3 modalità- La teoria

della capogruppo può essere sviluppato con il metodo

nazionale.

La teoria modificata della capogruppo prevede

l’applicazione della variante. b.

La teoria dell'entità tratta il gruppo in modo unitario, è la variante c.

LE IMPOSTE CORRENTI, ANTICIPATE E DIFFERITE NEL BILANCIO CONSOLIDATO

1) Le imposte correnti nel bilancio individuale

Per arrivare alle imposte correnti si parte dal risultato ante imposte, ma a questo dovevamo apportare

delle variazioni aumentative/diminutive perché il fisco prevede un diverso modo di riconoscere ricavi e

costi (a fronte di un costo iscritto in CE questo non fosse interamente deducibile o in momenti diversi da

quelli della stretta competenza economica). Arrivo al reddito imponibile e moltiplicando per l’aliquota

fiscale arrivo alle imposte correnti (da versare).

2) Le imposte anticipate e differite nel bilancio individuale

Le variazioni (precedenti) alcune volte erano permanenti ma altre temporanee. Permanenti quando un

certo componente di reddito iscritto in bilancio non veniva riconosciuto dal fisco. Temporanee legate al

fatto che ci fossero degli sfasamenti temporali fra l’iscrizione in bilancio di un certo componente di

vendo un bene strumentale

reddito e il riconoscimento di quello stesso componente ai fini fiscali (es.

posseduto da 5 anni ed ho una plusvalenza di 1000. Questa la iscrivo in bilancio. Il fisco mi permette di

ripartirla nel tempo, quindi invece di tassare tutto subito, mi tassa in 5 anni). C’è uno sfasamento

temporale anche se alla fine ci sarà una coincidenza di valori. Questa è una variazione temporanea

diminutiva, perché inserisco in CE un componente positivo di reddito di 1000, ma in dichiarazione dei

redditi avrei una variazione diminutiva di 800 il primo anno e poi negli esercizi successivi 4 variazioni

aumentative di 200. Aumentativa quando iscrivo a bilancio certi costi che però diventano deducibili solo

negli esercizi successivi (in bilancio potrei aver iscritto un certo importo di accantonamenti al fondo

svalutazioni crediti, ma il fisco mi permette di dedurli solo in parte e la parte residua diventa deducibile

solo quando ho la perdita su quel credito).

3) Le imposte di competenza economica nel bilancio individuale

Imposte correnti-anticipate+differite=imposte di competenza economica e da li risultato dell’esercizio.

4) Le imposte differite e anticipate ex processo di consolidamento

Il risultato ante imposte delle singole imprese del gruppo può essere diverso dal risultato ante imposte di

gruppo. Ambiti:

Allocazione differenza consolidamento e relativi assestamenti. Quando abbiamo strutturato

●​ l’allocazione della differenza da consolidamento non abbiamo toccato il CE, quindi non c’è diversità

fra risultato delle singole imprese e risultato di gruppo. Questa diversità ci sarà nelle fasi successive,

perché i maggiori valori non sono eterni. Es. impianti che figlia iscrive a 6000 e che vengono

ammortizzati in 10 anni, ogni anno figlia ha una quota di ammortamento di 600. Ma a livello di

consolidato quegli impianti sono iscritti a 8400, quindi la quota di ammortamento è di 840. Mi troverò

nel bilancio consolidato a rilevare delle quote di ammortamento più alte rispetto a quello individuale.

19

In futuro si creerà una diversità tra l’ammortamento che fa figlia e quello del consolidato, quindi

dovrò andare a costituire un fondo per imposte differite.

Operazioni infragruppo Es. immaginiamo che all’interno del gruppo ci sia stato uno scambio di beni e

●​ a fronte di ciò una delle due società ha conseguito un utile di 10. A fine anno quel bene è ancora in

capo alla società del gruppo. Per effetto di questi risultati le imposte per quella che ha guadagnato 0

niente, quella che ha guadagnato 10 paga le imposte per 3=7. Nel consolidato quell’utile infragruppo

deve essere eliminato. Così facendo le imposte dovrebbero essere 0, ma una società ha già pagato le

imposte al fisco per 3. Il gruppo si è trovato a pagare delle imposte che sono anticipate rispetto al

momento in cui il gruppo avrà il guadagno (imposte correnti-anticipate= 3-3=0). L’anno dopo

immaginiamo che la società che ha comprato venda, a questo punto l’utile si potrà considerare

realizzato e quindi andrò a stornare l’imposta anticipata che avevo calcolato al primo anno.

Operazioni preliminari al consolidamento. Quando siamo all’interno di un gruppo nel quale tutte le

●​ imprese tranne una valutano le rimanenze con il Fifo e una a Lifo. Prima di andare a consolidare i

valori dobbiamo fare in modo che tutti i valori della società siano valutati con lo stesso criterio. Se nel

passaggio c’è una variazione di valore, questa ha un impatto reddituale e se c’è una differenza devo

calcolare il relativo effetto fiscale. Anche questo è un effetto fiscale temporaneo perché il primo anno

vado rettificare il valore della rimanenza finale ma l’anno dopo rettificherò il valore della rimanenza

iniziale.

Nel consolidato non abbiamo un tema di imposte correnti, ma queste sono già calcolate a livello di

bilancio individuale.

5) Le imposte di competenza economica nel bilancio

consolidato

LE DIFFERENZE DI CONSOLIDAMENTO NELLA DISCIPLINA NAZIONALE E SECON

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
47 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marty.gr02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dei gruppi e bilancio consolidato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stacchezzini Riccardo.