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CAVITà NASALI
Mucosa olfattiva: costituita da neuroni modificati i cui dendriti sono in grado di recepire stimoli olfattivi. Si trova localizzata
maggiormente a livello della lamina cribrosa dell’osso etmoide.
→ aria entrando dal naso arriva anche nelle altre caVITà DOVE VIENE ULTERIORMENTE FILTRATA, alleggeriscono le ossa del
cranio, aumentiamo la probabilità di purificazione dell’aria, man mano che andiamo avanti questo processo di purificazione
continua sempre. In cavità orale aumentiamo la protezione con un epitelio pluristratificato.
NASO
Epitelio respiratorio o tonaca mucosa della regione respiratoria: epitelio pseudostratificato ciliato con cellule mucipare.
Funzione: le secrezioni mucose insieme alle lacrime drenate dai dotti naso-lacrimali, aiutano ad avere la superficie delle
cavità nasali umida e pulita.
→
FARINGE le coane mettono in comunicazione le cavità nasali con la faringe.
Struttura cava di circa 15 cm, in comune con l’apparato respiratorio e digerente. Parte dalla base del cranio e termina a
livello di C6.
→ faringe organo tubulari impari, parete prevalentemente muscolare scheletrica, si origina alla base dell’osso occipitale si
estende fino alla 6 vertebra cervicale, lo studiamo sia quando parliamo dell’appartato digerente e respiratorio, quidni
anatomicamente comunica sia con la cavità nasale e orale
Si divide in:
A.Nasofaringe o Rinofaringe (primo tratto della faringe)
B.Orofaringe (rappresenta la parte della faringe che comunica con la cavità orale)
C.Laringofaringe ( si affaccia con la laringe)
→Il nasofaringe è in comunicazione con l’orecchio medio tramite l’orifizio faringeo della tuba uditiva
→ all’interno della faringe abbiamo diverse tipi di mucosa a secondo del tratto, il primo tratto ha la superficie interna
formata da mucosa respiratoria quindi continua il processo di umidificazione, filtrazione e purificazione dell’aria. Il tampone
doveva raggiungere le tonsille faringe, nel connettivo sottostante troviamo del granuli di linfociti, i tessuti linfoidi non
possiamo definirli organi pk non hanno parete o capsula che li distacca dai tessuti vicini. Quindi queste tonsille si attivano a
contatto con il patogeno, il punto cavità nasale e faringea troviamo le tonsille faringe.
Nasofaringe: epitelio pseudo stratificato ciliato
Orofaringe e laringofaringe: epitelio pavimentoso pluristratificato
Tonsilla faringea (o adenoide): accumulo di noduli linfatici
→nella orofaringe consente sia passaggio di aria che bolo, la muscolatura scheletrica della faringe serve per il processo di
deglutizione (= è un processo suddivisa in tre parti mastichiamo prepariamo il bolo, la faringe permette il passaggio del bolo
all’esofogo e questa èà la parte involontaria infatti è formato da muscolo liscio) anche se il bolo è morbido comunque
passando in orofaringe potrebbe danneggiare quindi si cambia epitelio per aumentare la protezione dalla orofaringe
passarà dalla laringe e poi dall’esofoga e la superficie interna è sempre mucosa orale.
LARINGE
Segmento delle vie aerifere interposto tra la faringe e la trachea (C4-C7).
E’ deputato anche alla produzione dei suoni. E’ formato da cartilagini connesse da articolazioni e legamenti, mucose e
tessuto muscolare. All’interno della laringe troviamo il legamento vocale e vestibolare ossia le cordi vocali tramite queste
strutture anatomiche, la laringe sfruttando il passaggio dell’aria emette suoni. Per articolare il suono abbiamo bisogno di
altri elementi come la lingua. è coinvolta anche la laringe nei processi di deglutizione, durante la deglutizione dobbiamo
chiudere le vie aere e utilizziamo una delle cartilagine della laringe che prende il nome di epiglottide, quindi durante il
processo di deglutizione epiglottide si piega leggermente e questo consente la chiusura delle vie aeree e in questo modo
passa il bolo
→ la laringe è un organo tubulare cavo formato da cartilagini, legamenti e muscoli scheletrici. La laringe consente il
passaggio dell’aria ma contiene anche il legamento vocale e vestibolare. Tutte le cartilagini sono ialina esclusa la punta
( è una cartilagine impari) che è l’unico punto dove troviamo la mucosa orale nel resto abbiamo la mucosa
dell’epiglottide
respiratoria, questo cambiamento avviene perché questa cartilagine si deve muovere chiudendo le vie aeree quindi
troviamo una mucosa orale che aumenta la protezione se ci fosse quella respiratoria si danneggerebbe e andrebbe incontro
a sfaldamento. - Le cartilagini ialina della laringe si dividono in impari e pari:
→
le cartilagini impari sono
La cartilagine tiroidea che man mano che avviene lo sviluppo si estendono fino ad incontrarsi si forma un angolo ed è molto
marcato nel maschi infatti noi chiamiamo pomo di adamo, superiormente a queste placche ci sono i due lobi tiroide, è
incompleta posteriormente non si chiude e poggia sulla tiroide. L'ultima cartilagine impari si chiama cartilagine cricoidea
che forma un anello molto spesso.
→
Le cartilagine pari sono
- aritenoidea che hanno una forma di piramide sono piccole cartilagine pari e poggiano sulla cartilagine
cricoidea la punta termina con un altra cartilagine che ha la forma di un corno qui c'è un legamento che
unisce queste due cartilagine, queste cartilagine sono le più importanti per la fonazione che sono in
grado di ruotare e slittare su se stesse.
L’epiglottide si inserisce nell’incisura della cartilagine tiroidea. Viene spinta in basso durante la deglutizione, chiudendo la
cavità.
Corde vocali: pieghe della tonaca mucosa associate a strutture muscolari e legamenti che emettono suoni durante
l’espirazione.
- corde vocali false o pieghe vestibolari: non prendono parte alla fonazione
- corde vocali vere: tessuto molto elastico.
→Cartilagine tiroidea, c’è un filamento che è il legamento vocale e dobbiamo immaginarci un legamento vestibolare, quindi
la cartilagine aritenoidea sono in articolazione con la cartilagine tiroidea tranne che il legamento vocale e vestibolare. Noi
emettiamo suoni grazie al fatto che le cartilagini aritenoidee non sono fisse ma sono in grado di ruotare e di slittare, in
particolare nello slittamento si avvicinano tra di loro e si allontanano, la laringe non è formata solo da cartilagine ma anche
di muscoli e strutture connettive, è presente un foro per il passaggio d’aria e questa apertura è chiamata glottide, tutte le
volte che i legamenti si avvicinano la glottide si chiude, durante il processo di inspirazione le due cartilagini aritenoidee si
posizionano vicine e i due legamenti si avvicinano e chiudono la glottide l’aria durante il processo di inspirazione è in uscita,
passando incontrano una glottide chiusa i due legamenti vibrano, e vibrando c’è l’emissione dei suoni. Le cartilagini
aritenoidee possono ruotare e slittare questo è possibile perché sono associate a dei muscoli scheletrici volontari, si
avvicinano durante il processo di inspirazione le due cartilagini si avvicinano e questo comporta l’avvicinamento dei due
legamenti vocali che vanno a chiudere apertura.
Durante il processo di espirazione i legamenti e cartilagine si avvicinano si chiude la glottide, questa marcata differenza tra
maschile e femmine si vede una differenza tra maschi e femmine perché cambiano le dimensioni, e questi tessuti risentono
il cambiamento dagli ormoni sessuali infatti il cambiamento del timbro di voce si verifica in pubertà.
Tessuti come osso, cartilagine risentono molto più del testosterone rispetto gli ormoni femminili, nella donna la voce
cambia ma non è così marcata come nell’uomo.
→
TRACHEA sta al disotto della laringe
Condotto aerifero che fa seguito alla laringe. Parte dalla C7 e si estende fino alla T4 dove si suddivide nei due bronchi.
Formata da 15-20 anelli cartilaginei incompleti posteriormente.
Gli anelli sono uniti da legamenti anulari.
posteriormente è in Rapporto con l’esofago, anteriormente con la tiroide, timo e vena brachiocefalica di sinistra.
→ funzione della trachea ricevere l’aria e convogliarla ai bronchi.
→ è un organo tubulare cavo caratterizzato dalla presenza di anelli di cartilagine ialina, ed ogni anello è in articolazione in
quello successo tramite legamenti corti molto piccoli, internamente è sempre ricoperta da mucosa respiratoria.
→ la parte posteriore della trachea non presenza gli anelli di cartilagine ma presenta un muscolo tracheale che si continua
anche nel bronchi primari, troviamo un muscolo liscio quindi in volontario, quindi questi anelli cartilaginei della trachea non
sono continui sono a forma di C. Il rapporto con esofoga spiega perchè abbiamo il muscolo tracheale e non l’anello
completo, se l’anello fosse completo questo andrebbe ad interferire con il passaggio del bolo e verrebbe frenato la presenza
invece di un tessuto molle non interferisce con il processo di deglutizione.
→ i bronchi sono due sono simili ma non identici, i bronchi primari continuano ad essere formati da anelli di cartilagine
incompleti continuano posteriormente a contenere questo muscolo tracheale.
bronco destro e sinistro originano dalla biforcazione della
trachea ed entrano nell’ilo di ciascun polmone. Il bronco
destro ha un diametro maggiore e scende più rapidamente
del sinistro
Sono costituiti da anelli cartilaginei detti cartilagini
bronchiali, con caratteristiche simili agli anelli tracheali.
All’interno del polmone vanno incontro a diramazioni che
seguono la struttura polmonare:
a)Bronchi lobari (o secondari)
b)Bronchi zonali o segmentali (1mm; terziari)
Mucosa: epitelio batiprismatico ciliato
Con intercalate cellule mucipare.
Gli anelli cartilaginei diventano placche
cartilaginee.
—> continuano ad essere ricoperti da mucosa respiratoria, i bronchi primari una volta che entrano all’interno del polmone
vanno incontro a divisione, da bronchi primari all'interno del parenchima danno origine ai bronchi secondari, il bronco
secondario si divide ulteriormente, il bronchi secondari danno origine hai bronchi terziari che danno origine hai bronchioli
dove il diametro è molto piccoli, i bronchioli terminali si dividono dando origine ai bronchioli respiratori, tutta questa
suddivisione ricorda una strutta di un albero infatti viene chiamato albero bronchiale costituito da una serie di suddivisione
di bronchi che via via formano dei rami.
Bronchiolo terziario si forma il bronchiolo terminale che continua ad avere la placca formata da placche di cartilagine,
bronchiolo respiratorio dove sparisce la cartilagine, tutti questi rami dei bronchioli sono tutte strutture tubulari, all’interno
hanno la parete formata da muscosa respiratoria, l’ultimo strato di bronchioli rimane aperto perché