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DIBATTIMENTO

L'arrestato può essere portato innanzi al GIP per la convalida dell'arresto e poi innanzi al giudice del dibattimento entro 30 giorni dall'arresto.

RICHIESTA AL GIP

Se l'arrestato fosse portato innanzi al GIP per la convalida, non è detto che si traduca in direttissimo, ma rimane una possibilità.

Quando il Pm dovrebbe optare per tale soluzione? Statisticamente è facile che il Pm opti per la direttissima, perché sussiste un'evidenza probatoria importante. Certo che se un soggetto viene trovato con il portafoglio dopo il furto in banca è chiaro che procederà.

In alcuni casi il Pm ha bisogno di un minimo di tempo per investigare, in tal caso conduce l'arrestato innanzi al GIP e poi entro 30 giorni dall'arresto opta per il direttissimo, portando l'arrestato per il giudizio.

Ma perché porta? Il GIP potrebbe convalidare o meno la misura precautelare e il GIP potrebbe essere destinatario.

di una misura cautelare.- Se nei 30 giorni successivi sia ristretto nella sua libertà viene portato in dibattimento- Se il gip ha convalidato l'arresto senza chiedere una misura cautelare, dunque il soggetto è libero e il Pm non ha richiesto il direttissimo, è chiaro che sia necessaria una notifica.

Imputato portato innanzi al giudice del dibattimento:

A) Potrebbe convalidare - il procedimento prosegue

B) Potrebbe non convalidare - a rigore il soggetto dovrebbe essere liberato e il giudice dovrebbeprocedere con le forme ordinarie, ma se l'imputato e il Pm si accordino (ad esempio se ci sia stato un errore di persona, dunque un arresto di Tizio, rispetto a Caio, in quasi flagranza poiché qualcuno è fuggito ed Tizio ha delle caratteristiche simili a Caio. La PG prende la persona sbagliata e la arresta. In presenza di elementi difensivi da parte dell'imputato e della possibilità di poter identificare l'autore del reato,

potrebbe richiedere l'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare. In tal caso, la Procura Generale cita direttamente l'allontanato davanti al giudice del dibattimento entro 48 ore dall'allontanamento per la convalida e il giudizio. Se l'allontanato dovesse interferire con le indagini, la Procura Generale lo citerebbe innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari per la convalida e successivamente il Procuratore potrebbe richiedere l'allontanamento.

procederà con le forme ordinarie.

Caratteristiche del direttissimo:

  1. Qualora vi sia richiesta di convalida in dibattimento vengono meno sia le indagini preliminari, sia l'udienza preliminare, sia il predibattimento che dibattimento.
  2. Negli altri casi viene meno UP e le indagini sono ridotte.

Se l'imputato è portato in udienza, contesta immediatamente.

Se citato a comparire, l'imputazione si formula nel decreto di citazione.

È un procedimento davvero molto rapido, dunque anche la citazione di eventuali testimoni sono semplificate:

  • Persona offesa e testimoni possono essere citati anche oralmente da Ufficiali giudiziari o PG.
  • PM, imputato e parte civile possono presentare testimoni senza citazione.

L'imputato può chiedere, in udienza, un termine per preparare la propria difesa, comunque non superiore a 10 giorni.

Il presidente avvisa anche l'imputato della facoltà di chiedere un rito alternativo (abbreviato, patteggiamento o MAP).

Potendo vedersi riconosciuto uno sconto di pena o estinzione del reato. Per il resto, il procedimento segue le forme del dibattimento. Tutto rimane ordinario, cambia solo come ci si arriva e le modalità degli atti preliminari al dibattimento.

Procedimento per decreto - misto

Nasce su iniziativa del pm, ma procede con il consenso dell'imputato. Esso riguarda solo alcune tipologie di reato:

  • quelli puniti con pena pecuniaria anche solo in sostituzione della pena detentiva - la pena da applicare deve essere pecuniaria

Il Pm può optarvi entro 6 mesi dall'iscrizione nel registro delle notizie. La richiesta viene formulata al GIP; quando ritenga che ci sia una forma di responsabilità dell'indagato, ma che tutto sommato la sanzione sarebbe meno importante di quella di carattere detentivo.

Il pm deve quantificare la pena riducendola alla metà del minimo edittale. Il decreto penale di condanna porta agli stessi benefici del patteggiamento minor

(estinzione del reato, non iscrizione nel casellario giudiziale, noncondanna alle spese ...), così da evitare che l'imputato si opponga. Il GIP fa un controllo in cui valuta che non ci siano elementi per il proscioglimento, dunque formale (la richiesta sia intervenuta entro 6 mesi, che si tratti di un reato che rientri nelle fattispecie ammesse, che la quantificazione sia congrua rispetto al fatto - in tal caso non può modificarla, ma restituire atti al Pm che procederà con le forme ordinarie). Se il giudice emette il decreto, ciò va notificato all'imputato che ha 15 giorni per opporsi: - Non si oppone = decreto diviene esecutivo - Si oppone = - Si oppone semplicemente, qualora ritenga di potersi difendere; il procedimento procede con giudizio immediato - Si oppone richiedendo un procedimento consensuale, il procedimento procede con abbreviato o patteggiamento. Se l'imputato non potesse ricevere la notifica, nel caso di irreperibilità,

Il provvedimento deve essere revocato, restituendo gli atti al Pm che procederà con le forme ordinarie.

Misure cautelari

Queste costituiscono un sottosistema normativo, nel libro IV del codice. Le misure cautelari possono essere:

  1. personali: hanno a che fare con la libertà personale dell'indagato o imputato
  2. reali: hanno a che fare con determinate cose, imprimendo un vincolo di indisponibilità a determinati beni

Cosa sono le misure cautelari in generale? Esse vengono disposte dal giudice su richiesta del pm per fronteggiare alcuni pericoli che in concreto possono presentarsi durante l'iter procedimentale. È proprio la sussistenza di questi pericoli che il codice traduce nelle "esigenze cautelari", comportando delle limitazioni alle libertà personali.

Misure cautelari personali

Art. 272 cpp: Le libertà della persona possono essere limitate con misure cautelari soltanto a norma delle disposizioni del presente titolo. Il codice

Impone una riserva di legge, solo se il codice per quel reato prevede quella misura può disporsi tale misura, in riferimento all'art.13 Cost.

Art.279 cpp: Sull'applicazione e sulla revoca delle misure nonché sulle modifiche delle loro modalità esecutive, provvede il giudice che procede. Prima dell'esercizio dell'azione penale provvede il giudice per le indagini → riserva di giurisdizione, anche qui preliminari. L'art.13 predispone che solo in presenza di un provvedimento dell'autorità giudiziaria si possa procedere a prevedere tale provvedimento. Il potere non compete al pm che è una figura di parte, seppur pubblica. Dunque, tale ruolo spetta al giudice terzo e imparziale garantendo con un grado maggiore di rigore i diritti della persona sottoposta.

68 Tipologie Misure coercitive

  1. Incidono direttamente sulla libertà personale
    1. Divieto di espatrio
    2. Obbligo di presentarsi agli uffici della pg
    3. Allontanamento
dalla casa familiare.
divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.
divieto di dimora: divieto di dimorare in un certo luogo o di accedervi senza autorizzazione del giudice.
obbligo di dimora, il soggetto non può allontanarsi da un comune o da una frazione.
arresti domiciliari: divieto di allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di dimora, da strutture di recupero se idonee ad ospitare il soggetto.
Possono essere previsti obblighi accessori come: il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che dimorano e collaborano con il soggetto.
Per il braccialetto elettronico, questo non può essere un obbligo accessorio, bensì una modalità di esecuzione degli arresti.
Oggi è divenuta la modalità ordinaria di esecuzione della misura ed è previsto che quando il giudice non dispone tale braccialetto, deve motivare sul perché la misura non sia necessaria in relazione ai pericoli che in.

concreto sidevono fronteggiare. In concreto tale braccialetto non viene installato per i costi. Incidendo suidiritti fondamentali della persona, ad esempio la riservatezza della persona, è sempresubordinata al consenso dell'interessato. Inoltre, non può disporsi quando il soggetto sia evaso enon si è idonei a beneficiare di tale misura. Non possono predisporsi se si tratti di reati di reati dilieve entità e il giudice deve comunque valutare le esigenze cautelarih. custodia cautelare in carcere: addirittura può predisporsi la limitazione della libertà in unistituto penitenziario, come avverrebbe a seguito di una sentenza di condanna passata ingiudicato.Tali misure hanno una gradualità nella modalità in cui possono essere disposte e la misura più grave fronteggiaun pericolo più grave e viceversa.Misure interdittive2. : non incidono sulla libertà fisica in senso stretto, ma su altri diritti e poteri.a.

sospensione esercizio potestà genitoriale b. sospensione di un pubblico servizio o ufficio c. divieto di contrattare con la PA d. divieto di svolgere professioni o mansioni negli uffici direttivi Presupposti applicativi Gravi indizi di colpevolezza 1. : gravemente indiziato. Domanda: gli indizi di cui parliamo all'interno del sistema cautelare, sono diversi rispetto alla nozione di prova indiziaria che si studia nel tema delle prove (questi per valere come prove devono essere gravi, precisi e concordanti). La nozione in materia cautelare è diversa. a. gli indizi non valgono come prova in senso tecnico, cioè gli elementi raccolti non entrano a far parte delle prove in dibattimento o non lo sono necessariamente b. ai fini cautelari non devono essere gravi, precisi e concordanti. Infatti il codice richiede solo che siano gravi, in maniera specifica. La gravità indica che sussistano elementi che consentano al giudice di effettuare un giudizio prognostico di condanna allo

stato degli atti (solo sulla base dique)

Dettagli
A.A. 2022-2023
89 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/16 Diritto processuale penale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher violalombardi0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto processuale penale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Ruggero Rosa Anna.