Estratto del documento

FAMIGLIE MONOGENITORIALI

– FAMIGLIE FORMATE DA COPPIE NON SPOSATE (“COPPIE DI FATTO”)

– FAMIGLIE OMOGENITORIALI

– FAMIGLIE “MIGRANTI”

– FAMIGLIE CON PERMANENZA PROLUNGATA DEI GIOVANI ADULTI

– FAMIGLIE CON “GRANDI ANZIANI”

– FAMIGLIE RICORSE A FECONDAZIONE ASSISTITA (OMOLOGA/ETEROLOGA)

– FAMIGLIE AFFIDATARIE

– FAMIGLIE ADOTTIVE

DEFINIZIONE DI FAMIGLIA:

Al di là delle diverse forme che la famiglia può assumere, la FAMIGLIA è un'organizzazione che

lega e tiene insieme le differenze originarie dell'umano ed ha come obiettivo la generatività.

“La famiglia è un'organizzazione..”: La famiglia ha un riconoscimento sociale

– (indipendentemente dal fatto che sia nata attraverso un matrimonio civile/religioso), ed

esiste un buon numero di individui esterni a quella famiglia che la riconoscono come tale. E'

in rapporto con altre famiglie e con gli altri sistemi della società (agisce nel sociale). L'idea

di famiglia isolata è vista in modo disfunzionale.

“..che lega e tiene insieme le differenze originarie dell'umano..”: In una famiglia ci possono

– essere persone diverse (spesso per genere, età, interessi, capacità, etc), ma essa lega e tiene

insieme tutte queste differenze. Nella famiglia c'è un piano affettivo (che lega l'uno con

l'altro, che crea il legame e il vincolo) e etico (un membro della famiglia si sente

responsabile nei confronti degli altri).

“..ed ha come obiettivo la generatività”: La famiglia è un sistema dotato al suo interno di

– risorse, che può investire nella cura di un figlio (biologico o adottivo) ma anche in realtà

sociali circostanti (es. Volontariato). La Generatività non implica la riproduzione, quindi non

è indispensabile la presenza di figli per poter parlare di famiglia generativa.

FAMIGLIA COME “SISTEMA”

Con il termine “Sistema” si intende una realtà complessa in cui, i singoli elementi che lo

compongono, interagiscono e si influenzano reciprocamente creando una risonanza l'uno con l'altro;

questo dà al Sistema un'idea di grande dinamicità.

Dentro questo Sistema familiare ci sono almeno tre generazioni (una persona è

contemporaneamente figlia/figlio, moglie/marito e madre/padre). Nelle famiglie ci sono relazioni

orizzontali (come può essere la coppia o come possono essere i fratelli) e verticali (come può essere

quella padre-madre verso il figlio e del proprio genitore verso l'adulto o verso il nipote).

TEORIA DEI SISTEMI: (immagine sottostante)

La famiglia è un Sistema complesso (e aperto), dato dalla connessione continua tra i sottosistemi e

mai la risultante di una sommatoria. La sua capacità è quella di modellarsi di fronte alle novità

introdotte dall'interno (es. Il bambino che cresce è una sfida interna al sistema familiare, in grado di

modificarlo) o esterno del Sistema.

Il Sistema è una TOTALITA', che è più della somma del padre, della mamma e del bambino: è la

risultante delle dinamiche che esistono tra di loro, ma è soprattutto una storia che si è costruita

partendo da una storia precedente che ciascuno ha portato con sé (portarsi dietro il bagaglio della

propria famiglia). Dentro a questa Totalità ci sono dei SOTTOSISTEMI che interagiscono e si

influenzano tra loro. Altra caratteristica è l'EQUIFINALITA': fotografando delle famiglie

potrebbero risultare simili, ma gli stessi risultati possono avere origini diverse. Le condizioni attuali

della famiglia non sono determinate tanto dalle condizioni iniziali, ma dalla natura del processo o

dai parametri del sistema. Inoltre, si parla di AUTOREGOLAZIONE: proprio perchè il Sistema non

vuole scomparire, cerca di mantenersi in vita trasformandosi e ricercando degli equilibri.

FAMIGLIA: SISTEMA DINAMICO

C'è un continuo riadattamento all'interno della famiglia, ecco perchè si parla di Ciclo di vita. I

continui cambiamenti possono riguardare:

LIVELLO INDIVIDUALE: Relativo ai singoli membri della famiglia.

– LIVELLO INTERPERSONALE: Relativo alle relazioni (es. La relazione di un genitore con

– un bambino piccolo è molto diversa da quella con un adolescente).

LIVELLO GRUPPALE: Relativo alla composizione della famiglia (es. La nascita di un

– secondo bambino).

LIVELLO SOCIALE: Relativo al contesto sociale e culturale (la famiglia è cambiata nel

– tempo in termini di struttura).

CICLO DI VITA DELLA FAMIGLIA

Esso richiama l'idea del Ciclo di vita individuale, perchè tutti noi crescendo (sia per età che per

esperienze) cambiamo nel tempo.

IL MODELLO DI CICLO DI VITA DELLA FAMIGLIA (CARTER E MCGOLDRICK,

– 1980): Negli anni, la famiglia affronta dei compiti di sviluppo/dei cambiamenti che

porteranno a modificazioni a livello della coppia/relazione tra genitori-figli/famiglia di

origine.

TEORIA DELLO STRESS FAMILIARE: Sottolinea come la famiglia cambia essendo

– sottoposta a degli eventi critici e sfide.

Mettendo insieme questi modelli, la famiglia cambia perchè incontra delle sfide (che possono essere

anche quotidiane) e dei compiti di sviluppo. La famiglia, quando si ritrova di fronte ad un problema

da risolvere, ha tre possibilità:

RIMANERE IN STALLO: Continua a fare quello che faceva prima, usando le stesse

– strategie (non funzionali, perchè i cambiamenti non le rendono più attuali e utili).

RIORGANIZZARSI: Riorganizzare i ruoli, le funzioni, le relazioni

– DESTRUTTURARSI: Non solo intesa come un'interruzione dei legami familiari (divorzio o

– separazione), ma come quando la famiglia non ha più le risorse non trovando più dentro di

sé o al di fuori quello che serve per andare avanti; molte volte questo porta alla

disgregazione. Anche se la famiglia rimanesse insieme, sarebbe un qualcosa di

disfunzionale.

Ciascun evento non è critico in sé, ma in base alle aspettative individuali, familiari e sociali che lo

anticipano; come la persona percepisce un dato evento (sfidante, impossibile, etc) è personale.

Immagine: La famiglia incontra un Evento critico che può essere Normativo (es. La nascita di un

figlio) oppure Non normativo (es. Malattia cronica di un membro della famiglia). Ci si trova di

fronte ad un periodo di Disorganizzazione (la famiglia si deve riorganizzare nelle cose da fare per

sopravvivere). Si ha la Ricerca di soluzioni: Stallo (precedentemente citato), Dissoluzione (quando

non si trovano le risorse, e serve cercarle al di fuori) e Riorganizzazione (rimettere in circolo

energia).

FASI DEL CICLO DI VITA

GIOVANE ADULTO SENZA LEGAMI: Ha come compito di sviluppo quello di

– differenziarsi e cercare la propria autonomia, senza recidere i legami con la famiglia.

FORMAZIONE DELLA COPPIA: Necessità di costruire un'identità di coppia, che va di

– paripasso con una ridefinizione della relazione con i propri genitori (sembra di dover

ricevere una sorta di approvazione o riconoscimento da parte loro rispetto alla coppia che si

è creata).

NASCITA DEL PRIMO FIGLIO E FAMIGLIA CON BAMBINI PICCOLI: Il compito è

– quello di far sì che il bambino venga accettato all'interno del sistema familiare (es. Si pensa

che i nonni accettino il nipote sempre e comunque, ma a volte dipende dal bambino che può

essere disabile oppure adottato).

FAMIGLIA CON ADOLESCENTI: I compiti di sviluppo cambiano, perchè i confini della

– famiglia devono diventare più elastici per permettere all'adolescente maggiore autonomia.

FAMIGLIA IN CUI I FIGLI ADULTI ESCONO DI CASA: Si parla di Sindrome del nido

– vuoto, perchè i genitori non devono più accudire in modo prossimale il figlio e possono

tornare a investire energia sulla coppia.

FAMIGLIA NELL'ETA' ANZIANA: L'anziano deve arrivare a riconoscersi come bisognoso

– di aiuto da parte dei propri figli, e si ha un ribaltamento dei ruoli.

LA FORMAZIONE DELLA COPPIA (EVENTO CRITICO): La maggior parte delle volte

– una coppia si forma grazie all'innamoramento tra due persone, dove si ha un trasporto fisico

e emotivo. Questo periodo però ne viene seguito da un altro chiamato di Disincanto, dove ci

si accorge che l'altro non risponde a tutti i propri bisogni e non è perfetto come si pensava

inizialmente; ci si deve quindi riadattare. Compiti di sviluppo:

L'ARRIVO DI UN FIGLIO (EVENTO CRITICO):

– IL DISTACCO DEI FIGLI (EVENTO CRITICO): Si parla della Condizione sandwich,

– perchè il soggetto deve prendersi cura della generazione anziana, continuando da un lato

anche a prendersi cura dei figli usciti di casa.

L'ULTIMA TRANSIZIONE (EVENTO CRITICO):

DIMENSIONE DELLA COPPIA

Per lo psicologo è importante rendersi conto della qualità della relazione di coppia; questa qualità si

gioca su almeno due livelli: che Soddisfazione esiste nella coppia e quanto quella coppia è Stabile.

SODDISFAZIONE: Posizioni più recenti vanno a sottolineare un costrutto bidimensionale,

– dove ci sono degli elementi positivi che favoriscono la soddisfazione e elementi negativi che

la rendono meno probabile. Cosa la influenza? Quali sono le determinanti?

Molta ricerca ha indagato gli aspetti cognitivi che possono impattare sulla soddisfazione di

coppia:

1. CAUSA e RESPONSABILITA': quando ci troviamo di fronte ad un evento

problematico, si utilizza il Locus of control (attribuiamo la responsabilità di quell'evento

da qualche parte, a me stesso oppure all'esterno). Le ricerche hanno visto che se si fa

un'attribuzione sfavorevole (si attribuisce la colpa di quello che succede nella coppia al

partner) non si va a facilitare la soddisfazione di coppia.

2. ASPETTATIVE, ovvero cosa ci si aspetta dal partner. Se si hanno Aspettative troppo

elevate, questo va a ridurre la Soddisfazione perchè vanno a scontrarsi con la realtà.

3. CREDENZE relative al proprio ruolo, ovvero cosa la persona pensa sia giusto in qualità

di partner di una coppia (come vanno divisi i compiti), possono influenzare la qualità

della coppia. Le ricerche mostrano che se si arriva a una condivisione negoziata dei

compiti si avrà una soddisfazione più facilitata.

4. CREDENZE DI AUTOEFFICACIA circa il ruolo (Autoefficacia = determinante

fondamentale per la Motivazione); se la persona si sente capace di stare in una

relazione, si spende per essa.

5. STILE DI ATTACCAMENTO: Se viene stabilito un attaccamento di tipo sicuro

all'interno della coppia, questo facilita una maggiore reciprocità tra i partner (dove l'

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Linda28_1997 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia delle relazioni familiari funzionali e disfunzionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Ciucci Enrica.
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