Reazioni in soluzioni acquose
Soluzioni in cui il reagente maggiore è dissolvente.
1. Proprietà generali delle soluzioni acquose
Soluzione: miscela omogenea di 2 o + sostanze.
- Formato da: Solvente: sostanza presente in solvente.
- Soluto: è le altre sostanze presenti (una sostanza sciolta nel solvente).
Elettroliti e non elettroliti
H₂O è un conduttore di conduttività elettrica e tale capacità dipende dalla sostanza che si scioglie, poiché da soli non è un buon conduttore.
- Elettrolita: sostanze che danno origine a ioni in soluzione.
- Non elettrolita: sostanze che non creano ioni in soluzione.
Dissoluzione dei composti in acqua
es. Na NaCl
Quando NaCl si scioglie in H₂O, il composto si separa dell'articolo solido per disperdersi nella soluzione.
- Il solido ionico che si dissoci nei suoi componenti ionici e si solubilizza.
H₂O è un solvente molto efficace nei confronti dei composti ionici.
- I polari H₂O e l'elettromungere tendono a legare al posto del nucleo, (o) carica. Segue H₃O⁺.
Gli ioni positivi (cations) sono attratti dalla potenza negativa degli ioni negativi (anions) attratti dalla potenza positiva.
Quando un composto ionico si scioglie, gli ioni vengono circondati dalla molecola e di acqua → ioni solvata.
- Solvatazione con: Na⁺ (aq) e Cl⁻ (aq)
Solvatazione: L'interazione tra soluto e solvente che porta a singole molecole o ioni si scioglie e circondano le molecole include.
Equilibri: Forti e Deboli
- Forti: quei soluti che esistono in soluzione completamente (o quasi) sotto forma di ioni.
- Es. tutti gli acidi forti, idrati e alcunali alcalosi.
- Deboli: quei soluti che esistono in soluzione per lo più sotto forma molecolare, e solo una piccola percentuale sotto forma ionica.
- Es. soluzioni acquose dell'acido
- Es. soluzioni di acido acetico e acido solfidrico, acido carbossilico (fenolico) e solo il 4% circa.
N.B.: Grado di dissociazione ≠ Concetto di elettrolita forte o debole.
Una sostanza può essere estremamente solubile in H2O pur essendo un elettrolita debole.
Equilibrio chimico
Stadio nel quale il numero relativo di ogni tipo di ioni o molecole nelle due fasi delle due fasi è costante nel tempo.
- Si usa per le reazioni che avvengono in entrambe le direzioni per ottenere un forte equilibrio (H2O, HCl, NH3...)(es. ionizzazione di acidi basi acidosi).
- Si usa quando una reazione avviene in una sola direzione(es. l'idrolisi dell'HCl).
Reazioni di precipitazione (Eq.)
- Sono reazioni che portano alla formazione di un prodotto insolubile.
- Precipitato: il solido insolubile che si forma.
"Si verificano quando l'attrazione tra anioni opposti di due ioni cationi opposte è talmente forte da formare un solido ionico insolubile."
Reazioni di ossido riduzione (o.r.)
"Io Redox"
Ossidazione e riduzione
Ossidazione: perdita di 1 o 2 [e-] da parte di una sostanza
- Quando un atomo o uno ione perde e [e-] e diventa ione si ossida
- Viene eliminato ossigeno per prime reazioni di questo tipo è stata utilizzata finzione generale con l'ossigeno
Per ossidarsi - alcune sostanze impiegano più tempo di altre
L'opposto dell'ossidazione è la riduzione:
Riduzione: acquisizione di 1 o due [e-] [e-]...
- Quando atomi, ioni o molecole acquistano e- vengono ridotti
Nota: Questo mucchio potrebbe - può essere - 2 principali
- L'ossidazione di una sostanza è sempre accompagnata dalla riduzione di un'altra sostanza grazie al trasferimento di e da una ad altra
Numero di ossidazione (n.o.)
Sono assegnati ad ogni molecola
- Per gli ioni monoatomici n.o. sono gli stessi della carica.
- Per le molecole neutre e per gli ioni poliatomici n.o. deve essere uguale a 0.
Tale esercizio è assurdo dividendosi per atomi e dalla molecola o molecole.
Cap. 6 Struttura elettronica degli atomi
Natura ondulatoria della luce
- Radiazione elettromagnetica (o energia radiante). Trasporta energia nello spazio.
Le onde em (quello che noi vediamo)
- la forma di radiazione em luminosa nel vuoto con v=3.00•108m/s e indica la velocità della luce.
- massima proprietà simile a quella delle onde che si emettono nell’acqua
Lunghezza d’onda (λ): distanza tra 2 creste adiacenze
Frequenza d'onda: numero di onde complete che passano per 1 punto ogni secondo
Per le onde elettromagnetiche viene: (λν=c)
- lunghezza d’onda
- frequenza ("nu")
- sono strettamente connesse tra di loro
Spettro magnetico
- mostra i vari tipi di radiazione elettromagnetica disposti in ordine di lunghezza d'onda crescente
λ (m)
10-11, 10-9, 10-7, 10-5, 10-3, 10-1, 101, 103
Raggi gamma, Raggi X
F -> 1020, 1018, 1016, 1014, 1012, 1010, 108, 106, 104
Frequenza (cs)
Unità di misura usate per la radiazione
- Ångström
- Micrometro
- Millimetro
- Metro
- Decametro
- Chilometro
Simbolo, lunghezza (m), tipo di radiazione
λm, Å, 10-10
μm, 10-6
mm, 10-3
m, 100
em, 101
Km, 1000
Meccanica quantistica e orbitali atomici
Nel 1926 Schrödinger propose un'equazione che teneva conto del fatto che un e- si comporta come un'onda e divenne noto possedere solo certe energie.
Si possono trovare un certo numero di soluzioni dell'equazione di Schrödinger (per gli atomi di H) = orbitali atomici (l'ordine di un elettrone in un atomo).
Un insieme di orbitali atomici con lo stesso ≅ alle e ha riferimento un e- e m = 0.
CdS di Schrödinger descrive una funzione d'onda:
- N: numero quantico principale (energetico), può assumere valori interi positivi, come 1, 2, 3 ecc. indica l'orbitale.
- L: numero quantico del momento angolare (formato), può assumere valori tra 0 e (n-1).
- ml: numero quantico magnetico, può assumere valori tra -l e +l (orientazione)
Schema delle orbitali: sezioni caratterizzate dall'orientazione nello spazio.
- Forma degenerata ogni subshell: luce energia, l=0 s. s (e la notte)
- Numero di modalità orbitale: ciascun livello totale dato singola orbitale
- Complesso numeri c3, p3 ciascun suborbital esclusiva
Tavola 6.2: Relazione tra i valori di n, l e ml, fino a n = 4
- 1s: 1
- 2s: 1
- 2p: 3
- 3s: 1
- 3p: 3
- 3d: 5
- 4s: 1
- 4p: 3
- 4d: 5
- 4f: 7
CONFIGURAZIONI ELETTRONICHE E TAVOLA PERIODICA 6.1
La configurazione elettronica degli elementi è legata alla loro posizione nella tavola periodica.
La tavola periodica è organizzata in modo tale da disporre in colonne gli elementi con lo stesso tipo di configurazione elettronica.
Il numero totale di orbitali in ciascun guscio è uguale a n2: 1, 4, 9, o 16. Dato che negli orbitali si possono disporre al più due elettroni ognuno, perciò ospiterà 2n2 elettroni: 2, 8, 18 o 32.
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