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SCELTA DEL PUNTO DI INNESCO
L’approssimazione iniziale considerata può influire o meno sulla convergenza del metodo. Un metodo
iterativo converge:
localmente se la convergenza della successione dipende in modo critico da ;
→
globalmente se la convergenza della successione non dipende da .
→
SCELTA DELLA FUNZIONE DI ITERAZIONE ∗
La scelta del metodo iterativo influisce sulla velocità di convergenza ad una soluzione , ovvero sul numero
di iterazioni necessarie per avvicinarsi alla radice dell’equazione. Un metodo iterativo è convergente di
| | ∗
+1
lim = < ∞ = −
ordine se , dove è il fattore di convergenza.
| |
→∞
è il più grande valore che soddisfa il limite, mentre è la costante (reale) asintotica dell’errore diversa da
= 1 = 2
zero. Se si parla di convergenza lineare, mentre se la convergenza è quadratica. In generale
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C. Bracco – Scienze chimiche I anno II semestre – A.A. 2021-22 Calcolo numerico e programmazione
≥ 1
l’ordine di convergenza può assumere anche valori non interi, ma deve comunque essere affinché il
metodo sia convergente.
SCELTA DEL CRITERIO DI ARRESTO ∗ ∗
Si vuole determinare un’approssimazione della soluzione che disti da al più una tolleranza fissata. Ci
sono due condizioni: ∗ ∗
| | | |
= − ≤ .
1. si deve arrestare il metodo quando (ma non è nota) )
() = 0 ( = 0
2. un criterio di arresto per il problema deve tener conto che la condizione potrebbe
non verificarsi mai: ∗ ∗
)
( = , ()
se è continua e in aritmetica esatta, in un punto sufficientemente vicino a ,
dovrà essere sufficientemente vicino a 0;
) |( )|
( = <
il controllo può essere sostituito con uno del tipo , dove è una
tolleranza tale che la prima condizione sia verificata.
, ( )
Per trovare assumendo sufficientemente regolare, si considera lo sviluppo di Taylor di nel
)|
|(
∗ ∗ ∗ ∗ ∗ ∗
) ) )( ) )( ) | |
( ≈ ( + ′( − = ′( − ≈ <
punto al primo ordine: quindi
′ ∗
| ( )|
′ ∗ ′ ∗
|( )| |
⇔ < ≈ ( )| ( )
con anche se in generale non è noto e se ne considera
un’approssimazione: ′ ∗
|
≪ ( )| ≈
se (funzione molto piatta);
′ ∗
|
≫ ( )| ≫
se (la tangente a ha un grosso coefficiente angolare).
CRITERI DI SALVAGUARDIA
È buona norma usare sempre un criterio di salvaguardia: si fissano a priori un numero massimo di
iterazioni da eseguire indipendentemente dall’aver raggiunto l’accuratezza desiderata (per evitare loop
infiniti). Questo è importante per i metodi:
globalmente convergenti nel caso in cui il programmatore abbia impostato una tolleranza non
→
considerando la precisione di macchina;
localmente convergenti per i quali la successione di approssimazioni può divergere se il punto di
→ ∗
innesco non è sufficientemente vicino a , non soddisfando mai alcun criterio di arresto possibile.
0
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CONDIZIONAMENTO DEL PROBLEMA ′ ∗ ∗
| ( )|. | |, | |
≈ ≈ − ≈
Riprendiamo in considerazione la relazione Essendo si ha che
1 1
∗ ∗ ∗ ∗
|( ) )|, | | |( ) )| ) )|
≈ − ( − ≈ − ( = |( − (
e, dato che
′ ∗ ′ ∗
( )| ( )|
| |
1
=
dove è il numero di condizionamento del problema.
′ ∗
( )|
|
METODO DI BISEZIONE
[, ], ∈ ([, ]), < , () ∙ () < ⇒
Se è una funzione continua in con e per il teorema degli
∗ ∗
[, [,
∃ ∈ ] . . ( ) ≠ . ] ≡ [ , ]
zeri L’intervallo si dice anche che è un intervallo di confidenza
1 1
per la radice dell’equazione. +
∗ 1 1
[ , ] ⇒ =
Dim: Si considera come approssimazione iniziale di il punto medio di e, dopo
1 1 1 1 2
( )
aver calcolato il valore che la funzione assume in tale punto:
1
❖ )
( = 0 ;
se allora è radice di
1 1
❖ )( )
( < 0 [ , )
se allora lo zero cade in e
1 1 1 1
[ , ];
quindi si ripete il procedimento nell’intervallo 1 1
❖ )( )
( < 0 ( , ]
se allora lo zero cade in e
1 1 1 1
[ , ].
quindi si ripete il procedimento nell’intervallo 1 1
∗
Si considera poi come approssimazione di il punto
+
[ , ] ⇒ =
medio di e, dopo aver calcolato il
2
( )
valore che la funzione assume in tale punto:
❖ )
( = 0 ;
se allora è radice di
❖ )( )
( < 0 [ , )
se allora lo zero cade in e
[ , ];
quindi si ripete il procedimento nell’intervallo
❖ )( )
( < 0 ( , ]
se allora lo zero cade in e
[ , ].
quindi si ripete il procedimento nell’intervallo
[, ) )
] = [ , ] ( ∙ ( < 0
TEOREMA: Se è continua nell’intervallo e , allora la successione
1 1 1 1 ∗
{ } ∈ [ , ]
generata dal metodo di bisezione converge ad un punto tale che
=1,2,… 1 1
−
∗ ∗
) | | | | | |
( = 0. 0 ≤ = − ≤ ⇒ lim = 0.
2 ⟶∞
| | 1 1
+1
lim = ⇒ = 1 > 1 =
Ordine di convergenza del metodo: (poiché non verifica il limite); .
| | 2 2
⟶∞ −
⌈ (
: ≤ ⇒ ≥ − ) −
Limite massimo al # di iterazioni per convergere al limite di 2
2
()⌉.
2
METODO DI NEWTON
Dato il punto di innesco , l’approssimazione alla prima iterazione si calcola come
0 (
= , ( ))
l’ascissa dell’intersezione tra una retta passante per e l’asse delle
0 0 0
ascisse. ( )
)
= ( + ( − ) 0
0 0
{ ⇒ = −
0
=0
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′ ∗
( ),
=
Posto si considera come approssimazione di l’ascissa dell’intersezione fra la retta e l’asse
1
( )
0
= −
delle ascisse, ovvero: . Analogamente, all’iterazione , l’approssimazione si
( + 1) −
1 0 ′( )
0
( )
= −
ottiene come: .
+1 ′( )
Dobbiamo studiare la convergenza del metodo, che è locale.
() =
TEOREMA DEL PUNTO FISSO: Sia una funzione di iterazione che definisce il metodo numerico +1
|()
( ). > 0 0 ≤ < 1 − ()| ≤ | − |
Se esistono e tali che ,
∗ ∗
∀, ∈ ≔ ( − , + ) , allora:
∗ ∗ ∗ ∗
)
() ∈ . . ( =
(i) è l’unico punto fisso di in (cioè l’unico ;
∈ ⇒ ∈ , = 1, 2, …;
(ii) Se per
0
∗
lim =
(iii) .
→∞ ()
() = −
È sufficiente applicare questo teorema con .
′()
∗ ∗ ∗ ∗
| | |( )| |
, ̅ ∈ , − ̅ = ) − (̅ ≤ | − ̅ <
Dim (i): Per assurdo, se esistessero due punti fissi allora
∗
| |
− ̅ , che è assurdo. ∈ , = 0, 1, 2, … = 0 ( ∈ ). ∈
Dim (ii): Dimostriamo per induzione che . È vero per Notiamo che
0
∗ ∗ ∗ ∗
| | |
⇔ | − | < . ∈ , − = |( ) − ( )| ≤ | − <
Supponendo si ha
+1
< ⇒ ∈ .
+1
∗ ∗ ∗ ∗ 2 ∗
| | |( ) | ) )| | |
− = − ( )| ≤ | − = |( − ( ≤ − = ⋯ ≤
Dim (iii): −1 −1 −2 −2
∗ ∗ ∗
| | | | | | | |
− → → ∞ 0 ≤ lim = lim − ≤ lim − =
per e dunque
0 0
→∞ →∞ →∞<