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S.R.L. - Responsabilità degli amministratori in ambito Srl
La responsabilità degli amministratori in ambito Srl è delineata dalla norma Art. 2476, che prevede i presupposti per l'insorgere della responsabilità (inadempimento dei doveri imposti dalla legge e dallo statuto) e le caratteristiche (solidale e per colpa).
Inoltre, l'Art. 2476 dispone che la legittimazione a proporre l'azione spetta a ciascun socio individualmente, che ha la possibilità di ottenere la revoca dell'amministratore (revoca giudiziale).
La norma stabilisce anche una maggioranza qualificata, ma anche una "minoranza di blocco", necessari ai fini della rinuncia dell'azione o transazione da parte della società.
La norma ripete il contenuto dell'Art. 2394 e 2395 e sancisce la responsabilità, in solido con gli amministratori, dei soci che abbiano intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la società, per i soci o per i...
terzi.L'approvazione del bilancio da parte dei soci non implica la liberazione degli amministratori delle loro responsabilità. Sono salvi i diritti dei terzi acquisiti in buona fede. Spetta a chi legge la norma e la interpreta completare questa disciplina non del tutto esplicita.
a) Responsabilità verso la società;
Gli amministratori sono responsabili verso la società dei danni derivanti dall'inosservanza dei doveri adessi imposti dalla legge e dall'atto costitutivo per l'amministrazione della società. Come nelle Spa il risultato negativo dell'attività sociale o dei singoli atti non è sufficiente a determinare la responsabilità (Art. 2476);
I soci di una srl hanno diritto di avere dagli amministratori notizie sullo svolgimento degli affari sociali, di consultare i libri sociali ed i documenti relativi all'amministrazione (come nelle Spa); anche nella srl si applica la regola
dichiara la propria approvazione dell'atto dannoso. Inoltre, è importante sottolineare che l'incandidabilità riguarda esclusivamente le scelte gestorie e non si estende ad altri ambiti. La responsabilità è solidale, il che significa che tutti gli amministratori sono responsabili delle decisioni prese, anche se alcuni di loro si dimostrano esenti da colpa. Tuttavia, chi dimostra di essere a conoscenza dell'atto dannoso che si stava per compiere e ha dato pubblicità del proprio dissenso non è considerato responsabile. In questo caso, si applica in via analogica la disciplina delle Società per Azioni (Spa), che prevede modalità specifiche per precostituire la prova del dissenso. Nel caso di un organo amministrativo collegiale, il dissenso può essere formalizzato attraverso la registrazione del voto contrario nel libro delle decisioni del consiglio o in forma scritta. Nel caso di una consultazione scritta o di un consenso espresso per iscritto, l'amministratore dovrà estendere il dissenso nel documento attraverso il quale dichiara la propria approvazione dell'atto dannoso. In conclusione, la prova del dissenso va ricavata a seconda del tipo di organo amministrativo e può essere ottenuta attraverso diverse modalità, come la registrazione del voto contrario o l'estensione del dissenso in un documento scritto.esecuzione dell'atto, si può presentare una richiesta scritta al consiglio di amministrazione, esprimendo la propria volontà di compiere l'atto. In caso di maggioranza dei consiglieri favorevoli, è necessario fornire una prova scritta del proprio dissenso. In caso contrario, se si è contrari al compimento dell'atto, si può esercitare il potere di veto per bloccare l'atto dannoso. In ogni caso, l'amministratore è responsabile di dimostrare di essere immune da colpa, avendo vigilato ed agito diligentemente per impedire o ridurre il danno. Dal punto di vista processuale, ogni socio ha il diritto di agire in giudizio, indipendentemente dalla sua partecipazione e senza la necessità di una delibera o decisione sociale. Tuttavia, c'è ancora incertezza sulla necessità di una decisione preventiva dei soci.necessità di una previa decisione ci sono diverse interpretazioni, alternative tra loro:- L’interpretazione analogica: affinché una Srl possa provare l'azione sociale di responsabilità è necessaria l'autorizzazione a mezzo di apposita delibera assembleare come previsto dalle Spa;
- L’interpretazione sistematica: la tesi opposta viene ritenuta simmetrica rispetto alla regola che prevede una deliberazione maggioranza qualificata per l'approvazione della rinuncia all'azione o la sua transazione ed a quella che prevede la competenza dei soci a deliberare l'azione di responsabilità verso i sindaci;
- L’interpretazione pragmatica: nel caso di amministrazione disgiuntiva, ammettere l’iniziativa degli amministratori esporrebbe la società al rischio di azioni giudiziarie incrociate e non bencoordinate tra loro.
Se all'amministratore-socio possa impedirsi l'esercizio del voto nelle deliberazioni riguardanti la propria responsabilità;
Se la deliberazione presa con voto favorevole di almeno 1/5 del capitale sociale comporti l'automatica revoca dell'amministratore;
Il termine di prescrizione è di 5 anni con decorrenza dalla data in cui si manifesta il danno.
b) Responsabilità verso i creditori sociali;
Con il codice della crisi del 2019 è reintrodotta la responsabilità verso i creditori sociali anche per la Srl.
c) La responsabilità verso i singoli soci/terzi direttamente danneggiati;
Anche nella Srl i singoli soci o i terzi possono agire per pregiudizio patito, purché abbia inciso in via diretta ed immediata sul loro patrimonio.
Il socio o il terzo potrebbe ESERCITARE l'azione sociale sia in caso di danni diretti e riflessi.
L'azione può essere promossa entro 5 anni dal momento in cui il danno si èverificato.
L'Art. 2476 comma 8 "sono altresì solidalmente responsabili con gli amministratori, ai sensi dei precedenti commi, i soci che hanno intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la società, i soci o i terzi" estende la disciplina della responsabilità fin qui esaminata anche ai soci (non amministratori) che hanno intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la società, per gli altri soci o per i terzi.
La responsabilità dei soci (che abbiano deciso o autorizzato l'atto dannoso) in questo caso è solidale con quella degli amministratori che abbiano attuato l'atto dannoso.
La prescrizione di ogni responsabilità è quinquennale, a partire, con decorrenza al momento in cui si sono prodotte le conseguenze dannose della condotta del socio.
L'azione in esame, in caso di liquidazione giudiziale della
di quello delle adunanze e delle deliberazioni dell'assemblea. Inoltre, il socio ha il diritto di richiedere informazioni sulla gestione sociale e di proporre interrogazioni e mozioni all'assemblea. Nelle Srl: il controllo dei soci è più ampio rispetto alle Spa. Oltre ai documenti consultabili dai soci nelle Spa, i soci di una Srl hanno il diritto di richiedere informazioni sulla gestione sociale, di proporre interrogazioni e mozioni all'assemblea e di nominare un revisore legale dei conti. Nelle società quotate: il controllo dei soci è ancora più esteso. Oltre ai diritti previsti per le Spa e le Srl, i soci di una società quotate hanno il diritto di partecipare all'assemblea generale, di votare e di proporre candidature per il consiglio di amministrazione. Sistemi alternativi di amministrazione e controllo Oltre al controllo dei soci, esistono anche sistemi alternativi di amministrazione e controllo nelle società di capitali. Questi sistemi prevedono la separazione delle funzioni di amministrazione e controllo, al fine di garantire una maggiore trasparenza e indipendenza. Uno dei sistemi alternativi più diffusi è il cosiddetto "sistema dualistico", che prevede la presenza di due organi distinti: il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione. Il consiglio di sorveglianza ha il compito di controllare l'operato del consiglio di gestione e di prendere decisioni strategiche, mentre il consiglio di gestione si occupa dell'amministrazione quotidiana della società. Un altro sistema alternativo è il "sistema monistico", che prevede la presenza di un unico organo di amministrazione e controllo, chiamato consiglio di amministrazione. In questo caso, il consiglio di amministrazione ha il compito sia di amministrare la società che di controllarne l'operato. Conclusioni Il controllo dei soci rappresenta un elemento fondamentale nel diritto societario. Esistono diversi livelli di controllo, a seconda del tipo di società di capitali. Inoltre, esistono anche sistemi alternativi di amministrazione e controllo, che prevedono la separazione delle funzioni di amministrazione e controllo. Questi sistemi hanno lo scopo di garantire una maggiore trasparenza e indipendenza nella gestione delle società.deliberedell'assemblea (il controllo sulla gestione è riservato al collegio sindacale o all'organo di vigilanzaOdv). La ragione di questo risiede come accennato prima nel fatto di assicurare riservatezza edefficienza all'amministrazione sottraendola al rischio di "concorrenza".Nelle Srl: siccome la società è più snella, è presente, invece, un controllo "decisamente più ampio" e- penetrante nella gestione. Il socio non amministratore può accedere liberamente a tutti i libri sociali eai documenti, inclusi quelli che riguardano le decisioni gestorie. È quindi riconosciuto in capo al socioil diritto individuale al controllo.I soci, privi delle competenze tecniche necessarie, non volendo o non potendo ricorrere all'ausilio diprofessionisti di fiducia, potrebbero (nelle Spa in particolare) denunziare i fatti censurabili di cui sono venuti aconoscenza al Collegio sindacale (la disposizioneè prevista all’Art. 2408 cc) e, in tal modo, ci si affida allavigilanza di quest’organo (è una vigilanza di tipo professionale). Definizione del sistema di controllo Il “codice di Autodisciplina” (codice redatto dal Comitato per la Corporate Governance promosso da BorsaItaliana, contenente raccomandazioni che costituiscono un modello di “best practice” per l’organizzazione ed ilfunzionamento delle società quotate italiane; inevitabilmente diventa un benchmark per tutte le altre società,in particolare quelle di medie – grandi dimensioni) per le società quotate definisce il sistema dei controllicome l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentirel’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi cui la società èesposta. Possiamo dire che il sistema dei controlli rappresenta: Lo snodo centraleDell'articolazione del potere di impresa e delle regole di responsabilità;
Il fulcro degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
L'articolazione del sistema di controllo interno (quindi quel controllo affidato a funzioni aziendali vere e proprie) nelle medio - grandi imprese è basato su tre livelli:
- I controlli di primo livello sono i controlli di linea, ossia quelli svolti dal process owner (responsabile di processo)
- I controlli di secondo livello sono controlli inerenti all'agire in conformità alla legge e alla gestione dei rischi nel senso più ampio del termine (i rischi sono tarati in funzione di quell'impresa). Gli attori per questo livello sono: risk manager, compliance officer, dirigente preposto (per le quotate), datore di lavoro, responsabile del servizio prevenzione e protezione (responsabile per la prevenzione sulla salute e sicurezza dei lavoratori - RSPP), responsabile antiriciclaggio ecc...