Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 40
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 1 Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 40.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti del corso Storia della stampa e dell'editoria con la prof. Braida Lodovica (2022/23) Pag. 36
1 su 40
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LE VIE DEI LIBRI" di MARINA ROGGERO

In questo libro, Roggero cerca di capire in che modo è stato facilitato l'accesso ai libri per gli italiani, ponendosi varie domande sul perché spesso gli italiani siano distanti dai libri e dalla lettura. Per farlo, prende in considerazione come grande causa di questo fenomeno la censura ecclesiastica; considera inoltre il fatto che le classi sociali basse sono arrivate tardi all'alfabetizzazione, con due conseguenze: la difficoltà di accesso ai libri e la difficoltà nell'uso corretto della lingua italiana (ricordiamo che per lungo tempo permane la tradizione dell'oralità, in particolare dei dialetti). A monte di questo problema, Roggero parla anche del fatto che gli italiani non venivano incoraggiati a leggere, se non opere utili per la propria professione o letture devozionali, e mai le letture fatte per svago. Altro elemento del libro è...

L'analisi linguistica: Roggero dice che il popolo italiano conquista l'italiano in modo molto lento. L'autrice analizza poi le opere che componevano l'universo delle letture popolari, cioè quelle opere rimaste nonostante le proibizioni, in quanto memorizzate oralmente dalle persone. L'ultima parte del libro riguarda le trasformazioni del '700: durante il secolo, infatti, la censura ecclesiastica diventa sempre meno rigida e non riesce più a controllare tutte le opere, e di conseguenza il commercio diventa più libero. Cambiano anche le strategie editoriali degli stampatori italiani, attenti a produrre libri che possano interessare anche i non-colti e i semi-colti: cambiano quindi i lettori e questo porta ad una modernizzazione dell'editoria.

LEZIONE 25 (21-11-22) PRESENTAZIONE DEL LIBRO "UN TOUR DE FRANCE LETTERARIO" di ROBERT DARNTON

Darnton è stato uno studioso del commercio del libro in Francia prima della

Rivoluzione francese, che ha lavorato su tali temi non solo tramite gli archivi francesi ma anche tramite quelli delle case editrici produttrici di libri "pirata" per la Francia, che sorgevano tutte al di fuori del Paese, in particolare nelle città svizzere Neuchatel (sotto il dominio della Prussia ma abbastanza lontana da essa per poter essere libera di stampare vari libri) e Ginevra:
  • A Neuchatel ricordiamo l'importanza della Società tipografica di Neuchatel, una grande tipografia che stampava libri per tutta Europa: si è conservato quasi del tutto intatto l'archivio della società, in cui compaiono tutte le lettere dei librai europei che scrivevano a Neuchatel per farsi mandare dei libri; esistono ancora, inoltre, i grandi registri tenuti dalla società in cui si annotavano tutti i libri inviati. La Società tipografica di Neuchatel, ad oggi, rappresenta l'archivio più grande e completo del '700.
  • Per

Quanto riguarda Ginevra, ricordiamo la famiglia Gosse, composta da importanti stampatori che riuscivano a smerciarei loro libri in varie zone d'Europa. Per eseguire le sue ricerche, Darnton si è avvalso anche degli archivi della polizia francese, tra i quali compaiono le carte delle persone fermate alle frontiere: se esse trasportavano dei libri, questi venivano controllati ed eventualmente sequestrati. Mettendoinsieme tutte le varie fonti, Darnton è riuscito a ricostruire il corpus dei libri più sequestrati del '700. Studiando questi archivi, Darnton è riuscito anche a ricostruire la storia di tutte quelle persone che contribuivano al commercio deilibri: ad es. venditori ambulanti, uomini "senza radici" e con scarsi mezzi, ecc. Perché erano soprattutto uomini così marginali ad occuparsi del commercio? L'editoria, in Francia, era in mano a pochi editori ricchi, i quali possedevano quasi tutte le privativedelle.

Opere più redditizie; i librai di provincia, in questo modo, si trovavano spesso in difficoltà e detestavano quelli ricchi, cercando in ogni modo di danneggiarli, ad es. consigliando alle società tipografiche "pirata" di Neuchatel e Ginevra quali libri piratare.

Questi studi hanno consentito a Darnton di analizzare anche il linguaggio dei librai che scrivevano alle società tipografiche pirata: lo studioso ha così scoperto che essi usavano parole molto diverse da quelle odierne ad es. per parlare di libri proibiti, spesso usavano il termine "libri filosofici", che in realtà includeva tutti i libri di cui era proibita la vendita: si parla quindi di libri effettivamente filosofici, ma anche di libri "scandalosi" (= cronache scandalose che imitavano il linguaggio giornalistico e che raccontavano solitamente le storie di corte) e di romanzi (sia romanzi tradizionali senza particolari critiche al clero, sia romanzi

allimite della pornografia in cui spesso i personaggi nobili erano immorali). Dietro la pratica di chiamare tutte queste tre tipologie col termine "libri filosofici" stava una logica di tipo commerciale. Darnton scopre che, per poter vendere tali libri proibiti, questi dovevano venir venduti insieme a libri leciti: ricordiamo che i libri venivano venduti non ancora rilegati e quindi, in questo modo, si potevano "mischiare" i fogli per nascondere quelli proibiti. Lavorando sugli archivi di polizia, Darnton ha potuto incrociare i dati, osservando quali libri acquistati dalla Francia presso Neuchatel fossero i più sequestrati. Ha individuato così circa 700 titoli, da lui raggruppati sotto il termine "corpus dei libri proibiti del '700": si tratta soprattutto di romanzi filosofico-pornografici e di cronache scandalose. Gli studi di Darnton hanno quindi rivelato una letteratura "scandalosa" che alimentava i vizi proibiti delclero e dei nobili, una letteratura denigratoria che ha contribuito a minare l'idea della sacralità dei sovrani francesi. Al centro del libro Un tour de France letterario troviamo quindi il tema del commercio del libro in Francia nel '700 e l'approfondimento del tema della pirateria editoriale, fenomeno esistente sia per i libri leciti (per cui i tipografi pagavano le privative al Governo) e sia per i libri proibiti. Darnton dice che la pirateria editoriale è una conseguenza dello strapotere dei ricchissimi tipografi parigini, che non lasciava alcuno spazio ai librai minori di provincia, i quali di conseguenza cercavano profitto nelle attività clandestine. La Società tipografica di Neuchatel spesso si alleava per fare affari sui libri proibiti con altre tipografie, in quanto il materiale da piratare era così tanto da non dare la possibilità di gestirlo ad una singola stamperia. L'attenzione di Darnton si concentra su 3 aspetti:Le regole su cui si basa il commercio del libro in Francia2. Il mondo della pirateria editoriale3. Le reti di relazioni che la Società tipografica di Neuchatel aveva intessuto coi librai di provincia francesi. Attraverso le carte della Società tipografica di Neuchatel, Darnton scopre che, prima di piratare i libri, la società cercava di capire quali fossero i più convenienti da produrre: si trattava di alcuni rappresentanti della società che viaggiavano nella capitale e nelle province francesi parlando con gli autori, gli editori, ecc. e che poi riportavano le informazioni a Neuchatel. Nel corso del tempo, però, questo sistema fallirà: sia perché dal 1783 i controlli francesi sulla produzione estera diventeranno più rigidi, sia perché con gli anni crescerà moltissimo la concorrenza tra le stamperie pirata (= venivano stampate troppe copie pirata di una stessa opera e quindi ci si trovava con un surplus di materiali).

Che causava la crisi). Darnton si pone diversi interrogativi sulle tipografie pirata, affermando che esse sono riuscite a fare arrivare in Francia tanti libri a prezzo basso che altrimenti non si sarebbero diffusi presso il largo pubblico. Tutto sommato, perciò, i pirati dei libri escono dall' libro di Darnton in modo quasi positivo, perché hanno permesso una certa democratizzazione della cultura (in particolare di quella illuminista): gli editori pirati diventano protagonisti di una modernizzazione dell' editoria, anticipando diversi caratteri distintivi dell' editoria 800esca.

LEZIONE 26 (22-11-22) IL COMMERCIO LIBRARIO IN ITALIA FRA '500 E '700 Anche in Italia c' erano moltissimi librai che acquistavano i prodotti da Neuchatel, in particolare libri di ambito filosofico. La rete del commercio clandestino che dalla Svizzera giungeva in Italia funzionava in questo modo: i librai di Neuchatel e di Ginevra consigliavano di ordinare, insieme alle opere proibite,

anche opere lecite, per poterle mescolare, e quindi i librai italiani dovevano fare delle ordinazioni molto ampie (stesso meccanismo che avveniva in Francia). In Italia, però, c'era un panorama molto diversificato: in alcuni Staterelli, infatti, nel '700 si impose una censura laica, che permetteva di far arrivare dall'estero libri normalmente proibiti dalla censura ecclesiastica, come opere filosofiche francesi, opere giuridiche, ecc. Gli Stati in cui si impose la censura laica erano Venezia, Granducato di Toscana e Regno sabaudo. Dunque la circolazione del libro aumentò e di conseguenza anche il pubblico lettore. Dalla prima scoperta degli archivi di Neuchatel, gli studi sul commercio librario sono stati ampiamente rivoluzionati: ad es. prima di allora non si conoscevano i suddetti consigli di Neuchatel per i librai acquirenti, ecc. A partire da queste ricerche è stato possibile lavorare sul commercio dal punto di vista europeo, infatti i libri facevano spesso.lunghi viaggi prima di giungere a destinazione. È importante studiare il commercio non tanto a livello locale e nazionale, quanto più a livello europeo. Lavorando sul commercio librario, bisogna lavorare su 2 elementi: la grande rete europea da un lato e i circuiti commerciali locali dall'altro. Questi ultimi hanno varie caratteristiche diverse, che dipendono dalle regole di ogni Stato, dagli attori che agiscono nel commercio, ecc. Altro elemento essenziale sono i cataloghi dei librai italiani, i quali sono molto diversi tra loro in base soprattutto all'importanza che ogni libraio-editore-stampatore rivestiva nella sua città. I cataloghi ci restituiscono il mondo che circondava i librai. Questi cataloghi venivano poi inviati a tutti i librai, per far conoscere la propria offerta (costituita sia dai libri che effettivamente possedevano, sia dai libri di cui erano editori, sia da tutti i titoli che si sarebbero potuti procurare in qualche modo).parla di "cataloghi di assortimento"). I cataloghi sono difficili da analizzare. I LIBRAI BRIANSONESI Anche in Italia si sono portati avanti degli studi sui librai-editori, in particolari su quelli definiti "briansonesi" (da Briançon, al confine tra Francia e Piemonte), che nel corso del '600 si
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
40 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gr_001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Braida Ludovica.