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CITTÀ SOSTENIBILE E RESILIENTE
• Salute mentale;
• Benessere sociale;
• Approcci innovativi nei servizi urbani;
• Giovani e governi locali;
• Sostenibilità ambientale e sicurezza -> necessità di ripensare gli spazi urbani;
Temi: città, tessuti urbani, idee e futuri urbani sostenibili.
Le politiche e le economie urbane vogliono attrarre una fetta di fruitori della città (es. turisti).
Ciò porta a implicazioni negative per chi abita e frequenta abitualmente quel luogo. Uno dei
fattori che ha portato all'affermarsi di questo fenomeno, molto criticato dagli abitanti locali, è
il turismo delle piattaforme (es. Airbnb o Coach-surfing). Si sono quindi create forme di
investimento immobiliare che hanno portato a un minore offerta di affitti residenziali e un
maggior costo degli stessi.
Stiamo parlando di turistificazione, e un fenomeno simile ad essa è la studentificazione: c’è
un incremento dei prezzi di affitto (perché la domanda abitativa studentesca diventa
un’occasione di guadagno). Ciò impatta non solo la sfera immobiliare ma anche i servizi, che
non è necessariamente un effetto negativo: la città spesso, grazie alla studentificazione,
offre maggiori servizi e occasioni di offerte culturali.
FINE INSERTO SU GIOVANI, CITTà E PANDEMIA. TORNIAMO ALLA
GENTRIFICAZIONE.
ESEMPI DI GENTRIFICAZIONE URBANA IN ITALIA
• Il porto di Genova (con offerte culturali come l'Acquario di Genova);
• I Navigli di Milano, che sono stati riqualificati e rigenerati, portando a un innalzamento del
tenore di vita e alla possibilità di sostenere dei costi maggiormente elevati;
• L’Arcella di Padova, storicamente nota come zona malfamata, che ora sta venendo
riqualificata e sta portando all'apertura di nuovi servizi (es. biblioteca);
• L’Università di New York ha aperto una sede nella zona di Brooklyn;
La riqualificazione di una zona urbana può portare ad aspetti positivi: possono essere offerte
più possibilità e risorse.
LA CITTÀ GLOBALE
Tra megalopoli del sud globale e città cosmopolite del nord globale.
• Vicino all’idea di città postmoderna, che è osservata da un punto di vista della
globalizzazione, poiché le città sono centri di scambi transnazionali: sono scambi di idee,
culture, stili di vita, che hanno effetti e forme di sviluppo molto particolari nelle città;
• il futuro è un futuro urbano (data la crescita del fenomeno dell’urbanizzazione);
• Questo può interessare le città delle nuove economie mondiali. cfr. i Brics -
raggruppamento delle economie mondiali emergenti formato dai Paesi del precedente BRIC
(Brasile, Russia, India e Cina) con l'aggiunta di Sudafrica (nel 2010) e di vari altri paesi come
l’egitto - e i Paesi in via di sviluppo. La rapida globalizzazione interessa soprattutto quella
parte di mondo, anche se ciò porta con sé delle contraddizioni;
• La città globale è caratterizzata da grandi insediamenti urbani (megalopoli come San
Paolo, Lagos, Mumbai, Shanghai): città che ospitano un numero sempre maggiore di
abitanti che hanno un impatto sul sistema urbano. Tuttavia anche New York è una megacity
(è una città cosmopolita che associamo a uno sviluppo urbano moderno e innovativo), come
altre città del Nord globale, mentre nel caso delle megalopoli pensiamo a dimensioni più
disagiate e sovrappopolate;
• La città globale è terreno di un’economia di tipo neoliberista, con modelli di sviluppo urbano
che disegnano le geografie del capitale: progetti di rigenerazione e ricostruzione della città
(cfr. città post- conflitto) o di nascita della città sono terreno di investimento di capitali e di
multinazionali che investono sulla città. Ci sono forme di urbanizzazione e urbanesimo
legate a una città smart, in cui si vuole ovviare ai problemi della società urbana ma al
contempo portano allo splintering urbanism (cioè un urbanesimo innovativo che si sviluppa a
pezzi di città che diventano quasi a sé stanti perché l’accesso a questi luoghi, per costi e
servizi, è riservato solo ad alcune parti della popolazione). Si può pensare a Rio de Janeiro
o a Mumbai, dove, in alcune zone, queste sembrano città moderne mentre altre zone sono
gravate dalla mancanza dei servizi sanitari di base, di acqua pulita, ecc. (cfr. tensione
città-periferia metaforica). A Delhi, anche per effetto dello smart urbanism, che somiglia a
forme di gentrificazione, in maniera sempre più corposa, sono stati espulsi gruppi sociali
poveri che prima vivevano nella città in zone sempre più periferiche: più ci si allontana dal
centro della città, più gli slums si moltiplicano. Nel caso delle città precedentemente citate,
non è il centro a essere sviluppato perché è lì, in quelle zone che definiremmo centrali, che
si concentrano gli slums. Lo splintering urbanism porta quindi a disuguaglianze sociali e a
forme di ingiustizia;
• Il diritto alla città di mira a una città più giusta, in cui si possa vivere in modo
Henri Lefebvre
equo, sostenibile, dignitoso, senza disuguaglianze o ingiustizie sociali;
CHE COSA COMPORTANO LE DISUGUAGLIANZE URBANE?
• Visione del documentario: Big cities, small children;
• Le disuguaglianze sociali possono essere anche disuguaglianze di genere (le donne sono
più esposte a violenze);
SFIDE GLOBALI
• Le disuguaglianze sono questioni che riguardano tutti gli abitanti della città e riguardano
soprattutto la fascia dei giovani, cioè quelli maggiormente marginalizzati, anche quando si
tratta di ricercare la voce per poter parlare;
• Queste disuguaglianze riguardano piccole, medie e grandi città;
• C’è il problema della casa (trovare adeguate strutture abitative), quella della mobilità e
della migrazione (economica, per conflitti, sociale, ovvero i figli dovrebbero poter aspirare a
uno status sociale rispetto ai genitori ma in Italia è il contrario: i figli di oggi arrivano a una
condizione sociale più bassa rispetto a quella che i loro genitori, alla loro età avevano
raggiunto);
• Problema dell’educazione;
• Ogni contesto urbano ha le sue specificità ma ciò che si ripete a livello globale sono due
questioni: un divario tra la crescita urbana e lo sviluppo inclusivo (le città crescono ma
includono sempre minor fette della popolazione) e un aumento della disuguaglianza e
dell’esclusione sociale (è una questione che riguarda in modo significativo la disuguaglianza
e una vivibilità urbana che sia per tutti);
ASPETTI CRUCIALI DELLA FORMA URBANA CONTEMPORANEA
• Gated communities (zone ad accesso controllato): enclave di sviluppo urbano avanzato
che, a causa della crescente disuguaglianza sociale prodotta dallo sviluppo, si rinchiudono
in comunità (che sono circondati da cancelli o porte controllate) per proteggersi da una
povertà e una disuguaglianza crescente della popolazione circostante che non può accedere
ai bisogni necessari. In queste comunità esclusive ci sono degli operatori di servizi che
puliscono gli spazi, ecc. che vengono dagli slums ma che sono estromessi dalla smart city,
cosa che poi porta all’allungamento del tempo di commuting (passaggio, trasporto) tra zona
periferica e centrale. Ciò crea maggiori difficoltà e disuguaglianze per queste fasce della
popolazione che vengono relegati in altre zone della città;
• Gentrificazione;
• Ghettizzazione, tanto in zone periferiche quanto in enclave centrali della città. Si tratta di
piccoli ghetti che prendono diverse forme (ghetti, slums, zona della banlieue francese -
sobborghi e periferie urbane francesi -, quartieri popolari);
• Contro-urbanizzazione; (Nord America; Australia; Europa nord-occidentale); dal centro alla
periferia/suburbs/ villaggi e piccoli centri extraurbani; l’emergere della “città diffusa”.
• Denominatore comune: aumento della disuguaglianza sociale, che scaturisce dal divario
sociale e razziale e lo intensifica, producendo esperienze e vissuti urbani molto diversi tra
loro;
CASO STUDIO: LA SOSTENIBILITÀ URBANA IN INDIA
Buon esempio di come a volta la partecipazione di giovani nella progettazione degli spazi
urbani possa portare a dei piccoli successi incoraggianti. La questione urbana è globale e
particolarmente sentita nel Sud Globale.
Contesto: l'India è una nazione, considerata sub-continente, in forte espansione urbanistica,
per rispondere al pressante fenomeno dell'urbanizzazione.
Rapporto del 2010: entro il 2030, 290 milioni di persone vivranno nelle città, 91 milioni di
famiglie saranno di ceto medio, 68 città conteranno una popolazione di oltre un milione di
persone, saranno necessari 1,2 trilioni di dollari per soddisfare la domanda prevista nelle
città indiane. Il paesaggio urbano dell'India ha assunto caratteristiche che si sono figurate in
modo molto netto, in risposta alla svolta neoliberista dell'India: il 1991 è considerata la data
dell'inizio dell'urbanesimo neoliberista.
Si parla di città sostenibili, città intelligenti, eco-città, nuove soluzioni urbane che si stanno
diffondendo nel Sud Globale e anche in India. Sono progettate per rispondere a molti
problemi, come la pressione demografica, i cambiamenti climatici, l'innovazione tecnologica,
l'ascesa sociale etc. Nascono così nuove forme e nuove esperienze urbane, che spesso
assumono la forma di gated communites - zone ad accesso controllato (USA, Sudamerica,
Australia, Asia), socialmente esclusive, caratterizzate da elevati livelli di sicurezza e un
unico, specifico capitale sociale (generalmente classi sociali più elevate) - .
Le maggiori minacce alle aree urbane sono l'approvvigionamento e la qualità dell'acqua, dei
servizi igienico-sanitari, l'energia, l'ambiente degradato e poco sicuro.
Sul progetto di costruire 100 nuove città intelligenti in India si è fondato il governo in carica in
India. Si parla di 100 smart cities mission, il progetto di costruire 100 città intelligenti in 5
anni. I 5 anni sono passati, ma sono state selezionate 99 città e hanno trovato i fondi.
L'obiettivo è quello di costruire spazi urbani puliti, sostenibili e inclusivi, facendo della città la
propria identità. Momento cruciale per la ricerca sulla trasformazione urbana dell'India, ma
spesso non ci sono dati e informazioni su come questi progetti sono ricevuti dalla
popolazione, come sono progettati,