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Infine, prima di concludere la lezione, occorre sfatare un mito: molti pensano che chi ha un

atteggiamento scoliotico debba sospendere la pratica dello sport. Questo non è vero. Si può

continuare ad effettuare l'attività sportiva senza alcuna controindicazione, che il medico

individuerà solo in casi particolari. Non bisogna dimenticare che sono i muscoli a sostenere la

colonna, e lo sport non può che fare del bene ai muscoli. Inoltre, durante l'attività motoria o

sportiva, le stimolazioni meccaniche sull’osso favoriscono l’accrescimento della massa ossea,

rendendo le ossa stesse più forti e robuste, e pertanto meno deformabili. Lo sport consente il

moto in generale, mentre le attività motorie compensative permettono un'attività più controllata

nell'esecuzione, ma le due cose non sono in contrasto: possono essere effettuate insieme.

Pertanto, è auspicabile evitare una vita sedentaria e tutte quelle posizioni che possano

provocare gli atteggiamenti scorretti, ribadendo che una sana attività motoria contribuisce a

prevenire lo sviluppo di atteggiamenti e posture anomale.

Lezione 21

72

Esercizio fisico nei paramorfismi

L’esercizio finalizzato al prevenire e curare i paramorfismi deve puntare all’equilibrio: equilibrio

tra muscoli agonisti ed antagonisti, equilibrio tra le varie catene muscolari, equilibrio tra le

masse muscolari e la forza dei vari distretti corporei. Più i muscoli riusciranno a lavorare in

modo sinergico e armonico, maggiormente riusciranno a garantire mobilità e stabilità allo stesso

tempo, e questo consentirà di ottenere benefici sia sui muscoli stessi (che risulteranno meno

perché riescono a lavorare in modo ottimale), sia sull’apparato scheletrico

sovraccaricati

(perché il lavoro muscolare garantirà una maggiore protezione dinamica e una maggior

protezione delle ossa e delle articolazioni).

In questa lezione parleremo di quella che viene spesso definita come ginnastica posturale, che

in realtà è un modo diverso di definire l’esercizio compensativo. La ginnastica posturale è molto

diffusa e in numerosi la praticano per provare a risolvere sia i paramorfismi, ma anche i dolori

alla schiena. Essa va ad intervenire sulle parti del corpo rigide o dolorose, producendo benefici

per la postura e per l’equilibrio. La ginnastica posturale è una tipologia di ginnastica cruciale

non solo per chi ha fastidi alla schiena, talvolta connessi ad una postura sbagliata, ma anche a

scopo preventivo. Infatti, risulta decisamente utile per fare attività preventiva contro l’insorgenza

di dolori al collo, spalle e schiena perché va a migliorare la mobilità delle articolazioni e

l’elasticità, ma anche il tono e la forza dei muscoli.

È importante cominciare ad effettuare esercizio compensativo sin da giovani, per prevenire e

per ridurre la perdita di elasticità propria della terza età. È inoltre, molto consigliata a chi fa

ad uno schermo. Se si acquisisce l’abitudine

professioni che costringono a star seduto davanti

a fare esercizi di ginnastica posturale si può prevenire l’assunzione di posizioni sbagliate e

ridurre la sensazione di affaticamento alla schiena che si avverte in particolare in orario serale.

In questo modo si riescono a prevenire fastidi e dolori futuri. Di sicuro è utile come tecnica di

rieducazione per chi ha effettuato interventi di vario tipo, o a chi ha subito distorsioni, oltre per

chi è soggetto a dolori alla cervicale, per esempio. Sono diversi, quindi, i vantaggi della

ginnastica posturale: migliora l’elasticità e il tono muscolare attraverso tecniche di

allungamento, ha benefici sulla forza e sulla resistenza con attività di rinforzo muscolare,

potenzia la respirazione, l’abilità motoria e la gestione dello stress e corregge la postura che si

ha ogni giorno.

Nel dettaglio alla ginnastica posturale possono essere attribuiti i seguenti benefici:

 Aumento la forza muscolare: la ginnastica posturale può essere mirata al recupero della

forza, del trofismo e della resistenza di muscoli deboli che contribuiscono a creare una

disfunzione articolare come il male alla cervicale o il dolore alla lombare. Gli esercizi

dovranno essere mirati a muscoli precisi classificati deboli grazie alla valutazione

effettuata con test specifici (test di forza muscolare).

 Miglioramento la mobilità articolare: la ginnastica posturale può essere mirata alla

mobilizzazione di alcune regioni anatomiche e all’allungamento selettivo di alcuni

e stretching. I muscoli target dell’intervento

muscoli precisi tramite auto-mobilizzazione

saranno quelli classificati come eccessivamente contratti e poco elastici, responsabili di

disfunzioni. Gli esercizi anche qui dovranno essere mirati a mobilizzare le strutture

73 effettivamente rigide e ad allungare i muscoli contratti, valutati tramite alcuni test specifici

di mobilità articolare.

 Miglioramento motorio e consapevolezza dei corretti movimenti. L’esercizio terapeutico

può essere consigliato per ripristinare schemi motori corretti, la cui alterazione è stata

giudicata co-responsabile dei dolori articolari. Tramite una serie di esercizi mirati per il

soggetto si potrà ripristinare una corretta attivazione muscolare e un movimento fluido e

privo di stress eccessivi sull’articolazione coinvolta. La ripetizione dei movimenti corretti

riallenerà la muscolatura e consapevolizzerà la persona riguardo alle posture da

mantenere durante la giornata per prevenire i dolori.

Vanno però fatte alcune precisazioni. La ginnastica posturale funziona solo se vengono

rispettate alcune regole.

I muscoli scheletrici infatti si dividono in due grosse tipologie

 Muscoli fasici

 Muscoli tonico-posturali

La muscolatura fasica interviene in maniera episodica, per fasi, quando viene sollecitata. È una

muscolatura volontaria, che risponde alle nostre sollecitazioni psichiche. Possiamo comandarla,

dirigerla, orientarla. Sono muscoli fasici ad esempio il tibiale anteriore, il vasto mediale e

laterale, i glutei, i romboidi, il trapezio inferiore ed il tricipite brachiale. Questi muscoli si

contraddistinguono per essere muscoli con una buona percentuale di fibre rapide. I muscoli

fasici sono i muscoli che maggiormente “partecipano” nelle attività di forza o potenza e

quando non vengono usati, o hanno disfunzioni, si indeboliscono e diventano ipotonici.

Vengono invece definiti tonico-posturali tutti i muscoli che permettono di controllare la postura

sia in statica che in dinamica, opponendosi alla forza di gravità. Questi muscoli in pratica

lavorano permanentemente perché lavorano sia quando li contraiamo volontariamente, sia

quando non li contraiamo. Infatti, essi devono garantire il mantenimento della stabilità del

nostro corpo. Essi rappresentano il supporto posturale a tutte le attività cinetiche che un

soggetto esegue in modo volontario e cosciente. A livello articolare svolgono un azione

stabilizzatrice, anticipando il movimento volontario, al fine di garantirne stabilità e protezione.

Tra i muscoli posturali troviamo: gastrocnemi, sartorio, ischio crurali, ileo psoas, retto del

femore, tensore della fascia lata, gruppo degli adduttori e piriforme, complesso dei muscoli

erettori della colonna ed in particolar modo, a livello cervicale e lombare, il quadrato dei lombi e

gli scaleni. Nel cingolo scapolare vi sono il grande pettorale, l'elevatore della scapola, il trapezio

superiore ed il bicipite brachiale. Questi muscoli hanno una alta percentuale di fibre lente

con metabolismo ossidativo (perché ovviamente devono lavorare 24/24h), e quando non

vengono sfruttati o hanno problemi diventano rigidi e si accorciano (ma non diventano

ipotonici come i muscoli fasici).

Quando eseguiamo un esercizio mirato a migliorare la postura è proprio sui muscoli tonici che

si dovrebbe lavorare, andando a ridurre la rigidità e l’accorciamento di questi muscoli che sono

andati in sofferenza. Tuttavia, la postura è garantita dai muscoli posturali tramite un controllo

74

sottocorticale, automatico e riflesso. Ciò vuol dire che questi muscoli devono essere sollecitati

in modo diverso: gli esercizi posturali infatti devono mirare a migliorare la percezione stessa del

L’obiettivo primario è la qualità del

corpo e, quindi, insegnano la maniera giusta per usarlo.

movimento: la ginnastica posturale è una ginnastica dolce, che richiede la ripetizione del

movimento, ma il numero di ripetizioni di uno specifico movimento non è importante

quanto la correttezza con cui viene eseguito. Se infatti si esegue un movimento sbagliato

per moltissime volte, si andrà semplicemente ad automatizzare una risposta posturale sbagliata

che continuerà così a creare problemi posturali in modo automatizzato. Durante l'esecuzione

dell'esercizio, che va fatta lentamente, l'attenzione viene stimolata in maniera da poter

percepire ogni sensazione utile a prendere coscienza del movimento: occorre prestare

attenzione all'allineamento e alla posizione acquisita. Anche se la costante concentrazione,

necessaria al controllo delle singole parti del corpo, può inizialmente risultare un po' difficoltosa

e stancante, col tempo e con la ripetizione il controllo tende a diventare automatico.

Spesso nella ginnastica compensativa gli esercizi vengono svolti in modo specifico per distretto

da trattare: esercizi per la cervicale, esercizi per la sciatalgia, esercizi per la scoliosi, per la

lombalgia, o per la lordosi. La distrettualizzazione gli esercizi risulta utile, soprattutto all’inizio,

perché rende gli esercizi stessi più gestibili (controllare le sensazioni durante un esercizio che

coinvolge i soli muscoli della cervicale e più facile che controllare un esercizio total body).

Infine, le sedute di ginnastica posturale, che possono essere individuali o di gruppo, dovrebbero

svolgersi in un ambiente rilassato e propositivo. Le varie tecniche utilizzate vanno

personalizzate in base alle esigenze del singolo.

Lezione 22

Rachialgie

Il termine “rachialgia” indica il dolore del rachide, ossia della colonna vertebrale. Le cause

possono essere molteplici, ma fondamentalmente riunite in due categorie:

 Cause meccaniche

o Traumatiche (fratture, distorsioni, lesioni legamentose e muscolari);

o Non-traumatiche (cause posturali o lesioni da sovraccarico funzionale)

 Altre cause

Infiammatorie (dovute a patologie infiammatorie dell’organismo tipo spondiloartrite,

o reumatismi infiammatori, ecc.)

Viscerali (dolori riflessi di patologie a partenza dall’utero, dall’intestino, dall’aorta

o addominale, dall’apparato urinario, ecc.)

o Neoplastiche (tum

Dettagli
A.A. 2023-2024
152 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudia.bodrone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Attività motoria, preventiva, compensativa e rieducativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Iuliano Enzo.