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ALTRI SOGGETTI

Organizzazioni non governative: associazioni di interesse pubblico e senza scopo di lucro che sono

regolamentate dal diritto interno dello Stato in cui vengono costituite anche quando hanno rilevanza

transnazionale (in ragione dei valori che difendono). Le ONG possono sia contribuire alla produzione di

norme internazionali sia svolgere attività di controllo sul rispetto di tali norme (agendo sul piano

internazionale).

Società commerciali: doveri degli investitori; diritto procedurale di agire in giudizio.

Altri enti che partecipano alla vita di relazione internazionale con caratteristiche peculiari sono:

Santa Sede (suprema autorità della Chiesa Cattolica): personalità giuridica da sempre riconosciuta. Essa

conclude accordi, intrattiene relazioni diplomatiche, partecipa a conferenze internazionali. È

osservatore presso le Nazioni Unite.

1929 -> creazione dello Stato della Città del Vaticano: quale rapporto? C’è chi ritiene che si tratti di due

soggetti diversi del diritto internazionale, ma recenti studi li ritengono un unicum.

Sovrano Ordine di Malta: ordine religioso laicale della Chiesa Cattolica, che svolge per lo più attività di

assistenza ospedaliera e di sostegno umanitario. In passato, l'Ordine ha esercitato autorità di governo su

alcuni territori (fino al 1798); continua a svolgere attività di rilievo internazionale (intrattiene rapporti

diplomatici, è accreditato presso organizzazioni internazionali...). Soggettività dovrebbe essere esclusa.

Lezione del 30/09

Le organizzazioni internazionali e l’ONU:

Cos’è l’organizzazione internazionale? Sono attori non statali. È una categoria multiforme che mette

insieme tutto ciò che Stato non è. All’interno di tale categoria, c’è però di tutto: individui, insorti, gli enti sui

generis (come le ONG, la santa sede…).

Se il criterio è stato sì e stato no, ci ritroviamo inevitabilmente dinanzi a due categorie: ciò che è Stato e ciò

che non è Stato.

Se e nella misura in cui ci sia una norma internazionale che stabilisce dei diritti e degli obblighi in capo a

un individuo, allora esso è un beneficiario, ma possiamo considerarlo un soggetto di diritto internazionale?

Il soggetto deve avere effettività e indipendenza. C’è un fattore ineliminabile, che ci fa concludere che una

soggettività è parziale ed è mediata dall’intervento dello Stato.

Le organizzazioni internazionali sono qualitativamente distinte degli Stati: non hanno natura territoriale,

non incidono sul territorio (non hanno dunque sovranità), nonostante abbiano una sede fisica.

La soggettività degli Stati è originaria: uno Stato è perché esiste. Nella realtà si riscontrano i tre elementi

della soggettività coordinati da effettività e indipendenza.

Un’organizzazione internazionale come nasce? È anch’essa un mero fatto? Senza un trattato, e dunque

senza la volontà degli Stati di creare quest’ente e di corredarlo con poteri necessari, l’organizzazione

internazionale non nasce. È dunque il prodotto della volontà degli Stati, che la creano poiché hanno la

necessità di farlo.

È ovvio che le organizzazioni internazionali sono attori non statali, però sono quanto di più prossimo e

simile agli Stati perché sono soggetti del diritto internazionale nel perimetro dei loro poteri e delle loro

competenze, individuate nell’atto costitutivo.

Ovviamente, le combinazioni sono infinite, la categoria è vastissima e molto articolata; dunque possiamo

avere:

1.organizzazioni universali a carattere politico (es.: ONU);

2.organizzazioni universali a carattere tecnico (es.: ILO, OMS, OMC);

3.organizzazioni regionali a carattere politico (es.: UE, CdE);

4.organizzazioni regionali a carattere tecnico (es.: OCSE).

Perché l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa sono diversi? Innanzitutto hanno due trattati costitutivi

differenti, inoltre hanno competenze diverse (quella dell’Unione Europea è molto più vasta) e il Consiglio

d’Europa ha una membership molto più ampia.

L’Unione europea è l’organizzazione internazionale più recente e assai più penetrante perché pone in

essere forme di cooperazione molto più strette.

Che cos’è un’organizzazione internazionale?

Un’organizzazione internazionale è:

• un’associazione volontaria di soggetti di diritto internazionale,

• costituita mediante atti internazionali e disciplinata nei rapporti tra le parti da norme di diritto

internazionale,

• si concreta in un ente a carattere stabile, munito di un ordinamento giuridico interno proprio e dotato di

organi e istituti propri, attraverso i quali attua finalità comuni ai consociati mediante l’esplicazione di

particolari funzioni e l’esercizio dei poteri al bisogno conferitile.

“Ente a carattere stabile”: manca la stabilità e un quadro permanente, come nel caso del G8 (sono riunioni

che rappresentano un’occasione per gli Stati di discutere di svariati argomenti, ma non esiste una effettiva

struttura).

L’esplosione delle organizzazioni internazionali, si ebbe a partire dalla fine della seconda guerra

mondiale. Fino a quel momento infatti c’erano state organizzazioni embrionali anche se poco ambiziose

(come l’unione poste e telegrafi). —> L’organizzazione internazionale, in concreto, nasce in maniera

embrionale e nel tempo si sviluppa sempre di più.

La volontà degli Stati di mettersi insieme, la creazione attraverso un trattato, la collocazione nell’albo del

diritto internazionale, l’ordinamento giuridico proprio e il possesso di organi propri (staccati dagli Stati

terzi) sono tutti elementi che formano l’organizzazione internazionale.

Qualche decennio fa la commissione del diritto internazionale ha adottato un progetto di articoli

modellato su un altro progetto di articoli.

Il contingente di guida italiana che nel 1994, operativo in Somalia, pone in essere gravi situazioni come lo

stupro e la violenza sulle donne, viola delle norme di diritto internazionale? Si, ma chi ne risponde?

Risponde l’organizzazione o rispondono gli Stati singoli?

C’è un problema evidente di delimitazione di confini della responsabilità degli stati internazionali, ed è

proprio per tentare di rispondere a questi quesiti, e mettere ordine ad una prassi giudiziaria nazionale e

regionale, che la commissione ha deciso di affrontare lo studio di tale problema. Il risultato però non è

totalmente condiviso e ancora una volta, si è arenato.

Quando si parla di soggettività internazionale?

Si fa riferimento ad un importante trattato del ‘49, dove l’Assemblea delle Nazioni Unite aveva chiesto alla

CIG (Corte Internazionale di Giustizia) di esplicitare se le nazioni unite potessero essere considerate o meno

soggetti giuridici.

Un diplomatico svedese, che aveva salvato gli ebrei dell’Olocausto negoziando attivamente, era stato nel

servizio delle nazioni unite; si voleva che facesse da mediatore nella prima guerra mondiale e le Nazioni

Unite, facendo affidamento sulle sue capacità, gli affidarono questo compito.

Ci fu però un’ostacolazione delle trattative, e il funzionario morì.

Con una prospettiva al presente, chi può formulare una richiesta di risarcimento danni nei confronti di

Israele? I famigliari dei defunti o anche le Nazioni Unite?

L’Assemblea Generale chiede alla CIG di pronunciarsi. Le nazioni unite sono o non sono soggetti di diritto

internazionale? La Corte Internazionale di Giustizia fa un’analisi ferrata e stringente; il ragionamento può

essere riassunto così: gli Stati hanno avuto l’intenzione di creare un’organizzazione internazionale capace

di agire attivamente sulla scena internazionale. Ma tale organizzazione, ha bisogno di utilizzare il contenuto

della personalità internazionale? La risposta è sì; per i compiti affidatagli non può che essere un soggetto

internazionale, quindi può formulare nei confronti di Israele una domanda di rimborso danni.

La questione sull’indipendenza: rispetto agli Stati membri, quando l’organizzazione internazionale è libera

di agire senza manipolazioni per i propri fini, ossia quando è più distaccata dagli Stati, e quanto più ha un

ordinamento proprio che discende dal trattato istitutivo, tanto più la si considera indipendente e dunque un

soggetto giuridico internazionale. Quando c’è effettività e indipendenza, si ha soggettività giuridica.

Requisiti per chi vive da soggetto all’interno dell’ordinamento internazionale:

• Titolarità di diritti e doveri

• Capacità di concludere trattati internazionali

• Richiesta di pareri

• Formulazione di domande giudiziali

L’organizzazione delle nazioni unite: la membership

La ragione che sta al centro delle nazioni unite è quella di arginare la violenza armata degli Stati. Questo

perché tale organizzazione nasce dalle ceneri della seconda guerra mondiale; e ciò che si cerca di

circoscrivere, è l’utilizzo della forza in senso espansivo.

L’articolo 4 della carta ONU esplica che:

• Possono diventare Membri delle Nazioni Unite tutti gli Stati amanti della pace che accettino gli obblighi

della presente Carta e che, a giudizio dell’Organizzazione, siano capaci di adempiere tali obblighi e

disposti a farlo.

• L’ammissione quale Membro delle Nazioni Unite di uno Stato che adempia a tali condizioni è effettuata

con decisione dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio di sicurezza.

Primo paragrafo dell’articolo:

Chi può essere membro delle nazioni unite? I membri delle nazioni unite devono essere Stati. Perché la

Palestina sta faticando tanto? Perché difetta di alcuni requisiti della statualità.

Abbiamo ribadito chiaramente che il riconoscimento non è un elemento costitutivo della statualità. Quando si

diventa membri delle nazioni unite, c’è una presunzione di statualità.

Secondo paragrafo dell’articolo:

Chi decide sull’ammissione di nuovi Stati? Una questione così delicata, in buona sostanza, è nelle mani del

Consiglio di sicurezza; in quanto senza la sua proposta non si arriva alla decisione dell’Assemblea Generale.

Si tratta di una di quelle decisioni non procedurali, in cui il Consiglio di sicurezza si pronuncia con una

maggioranza qualificata: sempre 9/15 ci devono essere voti favorevoli o, in osservanza della nuova deroga

consuetudinaria, almeno le astensioni, ma non i v

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
36 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Culo.roy4le. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Franzina Pietro.