Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Appunti corso Obblighi formativi aggiuntivi 2023/2024 Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La favola è un testo breve che incarna virtù umane, mentre la fiaba è un testo

più lungo. Un testo può essere orale e scritto, tuttavia ci sono caratteristiche

presenti solo nell'orale e altri solo nello scritto, un testo può essere anche una

via di mezzo tra parlato e scritto, come quando si scrive un messaggio come se

si stesse parlando dal vivo. I testi vengono categorizzati attraverso sette

principi costitutivi della testualità che sono necessari per dare a un testo valore

comunicativo:

1. coesione, il modo in cui le componenti superficiali di un testo (parole)

sono collegate fra loro;

2. coerenza,

3. intenzionalità,

4. accettabilità,

5. informatività.

Lezione 4 cata ana

Anafora e catafora sono due movimenti diversi, è una discesa, è

un'ascesa. In un caso ci si riferisce a quello che c'è sopra (anafora), nell'altro a

quello che c'è sotto (catafora). Quando si parla di anafora e catafora si parla di

testualità, ossia il modo in cui si costruisce un testo. Esiste anche l'anafora

zero, ossia qualcosa di sottinteso. Una catafora può essere ad esempio "Dopo

averlo schiacciato, l'aglio si mette in padella" (l'aglio è catafora), un'anafora

può essere ad esempio "Mettiamo l'aglio in padella, dopo averlo schiacciato"

("lo" è anafora). La catafora è una strategia di rinvio testuale verso ciò che c'è

dopo, mentre l'anafora per ciò che c'è prima. Un rinvio testuale può essere un

pronome, un incapsulatore anaforico o anafora nominale ("Manzoni è stato

l'innovatore della lingua italiana").

Un testo coeso non può essere incoerente; al contrario, un testo coerente può

essere non coeso.

Varchi parla di burocratese, una varietà di lingua in cui si fa molto uso di

termini burocratici in contesti diversi, non solo in un contesto amministrativo.

(direttiva sulla semplificazione del linguaggio amministrativo).

Lettura olistica tipo di lettura di cui il lettore fa uso, in cui si legge

l'insieme delle parole per cui facciamo riferimento ai processi di bottom-up, in

cui decodifidiamo le lettere che stiamo leggendo di parole che già conosciamo.

(es: csoa = cosa) Una frase parentetica o incidentale è qualcosa che può

essere omesso perché il testo si contiene anche senza quella parte. Il buon

lettore è chi sa adeguare la sua lettura in relazione al contesto in cui si trova.

skimming

Letteratura orientativa leggo diagonalmente il testo (detto ) in

cui leggo rapidamente un testo per farmi un'idea del testo.

scanning

Lettura selettiva ( ) ci porta a percorrere rapidamente un testo

alla ricerca di qualcosa di specifico, mentre la lettura approfondita o analitica ci

porta ad analizzare il testo e comprenderlo.

Lezione 5

Un testo ha due proprietà fondamentali:

1. coerenza

2. coesione.

La testualità è la volontà di manifestare un pensiero sia in forma scritta che in

forma orale. Alcune caratteristiche sono proprie del parlato, come le

dislocazioni in cui il tema può essere messo in posizioni diverse nella frase.

Ad es. "A Mario piacciono i dolci", il soggetto si trova alla fine, perché spostare

gli elementi della frase cambia il punto d'attenzione. Questa disposizione degli

elementi serve a segnalare informazioni note e informazioni nuove. "L'ombrello

Luca l'ha dimenticato a scuola", c'è un pronome di ripresa "l'ha" che ha una

funzione anaforica. "È Luca che ha dimenticato l'ombrello" è una frase scissa,

serve per mettere in risalto uno degli elementi della frase.

I testi sono sia scritti che parlati perché non abbiamo mai elementi enunciati

in isolamento, ciò che comunichiamo non avviene attraverso pezzi dati in

isolamento, abbiamo sempre un progetto comunicativo. Abbiamo bisogno che il

testo presenti alcune caratteristiche, ossia la coerenza, ossia che abbia un

senso, una tenuta del testo dal punto di visto di ciò che è, di ciò che

rappresenta, sebbene noi possiamo avere testi che sono coesi ma non coerenti,

ma non possiamo avere testi non coesi e coerenti.

Gli agentivi sono nomi che si riferiscono ad essere viventi, animati, come le

persone. Il genere in tutte le lingue è un tratto inerente, ossia che fa parte

proprio del nome, possiamo avere un aggettivo come "bello" che può avere

anche il femminile, ma parole come "microfono" che non hanno un femminile,

perché in alcuni casi in cui il nome si riferisce a oggetti inanimati non ha un

legame semantico referenziale. In parole di professione come "architetto" non

c'è coesione, nella produzione dei testi queste parole difettavano nella

coesione oppure sul piano della coerenza, es. "Il sindaco dopo la riunione è

andato in ospedale a partorire".

I sette principi costitutivi della testualità sono condizioni che devono essere

soddisfatte perché un testo abbia un valore comunicativo:

1. coesione,

2. coerenza,

3. intenzionalità,

4. accettabilità,

5. informatività,

6. situazionalità,

7. intertestualità.

Ipotassi e paratassi: ipotassi corrisponde alla nostra subordinazione,

un'architettura del testo basato su una gerarchia in cui troviamo i connettivi

che servono per organizzare il nostro piano logico argomentativo, e sono

congiunzioni, preposizioni e avverbi. La coesione del testo avviene sul piano

dell'anafore, dei connettivi e della punteggiatura. "Quando Marco saltò

l'ostacolo cadde", la virgola si può mettere dopo il verbo, in quel caso il

soggetto è l'ostacolo, o dopo l'ostacolo e in quel caso il soggetto è Marco. "I

giapponesi che amano molto il pesce non accettano facilmente le limitazioni

sulla pesca" si possono usare due virgole (detto inciso), in quel caso la relativa

si riferisce all'intera popolazione, ma se si una sola virgola in quel caso la

relativa si riferisce a un limitato numero di giapponesi.

Gli incisi rappresentano informazioni di sfondo o possono essere emarginate

alla periferia della frase.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ireneippolito di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Obblighi formativi aggiuntivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Fava Anna.