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Malformazioni renali

Esistono diverse malformazioni renali, a partire da quelle di numero diversi individui presentano un unico reno, condizione chiamata rene monolaterale o AGENESIA. Tuttavia possono presentarsi situazioni con un sovrannumero di organi e con vascolarizzazione indipendente e solitamente di dimensioni minori.

Possono esserci anche variazioni della struttura, quindi un rene può presentarsi più piccolo e si avrà l'ipoplasia, tuttavia se il rene perde la funzionalità la variazione è detta aplasia.

Infine possono esserci variazioni di posizione, in questo caso si parla di ECTOPIA. Quindi si potrà avere un rene addominale se a livello di L1 o L2 al posto che a livello di T12, o un rene lombare se posto ancora più inferiormente o pelvico.

I reni possono presentarsi omolaterali, controlaterali o incrociati bilateralmente, ovvero i reni si trovano nella stessa posizione, ma con gli ureteri incrociati.

La variazione di posizione può portare ad una

fanno parte della sua struttura. La loggia renale è importante perché fornisce protezione e sostegno ai reni, mantenendoli al loro posto all'interno dell'addome. Durante lo sviluppo embrionale, le due strutture renali si fondono per formare un unico organo. A seconda di come avviene questa fusione, i reni possono assumere una forma a S o a L. In alcuni casi, è possibile osservare anche una struttura a forma di ferro di cavallo, in cui i reni sono collegati tra loro da un'ansa di tessuto renale. La loggia renale è situata all'interno della cavità addominale ed è riempita di tessuto adiposo. In alcuni individui obesi, può esserci un eccesso di tessuto adiposo nella loggia renale. La loggia renale è delimitata anteriormente dalla fascia prerenale o di Gerota e posteriormente dalla fascia di Zuckerkandl. Queste fasce derivano dallo sdoppiamento della fascia trasversale della parete addominale posteriore. Poiché i reni sono organi retroperitoneali, il peritoneo parietale termina prima della loggia renale. Le fasce anteriori si uniscono medialmente, mentre quelle posteriori terminano a livello delle vertebre. La loggia renale è chiusa superiormente poiché le fasce si uniscono e si inseriscono nel diaframma, facendo parte della sua struttura.sinistra.sinistra. Anteriormente i rapporti sono complessi e differenti tra rene sinistro e destro, infatti a destra è osservabile l'impronta epatica sui 2/3 superolaterali del rene destro, poi questo prende rapporti con la flessura epatica e il colon ascendente inferiormente sempre rimanendo nella parte più laterale, poi superiormente prende rapporti con la surrene e medialmente con con il duodeno, infine inferiormente prende rapporti con le anse del digiuno. Il rene sinistro prende rapporti superolateralmente nella sua faccia anteriore con la milza, superiormente sempre con la surrene, inferiormente con la flessura splenica e con il colon discendente, medialmente con lo stomaco nella parte più superiore, poi con la coda del pancreas e infine con le anse digiunali inferiormente. La struttura del rene internamente è determinata da due parti principali, una corticale esterna e una midollare interna che si protende fino alle papille renali. La midollare va verso l'ilo e.

risulta più scura. La parte corticale in alcuni punti si approfonda nella midollare andando a creare le colonne renali o colonne del Bertin. Tali colonne vanno ad identificare i lobi renali. Quindi dall'ilo si passa al seno renale che contiene la pelvi renale, questa va a formarsi dall'unione di diversi calici renali che a loro volta sono formati da papille renali. Le papille renali terminanti nelle piramidi renali, ovvero porzioni nelle quali si organizza la midollare e vengono identificate come le unità strutturali del rene.

La vascolarizzazione funzionale è determinata dalle arterie renali che si dividono in arterie interlobarie queste ultime vanno a formare le arterie arcuate. Da queste ultime due originano le arterie interlobulari che si dirigono al nefrone.

Nefrone è l'unità funzionale del rene, è composto da un corpuscolo formato a sua volta da un insieme di capillari che formano il glomerulo delimitato dalla capsula di Bowman.

capillari del glomerulo derivano dall'arteriola afferente, mentre il sangue filtrato poi passa all'arteriola efferente. Dal corpuscolo si arriva al tubulo contorto che si divide in un tratto prossimale dove avviene il riassorbimento di amminoacidi e glucosio, poi si forma l'ansa di Henle dove vengono riassorbiti acqua e ioni secondo il riassorbimento controcorrente a seconda dell'osmolarità delle soluzioni all'interno dell'ansa e all'esterno. L'ansa è un tratto a U che si approfonda nella midollare e presenta un tratto discendente e uno ascendente. Da questo si passa al tratto di tubulo distale dove vengono riassorbiti gli ioni, questo va a contornare il corpuscolo ed ha un ruolo con l'apparato iuxtaglomerulare nella misurazione della pressione. Infine si arriva al dotto collettore dove viene riassorbita la maggior parte di acqua. L'apparato iuxtaglomerulare ha come compito quello di individuare le variazioni di pressioni.

e se talepressione risulta troppo bassa produce renina che va ad attivare nel fegato l'angiotensinogeno che siattiva in angiotensina 1, questa grazie a una componente polmonare diventa angiotensina 2 e va adagire sulla vasocostrizione, ma anche sulla produzione di aldosterone a livello della corticale dellaghiandola surrenale portando ad un aumento della produzione di urina e di assorbimento di sodio.Esiste anche un ormone ipofisario, l'ADH, ovvero l'antidiuretico che va a contrastare la produzione diurina diluita, prediligendo il riassorbimento di acqua e la produzione conseguente di un'urina piùconcentrata. Questo viene rilasciato nel tubulo distale. Segmentazione I reni sono divisi in segmenti così come gli altri organi parenchimatosi, ovvero i polmoni e il fegato, aseconda dei vasi che vanno ad irrorare le singole porzioni. Anteriormente la segmentazione divide trasversalmente il rene in un segmento superiore o apicale, poi procedendoinferiormente ci sono il segmento anterosuperiore o superiore, l'anteroinferiore o medio e l'inferiore. Posteriormente vi è anche un quinto segmento, ovvero il segmento posteriore che va a sostituire posteriormente i segmenti anterosuperiore e anteroinferiore. Al segmento posteriore arriva l'arteria segmentale posteriore, al segmento apicale l'arteria segmentale superiore, ai due segmenti anteriori le arterie segmentali anterosuperiore e anteroinferiore, infine al livello del segmento inferiore arriva l'arteria segmentaria inferiore. Tali arterie derivano dalle arterie renali. Calici e pelvi Dalle piramidi renali si sviluppano le papille renali o calici minori in numero di 8-10 grandi circa 1cm per 1 cm, da queste si sviluppano i calici maggiori in numero di 2 o 3 leggermente più grandi, infatti arrivano fino ai 2,5 cm. Questi poi si uniscono a formare la pelvi renale che convoglia l'urina prodotta nell'uretere a partire dal seno renale, laloro dimensione è di 2 cm per 3.

Ureteri
Sono lunghi condotti che nascono a partire dalla pelvi renale nell'ileo del rene per portarsi condecorso craniocaudale verso la vescica. La vescica è posta nella pelvi, quindi l'uretere dovrà attraversare tutta la cavità addominale e parte della cavità pelvica arrivando ad una lunghezza di circa 30 cm, per questo si può distinguere una parte addominale e una parte pelvica.

Sono presenti dei restringimenti detti istmi, il primo e quello superiore tra la parte addominale e quella pelvica poi c'è quello inferiore o vescicale o intramurale, ovvero la porzione nella quale l'uretere entra nella vescica, tale porzione è lunga da centimetro al centimetro e mezzo e si approfonda negli orifizi ureterali.

Presentano una parte muscolare che agevola la discesa dell'urina e una parte luminare che può dilatarsi.

I rapporti sono abbastanza complessi, poiché decorreposteriormente ma comunque va a toccare molti organi della cavità addominale. Posteriormente superiormente è a contatto con il muscolo psoas, poi si porta inferiormente dove prende contatto con vari vasi addominali come le arterie e vene coliche e altri rami delle mesenteriche e le stesse mesenteriche. Inferiormente entra in rapporto con i vasi genitali e le iliache interne fino ad arrivare nella pelvi dove nel maschio entrano in contatto con il dotto deferente e nella femmina con l'utero e l'ovaio, nonché con il canale vescicale. In entrambi i sessi prende contatto con il retto e con il colon pelvico. La vascolarizzazione è garantita dalle arterie renali e da quelle iliache, le prime per la porzione addominale, le iliache per quella pelvica. Il ritorno venoso è corrispondente, tranne per la presenza del plesso genitale nella parte pelvica che va a drenare sempre nella vena iliaca interna. L'innervazione è dovuta al plesso.

renale. Vescica è l'organo dove viene immagazzinata l'urina prima di essere espulsa, è posizionato anteriormente nella pelvi ed ha una forma quasi triangolare, anche se questa differisce a seconda del sesso, infatti nella donna è più allungata laterolateralmente rispetto all'uomo e per l'età, infatti nel neonato si presenta allungata anteroposteriormente. Inoltre cambia conformazione a seconda del suo stato di riempimento.

Può contenere fino ai 250-300 ml di urina prima dello svuotamento e il suo diametro sagittale varia dal 5.5 ai 7.5 cm, mentre quello trasversale dai 7 ai 10 cm.

Presenta una base rivolta posteriormente un apice anteriormente e un corpo intermedio, quest'ultimo è coperto superiormente da una porzione che può essere identificata come cupola vescicale.

Internamente la superficie non è liscia, ma presenta delle rughe molto simili a quelle del sacco gastrico. Sulla superficie interna ci sono

3 orifizi che vanno a formare una zona che si indica come trigono vescicale, questi sono i due orifizi ureterali e inferiormente l'orifizio uretrale. Infine internamente

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Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Utentemed di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia i e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Boccafoschi Francesca.
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