Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
INGEGNERIA TISSUTALE METALLI
97A
104CCIAI INOSSIDABILI C-C
109EGHE DI COBALTO RT
109ITANIO E LE SUE LEGHE
INTRODUZIONE
Definizioni nel tempo
Definizione generale: sostanza utilizzata per costruire oggetti capaci di sostituire parti viventi originarie del corpo umano.
Ufficiale:
- 1974: sostanza inerte verso l'organismo e dal punto di vista farmacologico, progettata per l'incorporazione in un organismo vivente.
- 1982: sostanza di origine sintetica
azione. Questa reazione favorevole può includere l'assenza di tossicità, l'assenza di irritazione o infiammazione, la promozione della crescita cellulare e la capacità di integrarsi con il tessuto circostante. I biomateriali sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni mediche, come protesi, impianti dentali, dispositivi di rilascio di farmaci, scaffolds per la rigenerazione tissutale e molto altro ancora. La scelta del biomateriale appropriato dipende dalle specifiche esigenze dell'applicazione, come la durata prevista dell'uso, la resistenza meccanica richiesta e la compatibilità con il tessuto circostante. In conclusione, i biomateriali sono materiali progettati per interagire con il corpo umano in modo sicuro ed efficace, al fine di migliorare la salute e la qualità della vita dei pazienti.Presenza cioè non deve essere rigettato. Le applicazioni si differenziano per il tempo o per il fatto che una di queste protesi potrebbe essere completamente impiantata, completamente esterni ma in contatto o parzialmente impiantati es cateteri edrenaggi.
Classificazione dei biomateriali
I biomateriali sono suddivisi in base alla loro composizione chimica in due macrocategorie ovvero metallici e non metallici.
I metallici a loro volta vengono divisi in ferrosi (acciai, le leghe, ferro) e non ferrosi (alluminio, zinco ovvero quelli che non contengono ferro).
I non metallici invece si suddividono in materiali organici (polimeri e non polimeri come legno o carbone) e inorganici (ceramici, ossido di alluminio, di magnesio, ossido di zirconio, silice).
È meglio però considerare una CLASSIFICAZIONE SPECIFICA ovvero si considera l'interazione tra il materiale e l'organismo.
- Sulla base degli effetti prodotti dall'ambiente biologico sul biomateriale:
- biostabili
materiali ceramici
leghe Co-Cr-Mo abbastanza bioinerti ma con il tempo potrebbero subire corrosione es di utilizzo nelle protesi al ginocchio che hanno causato tossicità.
Esempi di materiali biotossici: nichel che è un materiale cancerogeno, Cd è cancerogeno, V non è cancerogeno ma è tossico se si accumula nell'organismo, alcuni polimeri e acciai che corrodono e dannono tossicità.
Esempi di materiali bioriassorbibili sono i materiali polimerici come il policaprolattone es utilizzati per i punti di sutura che poi vengono riassorbiti.
Materiali polimerici
I polimeri (45% del mercato) sono molecole di grandi dimensioni (macromolecole) formata dalla ripetizione di unità uguali o diverse chiamati monomeri. Hanno lunghe catene lineari, ramificate o reticolitridimensionali.
Sono poco cristallini, in genere isolati, hanno bassa densità e basse temperature di decomposizione e ammollimento.
Polimeri solidi: gommosi, amorfi e biocristallini.
Buona compatibilità (usati in ortopedia, protesi e innesti vascolari, costruzioni di interi organi artificiali come cuore e rene) • Polimeri liquidi: gel, liquidi semi-solidi o liquidi (usati nelle lenti a contatto o nella chirurgia classica come riempitivi inerti insieme al silicone) • Polimeri miscibili con acqua: diluenti e/o sostituenti del plasma sanguigno per regolare o ripristinare i parametri fisiologici del sangue. Materiali metallici I metalli (30% del mercato) sono caratterizzati da: - legami metallici; - elevata cristallinità, buoni conduttori di calore ed elettricità, buona resistenza ad alte temperature e sono duttili. I più diffusi sono: acciaio inossidabile, lega di cobalto, titanio e leghe di titanio (per modulare al meglio le proprietà meccaniche). Sono utilizzati per protesi ed impianti ortopedici, pace-makers, impianti dentali e come parti di impianti e protesi come valvole cardiache. Potrebbero però avere problemi dibiocompatibilità: nel tempo possono rilasciare ioni potenzialmente tossici per l'organismo. Materiali ceramici I ceramici (5% del mercato biomedico): - sono inorganici e possono essere costituiti da un insieme di elementi metallici e non metallici, ad esempio, il fosfato di calcio (che comprende calcio, fosforo e ossigeno), hanno legami differenti alcuni ionici, altri covalenti - possono essere cristallini o amorfi, hanno elevata durezza, resistono ad alte temperature e sono estremamente fragili quindi non sono utilizzati per fare protesi. I più usati sono vetro, ossido di alluminio, ossido di zirconio, fosfato di calcio, idruri, solfuri, carburi, grafite e diamante. Vengono utilizzati per impianti ortopedici e otorinolaringoiatrici, come riempitivi delle ossa e per uso odontoiatrico o coperture di protesi metalliche. I materiali ceramici avanzati sono stati sintetizzati con particolari processi in modo da avere un livello di purezza eccezionale e quindi hanno particolarimateriali di derivazione biologica sono materiali ottenuti da fonti naturali come piante, animali o microrganismi. Questi materiali sono spesso biodegradabili e possono essere utilizzati in vari settori come l'edilizia, l'industria alimentare e la medicina. Alcuni esempi di materiali di derivazione biologica sono: - Legno: è un materiale ampiamente utilizzato nell'edilizia e nella produzione di mobili. È resistente, leggero e ha buone proprietà isolanti termiche. - Cotone: è una fibra naturale ottenuta dal cotone. È morbido, traspirante e resistente. Viene utilizzato per la produzione di tessuti e abbigliamento. - Pelle: è il materiale ottenuto dalla lavorazione della pelle degli animali. È resistente, flessibile e viene utilizzato per la produzione di calzature, borse e abbigliamento. - Lattice: è una sostanza naturale ottenuta dalla pianta di gomma. Viene utilizzato per la produzione di guanti, palloni e prodotti elastici. - Cellulosa: è un polimero naturale presente nelle piante. Viene utilizzato per la produzione di carta, cartone e tessuti. - Alghe: sono organismi acquatici che possono essere utilizzati per la produzione di bioplastiche, fertilizzanti e prodotti alimentari. Questi materiali di derivazione biologica offrono vantaggi come la sostenibilità, la riduzione dell'impatto ambientale e la biocompatibilità. Tuttavia, è importante considerare anche le loro limitazioni e la necessità di un'adeguata gestione delle risorse naturali.Materiali di derivazione biologica (5% del mercato) sono in genere materiali naturali e sono in genere proteine o polisaccaridi e vengono applicati in ambito dermatologico o ingegneria tissutale.
I più usati: proteine naturali e polisaccaridi (collagene, gelatina, elastina, acido ialuronico).
Applicazioni: in dermatologia in combinazione con materiali sintetici, per ingegneria tessutale per ricostruire pelle, cartilagine, osso e vasi sanguigni.
Esempi di problematiche dei biomateriali:
- Non sempre l'applicazione di un biomateriale va a buon fine, ed esempi di problematiche sono:
- Il tempo di vita (per le protesi soprattutto): dopo un 8-12 anni vanno rimosse e sostituite, ma la rimozione comporta la perdita di una certa quantità di osso quindi una protesi si può sostituire una volta sola.
- Possibile formazione di biofilm batterici all'interfaccia protesi/organismo: quando innesco una protesi nell'organismo alcuni microrganismi potrebbero andarsi a depositare.
Piccole particelle di polimero che possono essere rilasciate nei tessuti circostanti e che l'organismo vede come qualcosa di estraneo e cerca di rimuoverle liberando enzimi che hanno il compito di aggredire queste particelle, andando a colpire però anche il tessuto sano causando necrosi a questi tessuti circostanti.
LEGAME CHIMICO
- Legami forti o primari:
- Legame ionico
- Legame covalente
- Legame metallico
- Legami deboli o secondari:
- Legami dipolari (interazioni ione-dipolo o forze di van der Waals)
- Legami a idrogeno
Legame ionico: attrazione elettrostatica tra ioni di carica opposta, in genere tra un metallo e un non metallo. Il metallo cede elettroni al non metallo che ha alta affinità elettronica, quindi si formano due specie cariche: anione e catione con simmetria sferica e raggi ben precisi. Negli alcalini, dal litio verso il basso, il raggio tende ad aumentare. Passando dalla specie neutra alla specie positiva, il raggio tende a diminuire.