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conduttori: A: FASCIO COLLATERALE CHIUSO
B: FASCIO COLLATERALE APERTO
C: FASCIO BICOLLATERALE (dove internamente
troviamo il legno ed esternamente il libro)
D: FASCIO CONCENTRICO
E: FASCIO RADIALE
Il passaggio dalla struttura primaria a secondaria:
La situazione iniziale presenta due fasci collaterali
aperti separati dal raggio midollare primario. Questo
raggio è un prolungamento del midollo ed è quindi
fatto di cellule adulte che comunque possono
riacquistare la facoltà di dividersi sotto stimolo
ormonale. A livello di tutti questi raggi un gruppetto
di cellule comincia a fare la mitosi sotto stimoli di
ormoni formando una piccola fascia di tessuto che
collega i due fasci. Questo collegamento ha anche
le stesse caratteristiche dei meristemi laterali.
L’anello cambiale ha la caratteristica di essere
costituito da cellule che si dividono attivamente
formando verso l’esterno il libro secondario e verso
l’interno il legno secondario, successivamente il
libro secondario spinge quello
primario verso l’esterno fino a
farlo scomparire. Le cellule del
legno e libro secondario si
distendono trasversalmente in spessore. Le cellule del cambio si dividono per piani
longitudinali. Il libro secondario genera diversi metaboliti secondari. La struttura
secondaria comporta l’accrescimento in spessore del fusto:
Tessuto dell’anello cambiale (del cambio):
Visto in sezione trasversale il cambio è un sottile anello di tessuto costituito da 3-5
strati di cellule appiattite che separano il legno (interno) dal libro (all’esterno). Questa
zona comprende le cellule meristematiche vere e proprie (iniziali) e le cellule derivate
dalla loro divisione che si differenzieranno in libro o legno. Nelle gimnosperme (pino,
cipresso…) e nelle angiosperme dicotiledoni, le quali hanno un accrescimento in
spessore, le cellule del cambio hanno un grande vacuolo e sono ricche di amiloplasti,
protoplasti e lipidoplasti. Sono cellule adulte e la loro parete cellulare è sottile. Le
cellule si dividono per piani longitudinali che possono essere due: verticale o
orizzontale. Le cellule si differenziano in 2 tipi:
- Cellule iniziali fusiformi: sono di forma allungata (fibre) e sono le più numerose
- Cellule iniziali dei raggi: cellule isodiometriche
Spazio tra le cellule sono pieni d’aria, molto importante per respirazione (ossigeno).
La cellula si divide per mitosi quindi si generano due cellule figlie. Si hanno due tipi di
divisione:
1) divisione secondo un piano longitudinale tangenziale: ogni cellula figlia si
specializza. Una andrà a formare il legno e l’altra il libro della piante.
2) divisione secondo un piano longitudinale radiale: le cellule figlie rimarranno 2
cellule del cambio
Le cellule iniziale fusiformi possono inoltre dividersi per diversi piani trasversali ed
andranno a formare il raggio. (Trasporta trasversalmente acqua e sali minerali).
Nella struttura secondaria delle gimnosperme e delle dicotiledoni entra in gioco un
altro cambio laterale che si chiama cambio sugherofellodermico che prende origine
dalle cellule epidermiche o dal libro o floema secondario. Il cambio
sugherofellodermico si rigenera ogni anni in un punto più interno della sezione. Ad un
certo punto di età della piante si genererà sempre dal libro secondario.
Sezione tridimensionale dell’anello: vista tridimensionale del cambio cribro-legnoso
6/11
Le angiosperme dicotiledoni e gimnosperme dalla loro struttura primaria passano alla
secondaria: nella primaria di accrescono in lunghezza mentre nella secondaria anche
in spessore diventando legnose, quindi queste due quando diventano legnose è
perché ha iniziato a funzionare un meristema laterale che si chiama cambio
cribrovascolare (quel cono blu sulla foto) all’interno del fusto o del ramo. È un anello
che nella primaria congiunge tutti i cambi dentro i fasci collaterali aperti (6.11).
Questo fascio si forma perché nei fasci midollari della struttura primaria, cioè il
parenchima tra due fasci, delle cellule riacquistano la capacità di dividersi e formano
questo anello costituito tutto da cellule che si dividono per mitosi. È costituito da due
tipi di cellule: iniziali fusiformi (hanno forma di fusi e si possono dividere in tre modi:
per piani longitudinali che possono essere tangenziali quando paralleli al piano più
lungo della cellula, o radiale quando il piano di divisione è parallelo al piano più corto
della cellula, piani di divisioni diversi portano ad ottenere cellule diverse, quando è
tangenziale la cellula iniziale si divide in due una rimane meristematica e l’altra
diventa o del libro secondario o del legno secondario. Se invece il piano di divisione è
radiale ottengo due cellule che rimangono dell’anello cambiale così che questo si
accresce assecondando la deposizione di legno secondario al suo interno. Si può
dividere anche per tanti piano trasversali con cui si ottengono con tre piani quattro
cellule ognuna che si divide longitudinalmente e diventa una iniziale di un raggio cioè
serviranno per formare i raggi (della struttura secondaria si trovano sia nel legno che
libro secondario e conducono trasversalmente sia la linfa grezza che elaborata); e
iniziali dei raggi (10.14).
In una struttura secondaria di angiosperma dicotiledone e gimnosperma
contemporaneamente al cambio cribro vascolare si sviluppa verso l’esterno
(esternamente all’altro cambio) anche un altro cambio detto cambio
suberofellodermico o fellogeno cioè un meristema laterale che può prendere origine,
dipende dalla pianta, dalle cellule epidermiche o da cellule del parenchima corticale o
dagli stati più esterni di libro. Andando avanti nella formazione della struttura
secondaria questo cambio finisce sempre per essere originato dagli urti di strati più
esterni di libro anche se inizialmente si genera con altri modi. Per questo il libro è
poco: perché il cambio criborvascolare ne produce poco e anche perché va sempre a
finire che questo serve per generare il cambio suberofellodico che al suo interno
genererà il felloderma cioè un parenchima di riserva mentre al suo esterno genererà il
sughero cioè un tessuto tegumentale costituito da cellule morte perché suberificate
cioè con suberina in parete, è impermeabilizzante e isolante, tutto quello che rimarrà
fuori dal sugherò finisce per morire e trasformarsi in scorza o ripidoma che noi
chiamiamo corteccia. La particolarità della scorsa è quella di essere continuamente
eliminata e riprodotta, così se allontana anche sostanze che vengono messe nel
vacuolo di queste cellule per essere eliminate.
Di cosa è fatto il ripidoma nelle piante dotate di accrescimento in spessore? di tutto
quello che rimane dopo l’anello cambiale fellodermico, quindi è fatto di parenchima
corticale, epidermide e degli strati esterni di libro da cui origina. Ha anche la funzione
di proteggere i tessuti al di sotto di lui da sbalzi di temperatura, attacco di animali o
microrganismi. Gli scambi trai tessuti sottostanti e la scorsa avviene con le lenticelle
cioè aperture che non si regolano ma che nella struttura secondaria di formano in
prossimità di zone in cui c’era uno stoma e tramite ste lenticelle avviene scambi
gassosi tra ambiente esterno e ciò che sta sotto la scorsa.
Nella struttura secondaria del fusto si studia il legno e libro secondario delle
angiosperme dicotiledoni e gimnosperme attraverso sezioni trasversali, longitudinale
radiale (passa per il centro del fusto) e longitudinali trasversali (non passano per il
centro).
Come è costituito il legno secondario (omoximo) di una gimnosperma? Da elementi
che fanno la conduzione (fibrotracheidi), quindi trasporta linfa grezza e da cellule
parenchimatiche. Gli elementi che trasportano la linfa grezza sono le tracheidi che
oltre a condurre la linfa svolgono anche la funzione di sostegno per questo non si parla
di fibre ma di fibrotracheidi. Queste non sono in grado di condurre bene la linfa né di
essere resistenti per questo le gimnosperme sono piante ad accrescimento lento e ad
oggi poco evolute. Il legno secondario qui è detto omoxilo perché è costituito da
fibrotracheidi quindi da elementi uguali. Le cellule parenchimatiche sono le cellule dei
raggi che derivano sia dalle cellule iniziali dei raggi sia dalle divisioni traversali delle
cellule iniziali fusiformi. I raggi sono costituiti da cellule vive, hanno funzione di riserva
perché contengono zuccheri e lipidi e hanno il compito di traportare trasversalmente
la linfa grezza (raggi del legno secondario) e l’elaborata (raggi del libro secondario).
Gli elementi che nel legno secondario delle gimnosperme trasportano dal basso verso
l’alto (fibrotracheidi) sono il sistema assiale, quelli che conducono trasversalmente
sono costituiti dai raggi e è il sistema radiale e questi due sistemi si intersecano. I
raggi visti in sezione longitudinale tangenziale risultano monoseriati perché costituiti
da file unicellulari di cellule dei raggi. Il legno secondario delle gimnosperme è
completamente pervaso da canali resiniferi perché le resine sono una produzione
peculiare delle gimnosperme che vengono prodotte in questi canali di origine
schizogena. Le fibrotracheidi nel legno secondario delle gimnosperme sono tutte con
la presenza di punteggiature areolare, cioè porocanali che mettono in comunicazione
vasi del legno, dotati di aureola o toro che servono per isolare fibrotracheidi in cui si
formano bolle d aria.
Il cambio criborvascolare lavora producendo fibrotracheidi con lume allargato e quindi
adatte a trasportare linfa grezza nel periodo primaverile estivo, quando poi arriva
l’autonomo e l’inverno questo cambio produrrà fibrotracheidi con lume più stretto e
parete più spessa. A questa alternanza di funzionamento durante l’anno corrisponde la
realizzazione di una cerchia annuale (6.15) detta anello di crescita. Questo solo nelle
zone temperate in cui estate è caldo e inverno è freddo, nelle zone tropicali è sempre
caldo quindi non succede tutto questo è le cerchie annuali non si formano.
Legno secondario di angiosperma dicotiledone (eteroxilo perche formato da elementi
diversi tra loro): è formato da elementi che conducono la linfa grezza che sono
tracheidi e trachee ben distinte, formato da fibre del tessuto meccanico che serve per
rinforzare la struttura secondaria del legno, cellule parenchimatiche ricche di
materiale di riserva (amido, zuccheri e lipidi) possono essere considerate cellule
parenchimatiche anche le cellule dei raggi, in questo caso pluriseriati perché in
sezione traversale si nota la presenza di più cellule dispos