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FUNZIONI CORPOREE

Si elencano le funzioni che se negate portano alla disabilità. Questi elenchi sono legati a delle classificazioni valide

in tutto il mondo, definite con normative o in base a delle commissioni opportune. Per funzioni corporee si intende:

1. Funzioni mentali

2. Funzioni sensoriali e dolore

3. Funzioni della voce e dell’eloquio

4. Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell’apparato respiratorio

5. Funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino

6. Funzioni genitourinarie e riproduttive

7. Funzioni neuro-muscoloschetriche e correlate al movimento

8. Funzioni della cute e delle strutture correlate

L’evento quindi può provocare dei danni che limitano una o più di queste funzioni.

STRUTTURE CORPOREE

Ovviamente le funzioni sono legate alle strutture corporee su cui agisce il danno.

1. Strutture del sistema nervoso

2. Occhio, orecchio e strutture correlate

3. Strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio

4. Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e dell’apparato respiratorio

5. Strutture correlate all’apparato digerente e ai sistemi metabolico ed endocrino

6. Strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo

7. Strutture correlate al movimento

ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE

Sono state individuate e classificare quelle che sono le attività e la partecipazione a quest’ultime.

1. Apprendimento e applicazione delle conoscenze

2. Compiti e richieste generali

3. Comunicazione

4. Mobilità

5. Cura della propria persona

6. Vita domestica

7. Interazioni e relazioni interpersonali

8. Aree di vita principali

9. Vita sociale, civile e di comunità

FATTORI AMBIENTALI

1. Prodotti e tecnologia

2.Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo

3. Relazioni e sostegno sociale

4. Atteggiamenti

5. Servizi, sistemi e politiche

Le funzioni corporee sono quelle che vengono impedite e vengono distinte

dalle strutture corporee.

Queste due classificazioni sono concepite per essere usate in parallelo.

Prendiamo in esempio i sensi umani:

le funzioni della vista sono legate alla struttura corporea che è l’occhio

mentre le funzioni dell’udito sono legate alla struttura corporea dell’orecchio.

Per cui il danno che avviene alla struttura mi pregiudica le funzioni corporee. La funzione vista e udito possono essere

ridotte e danneggiate non solo per un danno alla struttura corporea, ma anche a causa di danni al sistema nervoso

centrale.

Esiste a una classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute ICF:

sistema riconosciuto a livello internazionale. L’ICF ha stabilito che non si deve parlare tanto di organo, ma di struttura

corporea.

Il corpo è tutto l’insieme cioè si riferisce all’organismo umano nella sua interezza. In questo si include il cervello e la

sue funzioni ovvero la mente. Le funzioni mentali o psicologiche sono perciò classificate nelle funzioni corporee.

Nella riabilitazione quindi sarà di fondamentale importanza anche curare gli aspetti psicologici.

MENOMAZIONI

L’ICF dice che ‘le menomazioni strutturali possono comprendere un’anomalia, un difetto, una perdita o un’altra

anormalità significativa nelle strutture corporee’.

Queste menomazioni vengono classificate ed esistono delle classificazioni in base agli aspetti biologici, in base agli

aspetti cellulari dei tessuti e in base ad altri parametri.

Le menomazioni sono delle deviazioni rispetto a degli standard.

Abbiamo più volte detto come uno standard sia difficilmente definibile a livello statistico, però quando andiamo a

definire uno standard definiamo anche un valore medio e un range.

Differenze, variazioni rispetto allo standard sono da intendersi come menomazioni, ma c’è un limite tra l’effettiva

menomazione e quello che è un comportamento leggermente diverso rispetto alla normalità per cui non sempre è

facile la loro definizione.

Le menomazioni possono essere:

• temporanee o permanenti

• progressive regressive o stabili

• intermittenti o continue

Naturalmente a seconda della tipologia cambiano poi le strategie di intervento. Quello che è importante è che queste

menomazioni siano valutate e ne venga definito un livello di gravità attraverso dei qualificatori ossia criteri che ci

permettono di dare dei punteggi alla menomazione.

QUALIFICATORI

I qualificatori denotano l’entità del livello di salute o la gravità del problema in questione. Possiamo utilizzare diversi

tipi di qualificatori per valutare il livello della menomazione. Una categoria di qualificatori è quella del qualificatore

generico che ha 5 classi di gravità:

A. NESSUN PROBLEMA(assente,trascurabile....)

B. problema LIEVE ( leggero, piccolo.....)

C. problema MEDIO ( moderato, discreto....)

D. problema GRAVE ( notevole,estremo...)

E. problema COMPLETO ( totale...)

SINTOMI E SEGNI

L’ICF definisce i sintomi e i segni come ‘parte delle funzioni corporee, che possono essere utilizzati per prevenire o

identificare i bisogni dei pazienti’. I segni vengono valutati tenendo conto dei danni alle strutture corporee che poi

possono comportante limiti di attività e limiti di partecipazione.

Il compito della riabilitazione è quello di prevenire e/o annullare l’ handicap, quindi non quello di eliminare la

menomazione.

Si può intervenire quando diventano evidenti i segni della malattia i cui effetti possono portare alla disabilità.

Se intervengo tardi e il danno è già stato fatto, si passa alla fase successiva, ma se si ha una malattia in corso che

porta a una degenerazione successiva, allora è ancora più idoneo intervenire. I danni sono:

- - a livello neurologico (SNC SNP)

- a livello ortopedico (osteoporosi che fa si che si rompa un osso oppure artrosi che fa si che le cartilagini si

consumino - si può in entrambi i casi intervenire mettendo protesi) oppure danni di tipo traumatologico

(caduta di persona non osteoporotica, incidente)

- a livello reumatologico (infiammazione del tessuto connettivo)

- a livello pneumatologico (ambito respiratorio).

Questi danni possono tutti portare a un deficit motorio. La riabilitazione viene fatta perché i danni più evidenti e

invalidanti sono quelli al sistema motorio quindi postura e gesti.

Il problema per noi è di mettere a disposizione del riabilitatore degli strumenti che possono aiutarlo nella definizione

di un processo riabilitativo.

I mezzi che la bioingegneria mette a disposizione, grazie all’obiettività dei dati quantitativi forniti, rappresentano un

passo avanti decisivo per la comprensione della fisiologia e della patologia del movimento.

In figura si vede un’analisi del movimento, si vede un soggetto che cammina con delle piattaforme di forza.

Siamo quindi in una fase di analisi in quanto è importante conoscere la fase di partenza ossia definire con la maggiore

precisione possibile quelle che sono le variazioni dei parametri rispetto alla normalità e quindi mobilità articolare,

traiettorie e forze muscolari.. .

Si ha bisogno di un riferimento che è basato sulla definizione di un parametro normale (normale non è una

definizione determinista), di analizzare quello che fa il paziente, di individuare dei segni della patologia come

differenza tra il paziente e i livelli standard e di vedere poi come emendare (eliminare) il segno.

SCHEMA TIPICO DEL PROCESSO

Valutazione funzionale, intervento riabilitato, terapia riabilitativa.

Se non è sufficiente valutazione delle limitazioni nelle attività, utilizzo di ausili, formazione

professionale e reinserimento sociale e professionale.

Ad esempio se do come ausilio la carrozzina, devo permettere alla persona di reintegrarsi nella

società, di guidare e quindi adattare la sua automobile, di adeguare la sua abitazione e così via.

Noi non dobbiamo resistere l’uso delle gambe perché quello è un segno inemendabile cioè non

possiamo restituire la continuità nervosa, ma possiamo solo compensare questo segno

inemendabile utilizzando altri strumenti e ausili.

AUSILI

Gli ausili sono un insieme di accorgimenti, dispositivi, idee che servono ai disabili e a chi li assiste per:

- sostituire una funzione lesa

- compiere le attività in minore tempo e maggiore sicurezza

- diminuire lo sforzo fisico

- aumentare l’accettazione della disabilità

- prevenire l’aggravamento e l’estensione della disabilità

Gli ausili devono quindi compensare la disabilità, ma anche eliminare le barriere.

Accanto agli ausili individuali, destinati a semplificare i compiti e migliorare la vita della singola persona disabile,

restano, importantissimi, gli

interventi di modifica dell’ambiente che sono indispensabili per garantire al disabile la più libera fruizione possibile

del patrimonio comune.

La bioingegneria è importante nei problemi di riabilitazione anche per la progettazione di mezzi di trasporto

adeguati, per l’abolizione delle barriere architettoniche, per l’adattamento dei posti di lavoro.

C’è una definizione presente in alcune normative degli ausili:

Spesso gli ausili vanno adattati al singolo paziente perché ogni individuo ha una disabilità diversa.

Il servizio di tecnologia assistiva è un qualsiasi servizio che direttamente assiste un individuo con disabilità nello

scegliere, acquisire e usare un qualsiasi dispositivo di assistenza.

Un ausilio deve:

-corrispondere agli specifici bisogni di un utente

-essere compatibile con le capacità dell’utente

-svolgere funzioni di importanza per la vita quotidiana della persona

-NON COMPENSARE LA MENOMAZIONE

-MASSIMIZZARE L’ATTVITA’M E LA PARTECIPAZIONE

Uno degli aspetti che condiziona la scelta degli ausili è il fatto che l’aspettativa

di vita sta crescendo in tutto il mondo occidentale. L’aspettativa di vita è in

crescita e quindi anche la necessità che questi ausili siano applicabili per lungo

tempo a persone con disabilità.

Aumentano quindi anche le richieste di qualità della vita.

Infine si ha il problema che aumentando la durata della vita, aumentano anche i

rischi che succeda qualcosa che può provocare un trauma o un incidente.

CLASSIFICAZIONE DEGLI AUSILI

Classificazione SSN degli ausili (Nomenclatore tariffario)

22-Ausili per la stabilizzazione, postura e deambulazione

25-Protesi per laringectomizzati

27-Accessori (per protesi e tutori di arto)

30-Protesi fisiognomiche

101-Ausili per l’incontinenza

201- ausili per la funzione visiva

301-Ausili per la funzione acustica

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
146 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/34 Bioingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giuliab17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biomeccanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Corvi Andrea.