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COSTI E DECISIONI OPERATIVE

Punto di pareggio impresa monoprodotto e massimizzazione dell'utile in concorrenza perfetta(ora facciamo un piccolo ripasso sulle definizioni base e principali dell'argomento da trattare)

Mercati perfettamente concorrenziali - caratteristiche Price taking (ripasso)

Price taker = impresa che non ha il potere di influire sul prezzo di mercato a che perciò lo assume come dato, poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del mercato, le sue scelte non hanno effetto sul prezzo di mercato.

Omogeneità del prodotto

Quando i prodotti di tutte le imprese di un mercato sono perfettamente sostituibili gli uni con gli altri, quando cioè sono omogenei, nessuna delle imprese può aumentare il prezzo del proprio prodotto al di sopra di quello praticato dalle altre senza perdere buona parte o la totalità dei propri clienti. Quando, viceversa, i prodotti sono eterogenei, ciascuna impresa

ha l'opportunità di praticare prezzi superiori a quelli dei concorrenti senza perdere tutto o gran parte del proprio fatturato. L'ipotesi dell'omogeneità del prodotto è importante perché garantisce che vi sia un mercato unico, compatibile con l'analisi domanda-offerta.

Libertà di entrata e uscita

Libertà di entrata (o uscita) = situazione nella quale non vi sono costi particolari che rendano difficile l'entrata di un'impresa in una determinata industria, o la sua uscita da essa. Con libertà di entrata e uscita, gli acquirenti possono facilmente passare da un produttore all'altro, e i produttori possono facilmente entrare in un mercato o uscirne.

Mercati altamente concorrenziali

Molti mercati sono altamente concorrenziali, nel senso che le imprese affrontano curve di domanda ad alta elasticità e hanno la possibilità di entrare e uscire dal mercato con relativa facilità. Ma non esiste

Una semplice regola empirica per stabilire se un mercato sia vicino alla condizione di perfetta concorrenza. Dal momento che le imprese possono accordarsi tra loro, apertamente o meno, per stabilire i prezzi, la presenza di molte imprese non è sufficiente a garantire che il mercato si avvicini alle condizioni di perfetta concorrenza. D'altro canto, il fatto che le imprese siano poche non esclude che esse si comportino in modo concorrenziale.

Nel primo grafico, la curva di domanda è piatta, perfettamente elastica (elasticità: molto sensibile alle variazioni di prezzo): a qualunque prezzo diverso da quello di mercato che viene stabilito dalle leggi di mercato sulle quali l'impresa stessa non ha influenza. Se l'impresa decidesse di aumentare il prezzo rispetto a quello di mercato la domanda sarebbe nulla, se invece diminuisse il prezzo la domanda sarebbe infinita. Il problema di abbassare il prezzo ulteriormente è che quello impostato dal mercato.

è già il più basso possibile, quindi l’impresa, compatibilmente con la curva di costo nonabbasserebbe mai il prezzo più del livello impostato dalle leggi di mercato.

I 2 elementi su cui l’impresa basa il proprio comportamento sono funzione di ricavo (che rappresenta le entrate relative alla messa sul mercato di una quantità “q”) e funzione di costo; la differenza tra queste 2 funzioni conduce alla funzione di profitto.

L’impresa vorrà massimizzare la differenza tra ricavi e costi, cioè il profitto nel breve periodo. Graficamente la massima distanza tra le curve di ricavo e costo rappresenta il punto di massimo del profitto totale; nel punto in cui l’inclinazione delle due funzioni coincide si osserva la massima distanza tra le due curve. Uguagliare le 2 curve coincide con l’uguagliare le 2 derivate.

Poiché ogni impresa che opera in un’industria concorrenziale e partecipa sol per una piccola

frazione allaproduzione complessiva dell'industria, il livello di produzione scelto dall'impresa non ha effetto sul prezzo dimercato del prodotto. Poiché l'impresa è un price taker, la singola impresa concorrenziale deve considerare una curva di domanda "d" costituita da una retta orizzontale. La curva di domanda "d" con cui una singola impresa deve confrontarsi in unmercato concorrenziale rappresenta per l'impresa anche la curva del ricavo medio e quella del ricavomarginale: il ricavo marginale, il ricavo marginale e il prezzo sono uguali. 51 Quindi per l'impresa perfettamente concorrenziale, in caso di massimizzazione del profitto, vi è l'uguaglianza tra ricavo marginale e costo marginale. Da un punto di vista economica la convenienza dell'impresa di produrre fino al punto in cui viene uguagliato costo e ricavo marginale, deriva dal fatto che nel caso in cui ci si fermi prima, il ricavo marginale supera.il processo di formattazione del testo, utilizziamo i tag HTML appropriati per evidenziare le parti importanti del testo:

Il costo marginale è di conseguenza vi è convenienza ad espandere la produzione, in quanto l'ingresso di nuove risorse consente di compensare l'esborso necessario per la produzione di un bene aggiuntivo. Ci si ferma nel punto in cui costo e ricavo marginali coincidono perché se si continuasse al di là di questa quantità il costo marginale diventerebbe > del ricavo marginale, quindi ogni unità aggiuntiva prodotta causerebbe un esborso di risorse maggiore, rispetto all'ingresso di risorse che garantirebbe di un prodotto aggiuntivo.

L'impresa in questo caso (nel grafico sopra) nel breve periodo riesce a ottenere un risultato positivo dato dalla differenza tra costo medio totale (CMT) e prezzo vigente sul mercato costante e che coincide con il ricavo marginale. L'area determinata dal rettangolo ABCD rappresenta l'extra profitto ottenuto dall'impresa che opera in un mercato perfettamente concorrenziale.

Ora, per iniziare il processo di formattazione del testo, utilizziamo i tag HTML appropriati per evidenziare le parti importanti del testo:

paragrafo 1:

Per approfondire il Break even point e continuare il discorso di un'impresa in un mercato perfettamente concorrenziale, definiamo alcuni concetti:

  1. Il ricavo totale è uguale al prezzo per la quantità (Y = quantità prodotta, indicata anche con q). Il ricavo medio è il ricavo totale diviso la produzione, cioè il ricavo medio è uguale al prezzo in un mercato perfettamente concorrenziale. RT' indica quanto varia il ricavo totale a seguito di una variazione di una unità aggiuntiva della produzione. Continuo: derivata della funzione di ricavo totale RT = pY, cioè "p" in un mercato perfettamente concorrenziale.
  2. Per un'impresa che opera in un mercato perfettamente concorrenziale, il ricavo marginale e medio coincidono e sono uguali al prezzo di mercato.
paragrafo 2:

La funzione di costo che useremo è CT = CFT + vY, dove v sono i costi variabili in base alla quantità prodotta.

paragrafo 3:

Ricordiamo che la massimizzazione del profitto si verifica nel

punto in cui la curva del ricavo totale e la curva del costo totale hanno la medesima pendenza cioè le due curve raggiungono la massima distanza (Costo marginale CT' = ricavo marginale RT') quindi l'utile massimo sarà utile marginale uguale a zero (UT' = 0)

Ricordiamoci che se siamo in un mercato perfettamente concorrenziale il RT' = p (prezzo di mercato costante), e la funzione di costo CT' = v (costi variabili in base alla produzione)

Ora, possiamo entrare nel merito del punto di pareggio: IL BEP, Break even point (per impresa monoprodotto) 54 (Il punto di intersezione tra le due funzioni di costo e ricavo totale rappresenta il Bep)

Esempio: Voglio una quantità che mi produca un utile pari al 10% del fatturato.

UT = 10% RT

RT - CT = 0,1 RT

0,9 RT = CT

RT = CT/0,9

pY = CT/0,9

Y = CT/(0,9*p)

Esempio 55 (riportando i dati)

Struttura produttiva composta da tre divisioni operative: Vetture nuove, Vetture usate, Officina assistenza clienti. Negli ultimi

anni Vetture usate trascurata ed in perdita.

Volumi di vendita annui: 300 vetture usate

P: 6.000.000 Lire

CVT: 5.200.000

CFT: 250.000.000

Il responsabile della struttura vuole conoscere il Bep (equilibrio economico della gestione).

(notiamo che abbiamo risolto l’esercizio con una parte cancellata siccome sarebbe stata una difficoltà in più,ora risolviamolo completo di tutti i dati)

Scrittura che prima non abbiamo considerato: l’impresa corrisponde altresì un incentivo del 5% delfatturato al personale di vendita.

Quindi un ulteriore costo per incentivare gli agenti di vendita 56

Il costo degli incentivi 5% di 6.000.000 = 300.000(5.500.000 = 5.200.000 + 300.000)

ANALISI DI SENSITIVITÀ

Significa capire come il bep reagisca alle funzioni di costo e ricavi.

L’analisi si può svolgere nel:

Breve Periodo – i costi fissi non possono variare.

Migliorando l’efficienza dei sistemi produttivi possono essere modificati in misura limitata i

costivariabili e migliorare, di conseguenza, il margine di contribuzione (innovazione di processo incrementale);

Lungo periodo – i costi fissi possono variare.

- La modifica del sistema produttivo consente di:

  • Ampliare o ridurre la capacità produttiva
  • Modificare i costi variabili (innovazione di processo incrementale o radicale)
  • Migliorare la qualità del prodotto per aumentarne il valore (innovazione di prodotto)

oPartiamo da una analisi di sensitività nel Breve periodo Y*2, Y*1, Y*3 sono i diversi Bep considerati

Partiamo da UT1, funzione di utile con intercetta negativa, pari all’ammontare dei costi fissi totali (negativi in quanto gravano negativamente sull’utile totale), inclinazione positiva pari alla differenza tra prezzo e costo variabile unitario.

La riduzione dei costi variabili comporta un aumento dell’inclinazione della funzione di utile in corrispondenza di un maggior margine di contribuzione (Mdc = p-v ossia la pendenza della funzione

l'origine- Aumento dei costi variabili unitari = il BEP sarà più lontano dall'origine perché dovremmo lavorare di più per ridurre i costi fissi. Dal punto di vista economico il BEP rappresenta la quantità di produzione necessaria per coprire tutti i costi, sia fissi che variabili, e raggiungere il punto di pareggio tra entrate e uscite.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
101 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lorenwski00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia manageriale e industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Manello Alessandro.