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Evoluzione delle stelle
massiccie
M > 8 M A S S E S O L A R I
Supergigante rossa
Le stelle si espandono fino a diventare supergiganti,
con un raggio che può arrivare fino a 100 raggi solari.
La supergigante ha una massa sufficiente ad innescare
la fusione del carbonio in elementi più pesanti.
Si ha un nucleo a strati, ottenuto dalle fusioni di: H, He,
C, Ne, O e silicio; fino alla formazione di un nucleo di
ferro.
Il ferro non fonde, poichè ha bisogno di energia per
farlo e questo fa iniziare il colllasso.
Collasso del nucleo
La fusione del nucleo cessa ma la massa continua a crescere a causa della fusione
di silicio nello strato esterno.
Il nucleo non ha più la pressione sufficiente per resistere al peso degli strati
superiori, viene quindi compresso fino a superare il limite di Chandrasekar (1.4
masse solari) e va incontro al collasso.
Il nucleo collassa in ¼ di secondo. Supernova
Tutta la materia collassa verso il
centro generando un'esplosione di
supernova.
Durante l’esplosione viene liberata
un’energia enorme e la stella
diventa così luminosa da splendere
più di una intera galassia.
La luce emessa dalla stella in
seguito all’esplosione dura qualche
mese ed è paragonabile a quella
che il nostro Sole è in grado di
emettere in un miliardo di anni!
Cosa accade al nucleo?
Il nucleo stellare aumenta la propria densità attraverso un processo chiamato
• neutronizzazione: i protoni reagiscono con gli elettroni nel nucleo di ferro, dando vita a
neutroni. La pressione, quindi, diventa talmente elevata che gli elettroni sono costretti a
fondersi con i protoni, annullando le rispettive cariche e dando vita a neutroni.
Ogni reazione di neutronizzazione dà vita anche ad un neutrino.
•
Sempre più reazioni di neutronizzazione avvengono, e restano sempre meno elettroni
degenerati a supportare la resistenza del nucleo: il risultato è una velocizzazione della
contrazione che porta al collasso del nucleo stellare.
Dopo un breve intervallo (circa un quarto di secondo) i neutroni diventano degeneri a causa
della grandissima densità della parte centrale della stella e riescono a resistere alla
compressione ulteriore.
Core bounce
Gli strati esterni della stella in caduta libera rimbalzano sul nucleo di neutroni rigido, creando una
violenta onda d'urto, che in una frazione di secondo respinge il materiale che cade verso gli strati
superficiali della stella.
L'energia rilasciata durante questa fase è circa 100 volte maggiore dell'energia rilasciata dal Sole in
tutta la sua vita passata e la radiazione visibile è soltanto pari all'1% di tutta quella emessa.
Circa il 96% della massa stellare viene espulsa durante questo evento ed andrà ad arricchire il mezzo
interstellare per la futura formazione di stelle. Prima di lasciare la stella , tuttavia, questo materiale
viene compresso fino a raggiungere temperature tali da innescare nuove reazioni nucleari talmente
potenti da dar vita a tutta la catena degli elementi conosciuti e più pesanti del ferro. Titanio, zinco, oro,
mercurio, piombo e uranio, per esempio, sono prodotti in questo modo e non esisterebbero se non
esistessero le supernovae.
Stelle di neutroni o
buchi neri
Ciò che resta della stella morente, oltre agli strati
esterni al nucleo visibili come resto di supernova, è
un nucleo degenere compatto, costituito
essenzialmente da neutroni tenuti insieme dalla
gravità.
Secondo il limite di Oppenheimer, se la massa del
residuo è compresa tra 1.44 e 3 masse solari rimane
di una stella di neutroni.
Se una stella di neutroni è più pesante del limite, essa
collasserà in qualche forma più densa. Potrebbe
formare un buco nero, o cambiare composizione ed
essere sostenuta in qualche altro modo (per esempio,
dalla pressione di degenerazione dei quark, se
diventasse una stella di quark). Le stelle di neutroni, prima di essere
scoperte sono state predette dalle teorie e
Teorizzate negli i modelli di Baade e Zwicky nel 1934; e da
anni '30 Oppenheimer e Volkoff che ne calcolarono
le proprietà teoriche nel 1939.
Segnali dalle pulsars
Nel 1987 Jocelyn Bell, studentessa a Cambridge, stava
• lavorando a un sistema di radiotelescopio e scoprì un
segnale che arrivava,regolare, con un periodo di circa 1
secondo.
Ci furono varie ipotesi come: segnali alieni, stelle variabili,
• nane bianche e stelle binarie.
Infine si scoprì che erano proprio le stelle di neutroni.
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