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➸ parametrici (costi definibili tramite parametri di breve), discrezionali (definiti a discrezione del manager di breve-medio) e vincolati (ad esempio i sussidi previsti da legge, stipendi, ammortamento, TFR, oneri finanziari, di lungo);

➸ controllabili e non controllabili;

➸ effettivi e ipotetici.

Definiamo ora i cosiddetti costi misti o semivariabili:

Calcolati attraverso la formula = costi fissi totali + costo variabile unitario x volume produzione.

I costi fissi unitari variano al variare del volume di attività e si ottiene con il seguente calcolo:

CF = CF / volume attività

QUIZ 1

L'azienda Gamma sostiene i seguenti costi nel mese di settembre:

Il livello di produzione è pari a 15.000 unità:

1. qual è il costo di produzione unitario nel mese di settembre?

2. se nel mese di ottobre l'azienda dovesse diminuire la sua produzione mensile del 20%, come cambierebbero i suoi costi di produzione?

Punto 1

Punto 2

LA LEVA OPERATIVA

Essa è indicata

come il rapporto tra il margine di contribuzione e il reddito operativo, dove: il margine di contribuzione è la differenza tra i ricavi e i costi variabili, chiamato così perché è quel margine che dovrebbe contribuire alla copertura dei costi fissi. MLC/reddito operativo BREAK EVEN POINT Il BEP è uno strumento di controllo che serve a determinare il volume di produzione minimo per pareggiare costi (fissi e variabili) e ricavi. Ricordiamo: sono costi fissi quei costi che non cambiano con il variare del volume di produzione, sono variabili quei costi che variano in proporzione al volume di produzione. Si ottiene il volume di pareggio (BEP) quando i ricavi totali sono uguali ai costi totali (R = C), altri modi sono: C = a + bx oppure px = a + bx. Pertanto il volume di pareggio è dato dalla formula: TDove a sono i costi fissi (considerando anche la componente fissa dei costi misti) e p - b (b = componente variabile) è il margine lordo di

contribuzione ordinario. Dalla precedenti è possibile ricavare la formula del valore utile atteso:

Un esempio: = n. 5 000 unità di prodotto per raggiungere il pareggio economico.

= n. 6 200 unità per raggiungere la redditività attesa.

Oltre ad essere uno strumento di controllo, il BEP è uno strumento di simulazione economica, consente di valutare in anticipo l'impatto sul profitto di alcune variabili o come manovrarle verso un certo profitto:

  • volume;
  • prezzo di vendita;
  • capacità e programmi;
  • efficienza interna;
  • prezzi di acquisto.

Alcuni esempi di simulazione:

  1. A quanto ammonta il volume di pareggio se l'azienda peggiora la sua efficienza interna del 10%?
  2. Che profitto ottiene l'azienda se ridimensiona la sua capacità del 10% in termini economici e produce il volume di 5.000 unità?
  3. Di quanto dovrebbe aumentare il prezzo di vendita per portare il volume di pareggio a 4.000 di unità?

PRODUZIONE

DIVERSIFICATA

Quando invece la produzione è diversificata occorre individuare un'unità di misura che renda omogenea la quantità di produzione, questa può essere:

  • un'unità ponderale;
  • un'unità di input (ore di MOD);
  • monetaria (ricavi di vendita).

L'obiettivo è relativo alla ricerca del fatturato di pareggio, ovvero quel valore dei ricavi di vendita che copre tutti i costi, sia variabili che fissi. Consideriamo un esempio:

La formula generale è:

Dove k è l'indice di incidenza unitaria media dei costi variabili sui ricavi di vendita e 1 - k (= 1 -CV/fatturato) è il coefficiente di contribuzione (il peso che i costi variabili hanno sui ricavi).

Fatturato di pareggio singolo = fatturato di pareggio x mix.

Quantità di pareggio = fatturato di pareggio / prezzo.

RAGIONAMENTO DIFFERENZIALE

Esistono principalmente due tipologie di decisioni:

  • decisioni di breve periodo o operative:

Rientrato all'interno di questa categoria scelterelative al prezzo di vendita, all'eliminazione di prodotti o centri, alla sostituzione dellerisorse, all'accettazione di ordini speciale e tante altre;➸ decisioni di lungo periodo o di investimento.

Il ragionamento differenziale si fonda sulla contrapposizione tra vantaggi (A) e svantaggi (B)economici differenziali. La differenza tra A e B fornisce il risultato economico differenziale, se A èmaggiore il profitto è in crescita, se B è maggiore il profitto è ridotto.

I valori considerati nel calcolo sono solo i delta dei ricavi e dei costi che la decisione in esamecomporta rispetto alla struttura economica.

Un particolare problema è rappresentato dalla scelta del mix delle vendite, la natura del problemadecisionale è relativa al quesito: quale prodotto conviene spingere sul mercato, nel breve periodo? Ilproblema si pone quando i vari prodotti della gamma hanno in comune un mercato

Il problema dei prodotti della gamma è che dipendono dalle risorse interne e sono caratterizzati da scarsità e trasferibilità. Se i prodotti della gamma sono indipendenti, il problema non si pone e si cercherà di massimizzare la vendita di tutti. Il problema si risolve utilizzando la grandezza: margine lordo di contribuzione, questo va però commisurato ad una unità di variabile limitativa o risorsa scarsa.

BUDGETING

Si tratta di un programma delle operazioni di gestione da compiere in un certo periodo, finalizzato al raggiungimento di certi obiettivi con una quantificazione delle risorse occorrenti. Non si tratta di una previsione.

Si tratta di un programma globale o aziendale, articolato per centri di responsabilità, articolato per periodi infrannuali e tradotto in unità monetarie.

ESERCIZIO RIEPILOGATIVO

BUDGET PRODOTTO A PRODOTTO B TOTALE
Ricavi (p x q) 8,400,000 8,800,000 17,200,000
Provvigioni (% x r) 168,000 264,000 432,000
I margine commerciale (ricavi - provvigioni) 8,232,000 8,536,000 16,768,000
PRODOTTO A PRODOTTO B TOTALE
PRODUZIONE
Quantità da vendere 42,000 55,000 97,000
Rim finali 1,000 2,900 3,900
Rim iniziali 600 750 1,350
Quantità di produzione 42,400 57,150 99,550
BUDGET DI PRODOTTO
Mat (mat. kg x mat. euro/kg x q. di prod.) 1,272,000 4,114,800 5,386,800
Mod (mod ore x mod euro/ora x q. di prod.) 3,222,400 3,257,550 6,479,950
Mat di

provvigioni

Spese di pubblicità Spese per ricerche di mercato
105,000 120,000 225,000
80,000 60,000 140,000

II margine commerciale (Imargine - sp. pub. - sp. ric. mer.)

8,047,000 8,356,000 16,403,000

Spese commerciali indirette

x x x

III margine commerciale (II margine - sp. comm. ind.)

x x x

Attenzione: le spese di ricerca e sviluppo non sono da considerare come spese di ricerca di mercato e non vanno inserite all'interno del budget commerciale. I costi commerciali diretti sono considerati spese di pubblicità e le spese di distribuzione considerate come spese per ricerche di mercato

PRE-BUDGET

PRODOTTO A PRODOTTO B TOTALE
PRODUZIONE
Quantità da vendere 42,000 55,000 97,000
Rim finali 1,000 2,900 3,900
Rim iniziali 600 750 1,350
Quantità di produzione 42,400 57,150 99,550

BUDGET DI PRODOTTO

PRODOTTO A PRODOTTO B TOTALE
PRODUZIONE
Mat (mat. kg x mat. euro/kg x q. di prod.) 1,272,000 4,114,800 5,386,800
Mod (mod ore x mod euro/ora x q. di prod.) 3,222,400 3,257,550 6,479,950
Mat di

consumo (mat 339 200 285 750 624 950di consumo x q.prod.)

Spese gen ind. parte 216 879 292 327 509 207variabile

Tot C.V. industriali 5 050 479 7 950 427 13 000 907

Spese manutenzione 200 000 90 000 290 000impianti

Ammortamento 320 000 450 000 770 000impianti industriali

Tot C.F. diretti ind.li

Spese gen industriali 490 792

parte fissa

Tot costi ind.li 14 551 700

BUDGET ECONOMICO

BUDGET ECONOMICO PRODOTTO A PRODOTTO B TOTALE

1Ricavi 8 400 000 8 800 000 17 200 000

(Costi ind.li) 14 204 956,5

ULI (utile) 2 995 043,48

(Costi comm.li) 797 000

(Costi amm.vi) 800 000

(Spese ReD) x

RO 1 398 043,48

BUDGET ECONOMICO 1 PRODOTTO A TOTALERicavi 3 375 000 x

(Costi ind.li) 1 186 250 x

ULI (utile) 2 188 750 x

(Provvigioni) 84 375 x

(Costi comm.li) 135 000 x

(Spese generali) 850 000 x

(Spese ReD) 320 000 x

RO 799 375 x

(Oneri finanziari) 6 000 x

Rai 793 375 x

BUDGET ECONOMICO PRODOTTO A PRODOTTO B TOTALE

2Ricavi 8 400 000 8 800 000 17 200 000

(Costi variabili)MLC 3 229 166,24 884 670,08 4 113 836,32

(Costi fissi diretti)MSLC 2 524

166,24 164 670,08 2 688 836,32(Costi fissi indiretti)RO 1 398 043,48

Metodo 1: tutti i cv devono essere valorizzati sulla base dei volumi di vendita.

Metodo 2: i cv ind.li devono essere valorizzati per il volume di produzione, mentre i cv comm.li per il volume di vendita. Con questo metodo, devo inserire la variazione di rimanenze (RF - RI) valorizzata in base al costo primo industriale (costo variabile industriale unitario).

BUDGET FINANZIARIO

Il budget finanziario consente nello stimare il flusso di cassa (o cash flow) atteso in un dato periodo, allo scopo di verificare la sostenibilità finanziaria dei programmi aziendali.

Esso può essere presentato secondo il metodo:

  • diretto o analitico: indicando tutte le principali categorie di incassi e di pagamenti;
  • indiretto o sintetico: mediante la rettifica dell'utile o della perdita d'esercizio.

Importante tenere presente che il conto economico è costituito da ricavi e costi monetari e da ricavi e costi non monetari.

modo: i primi derivano da operazioni che comportano movimentazione di denaro, i secondi no (ad esempio: svalutazioni e rivalutazioni). ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI

L'analisi degli scostamenti non è altro che il confronto tra i risultati ottenuti da un'impresa e gli obiettivi che il management si era prefissato. La tecnica di analisi degli scostamenti si articola in varie fasi:

  1. confronto tra i dati di budget e i dati consuntivi per determinare un livello di scostamento globale (obiettivi di bdg - risultati a consuntivo);
  2. scomposizione dello scostamento globale in scostamenti elementari, essi servono per identificare la causa dello scostamento e i corrispondenti responsabili;
  3. ricerca delle cause degli scostamenti;
  4. ricerca di rimedi e provvedimenti correttivi.

Relativamente ai costi variabili: essi sono dati dal seguente prodotto = vol. di produzione x standard fisico x standard monetario

Relativamente allo scostamento globale, la formula può essere scritta anche in questo modo:

modo:budget originale - consuntivo puro

Dove:

  • BO è dato da vol. di produzione bdg x std fisico bdg x std mon dbg;
  • CP è dato da vol. di produzione cons x std fisico cons x std mon bdg.

Altre formule sempre relative ai costi variabili:

  • budget flex = vol. di produzione cons x std fisico bdg x std monetario bdg;
  • consuntivo a prezzi standard = vol. di produzione cons x std fisico cons x std monetariocons.

SCOSTAMENTO DEI RICAVI - metodo del prezzo

SCOSTAMENTO DEI RICAVI - metodo del MLC

MLC: margine lordo di contribuzione

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matteomusso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Controllo di gestione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Truant Elisa.