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AVS
• P = Available Device Power
AVD
Obbiettivo:
• P → P compito svolto da MNI
IN AVS
• P → P compito svolto da MNO
L AVD
Caso più complesso: reti differenziali (non riferite a GND), vanno adattate in modo
differenziale
Adattamento di impedenza:
= 2 2
)
√( + +( + )
i = i se (X + X ) = 0 → X = – X
2
MAX s L s L
2
= ∙
2
( + ) 2
2
P = P se R = R → =
out outMAX s L 2
8
X e X dipendono da ω, quindi la condizione X = – X sarà vera solo in un determinato
s L s L
range di frequenze. v1 = n*v2
i1= -i2/n
A) Trasformatori
Fino a qualche centinaio di MHz la soluzione più comune è l’uso di trasformatori.
I pallini indicano la direzione della corrente
dalla f.e.m.
n:1 indica il rapporto di del n° di spire
1 2 2 1
= + = +
1 1 2 2
Nel dominio di Laplace: 2
() ()
− = ( − ) ()
1 2 1 1
2 2
()
1
() ()
+ =
1 2
1 1
Il dispositivo è ideale se L , L → ∞
1 2
1
√
= =
√
1 2
2
→ 2 2
= − = → =
1 1 2 1 2
B) Partitore capacitivo
Una possibile alternativa è quella del partitore capacitivo. 2
−
1 1 2
= = +
( )+1
+
1 2
L’induttore L serve ad annullare la componente
immaginaria: 1
= −
→ l’adattamento sarà valido solo
1 2
=
+
1 2
per un determinato range di frequenze
2
1
1 −1
= ( ) =
+
1 2
C) Reti a L, T, π (caso generale) 2 2
|| = = + = − ( )
2 2 2 2
+ + +
Fattore di merito: vedi nota appunti 2
= | | → = = −
2 2
1 + 1 +
da cui: → è possibile adattare solo se R > R , ma non è una grossa
= − 1
√ L s
limitazione, perché se R > R basterà che sia R ad avere l’elemento immaginario in
s L s
parallelo (ciò è possibile dal momento che per l’adattamento il valore di V non conta)
s
X e X saranno un induttore e un condensatore, e a seconda dalla loro natura la rete
s L
avrà un comportamento passa-alto o passa-basso; in generale è preferibile:
• MNI ← passa-alto, per eliminare la continua
• MNO ← passa-basso, per eliminare (ad es.) le armoniche di ordine superiore
Volendo realizzare una rete con comportamento passa-banda è sufficiente mettere in
cascata una rete a L-sx e una a L-dx, creando una rete a π, oppure una rete a L-dx e una
a L-sx, creando una rete a T.
Per progettarla, si divide nelle due reti a L che la compongono
La seconda semi-rete va progettata in modo da adattarsi alla resistenza ausiliaria R,
quindi mostrerà al suo ingresso un’impedenza pari a R. Di conseguenza, anche la prima
semi-rete dovrà essere progettata in modo da essere adattata (caricata) a R.
Le condizioni su R saranno dettate dalla formula del fattore di merito:
=√ =√
−1 −1
→ R < R e R < R → R < min(R , R ) → non ci sono condizioni su R o su R
s L s L s L
→ il filtro più stringente ha
0
= ∆ −3
fattore di merito più elevato → Q > Q
2 1
Il fattore di merito di una cascata di due
reti è: Q = max(Q , Q )
1 2
max ( , )
→=√ −1
Invertendo le reti a L si ottiene la rete a T.
Condizioni su R:
R > R e R > R → R > max(R , R ) → di nuovo non ci sono condizioni su R o su R
s L s L s L
−
0
Γ= +
0
Analisi di reti col metodo del grafo
a , a : onde incidenti alla porta 1, 2
1 2
b , b : onde riflesse alla porta 1, 2
1 2
1 11 12 1 1 11 12 2
[ ]=[ ][ ] [ ]=[ ][ ]
⏟ ⏟
2 21 22 2 1 21 22 2
Parametri T in funzione dei parametri s:
− 11
11 22 12 21 =
= − 12
11 21
21
1
22
= − = −
21 22
21 21
Al denominatore è sempre presente s , per come è definita la matrice di trasmissione.
21
Se infatti fosse definita in modo da avere a denominatore s , essendo questo nullo per
12
i dispositivi monodirezionali, i parametri T non sarebbero calcolabili.
A partire dal sistema lineare definito dalla matrice di Scattering, si rappresenta sotto
forma di grafo il dispositivo, secondo le seguenti regole:
1. a , b rappresentano i nodi del grafo
i i
2. s (anche per i = j) rappresentano i rami del grafo
ij
3. i rami sono orientati dagli a verso i b
i i
4. a sono variabili indipendenti, b sono variabili dipendenti
i i
5. ogni nodo è la somma dei rami entranti dove b è l’onda uscente dal
s
generatore, normalizzata a
2
Z in modo che sia una
| |
0 √
0
√
potenza: 0
≔
+
0
Complessivamente:
Regola di Mason:
Serve a stabilire l’ordine dei loop presenti nel grafo:
• Loop di prim’ordine: prodotto dei rami incontrati lungo il percorso chiuso che
parte da un nodo e vi fa ritorno
→ → ∶ Γ
1 1 1 11
→ → → → ∶ Γ Γ
{ 1 2 2 1 1 21 12
→ → ∶ Γ
2 2 2 22
• Loop di second’ordine: prodotto di due loop di 1° ordine che non condividono nodi
→ → ∶ Γ
1 1 1 11
{
→ → ∶ Γ
2 2 2 22
• Loop di terz’ordine: prodotto di tre loop di 1° ordine che non condividono nodi
(1) (1) (2)
∑ ∑ ∑
[1 − (1) − (2) − ⋯ ] + [1 − (1) − ⋯ ] + ⋯
1 2
= ∑ ∑ ∑
1 − (1) + (2) − (3)
dove: T è il rapporto tra una variabile dipendente e una indipendente del grafo
o P sono i percorsi che uniscono due variabili
o j
L(i) sono i loop di ordine i
o L(i) sono i loop di ordine i che non interagiscono con il percorso j
(j)
o
Nel nostro caso (per es.): [1 ] [1]
− Γ + Γ
1 11 22 21 12
= = [ ]
1 − Γ + Γ Γ + Γ + Γ Γ
11 21 12 22 11 22
• Power Available from Source: potenza dissipata dalla sorgente su un carico adattato
= ∗
1 − Γ Γ
∗
Γ
= ∗
1 − Γ Γ
2 nota: X × X* = |X|^2
| |
2 2
|| ||
= − =
2
|Γ |
1 −
• Power Delivered to Load:
2 2 2 2 2 2
|| || || (1 |Γ | ) | | (1 |Γ | )
= − = − = −
2
• Voltage Gain:
2 2
+
+ Γ +
2 2 21 21
= = =
(1 ) (1 )
+ 1 ∙ − Γ + − Γ + Γ
1 1
1 1 22 11 22 21 12
+
essendo b a comune tra gli a , b si usano solo le espressioni del numeratore della
s i i
regola di Mason. Applico la regola di Mason ad ogni termine, ma senza
considerare il denominatore (il quale si semplifica
essendo lo stesso per tutti i termini)
guadagno di trasduzione
• Transducer Power Gain: 2 2 2
| | |Γ | | |
(1 − )
2 2 2 2
|Γ | |Γ |
= = = (1 − )(1 − )
2
| | 2
| |
⁄ 2
|Γ |
(1 − )
2 21
= [ ]
1 − Γ + Γ Γ + Γ + Γ Γ
11 21 12 22 11 22
2 2 2
| | (1 |Γ | )(1 |Γ | )
− −
21
→ =
2
|(1 )(1 ) |
− Γ − Γ − Γ Γ
11 22 21 12
Amplificatore a Microonde
Guadagno:
È possibile compattare l’espressione del G nel seguente modo:
T
2 2 2 2
|Γ | |Γ | |Γ | |Γ |
1 − 1 − 1 − 1 −
2 2
| | | |
= ∙ ∙ = ∙ ∙
21 21
′ ′
2 2 2 2
|1 | |1 | |1 | |1 |
− Γ − Γ − Γ − Γ
22 11
11 22
dove: Γ Γ
21 12 21 12
′ ′
= + = +
11 22
11 22
1 &minu