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IL PICCOLO CIRCOLO O CIRCOLO POLMONARE
É una rete di vasi sanguigni che passa dai polmoni al cuore e viceversa, è
fondamentale per effettuare scambi di O e CO2:
Nelle arterie ho sangue venoso
• Nelle vene ho sangue arterioso
•
Parte dal ventricolo destro del cuore con l’arteria polmonare, che contiene sangue
venoso, e arriva ai polmoni, rilasciando CO2, e prendendo O che viene riportato al
cuore nell’atrio sinistro tramite 4 vene polmonari, (ne partono due per ogni
polmone).
Le arterie non hanno mai una emergenza verso il basso, il primo tratto è sempre
ascendente, ciò porta ad avere delle valvole semilunari o a nido di rondine, a tre
lembi e sempre formate da connettivo denso, per evitare il reflusso di sangue,
queste sono chiamate:
Valvola semilunare artica (nell’aorta)
• Valvola semilunare polmonare (nell’arteria polmonare)
• 51
52
Le arterie partono dal cuore
Le vene tornano al cuore
Contrazione : sistole Ciò vale solo per la circolazione sistemica,
Rilassamento : diastole ciò però non vale per la piccola circolazione,
detta anche circolazione polmonare
I PACEMAKER NATURALI DEL CUORE
Nella parete del cuore ho delle cellule di natura nervosa che autonomamente fanno
contrarre il cuore; queste depolarizzano un determinato numero di volte al minuto,
e prendono il nome di miocardio specifico.
Si trovano sulla parete posteriore dell’atrio destro e sono:
Nodo seno-atriale depolarizza 70 volte al minuto
• Nodo atrio-ventricolare depolarizza 50 volte al minuto, ed è un pacemaker di
• riserva
Il fascio di Hiss è una rete di cellule nervose che completano il miocardio
specifico, si irradiano dal nodo seno-atriale al nodo atrio-ventricolare, dalla parte
posteriore a quella anteriore e da quella superiore a quella inferiore
STIMOLO NERVOSO DI NATURA ASSOLUTAMENTE AUTONOMA
Il cuore ha poi un sistema nervoso motorio viscerale, cioè una innervazione che gli
permette di contrarsi, questo è uno stimolo motorio involontario in cui intervengono:
L’ortosimpatico: porta spreco di energia
• Il parasimpatico: porta risparmio di energia
•
Un nervo porta uno e un altro porta l’altro, ma non ci sarà mai un nervo che può
portare entrambi; queste due condizioni sono determinate da stati emotivi e
determinano altri stati emotivi, inoltre lavorano sempre e solo su ghiandole
esocrine. 53
Ci sono però ghiandole endocrine che producono ormoni che possono portare
tachicardia o bradicardia sul cuore:
L’adrenalina porta la tachicardia
• La tiroxina porta la tachicardia
• Testosterone porta la tachicardia
• Il progesterone porta invece la bradicardia
•
L’AORTA
I rami che emergono dall’aorta: portano sangue e ossigeno a:
Al cuore
• Al distretto cervicale
• All’arto superiore
• Alla gabbia toracica
• E con altri vasi che emergono da essa, a tutto ciò che c’è nella cavità
• addominale e agli arti inferiori 54
Il suo tratto ascendente
Nel suo primo tratto l’aorta è ascendente, parte dal ventricolo sinistro tendendo
verso destra, appena prima trovo la valvola semilunare che evita il reflusso; mentre
la vena polmonare nasce dal ventricolo destro e tende verso sinistra, si pone quindi
contraria all’aorta.
Questo è un tratto pericardio, cioè coperto dalle strutture cardiache, ed è proprio
nel tratto ascendente che prendono origine le coronarie, arterie che vascolarizzano
il cuore.
L’arco aortico
A seguire il tratto ascendente l’aorta su piano frontale disegna un arco detto arco
aortico che da destra andrà verso sinistra, portandosi posteriormente al cuore e
scende nel mediastino inferiore poggiandosi al corpo delle vertebre con il suo lato
sinistro.
In questo arco l’aorta, dal suo margine superiore da origine al:
Primo vaso: l’arteria anonima o tronco arterioso branchiocefalico
• Al secondo vaso: la carotide comune di sinistra
• Al terzo vaso: all’arteria succlavia di sinistra
•
La carotide vascolarizzata la zona cranica:
Esocranica: sono fasi superficiali, profondi rispetto alla cute, ma che
• vascolarizzano dallesterno
Endocranica: ci sono vasi che penetrano dalla base del cranio e vascolarizzano
• neurocranio e splancnocranio, che si devono cercare in profondità
La succlavia vascolarizza:
la regione ascellare
• l’arto superiore
•
Dall’arteria anonima (o tronco branchiocefalico) nascono poi:
la carotide comune destra
• l’arteria succlavia destra
• 55
La carotide destra e sinistra
Si dirigono verso l’alto nella regione laterale del collo, poi si ramificano entrambe in
una carotide esterna e una carotide interna.
La carotide destra:
Con la carotide esterna: si creano dei vasi per la vascolarizzazione del lato
• periferico della regione cranica, come faccia, collo, esofago e mandibola
Con la carotide interna: si creano dei vasi per la vascolarizzazione di strutture
• interne alla base del cranio, essa entra dal foro carotideo raggiungendo
addirittura in nervo ottico e qui si divide in 3 rami.
La carotide interna sinistra: entra dal foro carotideo e da origine a due rami che si
chiamano:
cerebrale media: vascolarizzata la parte intermedia dell’encefalo
• cerebrale anteriore: vascolarizzata il lobo frontale dell’encefalo
•
Le arterie cerebrali anteriori formano una anastomosi, ottenendo così un arteria
detta comunicante che ci protegge nel caso di una occlusione della carotide
interna; grazie a questa arteria comunicante la cerebrale anteriore si anastomizza
anche con la cerebrale media.
Solo la carotide interna vascolarizza il sistema nervoso centrale? No! 56
La succlavia
La succlavia prima di dare origine a vasi arteriosi diretti alla regione scapolare e
all’arto superiore, da origine a un vaso diretto verso l’alto che è l’arteria vertebrale,
questa trova protezione passando dai fori vertebrali dei processi trasversali delle
vertebre toraciche, ed entra nella scatola cranica dal grande forame magno.
Una volta entrati nella scatola cranica la vertebrale e le carotidi interne formano un
circolo anastomotico chiamato poligono del Willis.
La zona del forame magno riceve sangue dalle due arterie vertebrali destra e
sinistra; all’inizio sono separate tra di loro, danno origine a cellule che
vascolarizzano il cervelletto, poi si uniranno con un’anastomosi a formare il tronco
basilare, che sarà un’arteria mediale; questo darà origine ad altre arterie cerebrali
che vascolarizzano la parte posteriore del cervello e il cervelletto
Il percorso discendente dell’orta
Uno sopra al diaframma: tratto discendente toracico
• Uno sotto al diaframma: tratto discendente addominale
•
Darà origine a vasi con sangue arterioso per tutti gli organi
L’aorta discendente toracica deve vascolarizzare sia le ossa che i visceri:
Le 12 vertebre toraciche
• Le costole
• Lo sterno
• I polmoni
• Le vie aeree superiori (trachea, laringe, esofago)
•
I rami toracici che portano sangue agli organi sono:
Le arterie bronchiali: irrorano le vie di conduzione bronchiale presenti nel
• polmone
Le arterie mediastiniche: vascolarizzano le strutture del mediastino
• Le arterie pericardiache: vascolarizzano il pericardio
• Le arterie esofagee: vascolarizzano l’esofago
• 57
Poi ci sono invece dei rami parietali che portano il sangue alla parete toracica con
arterie intercostali e arterie freniche superiori.
La vascolarizzazione del polmone
Il polmone ha due tipi di vascolarizzazione:
La vascolarizzazione funzionale avviene grazie al piccolo circolo
• La vascolarizzazione nutritiva è data dal circolo sistemico
•
Il polmone avrà quindi sia vasi funzionali che vasi sistemici, deputati alla
vascolarizzazione nutritiva.
L’aorta diventa addominale dopo aver attraversato il diaframma passando
attraverso il foro aortico, qui i suoi vasi avranno un diametro nettamente maggiore
rispetto ai precedenti.
Questo grande vaso vascolarizzato le pareti e tutti gli organi addominopelvici.
Subito sotto al diaframma trovo il tronco celiaco: è impari e successivamente si
ramificherà in vasi che vascolarizzano:
Lo stomaco: arteria gastrica vascolarizzata stomaco e porzione inferiore
• dell’esofago
Il fegato: arteria epatica porta il sangue al fegato, alla colecisti e ad alcuni tratti
• del duodeno
La milza: arteria splenica fornisce sangue alla milza e al pancreas
•
I rami anteriori dell’aorta addominale sono due:
L’arteria mesenterica superiore: vascolarizza tutto l’intestino tenue e e il lato
• destro del crasso
L’arteria mesenterica inferiore: irrora la porzione terminale del colon e il retto
•
Lateralmente alla mesenterica superiore, nasce l’arteria surrenale che andrà a
vascolarizzare il surrene, mentre l’arteria renale che è un ramo pari porterà sangue
arterioso al rene. 58
IL CIRCOLO PORTALE
Il fegato ha molteplici funzioni:
Emopoietica: produzione del globuli rossi
•
Dove ho un’arteria avrò una vena omonima in senso contrario di ritorno al cuore .
Emocateretica: cioè la distruzione dei globuli rossi
• Chimica: è una funzione che si basa sul metabolismo di primo passaggio
• Ciò che viene assunto per via orale e parzialmente ciò
che è assunto per via rettale, passa nel fegato prima di
arrivare alla vena cava inferiore.
Dopo che il principio attivo è entrato in circolo sfrutta il metabolismo del fegato, in
modo inibitorio o attivatorio
Il circolo portale è formato da:
Vena gastrica
• Vena splenica
• Vena mesenterica superiore e inferiore
•
Queste non entrano direttamente nella vena cava inferiore, ma si immettono nella
vena porta, la quale si ramificherà nel fegato, ed uscirà come vena epatica, sarà
poi quest’ultima ad immettersi nella cava inferiore, e questo sangue avrà già subito
un metabolismo di primo passaggio dopo essere considerato sangue refluo di tutti
gli organi da cui deriva.
IL CIRCOLO FETALE
Nel feto, visto che non respira, non ho la possibilità di effettuare scambi O-CO2,
quindi la circolazione sarà impostata diversamente; questo processo di scambio
inizierà solo dopo il primo pianto del neonato. 59
Il punto di collegamento tra madre e feto, è il cordone ombelicale, questo porterà
ossigeno e nutrimento dalla m