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INIZIALE FINALE
Q
U U
iniz fin
L 54
Si è osservato sperimentalmente che nel caso di una trasformazione ciclica dove lo stato termodinamico iniziale coincide
con quello finale, la quantità di calore scambiata, presa con il suo segno, è pari al lavoro effettuato, preso con il suo segno.
Q=L
Per la spiegazione sui segni vedi esempio pg. 80 e 81 Walker.
Il primo principio sulla base di osservazioni sperimentali afferma che l’energia non può essere né creata né distrutta, ma può
solo cambiare forma. Rappresenta il principio di conservazione dell’energia e non si riconosce alcun processo in natura che
lo abbia violato.
Si distingue una forma valida per i sistemi termodinamici chiusi e aperti.
Per un sistema chiuso e per una trasformazione aperta (non ciclica) si ha che:
Q-L = ∆E
Dove E = energia totale del sistema (meccanica, magnetica, elettrica, interna, ecc.).
= + + + …
∆E ∆Em ∆Eel ∆U
Nel caso frequente in cui le variazioni di tutte le forme di energia del sistema siano trascurabili, avrò:
Q-L = ∆U
Nel caso di assenza di lavoro, avrò:
Q=∆U 55
°
1 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
SISTEMI APERTI (regime stazionario)
Per un sistema
- soggetto a scambi di massa con l’esterno (sistema aperto),
non soggetto ad effetti magnetici, elettrici o gravitazionali o
- cinetici e non sede di reazioni chimiche,
in regime stazionario
-
l’entalpia uscente (H ), meno l’entalpia entrante (H ) è
u e
uguale al calore fornito al sistema (Q), meno il lavoro all’asse
compiuto dal sistema sull’ambiente esterno (L ).
a ( )
− = − = − = −
Q L H H m h m h m h h
a u e u u e e u e
In termini istantanei si ottiene: ( )
− = − = −
Q L m h m h m h h
a u u e e u e
L
a m · h
u u
Q
m · h
e e 55
°
2 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica è il principio di
conservazione dell’energia e non è mai stato
contraddetto in una trasformazione termodinamica.
Tuttavia la soddisfazione del primo principio di per sé
non assicura che la trasformazione avvenga
realmente.
Il secondo principio stabilisce delle impossibilità, cioè
le trasformazioni avvengono secondo un certo verso
nella realtà.
Definisce anche la qualità dell’energia e il suo degrado
a seguito di una trasformazione, e i limiti teorici per le
prestazioni delle macchine termiche.
Fornire calore ad
Una tazza di caffè un’elica non ne
caldo non si riscalda causa la rotazione
in un ambiente più
freddo 56
Quando lasciamo una tazza di caffè caldo in un ambiente più freddo, finisce per raffreddarsi. E questa trasformazione soddisfa
il IPT cioè la quantità di energia termica persa dal caffè, viene acquisita dall’ambiente. E’ però esperienza comune che non si
verifica mai il contrario, cioè il caffè non si riscalda in un ambiente più freddo. Si raffredda solo. Eppure questa trasformazione
non violerebbe il IPT.
Lo stesso nel caso di un’elica che gira grazie alla caduta di un grave. L’energia potenziale del grave diminuisce e l’energia
interna del fluido aumenta. Ma il grave non si alzerebbe se noi fornissimo calore dal fluido all’elica. Anche se non violeremmo
il IPT. 58
°
2 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
Per affrontare lo studio del secondo principio della
termodinamica è utile definire il concetto di «serbatoio
di energia termica» come corpo di capacità termica
relativamente grande in grado di fornire o assorbire
una qualsiasi quantità finita di calore senza subire
alcuna variazione di temperatura.
In pratica, gli oceani, i laghi, i fiumi, l’atmosfera
possono essere considerati serbatoi di energia
termica.
I serbatoi di energia termica che forniscono energia
sotto forma di calore sono anche detti sorgenti,
mentre quelli che lo assorbono sono detti pozzi. 57
Le sorgenti (o i pozzi) sono corpi con grade capacità termica in grado di fornire o assorbire calore senza subire variazioni di
temperatura. Es: oceani, laghi, fiumi, aria atmosferica. 60
°
2 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica stabilisce
l’equivalenza concettuale tra calore e lavoro, ma
non vieta:
la conversione completa del calore in lavoro;
• il passaggio spontaneo di calore da corpi a
• temperatura più bassa a corpi a temperatura più
elevata.
Il secondo principio della termodinamica essere
enunciato in due diversi modi tra loro equivalenti:
secondo l’enunciato di Kelvin-Planck, è impossibile
• costruire una macchina operante secondo un
processo ciclico, il cui unico effetto sia quello di
sottrarre calore ad una sorgente a temperatura
costante e trasformarlo integralmente in lavoro
secondo l’enunciato di Clausius, è impossibile
• costruire una macchina operante secondo un
processo ciclico, il cui unico effetto sia quello di
trasferire calore da un corpo a temperatura più
bassa a un corpo a temperatura più alta 58
Il secondo principio può essere enunciato in due diversi modi:
di Kelvin-Planck
•Enunciato di Clausius
•Enunciato
Il primo e il secondo principio della termodinamica trovano applicazione nelle macchine termiche. Esse possono essere
schematizzate come un sistema termodinamico che fa trasformazioni cicliche e che scambia calore (Q1 e Q2) con due sorgenti
a temperatura T1 e T2, con T1>T2. 62
MACCHINE TERMICHE
L L
Motore termico Macchina frigorifera
Pompa di calore 59
Sono sistemi che operano ciclicamente e scambiano calore con due sorgenti a temperatura T1 e T2.
Le macchine termiche a ciclo diretto sono utilizzate per fornire lavoro all’esterno. L’energia meccanica può essere trasformata
in energia elettrica tramite una dinamo o un alternatore.
Ricevono calore Q1 dalla sorgente a temperatura T1, convertono parte di questo calore in lavoro L e cedono la parte rimanente
alla sorgente a temperatura T2.
Sono i motori a combustione (a benzina o Diesel), le turbine a gas, le turbine a vapore, ecc.
Le macchine termiche a ciclo inverso sono utilizzate per sottrarre calore a una sorgente fredda (macchina frigorifera) o fornirlo
ad una sorgente calda (pompa di calore).
Ricevono calore Q2 dalla sorgente a temperatura T2, assorbono lavoro L dall’esterno e cedono l’energia ricevuta sotto forma di
calore Q1 alla sorgente a temperatura T1.
Sono i frigoriferi, i condizionatori d’aria e le pompe di calore. Il condizionatore è un frigorifero nel quale il serbatoio freddo a
temperatura T2 è la stanza che deve essere raffreddata. La pompa di calore sottrae calore dall’esterno freddo per riscaldare
l’interno. La pompa di calore è un condizionatore in cui i serbatoi interno ed esterno sono stati scambiati. Esempi pg. 104 T
Walker. 64
°
2 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
Il lavoro può essere interamente convertito in calore,
mentre per convertire il calore in lavoro c’è bisogno di
dispositivi appositamente progettati, detti motori
termici. Il lavoro può Motori termici:
essere interamente 1. Ricevono calore da una sorgente ad
convertito in alta temperatura (collettori solari,
calore, mentre non bruciatori alimentati da combustibili
è vero il contrario fossili, reattori nucleari, ecc.)
2. Convertono parte di questo calore in
lavoro (principalmente sotto forma di
rotazione di un albero)
Parte del calore 3. Cedono la parte del calore ricevuto
fornito a un rimanente ad un pozzo a bassa
motore termico temperatura (atmosfera, fiumi, laghi,
viene convertita in mare, ecc.)
L lavoro; la parte
n,out 4. Funzionano secondo un ciclo
restante viene 5. Sfruttano un fluido al quale e dal
scaricata verso un quale il calore viene trasferito per il
pozzo. 60
compimento del ciclo termodinamico.
Il lavoro dell’elica, convertito in energia interna dell’acqua, finisce per essere ceduto sotto forma di calore all’ambiente
lavoro può essere interamente convertito in
circostante, ma è impossibile fornire calore all’acqua per fare ruotare l’elica. Quindi il
calore, mentre per convertire il calore in lavoro c’è bisogno di dispositivi appositamente progettati, detti motori termici.
Essi differiscono notevolmente l’uno dall’altro ma sono caratterizzati dal fatto che:
1. Ricevono calore da una sorgente ad alta temperatura (collettori solari, bruciatori alimentati da combustibili fossili, reattori
nucleari, ecc.)
2. Convertono parte di questo calore in lavoro (principalmente sotto forma di rotazione di un albero)
3. Cedono la parte del calore ricevuto rimanente ad un pozzo a bassa temperatura (atmosfera, fiumi, laghi, mare, ecc.)
4. Funzionano secondo un ciclo
5. Sfruttano un fluido al aule e dal quale il calore viene trasferito per il compimento del ciclo termodinamico.
Il sistema di produzione di lavoro che meglio si adatta alla definizione di motore termico è l’ »impianto motore a vapore».
66
°
2 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
Il sistema di produzione di lavoro che meglio si adatta
alla definizione di motore termico è l’impianto motore a
vapore. L
L out
in –
L = L L (kJ)
n,out out in
Q = quantità di calore fornita al vapore da una sorgente ad
in
alta temperatura
= lavoro fornito dall’espansione del vapore in turbina
L
out
Q = quantità di calore ceduta dal vapore nel condensatore a
out
un pozzo a bassa temperatura
= lavoro richiesto per portare l’acqua alla pressione di
L
in 61
regime della caldaia
Il sistema di produzione di lavoro che meglio si adatta alla definizione di motore termico è l’ impianto motore a vapore.
= quantità di calore fornita al vapore da una sorgente ad alta temperatura
Q in
Q = quantità di calore ceduta dal vapore nel condensatore a un pozzo a bassa temperatura
out
L = lavoro fornito dall’espansione del vapore in turbina
out
L = lavoro richiesto per portare l’acqua alla pressione di regime della caldaia
in
In alcuni motori il vapore viene semplicemente disperso nell’atmosfera dopo la sua espansione. Motori più elaborati inviano il
vapore già utilizzato a un condensatore dove viene raffreddato e riportato allo stato liquido, e quindi rimandato alla caldaia.
68
°
2 PRINCIPIO DELLA
TERMODINAMICA
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