Sfruttando questa relazione si
può calcolare la frequenza di oscillazione, la quale è data da:
Il valore della frequenza di oscillazione è molto importante
in quanto, da questa quantità, dipende il tipo di comportamento dinamico del
veicolo. In particolare, se l’oscillazione ha una frequenza troppo elevata, il
comfort per i passeggeri sarà scarso; se, invece, è troppo bassa, il veicolo avrà
una cattiva tenuta di strada. Il giusto compromesso tra prestazioni e comfort si
raggiunge per un valore della frequenza delle oscillazioni libere di un veicolo
pari a 1 Hz.
La relazione che, invece, determina il comportamento oscillatorio è:
**
In particolare, al variare del valore del coefficiente di smorzamento si possono
distinguere diverse casistiche:
smorzamento subcritico, che si verifica quando **>0. In
questo caso, si hanno delle oscillazioni smorzate che tendono,
col tempo, a ridursi; c’è da dire che questo non è un buon
comportamento perché implica che la vettura oscilli
continuamente prima di arrivare a una condizione di stabilità.
smorzamento sovracritico, **<0, È una condizione migliore
rispetto alla precedente; tuttavia, se il valore il coefficiente di
smorzamento ha un valore molto alto (e cioè se lo
smorzamento è eccessivamente sovracritico), la vettura torna
nella posizione di equilibrio in tempi troppo lunghi.
smorzamento critico, si verifica quando **=0. E’ la condizione
ideale ma è molto difficile ottenere esattamente questa
condizione anche perché la massa M varia a seconda delle
persone, bagagli, carburante che si trovano sulla vettura
Come visto il sistema sospensivo è composto da elementi elastici come molle o
barre di torsione (soluzione migliore per il minor spazio occupato) o molle a
balestra (semplici e robuste, le prime ad essere utilizzate), elementi dissipatori
(smorzatori, per non continuare a molleggiare) ed elementi infinitamente rigidi
(permettono la sospensione del veicolo) (indeformabile). Quest’ultimi possono
essere di due tipologie: smorzatori a dischi di frizione o idraulico (usati
attualmente). Quelli in attrito hanno una forza di smorzamento costante,
all’aumentare della velocità, mentre quelli idraulici hanno un incremento di
forza all’aumentare di �. Di solito nel rapporto di masse sospese e masse non
sospese, la sospensione non viene considerata. Di solito se devono essere
considerate bisogna dividerli in percentuale. (1/3 della sospensione è sospesa).
Le masse non sospese si tende a ridurle.
Ammortizzatore = molla + smorzatore
Come detto, il ruolo delle sospensioni è quello di determinare l’assetto del
veicolo, in condizioni dinamiche. I leveraggi delle sospensioni hanno il compito
di guidare i movimenti delle ruote, perché assumano le posizioni, rispetto al
suolo, idonee per sfruttare interamente l’aderenza disponibile. È opportuno,
quindi, stabilire gli assi di riferimento di una vettura ed i movimenti rispetto a
tali assi, come mostrato nella figura:
La sospensione non interviene sull’imbardata
Oltre al sistema di riferimento della vettura è utile stabilire anche un SISTEMA
Di RIFERIMENTO DELLA RUOTA e gli ANGOLI CARATTERISTICI: La ruota non è
posizionata in maniera verticale ma secondo alcuni angoli e bracci
****Lo schema proposto in basso mostra il collegamento della ruota alla
scocca, da due punti di vista (a sx longitudinale, a dx trasversale): notiamo,
nello schema a sx, che la ruota non è perpendicolare al suolo, ma ha un
�=angolo di campanatura, mentre l’asse di sterzata di un angolo
�=inclinazione trasversale dell’asse di sterzata. L’asse di sterzata incide al
suolo nel punto A, determinando il ��=braccio a terra trasversale con il punto
medio di contatto dello pneumatico a terra. Invece, nello schema a dx,
vediamo che l’asse di sterzata ha un angolo �=inclinazione dell’asse di
sterzata, e proprio l’asse di sterzata determina un ��=braccio a terra
longitudinale. camber (tende ad essere negativa in compressione)
(campanatura)**** i bracci della
sospensione individuano con lo pneumatico il braccio longitudinale e
trasversale
Il sistema sospensivo influenza anche la campanatura. La campanatura
individua l’inclinazione delle ruote, rispetto al suolo, ed è positiva se il punto
d’incontro avviene sotto il suolo, viceversa è negativa, ma può essere anche
nulla se le ruote sono perfettamente parallele. Quando si ha una campanatura
positiva, la ruota è costretta ad assumere una forma tronco-conica,
deformandosi, ed avendo un raggio interno maggiore di quello esterno: questo
provoca un’azione dinamica da parte del suolo che sviluppa una forza applicata
allo pneumatico che tende verso l’esterno (o comunque nella direzione rispetto
a dove è inclinata la ruota). Un appoggio asimmetrico produce un’usura
irregolare del battistrada e riduce quindi la vita dello pneumatico. Il vantaggio
della campanatura è di poter avere forze trasversali, in assenza di deriva e
quindi di attrito di rotolamento. Se invece torniamo a guardare dall’alto,
vediamo la presenza di un angolo di inclinazione tra il piano equatoriale della
ruota e la direzione di marcia, detto � = convergenza.
campanatura positiva la
uso per i veicoli di carico (ape)
Importante notare che il sistema sospensivo è pensato per avere un recupero
della campanatura in fase di rollio. Infatti, se le ruote si mantenessero parallele
durante il percorrimento di una curva, le due ruote assumerebbero
un’inclinazione che è opposta a quella che sarebbe necessaria, poiché
svilupperebbero forze tangenziali che puntano verso l’esterno della curva. I
progettisti, quindi, cercano di realizzare il cinematismo della sospensione per
recuperare la campanatura e per riportare le ruote perpendicolari rispetto al
terreno oppure di ottenere un piccolo effetto positivo di campanatura
all’interno e negativo all’esterno, in modo che gli pneumatici sviluppino forze
centrifughe.
Quindi: i leveraggi della sospensione non solo permettono di recuperare la
campanatura portando la ruota ad essere verticale rispetto al terreno ma,
addirittura, creano una campanatura negativa che aiuta il comportamento in
curva della vettura, in quanto permette alla ruota di generare (per mezzo del
contatto con il suolo) una forza diretta verso l’interno della curva, aiutando
quindi la forza trasversale generata dalla deriva; la cosa opposta accade nella
ruota interna, dove la campanatura è positiva (sarebbe negativa se la ruota
fosse parallela alla scocca)
Anche la posizione dell’asse di sterzata può determinare una variazione della
campanatura della ruota, in funzione della sterzatura: dallo schema, vediamo
come dalla posizione di allineamento della ruota alla posizione a 90° si abbia
una variazione di campanatura.
La campanatura varia anche con lo sterzo (la ruota gira attorno all’asse di
sterzata)
la variazione di campanatura aiuta a mantenere la gomma più “dritta” rispetto
al suolo, migliorando l’aderenza.
L’inclinazione dell’asse di sterzata (influenza la stabilità del veicolo e il
braccio a terra) serve anche per aiutare il volante a tornare dritto dopo una
curva. Quando le ruote sono girate, la scocca dell’auto si solleva leggermente;
questa piccola “salita” crea una forza che spinge le ruote a tornare alla
posizione dritta (quella di minore energia). Si creano dei momenti in
base a dove sta il braccio a terra. Il braccio a terra positivo aiuta nella stabilità
in genere. Alcune volte può convenire (anche se instabile) il braccio a terra
negativo (per recuperare la perdita di aderenza non assecondando la
direzione). sulle auto normali abbiamo normalmente il braccio a terra positivo
(aumenta la stabilità). Il braccio a terra trasversale positivo tende ad avere
un’impronta maggiore (effetto positivo) ma a deformare di più lo pneumatico
(negativo) rispetto al braccio a terra negativo.
Si definisce l’asse di sterzata e la posizione della ruota nello spazio. Dove si
interseca l’elemento portante (braccetti) con l’asse di sterzata metto gli snodi
sferici (garantisce la rotazione sull’asse di sterzata)
Il braccio a terra longitudinale in genere si usa un braccio a terra longitudinale
positivo per garantire stabilità invece che essere nullo o negativo dove si
genererebbero dei momenti (pensa al treno in spinta e tirata)
Un altro angolo importante è la convergenza, che è un’inclinazione tra il piano
diametrale della ruota, rispetto al piano longitudinale della vettura. La
convergenza è positiva se le ruote chiudono in avanti, mentre è negativa se
avviene l’opposto (viene anche detta divergenza), ma può essere anche nulla
se le ruote sono parallele tra di loro. La convergenza può interessare sia le
ruote anteriori sia posteriori e può essere misurata attraverso una differenza di
distanza, tra la balconata dei cerchioni nel punto anteriore e posteriore:
A seconda che ci sia un eccesso di convergenza o di divergenza, potremo
osservare un’usura dello pneumatico, evidenziabile da un tipico seghettamento
verso l’interno (nel caso dell’eccesso di convergenza), oppure esterno (nel caso
di un eccesso di divergenza).
*** come si vede conviene
avere una convergenza delle ruote motrici e una divergenza delle ruote non
motrici
Inoltre, è possibile definire un angolo di spinta, stabilito dalla convergenza
totale delle ruote posteriori. Se l’angolo di spinta non è nullo, in marcia
rettilinea, la vettura si muove con un orientamento trasversale rispetto alla
direzione di marcia.***
LEZIONE 2 Assale =
interconnessione. Quelle indipendenti non c’è influenza tra le ruote di sinistra e
di destra (sono le più usate, più complesse ma migliori prestazioni). L’ultima è
la più rara e complessa (molto pesante e poco pratico).
Le sospensioni ad assale rigido (ponte rigido) sono il modello più semplice,
più robusto, ma che offre le minori prestazioni stradali (costa poco). Il sistema
vede un elemento trasversale che collega rigidamente le due ruote dello stesso
asse. L’assale rigido può essere motore, anteriore o posteriore. In rollio, le
ruote rimangono perpendicolari alla strada (SEMPRE), mentre la carcassa di
incurva, quindi, c’è un completo recupero della campanatura. La
campanatura non è influenzata dal rollio. Si parla di ponte nel caso di
trasmissione, l’assale non ha trasmissione.
Questa cosa non avviene nelle sospensioni indipendenti nelle quali, invece, la
campanatura viene
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