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⋅B
tra i due vettori. Geometricamente, è il modulo di un vettore
moltiplicato per la proiezione dell'altro su di esso.
■ In componenti: A =AxBx+AyBy+AzBz.
⋅B
■ Significato fisico: Fondamentale per definire il lavoro di una forza,
dove solo la componente della forza parallela allo spostamento
produce lavoro.
■ Proprietà: È commutativo (A =B
⋅B
) e distributivo rispetto alla somma.
⋅A
○ Prodotto Vettoriale (o Prodotto Croce): Il risultato è un vettore!
■ Modulo: C=A⋅Bsinθ, che geometricamente rappresenta l'area del
parallelogramma formato da A e B .
■ Direzione: Perpendicolare al piano formato da A e B
.
■ Verso: Si determina con la regola della mano destra. Punti le dita
nella direzione del primo vettore (A ), le curvi verso il
secondo vettore (B ), e il pollice esteso ti darà la direzione e
il verso del vettore risultante (C ).
■ Significato fisico: Cruciale per definire il momento di una forza e il
momento angolare.
■ Proprietà: È anticommutativo (A ×B =−(B
×A )) e distributivo rispetto alla somma.
Blocco 2: Cinematica – Descrivere il Moto
La meccanica è la branca della fisica che si occupa del movimento dei corpi e delle cause
che lo generano. Si divide in tre parti fondamentali:
● Cinematica: Studia il moto senza preoccuparsi delle cause (le forze).
● Statica: Studia le condizioni di equilibrio dei corpi.
● Dinamica: Studia il moto in relazione alle cause che lo producono (le forze).
Fondamentale è il concetto di sistema di riferimento (SR). Dire che un oggetto è in quiete
o in moto ha senso solo se si fissa un SR. Un punto materiale è un'approssimazione in cui
si considera che tutta la massa di un corpo sia concentrata in un unico punto e le sue
dimensioni siano trascurabili rispetto alle distanze coinvolte (es. Terra che orbita intorno al
Sole).
Le Grandezze Fondamentali del Moto:
● Traiettoria: È la linea che unisce tutte le posizioni occupate dal punto materiale nel
tempo. Può essere rettilinea, circolare o curvilinea.
● Posizione: Dove si trova il punto materiale in un dato istante (es. coordinata x in 1D).
● Spostamento (Δr ): La variazione della posizione del corpo. È il vettore
che va dalla posizione iniziale a quella finale. In 1D, può essere trattato come una
quantità con segno (Δx).
● Distanza Percorsa: È la lunghezza totale della traiettoria percorsa, senza tenere
conto del verso.
Le trasformazioni di Galileo descrivono come le coordinate e le velocità di un oggetto si
trasformano tra due sistemi di riferimento inerziali in moto relativo uniforme l'uno rispetto
all'altro.
Blocco 3: Dinamica – Le Cause del Moto
La dinamica introduce il concetto di forza come causa del moto.
Le Leggi di Newton:
1. Prima Legge di Newton (Principio di Inerzia): Un corpo permane nel suo stato di
quiete o di moto rettilineo uniforme finché non interviene una forza esterna a
modificarne lo stato. Questo definisce anche i sistemi di riferimento inerziali.
2. Seconda Legge di Newton (Principio Fondamentale della Dinamica): La forza
risultante (∑F) che agisce su un corpo è direttamente proporzionale alla sua massa
(m) e all'accelerazione (a) che esso acquista. In forma vettoriale:
∑F=ma
Questa legge può essere anche scritta in termini della quantità di moto (P=mv): la
forza risultante è uguale alla derivata temporale della quantità di moto:
∑F=dtdP
3. Terza Legge di Newton (Principio di Azione e Reazione): Se un corpo A esercita
una forza su un corpo B (azione), allora il corpo B esercita una forza uguale e
contraria sul corpo A (reazione).
Forze Importanti:
● Forza Peso (P ): Forza di attrazione gravitazionale. È una forza
conservativa.
● Forza Elastica (F el)
: Forza esercitata da una molla, proporzionale allo
spostamento dalla posizione di equilibrio e in verso opposto (Legge di Hooke). È
una forza conservativa.
● Forze di Attrito: Si oppongono al moto.
○ Attrito Statico (μs)
: Agisce su corpi fermi e impedisce il moto.
○ Attrito Dinamico (μd)
: Agisce su corpi in movimento. Il coefficiente di attrito
dinamico è generalmente minore di quello statico (μs>μd).
○ Attrito Volvente: Attrito che si crea quando un oggetto rotola.
Le forze di attrito sono generalmente forze non conservative.
Lavoro ed Energia:
Il lavoro (W) è una grandezza scalare che rappresenta il trasferimento di energia da o verso
un sistema tramite l'applicazione di una forza. Si definisce come l'integrale del prodotto
scalare della forza lungo lo spostamento:
W=∫F⋅ds
Il lavoro può essere positivo (se la forza ha una componente nella direzione dello
spostamento), negativo (se è opposta) o nullo (se è perpendicolare). Per un gas che si
espande o si contrae, il lavoro compiuto è W=∫pdV.
La potenza (P) è il tasso con cui il lavoro viene compiuto o l'energia viene trasferita. Si
definisce come la derivata del lavoro rispetto al tempo, o come il prodotto scalare tra forza e
velocità:
P=dtdW=F⋅v
L'unità di misura della potenza è il Watt (W), che equivale a Joule al secondo (J/s).
L'energia cinetica (Ek) è l'energia associata al movimento di un corpo. Per un punto
materiale di massa m e velocità v, è definita come:
Ek=21mv2
Il Teorema dell'Energia Cinetica stabilisce che il lavoro totale compiuto su un sistema è
uguale alla variazione dell'energia cinetica del sistema stesso:
Wtot=ΔEk=Ek,f−Ek,i
Questa relazione è valida per qualunque tipo di forza e qualsiasi percorso.
Forze Conservative ed Energia Potenziale:
Una forza si dice conservativa se il lavoro totale che compie su un punto materiale lungo
una traiettoria chiusa è nullo, o equivalentemente, se il lavoro compiuto non dipende dalla
traiettoria percorsa, ma solo dalle posizioni iniziale e finale. A una forza conservativa è
associata un'energia potenziale (Ep), che è un'energia legata alla configurazione di un
sistema. Il lavoro compiuto da una forza conservativa è uguale all'opposto della variazione di
energia potenziale:
W=−ΔEp=Ep,i−Ep,f
Esempi di forze conservative includono la forza peso (energia potenziale gravitazionale
Ep=mgh) e la forza elastica di una molla (energia potenziale elastica Ep=21kx2).
Conservazione dell'Energia Meccanica:
L'energia meccanica (Emecc) di un sistema è la somma dell'energia cinetica e dell'energia
potenziale:
Emecc=Ek+Ep
Se su un sistema agiscono soltanto forze conservative, allora l'energia meccanica totale del
sistema si conserva, cioè rimane costante nel tempo:
Emecc,i=Emecc,f ΔEmecc=0
⟹
Se sono presenti forze non conservative (dissipative), come l'attrito, l'energia meccanica non
si conserva. In questo caso, il lavoro delle forze non conservative è pari alla variazione
dell'energia meccanica:
Wnc=ΔEmecc
In generale, la legge di conservazione dell'energia afferma che la variazione totale di
energia di un sistema è data dallo scambio di energia in entrata meno quella in uscita
(Ein−Eout=ΔEsis). L'energia totale di un sistema può essere somma di energia meccanica,
chimica, termica e di altro tipo (es. nucleare, elettromagnetica).
Blocco 4: Sistemi di Particelle e Urti
Centro di Massa (CM):
Un corpo qualsiasi può essere pensato come composto da tanti punti materiali (o particelle).
Il Centro di Massa (CM) è il punto che rappresenta la posizione media di tutta la massa di un
sistema. Per un sistema di punti materiali, la sua posizione vettoriale rcm
è data da:
Msisrcm=∑imiri
dove Msis
è la massa totale del sistema e mi
e ri
sono la massa e il vettore posizione di ogni
singola particella.
Il moto del centro di massa è particolarmente interessante. Derivando l'espressione del CM
rispetto al tempo, si ottiene che la quantità di moto totale di un sistema di punti materiali,
associata al suo centro di massa, è data dalla somma delle quantità di moto delle singole
masse:
Psis=Msisvcm=∑imivi
Derivando ancora rispetto al tempo, si ottiene la Seconda Legge di Newton per il Centro di
Massa: la massa totale del sistema per l'accelerazione del centro di massa è uguale alla
somma di tutte le forze esterne che agiscono sul sistema:
Msisacm=∑Fext
Questo significa che, se la risultante delle forze esterne è nulla, il centro di massa continuerà
a muoversi con velocità costante (o a rimanere fermo), indipendentemente dalle forze
interne (es. un proiettile che esplode continua una traiettoria parabolica).
Conservazione della Quantità di Moto:
Questo porta direttamente alla Legge di Conservazione della Quantità di Moto: in assenza di
forze esterne, la quantità di moto totale di un sistema isolato si conserva, ovvero rimane
costante nel tempo:
∑Fext=0⟹dtdPsis=0⟹Psis=costante
Anche se la quantità di moto di un sistema è costante, la sua energia meccanica totale può
subire variazioni per via di forze interne non conservative (ad es. reazioni chimiche di
esplosione).
Urti tra Corpi:
Gli urti sono interazioni in cui due o più corpi si applicano forze intense per un breve periodo
di tempo. Durante un urto, le forze interne tra i corpi sono molto maggiori di qualsiasi forza
esterna, e quindi la quantità di moto totale del sistema si conserva.
Si distinguono tre tipi principali di urti:
1. Urto Perfettamente Elastico:
○ Si conservano sia la quantità di moto totale del sistema che l'energia cinetica
totale del sistema.
○ In urti centrali (in una dimensione), la velocità relativa di avvicinamento è
uguale (in modulo e opposta in segno) alla velocità relativa di allontanamento
dopo l'urto.
○ Il coefficiente di restituzione (e) è e=1.
2. Urto Anelastico:
○ Si conserva solo la quantità di moto totale del sistema.
○ L'energia cinetica totale non si conserva; una parte viene convertita in altre
forme di energia (calore, suono, deformazione).
○ Il coefficiente di restituzione è 0<e<1.
3. Urto Perfettamente Anelastico:
○ È il caso estremo di urto anelastico in cui i corpi si attaccano e si m