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Il welfare degli Studi Professionali
Il CCNL prevede tre organismi per la tutela dei dipendenti degli Studi:
- CADIPROF: cassa di assistenza sanitaria integrativa, fornisce assistenza sanitaria per il lavoratore e familiari
- fondo professioni: fondo paritetico interprofessionale, finanzia la formazione
- E.BI.PRO.: ente bilaterale nazionale, sostiene i dipendenti in caso di riduzione dell'orario di lavoro per crisi, eroga contributi per il telelavoro, finanzia le spese per la formazione in materia di salute e sicurezza
Il codice etico prevede a proposito dei rapporti di lavoro il rispetto della normativa sulla tutela delle condizioni di lavoro, la condanna di qualsiasi forma di mobbing o discriminazione verso il personale, la creazione di un ambiente di lavoro idoneo, l'adozione di comportamenti rispettosi (puntualità, rispetto per i colleghi anziani, ecc).
TITOLO II - RAPPORTI PROFESSIONALI - CAPO V - RAPPORTI COI TIROCINANTI
durata tirocinio → 18 mesi.
Possibilità per un periodo non superiore a 6 mesi di tirocinio presso professionisti di altri paesi o tirocinio in concomitanza con l'ultimo anno del corso di studio in presenza di Convenzione Quadro tra CNDCEC e MIUR. Il dominus deve avere almeno cinque anni di iscrizione all'Albo, deve avere assolto gli obblighi formativi nell'ultimo triennio, può accogliere al massimo tre tirocinanti. - Art. 35 doveri del professionista: - favorire lo sviluppo della professione accogliendo i tirocinanti - impegnarsi affinché il tirocinante apprenda la deontologia, la tecnica e la prassi professionale - permettere (in quanto possibile) al tirocinante di partecipare quale uditore alla trattazione delle pratiche con il cliente e i terzi - permettere al tirocinante di partecipare alle lezioni universitarie del biennio per il conseguimento della laurea magistrale - non affidare ai tirocinanti solo compiti meramente esecutivi - consentire al tirocinante di partecipare aiconvegni e ai corsi di formazione - gestire i rapporti col tirocinante nella massima chiarezza con riferimento ai compiti, ai ruoli, agli elementi economici - consegnare al tirocinante copia del codice deontologico dopo averne illustrato i contenuti - vigilare affinché il tirocinante conosca e rispetti gli obblighi del segreto e della riservatezza professionale - fornire al tirocinante un idoneo ambiente di lavoro Obblighi del tirocinante: - astenersi dal tentativo di acquisire i clienti dello Studio presso il quale si è svolto il tirocinio - non appropriarsi, senza consenso del dominus, di documenti, procedure, modulistica e dati, anche in formato elettronico, dello Studio - astenersi dall'utilizzare, senza il consenso del dominus, carta da lettera o biglietti da visita intestati dai quali egli risulti come collaboratore dello Studio del dominus - rispettare tutte le regole del Codice Deontologico (il tirocinante è soggetto al potere disciplinare del Consiglio diDisciplina) o non accettare, in presenza di specifico accordo col dominus, per un determinato periodo di tempo successivo al termine del praticantato, incarichi da clienti conosciuti presso lo studio durante il tirocinio senza l'esplicito consenso del dominus.
Il tirocinio, considerato come periodo di apprendimento professionale, è per sua natura gratuito e non determina l'instaurazione di rapporto di lavoro subordinato. Tuttavia sin dall'inizio del tirocinio il Dominus dovrà concordare con il Tirocinante un rimborso spese forfettario. Inoltre il Dominus non mancherà di attribuire al Tirocinante, il cui apporto sia di rilevante valore e utilità per lo Studio, somme, a titolo di borsa di studio, per favorire ed incentivare l'assiduità e l'impegno nell'attività svolta (compenso obbligatorio). Le somme erogate nel corso del tirocinio sono assimilate a reddito di lavoro dipendente ma con nessun obbligo di iscrizione Inail Inps.
Facoltà da parte del tirocinante di effettuare la pre-iscrizione alla Cassa di previdenza di competenza. Il tirocinio non si protrae, di regola, oltre il periodo mediamente necessario in base alla legge e ai tempi tecnici inerenti al calendario d'esame. Successivamente al periodo di tirocinio il rapporto di collaborazione con l'ex-praticante sarà regolato dalla libera determinazione delle parti.TITOLO III - CONCORRENZA
Non è necessario equiparare le attività professionali alle imprese per sottoporre le prime alle regole della concorrenza. Superare visione della deontologia professionale quale male necessario da limitare al massimo in quanto strumento di poteri monopolistici. Si è sempre ritenuto che ci dovesse essere un livello di concorrenza minimo per far funzionare questo mercato. Rischi nel rapporto cliente-professionista:- adverse selection: rischio che il cliente, non determinando ex ante la qualità dei professionisti, tenda a
- search goods: la qualità è osservabile mediante una semplice ispezione all'atto della transazione;
- experience goods: il cliente è in grado di valutare ex post la qualità, dopo aver maturato esperienza;
- credence goods: elevato grado di asimmetria informativa che non consente al cliente di identificare ex ante il tipo di prestazione necessaria, né di valutare ex post la qualità prestazioneprofessionale
può condurre al rischio di un abuso dell'esercizio del potere delegato). Modello economico del rapporto "principale-agente": l'unico modo per garantire il massimo impegno è introdurre remunerazioni condizionali. Alla base del modello: presupposto della sfiducia, l'astratta possibilità di delineare contrattualmente il risultato concretamente voluto e l'impegno necessario per raggiungerlo. Nella realtà tali elementi sono impossibili da predefinire ex ante poiché alla stipula del contratto non è dato sapere: in quale modo la funzione professionale verrà espletata ne quanto sforzo sarà necessario profondere.
RELAZIONE FIDUCIARIA
Il cliente si affida al professionista delegandogli autorità, a condizione che il professionista sia vincolato da precisi doveri fiduciari dovuto alla particolare natura delle prestazioni professionali (credence goods), all'esclusione del controllo puntuale
fiduciario nel caso in cui questi non rispetti i suoi obblighi. Inoltre, il fiduciario è tenuto a mantenere la riservatezza delle informazioni ricevute dal cliente e a agire sempre nell'interesse del beneficiario. È importante sottolineare che il fiduciario è un professionista che svolge un ruolo di fiducia nei confronti del cliente. Pertanto, è fondamentale che il fiduciario agisca con la massima diligenza e competenza professionale. In conclusione, l'azione del fiduciario è regolata da precisi doveri fiduciari che mirano a tutelare il cliente e a garantire un rapporto di fiducia reciproca.fiduciario senza necessità di provare che un certo atto gli ha recato danno, ma solo dimostrando che il fiduciario ha agito violando quei doveri. Il rapporto fiduciario si estende alla collettività. Ruoli fondamentali nel libero mercato della deontologia: - punto di equilibrio degli interessi tra professionista e cliente, in armonia con gli interessi della collettività, sempre coinvolta, in via mediata, dagli effetti della prestazione professionale quindi, - non è strumento di abuso dell'autorità, ma esattamente il contrario; - luogo di incontro degli interessi in gioco di tutti gli stakeholder collegati all'attività professionale - luogo della composizione dei conflitti potenziali esistenti tra professionista e cliente e tra relazione professionale e collettività La deontologia dovrà necessariamente essere costruita dal corpo professionale in quanto: detentore delle conoscenze settoriali e interessato a far sì che laLa deontologia svolga la propria funzione. La Commissione europea e il Parlamento europeo riconoscono l'importanza dei codici deontologici o di condotta delle professioni in quanto idonei a promuovere un'alta qualità dei servizi professionali e a stabilire un legame di fiducia tra il consumatore e il professionista.
Le funzioni sussidiarie come gli adempimenti antiriciclaggio impongono ai professionisti l'obbligo di segnalare le operazioni sospette di riciclaggio/finanziamento del terrorismo all'Autorità di vigilanza (UIF). È una funzione sussidiaria di rilevante interesse pubblico, lo Stato chiede infatti ai professionisti di anteporre al rapporto fiduciario con il cliente il ruolo di collaborazione attiva nel contrasto a questi gravi illeciti. Sono previste pesanti sanzioni per i professionisti in caso di inadempimento degli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio.
TITOLO II - RAPPORTI PROFESSIONALI - CAPO VI - ALTRI
RAPPORTI- Art. 38 rapporti con uffici pubblici: Nei rapporti con i magistrati, i membri delle commissioni tributarie e i funzionari della pubblica amministrazione, il professionista si comporta con rispetto delle pubbliche funzioni, senza assumere atteggiamenti in contrasto con la propria dignità professionale e all'insegna del reciproco rispetto.
Il professionista che sia in rapporti di parentela o amicizia o familiarità con i soggetti di cui al primo comma non deve utilizzare, né sottolineare, né vantare tale circostanza al fine di avvantaggiare l'esercizio della propria attività professionale.
Art. 39 Rapporti con i mezzi di informazione e comunicazione sociale: Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di informazione e di comunicazione sociale, ivi inclusi social network, il professionista, in particolar modo in occasione di interventi professionali in eventi di grande risonanza, deve usare cautela in ossequio all'obbligo di
riservatezza nei confronti del cliente e all'osservanza delle disposizioni del presente codice, deve agire con rispetto e preservare im