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(R)-A (S)-A
risoluzione cromatografica
Un’altra possibilità è la (HPCL) realizzata usando fasi
stazionarie chirali e un selettore chirale legato a un supporto solido, che deve essere
otticamente attivo: si sintetizza il prodotto di interesse tramite una serie di reazioni,
partendo da composti che sono già otticamente attivi e con la configurazione desiderata.
Ciò si fa soprattutto con i composti naturali (aa, carboidrati…). Nei vari passaggi di
reazione, però, il carbonio chirale puro non deve mai essere coinvolto nelle reazioni
(es. benzodiazepina, sintetizzata a partire da una alanina).
Dunque, si formano addotti diasteroisomerici non covalenti, la cui diversa stabilità si
traduce in un diverso tempo di ritenzione in colonna per i due enantiomeri: l’enantiomero
che interagisce in maniera meno stabile con il selettore chirale risulta meno trattenuto e
viene eluito per primo dalla colonna.
risoluzione enzimatica,
Un’altra alternativa è la largamente usata in ambito industriale.
Gli enzimi sono otticamente attivi, perciò interagiscono in modo diverso con i due
reazioni enantio-selettive:
enantiomeri e possono essere usati per creare dunque, si
cinetica,
tratta di una risoluzione poiché si basa sulla diversa velocità di reazione
dell’enzima con i due enantiomeri.
Tale tecnica consente di recuperare l’enzima catalizzatore.
Chetorolac
Per esempio, il è un anti-infiammatorio che ha un carbonio chirale, ma di cui
funziona solo l’enantiomero S.
Streptomyces
Una proteasi di catalizza la reazione di idrolisi dell’estere etilico
dell’isomero S: dunque, solo questa forma è attiva perché è quella che nello spazio
soddisfa la simmetria della proteasi; alla fine, si rimuove l’enzima e si ottiene il composto
puro (tutti i processi industriali vengono fatti in acqua e devono essere sostenibili).
enantiomeri puri
Per ottenere si utilizzano prodotti naturali enantiomericamente puri,
chiral pool,
detti come precursori sintetici (carboidrati, aa, α-idrossi-acidi…).
sintesi asimmetrica,
La tecnica più difficile da usare è la in cui si utilizzano prodotti pro-
chirali, che per trattamento con reattivi chirali non incorporati nel prodotto finale
forniscono selettivamente solo uno dei due possibili enantiomeri.
ee> 80% sintesi soddisfacente.
Quando l’efficienza della è ritenuta 26
Appunti di Elena Sodini
La struttura tridimensionale di un farmaco è essenziale per il profilo farmacocinetico,
farmacodinamico e tossicologico.
Gli isomeri dotati di proprietà chimico-fisiche diverse (regio-isomeri, isomeri geometrici,
diasteroisomeri) forniscono, in genere, risposte biologiche diverse.
Anche gli enantiomeri possono presentare differenze farmacodinamiche.
L’importanza dei requisiti stereochimici di un farmaco ha avuto come conseguenza
l’immissione sul mercato di isomeri enantiomericamente puri. Essi sono accettati dalle
autorità preposte alla registrazione dei farmaci a meno che:
- il racemo non assicuri i medesimi benefici terapeutici;
- in vivo.
i due antipodi ottici si interconvertano
Le domande di approvazione di nuovi farmaci racemici devono chiarire e documentare in
modo inequivocabile i risvolti stereoselettivi del profilo farmacodinamico e
farmacocinetico e la loro importanza relativa ai fini dell’efficacia terapeutica.
Quando è meglio usare un singolo enantiomero e quando il racemato?
Singolo enantiomero Racemato
Attività terapeutica prevalente o esclusiva in un Attività additive o sinergiche dei due enantiomeri
enantiomero (eutomero)
Profili di attività opposti associati ai due enantiomeri Elevato indice terapeutico
(agonista/antagonista, attivatore/inibitore)
Isomero inattivo (distomero) tossico Tossicità trascurabile dell’isomero inattivo
Nessuna osservazione di inversione della Inversione del centro stereogenico, che genera un
configurazione assoluta rapporto fisso tra gli enantiomeri
Profilo farmacocinetico (assorbimento, legame alle Grado di inattività del farmaco oppure indicazione
proteine, metabolismo) diverso per i due terapeutica per patologie potenzialmente mortali
enantiomeri
Fattibilità economica Sintesi su larga scala economicamente non
conveniente dell’isomero attivo
Se il composto che è in fase di sviluppo ha due enantiomeri, bisogna analizzarli entrambi
per forza. conformazionale,
Esiste anche l’isomeria ossia la disposizione spaziale non identica,
che gli atomi di una molecola possono assumere per rotazione attorno ai legami semplici.
legame σ,
Tale isomeria deriva dalle caratteristiche del che permette la rotazione dei due
atomi fra cui esso si trova.
Le differenti disposizioni degli atomi nello spazio definiscono quelli che vengono chiamati
“conformeri” o “rotameri”. barriere
Tuttavia, la libera rotazione attorno a legami semplici comporta il superamento di
energetiche di interconversione, che generalmente sono modeste anche a temperatura
ambiente, perciò di solito i conformeri non sono fisicamente separabili, salvo casi
particolari.
Le conformazioni che una molecola può assumere sono infinite, ma solo alcune di esse
conformazionale
sono favorite dal punto di vista energetico: l’analisi rappresenta lo
studio delle variazioni di energia corrispondenti a queste rotazioni.
Tuttavia, l’interazione di un farmaco con il bersaglio biologico coinvolge la
conformazione attiva, ossia una sola tra quelle che la molecola può adottare, non
necessariamente quella più stabile. 27
Appunti di Elena Sodini
Infatti, l’energia di legame può compensare la differenza di energia che esiste tra la
conformazione più stabile del ligando e quella coinvolta nell’interazione con il bersaglio.
Inoltre, la struttura attiva può essere resa rigida mediante lo sviluppo di analoghi ciclici, o
di analoghi congelati, che mimano la struttura tridimensionale del composto attivo.
Ciò vale sia per le forme acicliche che quelle cicliche.
Ad esempio, considerando la struttura dell’etano possiamo definire le posizioni dei vari
Isomeria Conformazionale proiezioni
idrogeni di un metile rispetto a quelle degli altri. Ciò può essere fatto usando le
di Newman, con cui si analizzano due strutture limite, ossia eclissata e sfalsata, ma in
Considerando la struttura dell’etano possiamo definire le posizioni dei vari
realtà vi sono un numero infinito di strutture intermedie.
idrogeni di un metile rispetto a quelle degli altri.
La differenza di energia potenziale fra le due strutture limite è di circa 2,8 kcal/mol: tale
Proiezioni di Newman: due strutture limite (sfalsata e eclissata) e un numero
energia torsionale impedimento
energia viene definita e rappresenta un alla libera
infinito di strutture intermedie.
rotazione attorno al legame C-C.
Isomeria Conformazionale
Composti ciclici Eclissata Sfalsata
Sfalsata
Cicloesano (Q = 0) (0 < < 60)
Q
(Q = 60)
La conformazione a sedia e quella favorita.
cicloesano
Invece, nel caso del possiamo individuare altri due tipi di strutture limite,
Le conformazioni a sedia sono due (10 Kcal/mole)
ossia la conformazione a sedia e quella a barca, di cui la prima è quella favorita (infinite
Nei cicloesani sostituiti, la conformazione più stabile è quella che presenta
strutture intermedie).
il maggior numero di sostituenti in posizione equatoriale
In realtà, le conformazioni a sedia sono due e tra di esse vi è un’energia torsionale di
10 kcal/mol. Tuttavia, nei cicloesani sostituiti, la conformazione più stabile è quella che
Interazioni tra sostituenti possono favorire una conformazione rispetto ad
presenta il maggior numero di sostituenti in posizione equatoriale: ciò perché interazioni
un’altra
tra i sostituenti possono favorire una conformazione piuttosto che all’altra. 28
Appunti di Elena Sodini
Modulazione chimica e stabilità metabolica
Finora abbiamo analizzato l’interazione farmaco-bersaglio.
Tuttavia, è necessario che il composto arrivi al target e abbia proprietà di farmaco per
funzionare. Per essere sicuri di ciò, bisogna analizzare le proprietà chimico-fisiche del
drug likeness,
composto e altre sue caratteristiche, definite ossia proprietà e descrittori
molecolari che discriminano un farmaco da un composto dotato del profilo farmacologico
ricercato. Queste proprietà sono:
- selettività d’azione, cioè la possibilità che esso interagisca anche con altri bersagli, in
particolare con i citocromi (iso-enzimi), i canali del potassio a livello cardiaco (hERG) e
proteina P-gp,
la ossia un trasportatore di membrana (di efflusso), che si occupa di
portare fuori dalla cellula sostanze estranee al metabolismo cellulare, tra cui i farmaci;
- clearance metabolica;
- permeabilità alle membrane;
- tossicità cellulare;
- legame alle proteine plasmatiche.
Queste variabili fanno la differenza tra un composto attivo e un farmaco.
drug-like
Le proprietà vengono previste nella fase di disegno sintetico e si utilizzano
drug-like hit,
proprio le proprietà di uno o più composti provenienti dall’HTS, come criterio
drug-like
di selezione. A questo punto, si valutano le proprietà di una libreria di composti
da sottoporre ad indagine biologica e, infine, si valutano in anticipo queste proprietà per
giudicare il potenziale di sviluppabilità di molecole considerate promettenti.
proprietà chimiche-fisiche,
Per quanto riguarda le queste sono state analizzate da
Lipinski (1997), che studiò tutti i farmaci che venivano assunti per via orale. Egli sviluppò
regola del 5 o di Lipinski:
così la quando queste grandezze chimico-fisiche hanno un
valore soglia non maggiore rispetto a quelle determinate da Lipinski, allora il composto ha
buona probabilità di essere un buon farmaco. Tra le regole di Lipinski troviamo:
- peso molecolare < 500 Da;
- coefficiente di ripartizione
log(P)= < 5 (balance idrolipofilo opportuno per consentire
l’assorbimento);
- donatori di legami a H ≤ 5;
- accettori di legami a H ≤ 10;
- polarità superficiale surface area);
PSA= < 140 (polar
- legami ruotabili ≤ 10.
Questi valori (tutti multipli di 5, da cui il nome) sono stati determinati sperimentalmente
tramite osservazioni empiriche di composti ad attività nota.
Successivamente, sono stati fatti altri studi, che hanno ritagliato situazioni più stringenti
regola del 3:
rispetto a quelle osservate da Lipinski e, infatti, oggi siamo arrivati alla<