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SINTESI (MODIFICATA) KILLANI-FISCHER
1) Il gruppo aldeidico addizionato al gruppo ciano e all’acido
cloridrico porta alla formazione della CIANIDRINA corrispondente,
la quale contiene un nuovo legame C-C il tetroso iniziale (D-
eritrosio, composto a 4 atomi di C) diventa un pentoso (5 atomi di
C).
La reazione però NON essendo chemoselettiva darà luogo ad una
miscela di prodotti (due epimeri di cianidrine)
2) Una volta isolate le due cianidrine e aggiunto idrogeno e un
catalizzatore “avvelenato”, il triplo legame −C≡N diventa doppio
(riduzione parziale): si formano in questo modo le immine.
3) IDROLISI le immine (nelle condizioni idrolitiche, acide o
basiche) sono in equilibrio con l’aldeide. In questo modo si
ottengono i due pentosi corrispondenti in miscela (epimeri tra
loro) ma in proporzioni differenti; l’addizione di acido cianidrico
non segue la proporzione 1:1 in quanto si formano due epimeri,
due diastereoisomeri.
NB Con questa sintesi si possono ottenere degli zuccheri con un
atomo di carbonio in più. Dato che si tratta di due
diastereoisomeri possono essere facilmente separati (a differenza
degli enantiomeri).
ATTENZIONE: nella reazione è presente l’acido cianidrico,
nocivo per la salute.
DEGRADAZIONE DI WOHL: si tratta del processo inverso della
sintesi Killani Fischer, consiste nella rimozione di un legame C-C
(ad esempio si passa da un esoso ad un pentoso)
Con la degradazione di Wohl si trasforma l’aldeide (CHO) in gruppo
ciano con formazione della rispettiva cianidrina.
Trattandosi di una reazione reversibile, a seconda delle condizioni, si
sposta l’equilibrio a destra o a sinistra: la sintesi di Fischer è
spostata verso la formazione della cianidrina (tramite reazione di
idrolisi è completamente spostata verso destra), la degradazione di
Wohl implica la formazione dell’aldeide e la eliminazione di −C≡N
tramite rottura del legame C-C
Nella degradazione di Wohl va trasformata l’aldeide in immina, la
quale deve essere ossidata (processo non semplice) o meglio deve
subire un processo di disidratazione dell’alcol affinché si formi il
doppio legame
1) Si usa in questo caso un derivato dell’ammoniaca,
l’IDROSSILAMMINA (NH2OH). In questo modo si ottiene l’ossima
(C=NOH) del gruppo aldeidico, viene eliminata quindi una molecola
di H2O.
2) DISIDRATAZIONE si utilizza l’ANIDRIDE ACETICA, la quale acetila
l’ossigeno di tutti gli OH e disidrata l’ossima: a partire dal legame
C=OH si ottiene il legame −C≡N (si riforma la cianidrina)
NB In questo caso si opera in condizioni termodinamiche per
spostare l’equilibrio verso sinistra, fino ad ottenere l’aldeide (con un
legame C-C in meno) e l’acido cianidrico.
DEGRADAZIONE DI RUFF
1) si può evitare di utilizzare l’acido cianidrico usando l’acido
aldolico, ossidando selettivamente l’aldeide a gruppo carbossilico
COOH e trattando il composto con OSSIDO DI CALCIO (calce spenta):
si forma in questo modo il corrispondente sale di calcio.
2)Scaldando il sale di calcio ottenuto con acqua ossigenata e
adoperando SALI DI FERRO (come catalizzatore), avviene una
REAZIONE DI FENTON (di tipo radicalico) e il gruppo COOH esce
sotto forma di CO2 (diversamente da quanto accade con la
degradazione di Wohl per cui si ha la liberazione della cianidrina).
NB Queste reazioni sono state necessarie per la determinazione
della configurazione relativa del glucosio (un composto con 4 centri
stereogenici) e dei monosaccaridi ad esso correlati.
STEREOCHIMICA DEL GLUCOSIO
Fischer esaminò il composto (+)-glucosio e ipotizzò 8 strutture
plausibili di serie D per determinarne la configurazione relativa: le
nominò numericamente da 1 a 8.
NB La serie D presenta l’OH più lontano dal carbonile a destra
ESPERIMENTO 1, OSSIDAZIONE AD ACIDO ALDARICO
vengono ossidati entrambi gli estremi (quindi l’estremo carbonilico e
l’alcol primario)
NB La struttura di Fischer permette di visualizzare l’eventuale la
simmetria di una molecola.
In questo primo esperimento, trasforma sia il CHO sia CH2OH di
tutte le 8 molecole in COOH per escludere le molecole simmetriche
e di conseguenza otticamente inattive: le molecole 1 e 7
contengono entrambe un piano di simmetria, di conseguenza non
corrispondono alla struttura del glucosio (otticamente attiva).
ESPERIMENTO 2, DEGRADAZIONE DI RUFF (perdita di un C)
con l’ossidazione dell’acido aldolico (solo del gruppo aldeidico) e
utilizzando il sale di calcio e quindi il solfato di ferro e acqua
ossigenata, si ottiene un pentoso che trattato con HNO3 dà un acido
dicarbossilico otticamente attivo a partire dal glucosio.
Di conseguenza possono essere eliminate tutte le molecole che da
questa reazione danno un acido dicarbossilico simmetrico e non
otticamente attivo. In questo caso si riduce di un C e si ossida l’acido
aldarico corrispondente (tutti gli OH diventano COOH): le strutture 2,
5 e 6 sono simmetriche e non otticamente attive, per cui vanno
escluse. Rimangono plausibili le strutture 3, 4 e 8 (rispettivamente
glucosio, mannosio e talosio).
ESPERIMENTO 3, SINTESI DI KILLANI-FISCHER (aggiunta di un
C) uno zucchero a 5 atomi di C, il (-)-arabinosio, dà luogo ai due
epimeri in miscela (glucosio e mannosio): questi due composti
presentano gli ultimi tre centri stereogenici identici e sono epimeri in
C2, in questo modo si esclude la struttura del talosio.
ESPERIMENTO 4, TRASFERIMENTO/INVERSIONE DI C un’altra
caratteristica delle strutture di Fischer, se si invertono il C1 del
mannosio con il C6 (CHO in posizione 1 si riduce a CH2OH e CH2OH
in posizione 6 si ossida a CHO), ruotandola di 180° si ottiene lo
stesso zucchero di partenza (D-mannosio).
Il mannosio risulta quindi dal punto di vista stereochimico
simmetrico e si esclude. Fa lo stesso esperimento per il glucosio:
ossidando CH2OH a CHO, riducendo CHO a CH2OH e ruotando la
molecola di 180° , si ottiene la serie L del glucosio. In questo modo
Fischer ha stabilito la configurazione relativa del glucosio secondo le
sue proiezioni, e successivamente la stereochimica di tutti gli
zuccheri a 5 e 6 atomi di C.
NB Ogni volta che si trasforma una molecola in glucosio o in D-
gliceraldeide, la configurazione relativa di quel determinato centro
stereogenico sarà nota. Qualunque amminoacido (che porta il
gruppo amminico e il gruppo carbossilico) venga trasformato in
gliceraldeide della serie D (potere rotatorio +) avrà configurazione
D, viceversa se il potere rotatorio della gliceraldeide è (-) avrà
configurazione L.
TUTTI gli zuccheri sono della serie D mentre TUTTI gli amminoacidi
della serie L determinazione avvenuta prima dell’avvento dei raggi
X (anni ‘50), solo dopo verrà determinata esattamente la posizione
dei centri stereogenici (nomenclatura assoluta di Cahn-Ingold-Prelog,
R o S)
PROBLEMA: Le strutture di Fischer (acicliche, lineari) NON sono
adatte a rappresentare un disaccaride o polisaccaride, comunque
nella biologia e nella biochimica si mantiene la nomenclatura della
configurazione relativa (serie L per quanto riguarda gli amminoacidi,
la stessa della gliceraldeide ma con la differenza del COOH in
posizione 1 e l’NH2 a sinistra al posto dell’OH)
STRUTTURA CICLICA DEI MONOSACCARIDI
Il glucosio è solubile in acqua e in qualche solvente organico polare,
ma in soluzione non è una molecola lineare: si ha una
POLIIDROSSIALDEIDE (o un poliidrossichetone). In presenza del
gruppo carbonilico e dei gruppi alcolici, l’aldeide ciclizza
spontaneamente (è sufficiente la presenza degli H+ e degli OH-
dell'acqua): avviene la reazione di EMIACETILIZZAZIONE o di
EMICHETALIZZAZIONE.
Come avviene la reazione di addizione (acido o base catalizzata)
nucleofila al carbonile?
Uno o più gruppi alcolici (generalmente l’OH in posizione 4 o in
posizione 5, che si andranno poi a trovare più vicini al gruppo
carbonilico) possono interagire con il gruppo aldeidico con l’aiuto
dell’H+ dell’acqua viene attivato l’ossigeno carbonilico e si forma
l’emiacetale, viceversa l’OH- favorisce la DEPROTONAZIONE si forma
l’EMIACETALE CICLICO.
PROIEZIONI DI HAWORTH. Composti ciclici con un eteroatomo (ad
esempio l’ossigeno) sono detti eterociclici:
A) cicli a 5 derivano dal FURANO (suffisso –furanosio sugli zuccheri
se si tratta di un emiacetale, furanoside se si ha a che fare con un
acetale)
B) cicli a 6 derivano dal PIRANO (suffisso –piranosio per l’emiacetale,
piranoside per l’acetale)
L’acetale in questo caso si chiama GLUCOSIDE.
NB Quando il carbonio carbonilico (planare, sp2) diventa un
emiacetale, diventa di tipo sp3 e ha legati 4 gruppi differenti: si
tratta di un CENTRO PRO-STEREOGENICO quando si ha il carbonile
(diventa un centro stereogenico quando diventa un
acetale/emiacetale).
NB Nel momento in cui lo zucchero da lineare diventa ciclico si
introduce un nuovo centro stereogenico, il quale può dare luogo a
due diasteroisomeri tra loro epimeri in quanto si differenziano per
quel centro chirale.
Gli OH possono trovarsi:
A) Sopra il piano, ANOMERO β (β-glucopiranosio)
B) Sotto il piano, ANOMERO α (α-glucopiranosio)
TIPI DI PROIEZIONI (per indicare una molecola ciclica):
1) Fischer, NON ADATTA perché rappresenta una struttura lineare,
piatta (non tridimensionale)
2) Haworth, NON ADATTA perché nonostante sia migliore della
precedente in quanto mostra la struttura ciclica dell’esagono e la
formazione del centro stereogenico che porta alla formazione dei
due epimeri (epimeri/diasteroisomeri α e β), i legami chimici reali
NON corrispondono a quelli disegnati.
Se gli epimeri provengono dall’acetale o dall’emiacetale, si
chiamano ANOMERI (α e β), una classe particolare di epimeri che
deriva dal carbonio carbonilico (diventato sp3 per addizione
nucleofila dell’OH).
Il ciclo può essere a 5 o a 6 atomi di C in quanto l’OH può reagire sul
C4 o sul C5 e a seconda dello zucchero che si ha si preferisce un
ciclo piuttosto che l’altro oppure una miscela dei cicli in questione.
Questo processo è catalizzato sia da un acido sia da una base (è
sufficiente l’H+ proveniente dall’acqua, in concentrazione molare
[10^-7] mol/L), in questo modo viene favorita la forma ciclica
rispetto quella lineare.
La forma lineare è in trance, ovvero è un intermedio tra le due forme
anomeriche, tra loro in equilibrio termodinamico: ad una certa
temperatura in acqua, il glucosio per il 63% si trova nella