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Archivistica e scienze del libro sono due discipline che trattano i
documenti in modo diverso, unendo la memoria storica delle
istituzioni e la cultura prevalentemente trasmessa attraverso i libri. Gli
archivi raccolgono documenti che registrano le attività pubbliche o
private, mentre i libri mirano a diffondere opere e idee per un pubblico
più ampio. Sebbene utilizzino la scrittura come veicolo, la loro
funzione e il loro scopo sono distinti. Storicamente, la scrittura nacque
per scopi pratici, ma già in antichità si riconosceva una chiara
differenza tra libri e documenti.
Con l’avvento della stampa nel XVI secolo, la scrittura a mano è
diventata sinonimo di documenti, riservata all’uso personale. Nelle
scienze bibliografiche, i libri sono documenti che hanno una natura
complessa, combinando un oggetto fisico e una proiezione mentale.
La loro funzione principale è quella di veicolare informazioni e, se
privi di un supporto materiale, le informazioni non potrebbero essere
conservate. La dualità del libro come oggetto e come idea è
interconnessa, e senza una delle due, il libro perderebbe il suo
significato.
Il libro non è solo una raccolta di testi, ma rappresenta anche un’idea e
un messaggio che possono essere interpretati in modi diversi dai
lettori, in base a cultura ed esperienze personali. Le informazioni
contenute nel libro vengono trasmesse anche attraverso elementi
secondari, come l’industria editoriale e il mercato. A differenza dei
documenti d’archivio che mirano a un pubblico ristretto, i libri
aspirano a raggiungere lettori il più ampi possibile, creando così una
circolazione libraria.
La comunicazione bibliografica avviene attraverso una relazione di tre
parti: autore, pubblico e libro stesso, facendone un mezzo di
comunicazione. Sebbene un libro possa avere un vasto pubblico, la
relazione tra libro e lettore rimane personale e soggettiva. Ogni lettore
interpreta a modo suo il testo, a seconda di età, sesso, cultura e
formazione. Questo processo di lettura diventa una forma di
comunicazione ricca e complessa, con la biblioteca come centro di
apprendimento.
Inoltre, i libri si influenzano mutuamente, creando un dialogo
intertestuale che arricchisce la loro significato collettivo. La storia del
libro è divisa in tre fasi principali: il libro manoscritto, il libro a
stampa antico e il libro moderno. Questo percorso storico evidenzia
come la circolazione dei libri e i loro significati siano cambiati nel
tempo, mantenendo comunque un legame fondamentale con
l'individuo che legge. L'interazione con i libri può dar vita a
un’esperienza di lettura unica, formando un complesso sistema
relazionale che va oltre la semplice comunicazione tra autore e lettore.
Il testo discute le somiglianze e le differenze tra la conservazione e il
restauro di documenti d'archivio e libri. Entrambi i tipi di materiali
sono realizzati con supporti simili come pergamena e carta e
affrontano agenti dannosi simili. La maggior parte delle pratiche di
conservazione per i libri si applica anche ai documenti d'archivio, con
alcune differenze specifiche. Ad esempio, i libri richiedono
un'attenzione particolare alle loro rilegature, mentre i documenti
d'archivio, spesso fogli sciolti, hanno maggiori probabilità di perdersi.
Il testo menziona importanti lavori fondativi nei campi della scienza
archivistica e della biblioteconomia, sottolineando due aree principali
di interesse: strutture e pratiche di conservazione/restauro. Vengono
evidenziati dettagli tecnici riguardanti la costruzione e
l'organizzazione di spazi per la consultazione e la conservazione,
nonché normative specifiche che disciplinano la progettazione di
edifici pubblici per biblioteche e archivi. Devono essere mantenute