Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LE GERARCHIE SOCIALI
Il primo elemento della struttura sociale sono le gerarchie sociali, che portano potere. Ciò significa che in società ci sono dominati e dominanti, cioè qualcuno che decide e qualcuno che rispetta quelle decisioni. La gerarchia è ancora più forte nei casi delle dittature, ma funziona al massimo livello quando non si vede, quando si fatica a capire da dove provengano le decisioni. In questo ultimo caso o la gerarchia viene nascosta, oppure la decisione in questione non dipende dalla gerarchia ma da un sistema interpersonale, come il mercato. Le gerarchie possono cambiare, può darsi che si verifichi un sovvertimento, cioè che siano sovvertite, che cambino dopo una rivoluzione. Ciò porta anche a un mutamento significativo dei rapporti sociali. Le gerarchie possono cambiare anche attraverso lotte interne, come la successione di un governo, che porta con sé anche le proprie élite. Ciò non porta ad alcun
significativo cambiamento sociale. Può capitare che si generino dei movimenti sociali per contestare le gerarchie, per portare avanti idee innovative, ai giorni nostri sono esempi il movimento femminista (che nasce dal basso, da persone già attive) e il movimento ambientalista (che esisteva già prima, ma ha ricevuto copertura mediatica fondamentalmente grazie a Greta).
Oltre al potere la gerarchia sociale ha un altro aspetto fondamentale: il privilegio. Questo è uno degli elementi del potere, chi lo possiede agisce per mantenere e aumentare il proprio potere.
Gli strumenti del potere sono principalmente:
- Il denaro: chi ha più soldi manda avanti la società, chi ha posizioni di comando ha più risorse per mantenere e aumentare il proprio potere.
- L'ideologia: chi ha consenso fa meno fatica a mantenere il potere, per fare questo è necessaria l'ideologia, si deve cioè convincere che quel potere è giusto.
- Le
istituzioni: veicolano i valori del potere e contribuiscono alla loro diffusione.
LE NORME E LE ISTITUZIONI
Sono prodotte dalle gerarchie, si dividono in norme legali, di convivenza civile, consuetudini e morali.
Anche le norme sono soggette a cambiamenti, come le gerarchie. Nei periodi di transizione fra modelli di società o di crisi sociale si verifica questo cambiamento. Le norme morali, ad esempio, sono cambiate dal '900 ai giorni nostri.
Anche le istituzioni sono soggette a cambiamenti, può essere che fra 50 anni alcune istituzioni spariscano, o cambino. Ciò che verrà dopo è sconosciuto, dipenderà dalle nuove gerarchie. Questo avviene perché può darsi che queste istituzioni centenari non soddisfino più le necessità della società futura. Le forme politiche cambiano insieme a quelle economiche.
Appunti di E. Parzani
Pag. 25
UniBg SCO – Sociologia Generale A+B
Il cambiamento istituzionale viene fatto per
Aumentare la democrazia se proviene dal basso, dall'alto sarà più portato ad aumentare le restrizioni. La direzione dipende da ciò che succede fuori, da come muta la società.
LA CULTURA E I VALORI
In sociologia la cultura assume un significato più ampio di quello canonico, riveste tutte le attività umane, anche quelle legate agli istinti, ai bisogni. Ci sono culture legate alla sessualità, al cibo (vedi programmi tv di cucina). Non c'è quasi nulla che l'uomo faccia per puro istinto, tutto deriva dalla cultura. Anche le reazioni istintive, come la paura, derivano dalla cultura alla quale si appartiene (tranne nel caso di pericolo fisico). Gli esseri umani tendono a giustificarsi, anche nelle situazioni più estreme (es. Processo di Norimberga), in questo senso l'essere umano ha bisogno di significati per agire. L'uomo non vive di istinti veri e propri, vive di istinti "mascherati" da significati.
dalla cultura.Il rapporto fra natura e cultura è reciproco, non si vive senza dimensione culturale, così funziona in società. Senza cultura e senza tecnologia l'uomo non sopravvive, in questo senso è una questione di debolezza istintuale, è la debolezza dell'uomo. Tutti gli ambienti in cui l'uomo vive sono costruiti, anche per quanto riguarda la natura. Quando l'uomo sta nella natura la modella, la costruisce per sopravvivere, utilizza la tecnica per sopravvivere, senza di essa l'uomo non riuscirebbe a sopravvivere. Linguaggio e religione sono due forme di cultura ed esistono da sempre, secondo alcuni studiosi queste sono nate proprio dall'esigenza di sopravvivere. La prima per trasmettere il sapere necessario per sopravvivere, la seconda nasce dai culti dei morti, dalla necessità di gratificare i propri morti. Non è possibile uscire da questa sfera. Più avanti nascono le prime vere e proprie
Espressioni culturali artistiche, come i primi graffiti, le pitture rupestri. Rappresentare gli animali, di cui i primitivi avevano fondamentalmente paura, serviva per padroneggiarli, per sentirsi superiori. In questo senso aveva senso pratico. Avviene lo stesso con i demoni e le divinità, ad esempio i totem. Proteggersi dalla natura è uno degli obiettivi della storia umana, per fare questo l'uomo sia ai giorni nostri c'è l'idea di integrare la tecnica con il corpo umano, i famosi microchip sottocutanei. Non è detto che vengano mai realizzati, magià dal fatto che se ne parli si desume che l'uomo sta ancora cercando di ricostruire il mondo. La cultura si lega alla tecnica, ma esistono anche aspetti meramente culturali: i valori. Si pensava che i valori nascessero dalle istituzioni, come scuola o religione, ma oggi si tende a non pensarla più così. I valori religiosi sono in declino.
così anche quelli scolastici. Oggi si tende a dare maggiore importanza ai valori veicolati dalla sfera privata, rispetto a quelli della sfera pubblica.LA COMUNICAZIONE
La comunicazione è sempre esistita, ad esempio Stonehenge era un luogo di comunicazione di massa dei popoli più antichi, che poteva avvenire tramite i riti sacri o la collaborazione.
La comunicazione si evolve nel corso dei secoli, in particolare è importante la nascita della stampa, che portò al fenomeno dell'"opinione pubblica". Da un lato c'è il potere, il comando, dall'altro ci sono i salotti, le riviste, l'opinione dei cittadini che in un modo o nell'altro può contrastare, criticare o analizzare il potere. Habermas sviluppò l'idea secondo cui l'opinione pubblica sia diventata talmente potente da rendere la società
Appunti di E. Parzani
Pag. 26
UniBg SCO - Sociologia Generale A+B
Unasorta di forum dove si scambiano le idee e le opinioni, prendendo così anche decisioni. Questo è un ideale utopistico, moderno e feticistico. Esiste anche nell'opinione pubblica, Il potere i giornali sono fatti generalmente da chi è più abbiente. Nasce anche la stampa popolare, ma per questo servono sindacati, partiti... chi ha più soldi riesce ad acquisire più potere. L'informazione si può fare sia con i soldi sia con la militanza politica, le cose possono coincidere. Chi ha meno soldi può organizzarsi in pubblico per raccogliere fondi fra i membrie stampare un giornale, per poi distribuirlo normalmente. Oggi utilizzano la retorica "dell'attentato alla libera opinione" per contrastare chi li critica, L'informazione non è il luogo ideale in cui circola liberainformazione, ma va di pari passo con gli interessi sociali e politici. L'industria
Deve produrre anche le persone adatte a consumare le merci, in questo senso l'industria capitalistaplasma e forma le menti degli individui. Ogni sistema sociale fa questo, ad esempio il sistema sociale medievale lo faceva sostanzialmente attraverso la religione.
CHOMSKY
Diventò un grande studioso della comunicazione contemporanea, sosteneva che i media hanno sostanzialmente una sola funzione: servono a fare propaganda per il sistema capitalistico.
La propaganda funziona tramite:
- Poche imprese monopolizzano il settore, diventando sempre di più delle grandi conglomerate producendo quindi vari contenuti, su varie piattaforme
- Pubblicità: soprattutto sulla televisione esiste un palinsesto preciso, che viene fatto dagli inserzionisti pubblicitari maggiori, in modo da rendere le proprie pubblicità adatte al programma che attira un determinato pubblico. In base alle pubblicità vengono selezionati i programmi.
In televisione la pubblicità ha uno spazio