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ANSIA

 È l'anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo

o futuro.

Non è una patologia ma una funzione adattiva di segnale.

o È un costrutto pluridimensionale che include aspetti cognitivi ed

o emotivi (preoccupazione) e aspetti psicofisiologici.

Stato psicologico derivante dalla percezione di un disequilibrio tra le

o attese percepite e l'auto-percezione delle proprie capacità di rispondere

alle esigenze del compito.

Si accompagna a sentimenti di disforia (alterazione dell'umore in senso

o depressivo, accompagnato da agitazione e irritabilità).

Si accompagna a sintomi fisici di arousal: tensione, segni somatici

o indicativi di iperattività del sistema nervoso autonomo.

Può essere considerata patologica quando è presente a un livello tale da

o interferire con l'efficienza della vita, il conseguimento degli obiettivi

e il benessere emotivo.

PAURA

 Il termine "paura" ospita due concetti diversi:

o Una risposta (emozione): Si riferisce alla paura come reazione

 emotiva particolare di un individuo. Descrive una risposta

complessa e multi-componenziale che include:

Uno stato di attivazione fisiologica che interessa il

 sistema nervoso autonomo e il sistema neuroendocrino.

Manifestazioni comportamentali specifiche, come il

 freezing, reazioni di fuga e di evitamento, interferenza e

scadimento nelle capacità e prestazioni dell'individuo.

Un resoconto verbale di uno stato soggettivo di tensione e

 di apprensione.

È più appropriato parlare di paura quando ci si riferisce a

 uno stato transitorio dell'individuo. Ha inizio in condizioni

o situazioni-stimolo ben definite e cessa con il venir meno di

dette condizioni.

Uno stimolo (oggetto): Si riferisce a oggetti o situazioni che

 determinano paura. Emerge ed esiste solo nell'interazione di uno

stimolo dato con un individuo dato. Questo costrutto rientra nel

dominio delle differenze individuali. È un costrutto di tratto che

descrive caratteristiche stabili della persona.

WORRY (PREOCCUPAZIONE / RIMUGINIO)

 La componente cognitiva: preoccupazione mentale, cognitive worry,

o è un costrutto a sé.

La componente più prevalentemente fisiologica ed emozionale: è

o il costrutto di attacco di panico.

Definizione di Worry:

o Una catena di pensieri o di immagini, gravata da emozioni

 negative e relativamente incontrollabile.

Un continuum tra un processo di problem solving adattivo e

 costruttivo e uno disadattivo.

Uno sforzo o un tentativo di natura prevalentemente verbale-

 linguistica di evitare eventi negativi futuri (Borkovec, 1994).

Cosa comporta il Worry:

o Tentativo di impegnarsi in un problem solving mentale dove

 esistono possibilità di esito negativo.

Mantenere alti livelli di vigilanza (Mathews, 1990).

La traduzione italiana "preoccupazione" è la più ovvia ma:

o Indica il contenuto o l'argomento della preoccupazione, non il

 fenomeno in sé ("preoccuparsi").

Enfatizza il coinvolgimento emotivo, piuttosto che il

 coinvolgimento dell'attenzione e dei processi di pensiero.

Si perde l'aspetto principale di un'attività di carattere

 prevalentemente cognitivo, che si allarga e snoda nel tempo

occupando attenzione e mente.

Sassaroli e Ruggiero suggeriscono il termine "Rimuginio". Caratteristiche

o del Rimuginio:

Predominanza del pensiero verbale negativo (più che

 l'immaginazione visiva).

Strategia di evitamento cognitivo.

 Inibizione della processazione emotiva, con persistenza delle

 emozioni sgradevoli e mancanza di modulazione/dettaglio nei

contenuti.

Quando il Worry diventa patologico:

o È esperienza indesiderata, incontrollabile e autoperpetuantesi.

 Diventa un'abitudine, uno stile di vita.

 Interferisce con le altre attività di vita.

 Ritarda il fronteggiamento efficace dei problemi.

Parametri di osservazione del Worry:

o Frequenza (quanto spesso, ad esempio, in una giornata).

 Misurato, ad esempio, con il Penn State Worry Questionnaire

(Meyer et al., 1990).

Contenuto (ciò di cui la persona si preoccupa, es. responsabilità

 lavorative, problemi economici, salute familiari, disgrazie

potenziali). Misurato, ad esempio, con il Worry Domains

Questionnaire (Tallis et al., 1992).

MODELLO TEORICO DI C. D. SPIELBERGER (1966-1979)

 Differenziazione tra i concetti di "stato" e "tratto" d'ansia (seguendo

o Cattell e Scheier, 1961, 1963).

Ansia di Stato (STATO-A):

o «Come uno stato transitorio emozionale o come condizione

 dell’organismo umano».

Caratterizzata da sentimenti soggettivi consciamente percepiti di

 tensione ed apprensione.

Caratterizzata da aumentata attività del sistema nervoso

 autonomo.

Può variare e fluttuare nel tempo.

 È strettamente collegata alla valutazione individuale

 soggettiva dello stimolo, indipendentemente dal pericolo

oggettivo ("stress") (Heinrich, Spielberger, 1984).

Una situazione valutata come minacciosa comporta una risposta di

 STATO-A.

Ansia di Tratto (TRATTO-A):

o «Differenze individuali relativamente stabili nella disposizione

 verso l’ansia».

Differenze tra le persone nella tendenza a rispondere con

 elevazioni dell’intensità dell’ansia di stato a situazioni

percepite come minacciose.

Differenze individuali stabili nella propensione all’ansia,

 relativamente durevoli.

Diversa tendenza a percepire situazioni stressanti come

 pericolose/minacciose e a rispondere alle varie situazioni con

diversa intensità nelle reazioni.

Alti livelli d’ansia di tratto rendono più probabile l'ansia di stato

 in situazioni percepite come minacciose.

Soggetti con elevati livelli di TRATTO-A presentano maggiore

 intensità in situazioni rischiose o minacciose.

Ripetuti contatti con situazioni stressanti prevedono lo sviluppo di

 meccanismi di autocontrollo dell’ansia o di difesa (es.

minimizzazione della minaccia) (Gaudry, Spielberger, 1970).

Distinzione tra "Stress" e "Threat":

o "Stress": si riferisce alle caratteristiche oggettive della

 situazione stimolo, che può essere reale o indotta

sperimentalmente.

"Threat": si riferisce alla valutazione soggettiva della

 situazione da parte dell’individuo.

DISTURBI D'ANSIA NEL DSM-5

Vengono scorporati dai Disturbi d'Ansia e diventano categorie diagnostiche a

 sé stanti:

Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC).

o Disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

o

All'interno dei Disturbi d'Ansia vengono separati:

 Disturbo di panico.

o Attacco di panico.

o Agorafobia.

o Panico e l'agorafobia non sono più collegati.

o

All'interno dei Disturbi d'Ansia vengono inclusi:

 Ansia di separazione.

o Mutismo selettivo (nel DSM-IV era nel capitolo della psichiatria infantile).

o

All'interno del DOC (categoria diagnostica separata) vengono inclusi:

 Disturbo da accumulo (hoarding).

o Disturbo da escoriazione cutanea.

o Tricotillomania (nel DSM-IV era tra i disturbi del controllo degli impulsi).

o

IL TEST STAI (STATE-TRAIT ANXIETY INVENTORY)

Storia della costruzione dello strumento:

 Inizio costruzione STAI nel 1964 con un unico gruppo di item.

o Somministrato con modalità diverse per misurare sia l'ansia di stato che

o quella di tratto.

Sviluppi teorici e ricerche hanno portato a modificare procedure e item.

o Alcuni item non permettevano di distinguere le due dimensioni

o cambiando modalità di somministrazione.

1979 revisione (Forma X): finalizzata a discriminare l'ansia dalla

o depressione.

Struttura della scala TRATTO-A bilanciata tra ansia presente (es.: "mi

o sento nervoso") e ansia assente (es.: "mi sento calmo").

Sostituite alcune voci che si prestavano a interpretazioni particolari.

o Nella nuova Forma Y, è stato sostituito il 30% degli item della forma X.

o La Forma Y ha migliorato le proprietà psicometriche di entrambe le

o sub-scale.

La struttura fattoriale (monofattoriale) risulta più costante e ripetibile

o nella Forma Y (Spielberger et al., 1980).

Nella standardizzazione della Forma Y, sono stati testati più di 5000

o soggetti.

Una tabella elenca alcuni item originali della Forma X sostituiti nella

o Forma Y per le scale Ansia di Stato e Ansia di Tratto.

Struttura e Punteggi (Forma Y):

 Scala Ansia di STATO:

o 20 item (dopo aver 'girato' gli item reverse, se ne fa la somma).

 Misura «come lei si sente adesso, cioè in questo momento».

 Risposte su una scala a quattro alternative: 1=per nulla, 2=un

 po', 3=abbastanza, 4=moltissimo.

Range punteggio: da 20 a 80.

Scala Ansia di TRATTO:

o 20 item (dopo aver 'girato' gli item reverse, se ne fa la somma).

 Misura «come lei abitualmente si sente».

 Risposte su una scala a quattro alternative: 1=per nulla, 2=un

 po', 3=abbastanza, 4=moltissimo. (Nota: Fonte menziona anche

"quasi mai, qualche volta, spesso, quasi sempre" come possibili

ancore, ma le domande mostrate in usano la scala numerica 1-4).

Range punteggio: da 20 a 80.

Scoring:

 I punteggi grezzi vengono trasformati in punteggi standardizzati (z, T

o con media 50 e deviazione standard 10).

Vengono calcolati i ranghi centili, distinti per maschi e femmine su

o tre fasce d’età (18–39, 40–49, 50–75).

Se vengono omesse più di due domande, il risultato è considerato

o scarsamente affidabile e valido.

Attendibilità (STAI U.S.A.):

 Valutata con tre procedure: test-retest (a distanza di 30 e 60 giorni),

o correlazione item-totale, coefficiente alpha di Cronbach.

Consistenza interna evidenziata dai dati delle correlazioni item-totale.

o Correlazione media item-totale per scala STATO-A e TRATTO-A

o rispettivamente:

Adulti lavoratori: 0.63 – 0.56.

 Studenti di “college”: 0.58 – 0.57.

 Studenti dell’“High School”: 0.55 – 0.54.

 Reclute militari: 0.61 – 0.52.

Coefficienti alpha medi per le scale TRATTO-A e STATO-A nella Forma Y

o sono risultati 0.90 (Forma X = 0.89) e 0.93 (Forma X = 0.87).

Validità (STAI U.S.A.):

 Validità di costrutto della scala TRATTO-A: campioni clinici hanno

o punteggi più alti rispetto ai soggetti ‘normali’.

Evidenzia la capacità

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrigo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Test di personalità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Mannarini Stefania.
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