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LE 9 FORME DI INTELLIGENZA

Compiti diversi richiedono intelligenze diverse o combinazioni di intelligenze diverse. Secondo Gardner diversi tipi di informazione sollecitano diverse zone del nostro cervello, e quindi i processi di diversi tipi di informazione portano allo sviluppo delle diverse intelligenze. Intelligenza linguistica1. : "pensare con le parole e riflettere su di esse" È caratterizzata da una sensibilità per il significato delle parole, per l'ordine tra esse e per le funzioni proprie del linguaggio come convincere, trasmettere informazioni, ...; la capacità di ragionamento astratto e di pensiero simbolico. Intelligenza logico matematica2. : "pensare con i numeri e riflettere sulle loro relazioni". Gli alunni che comprendono le proprietà di base dei numeri, i principi di causa ed effetto e la corrispondenza di valore univoco; prevedere quali oggetti galleggiano, affondano, ecc; riconoscere schemi, lavorare con simboli astratti comele figure geometriche e infine trovare i nessi tra informazioni separate edistinte. Intelligenza musicale3. : "pensare con e sulla musica". Spiccata capacità di riconoscere, ricostruire, comporre brani musicali sulla base del tono, del ritmo e del timbro. Chi cresce con un'intelligenza di questo tipo sviluppata, ha la capacità di usare la voce e gli strumenti musicali; la sensibilità ai suoni dell'ambiente. Intelligenza visuo - spaziale4. : "pensare con immagini visive e fare elaborazioni su di esse". È propria di chi ha un buon senso dell'orientamento, di chi non ha difficoltà nella realizzazione di mappe e carte geografiche. Pensare con l'intelligenza spaziale significa pensare per immagini e disegni, avere una memoria visiva, ovvero ricordare un testo o una parola per la sua collocazione nella pagina del libro. Puzzle, modellini e giochi di costruzione. Intelligenza Corporeo - cinestetica5. : "pensare con e sui

movimenti e i gesti". Interessa la dimensione corporea. Chi ha sviluppato maggiormente tale intelligenza, ha bisogno di esperienze concrete, di muoversi e di passare le informazioni attraverso il corpo. Si ha un'elevata sensibilità tattile e una coordinazione e armonia motoria.

Intelligenza interpersonale6. : "avere successo nelle relazioni con gli altri". Si tratta di un alunno abile nella costruzione di relazioni, si fa spesso mediatore in dispute, sa comprendere gli altri, fa prevalere il desiderio di socializzazione e di interazione, si adatta bene alla vita di gruppo ed è portato a sviluppare empatia verso gli altri.

Intelligenza intrapersonale7. : "riflettere sui propri sentimenti, umori e stati mentali". Fa riferimento alla conoscenza intima delle proprie emozioni e delle proprie disposizioni interne (motivazionali o affettive). Si tratta di una forte personalità che però non viene messa in relazione con gli altri. Si preferiscono

Attività elavori individuali mostrando quindi un senso di indipendenza. Capacità di classificare e discriminare i propri sentimenti, definendoli attraverso un sistema simbolico elaborato (simbolico perché porta dietro un linguaggio, delle rappresentazioni mentali).

Le ultime sue hanno basi empiriche meno forti. Risultano un'estensione della teoria originale (7 intelligenze).

Intelligenza naturalistica8. : "Pensare alla natura e al mondo che ci circonda" È la capacità di classificare gli elementi dall'ambiente riconoscendo le loro differenze e il modo in cui si relazionano tra loro, e di utilizzare queste informazioni per interagire con loro in modo benefico.

Intelligenza Esistenziale9. : "Pensare alle questioni etiche ed esistenziali". È l'attitudine dell'uomo a interrogarsi sulla realtà, cercando risposte su ciò che non capisce. Si manifesta nella scienza, nella mitologia, nella

religione, nell'elaborazione di sistemi filosofici e nelle varie forme d'arte. L'intelligenza esistenziale rende il bambino incline alla riflessione sulle tematiche che risultano solitamente oggetto d'indagine filosofica. La capacità di risolvere problemi o di realizzare prodotti apprezzati in uno o più ambienti culturali. Gardner definisce l'intelligenza come la potenzialità biologica e psicologica che si può realizzare in misura maggiore o minore a seconda dei fattori esperienziali, culturali e motivazionali che influiscono su una persona. Ogni intelligenza non deve essere confusa con un ambito o una disciplina: ogni ambito può essere perseguito usando varie intelligenze, ad esempio una performance musicale richiede l'intelligenza corporeo-cinestetica, personale e musicale. Una particolare intelligenza può essere usata in una miriade di campi diversi, per esempio l'intelligenza religiosa può essere espressa attraverso la filosofia, l'arte, la letteratura e molte altre forme di espressione culturale.

La scultura spaziale può essere impiegata in ambiti come la scultura, la navigazione, ...

Le intelligenze sono collegate a un contenuto del mondo. La persona che possiede una certa intelligenza ha una capacità di cognizione, cioè di elaborare le informazioni, che risulta efficace con un certo tipo di informazioni e contenuti.

QUESTIONARIO DI RILEVAZIONE DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE Per capire la distribuzione delle intelligenze sarebbe utile somministrare il Questionario di rilevazione delle intelligenze multiple agli alunni, che è un inventario riguardante la preferenza degli alunni, ma non misura l'intelligenza.

Agli alunni viene chiesto di inserire in un MODULO "1", se sono d'accordo con l'affermazione, e "0" se non sono d'accordo.

Una volta completato il questionario, gli insegnanti eseguiranno i calcoli per individuare il profilo dell'alunno. Il primo passo consiste nel calcolare il punteggio dato dai ragazzi per

Ogni tipo di intelligenza, quindi poi è sufficiente sommare i punteggi. Inseguito, si può calcolare quale ambito di intelligenza è più forte.

Per i bambini non ancora capaci di leggere viene fornita una serie di 27 immagini e l'alunno deve cerchiare quelle che rappresentano le attività che gli piace più svolgere.

Ricordare:

  • Tutti possiedono tutte le intelligenze
  • È possibile rafforzare un'intelligenza
  • Le preferenze per i diversi tipi di intelligenza possono cambiare
  • Lo scopo della teoria è potenziare le persone

Il problema delle tecnologie viene introdotto da McKenzie rispetto alle abilità che vengono considerate necessarie per il ventunesimo secolo.

Le abilità nel XXI secolo sono:

  • Abilità tecnologiche e informatiche
  • Abilità dell'alfabetismo informatico
  • Abilità di soluzione di problemi
  • Abilità di collaborazione
  • Abilità di flessibilità
Abilità di creatività Lui parte da queste abilità e dalle 9 intelligenze e si chiede se c'è una teoria valida su cui fondare le pratiche di insegnamento che rispondano a questi bisogni? Molte intelligenze includono queste abilità, ma queste abilità non esauriscono lo spettro delle abilità a cui ogni intelligenza abilita. Il nesso tra tecnologie Didattiche e intelligenze multiple: Si possono connettere tra loro le Tecnologie Didattiche e le Intelligenze multiple in modo da modificare la relazione educativa tra insegnante e alunno. La tecnologia valorizza le caratteristiche dell'allievo valorizzando le Intelligenze Multiple nella classe e la teoria delle IM sono un solido fondamento per l'integrazione. Quindi alla domanda iniziale in cui ci si chiede se c'è una teoria che possa essere rispondente ai bisogni della società contemporanea, la risposta è SI poiché se consideriamo la Teoria

Delle Intelligenze multiple di Gardner si vede che vi è una corrispondenza tra le abilità sottese alle intelligenze e le abilità considerate fondamentali.

Relazione tra le discipline di insegnamento e le intelligenze. McKenzie individua una relazione di tipo debole (lamette in circolo perché va più in direzioni) tra le discipline di insegnamento e le intelligenze.

Ma la scuola è organizzata tradizionalmente in ambiti, e questi non coincidono con le intelligenze, ma forniscono occasioni di attività e di esperienza affinché queste intelligenze possano essere sviluppate e utilizzate. È una relazione intesa come un'occasione che l'allievo ha di cimentarsi con quelle capacità che sono proprie di un certo ambito.

Quindi, da un punto di vista del lavoro scolastico, McKenzie fa una distinzione di 3 diversi ambiti, dove ogni ambito si riferisce a un gruppo di 3 intelligenze:

Intelligenze Logica Ambito

AMBITO INTERATTIVO: è composto dalle intelligenze verbali, interpersonale e cinestetica; queste forme di intelligenza vengono chiamate interattive perché, anche se possono essere stimolate con attività passive, normalmente permettono di arrivare alla comprensione sollecitando ed incoraggiando l'interazione. Sono essenzialmente dei processi sociali.

AMBITO ANALITICO: comprende le intelligenze musicale, logica e naturalistica; si chiamano analitiche perché possono avere una componente sociale o introspettiva, ma promuovono l'analisi e l'inclusione dei dati all'interno di schemi esistenti. Sono prevalentemente processi euristici.

AMBITO INTROSPETTIVO: è composto dalle intelligenze esistenziale, intrapersonale e visiva. Queste intelligenze hanno una componente chiaramente affettiva. Queste 3 intelligenze

sono introspettive perché richiedono all'alunno di guardare dentro di sé e di partecipare affettivamente alla sua esperienza e alle sue convinzioni per dare senso ai suoi apprendimenti. Le intelligenze introspettive sono essenzialmente processi affettivi. Questa ruota degli ambiti aiuta l'insegnante nella pianificazione equilibrata delle attività, secondo due diverse strategie: 1. Si può scegliere un'ambito. Questo permette di creare una lezione che stimoli un ampio ventaglio di intelligenze, rispettando la distribuzione delle intelligenze nella classe. 2. Si può focalizzare l'attenzione in un ambito e mettere in risalto le interconnessioni tra due o tre intelligenze. International Society for Technology in Education (ISTE) ha individuato gli
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
23 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Noemi.amari di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie didattiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Martini Berta.