Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 43
Apparato digerente Pag. 1 Apparato digerente Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 43.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato digerente Pag. 41
1 su 43
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TUBO DIGERENTE

Come in tutti i vertebrati, anche nella specie umana l’apparato digerente è costituito

da un canale ( ) digerente che, quando rilassato è lungo circa 9m e si estende

o tubo

dalla bocca all’ano e da diversi organi annessi ( ) che

denti, lingua, fegato, pancreas

collaborano ai vari processi.

Anatomia: il tubo digerente, dall'esofago all'intestino, è rivestito da 4 strati di tessuto

chiamati tonache.

Procedendo dal lume del canale verso l'esterno, presenta i seguenti tessuti:

• Mucosa: strato più interno di tessuto epiteliale (monostratificato, pluristr.)

talvolta

a contatto con gli alimenti, responsabile dell'assorbimento. La cellula epiteliale è

polarizzata, presenta infatti un versante luminare ricco di trasportatori di

membrana ed un polo basale ricco di pompe Na-K rivolto verso l'interno, in

particolare verso la lamina propria (strato di tessuto connettivo prodotto da proteine

fibroblasti) che è rivestita da un sottile strato muscolaris mucosae (simile

e a quello

locali).

della tonaca muscolosa ma, essendo prossimale, provoca piccole contrazioni

In alcune regioni del tratto gastro-intestinale le cellule epiteliali della mucosa sono

dotate di microvilli che determinano l'incremento della superficie assorbente. Tra

le cellule inoltre sono presenti delle giunzioni serrate, il tessuto quindi appare

come una struttura fortemente impermeabile ai nutrienti, se non attraverso

trasportatori e canali ionici. Essendo una fonte di potenziale contatto con patogeni

e sostanze nocive, nella mucosa sono presenti i linfonodi, importanti strutture del

sistema immunitario. Le cellule mucosali permettono il passaggio dei nutrienti dal

lume verso la sottomucosa, dove vengono drenati prima dal sistema linfatico

(grassi, chilomicroni) e poi dal circolo sanguigno

sotto forma di lipoproteine chiamate

.

(soprattutto aa)

zuccheri e

• Sottomucosa: possiede una quantità di neuroni, paragonabile a quella presente

nel midollo spinale, che costituiscono il cosiddetto plesso sottomucosale. Il tubo

digerente è ricco di ghiandole specializzate extra-tubali (es: ghiandole salivari,

fegato) e ghiandole sottomucosali, regolate dagli archi riflessi dei due

pancreas,

plessi, che possono secretare liquidi mucosi o enterici (lubrificano e proteggono le

canale), ormoni ed enzimi digestivi, HCl (nello stomaco).

pareti del

• Tonaca muscolare: formata da un doppio strato di muscolatura liscia la cui attività

ben coordinata è responsabile della peristalsi, genera onde di contrazioni

involontarie che permettono il rimescolamento e la progressione del cibo lungo il

tubo digerente. La contrazione del primo foglietto muscolare circolare provoca il

restringimento luminare, quella del secondo foglietto muscolare longitudinale

(parallelo lume) invece l'accorciamento del tubo digerente. Tra i due strati vi è

al

un gruppo di neuroni che costituisce il plesso mioenterico che ha un’importante

funzione nel coordinare frequenza ed intensità di queste contrazioni. Nella zona

della bocca, della faringe, e del primo terzo di esofago la tonaca muscolare

contiene una componente di muscolo scheletrico che permette la deglutizione

volontaria. Analogamente anche nello sfintere anale la muscolatura scheletrica

defecazione.

permette il controllo volontario della

• Peritoneo (tonaca mesentere):

sierosa, costituito da una lamina di cellule del

mesotelio che avvolge completamente il tubo ad esclusione di un'intercapedine da

dove entrano ed escono fibre nervose, vasi sanguigni e linfatici ( si immagini di

). Questa tonaca ha l’importante scopo di fissare

avvolgere un cilindro con un foglio

il tubo digerente nella parete addominale e di secernere il liquido del mesentere,

lubrificante che permette lo scorrimento senza attrito dei visceri l'uno sull'altro.

L'apparato digerente fornisce all’organismo i nutrienti che necessita, ricavandoli dagli

alimenti. Ciò richiede le seguenti fasi:

Masticazione:

1. il cibo viene introdotto nella bocca grazie a movimenti volontari;

Secrezione:

2. ogni giorno le cellule che rivestono il nostro app. gastrointestinale e

quelle degli organi annessi secernono circa 7 litri di acqua, HCl, enzimi ed altre

soluzioni acquose;

Mescolamento e propulsione:

3. la contrazione ed il rilassamento alternati della

muscolatura liscia delle pareti del tratto gastrointestinale rimescolano il cibo e le

secrezioni e li spingono verso la parte finale del canale;

4. Digestione: gli alimenti sono ridotti in molecole semplici, a partire dalla digestione

meccanica attuata dai denti;

5. Assorbimento: i nutrienti e i liquidi vengono trasferiti dal tubo digerente alle

cellule epiteliali, e da qui al liquido interstiziale e poi al sangue;

6. Eliminazione: le feci (residui, digeriti) vengono eliminate.

batteri, materiali non

Gli enzimi digestivi sono per lo più idrolitici ( ) che

proteasi, peptidasi, carboidrasi, lipasi

vengono secreti in punti diversi del tratto digestivo.

Il tubo digerente è formato da diverse parti specializzate: bocca, faringe, esofago,

stomaco ed intestino tenue e crasso, che termina con l’apertura anale. Il movimento

a ritroso del cibo è generalmente impedito da alcuni sfinteri, spessi anelli di

muscolatura liscia circolare che si trovano in vari punti del tratto digestivo.

Molte ghiandole e molte fibre di muscolatura liscia del tubo digerente sono attivate

da arco riflessi monosinaptici ( il neurone sensoriale e quello motorio si incrociano

) o polisinaptici ( ).

direttamente nel SNC interneuroni eccitatori ed inibitori

SISTEMA NERVOSO ENTERICO

BOCCA

L'alimento viene introdotto nell’apparato digerente attraverso la bocca, che è

delimitata dalle labbra, dalle guance, dal palato duro ( ) e da quello molle

anteriore

( ). Alla cavità orale sono annessi lingua, 32 denti (

posteriore 8 incisivi, 4 canini, 8 premolari

) e 3 paia di ghiandole salivari: le parotidi ( ),

e 12 molari situate davanti e sotto le orecchie

le sottomandibolari e le sottolinguali. Nella bocca avvengono moltissimi processi:

masticazione, deglutizione, elaborazione sensoriale ( grazie alla lingua, ricca di

), elaborazione del tatto (

chemiocettori e nocicettori, e alla cavità retro-olfattiva =

), del piccante...

consistenza

Masticazione : controllata dai muscoli masticatori ( )

massetere, temporale e pterigoideo

e dai muscoli scheletrici della guancia, delle labbra e della lingua che permettono il

giusto posizionamento del cibo nella camera di masticazione. L'alimento viene

triturato attraverso i movimenti di sovrapposizione diretta e laterale delle arcate

dentali, che ne permettono anche il mescolamento con l’ausilio di lingua e saliva.

L'avvio della masticazione si realizza con un’azione volontaria ( imput da corteccia

) per proseguire con un meccanismo nervoso riflesso involontario.

motoria

Nell’ippocampo l'organismo ricostruisce il mondo circostante attraverso i sensi: in

base alle informazioni ricevute, nelle regioni premotorie della corteccia vengono

elaborati piani motori, solo uno di questi viene selezionato per passare a regioni

motorie che controllano il muscolo. Oltre allo sviluppo dei piani motori, nella corteccia

il sistema extrapiramidale ( ), in maniera inconscia, permette di

nel cervelletto

coordinare armonicamente tutti i muscoli in funzione dell’azione che si vuol compiere.

In questo contesto gli archi riflessi informano il SNC dello stato di avanzamento del

piano motorio scelto e lo aggiustano. Durante la masticazione infatti si sviluppano

riflessi miotatici, sia diretti che inversi. Il cibo viene infatti compresso dai denti, i riflessi

inversi permettono di applicare la giusta forza con la mandibola. Quando si addenta

un alimento, in base alla consistenza di esso, l’organismo sviluppa una forza superiore

per raggiungere la giusta intensità’ attraverso riflessi miotatici diretti ( non deve

). Una

ovviamente superare la soglia per cui si innescherebbe il riflesso miotatico inverso

volta che la forza è terminata, si genera una forza opposta sui muscoli masticatori che

determina un riflesso inverso che porta alla perdita di impulsi da parte dei muscoli

scheletrici, determinando il rilasciamento del morso ( questo si verifica anche quando

).

nella nostra finisce accidentalmente un oggetto, come un ossetto

Insalivazione : la saliva è una soluzione ( ) contenente molte sostanze, in

99% acqua

particolare muco ed enzimi ( lisozima=battericida, lattoferrine, lipasi anche se ha un pH

). Complessivamente produciamo circa 1-1,5 l di saliva al giorno,

ottimale acido, etc.

questa è secreta da 3 paia di ghiandole esocrine: le parotidi elaborano una saliva

sierosa ( ) convogliata nel

ricca di acqua, sali minerali. lipasi ptialina con attività α-amilasica

dotto di Stenone e riversata nell’arcata superiore, mentre le ghiandole sottolinguali e

sottomascellari e sono ricche di muco ( mucina, protezione delle mucose quando si vomita

e convogliano il secreto nella cavità orale rispettivamente tramite il dotto

ad esempio)

di Bartolino e di Wharton.

Le ghiandole salivari maggiori sono composte da lobuli in cui vi sono diversi acini che,

filtrando acqua e ioni nel sangue, riversano il loro contenuto nel lume. La saliva

primaria ( ) viene drenata ed elaborata da delle cellule duttali che

ricca di enzimi

formano i dotti escretori intralobulari (dotti intercalati rivestiti da epitelio cubico che

si riuniscono a formare i dotti striati) e confluiscono a loro volta nei rami dei dotti

escretori ( ).

che decorrono nel connettivo interlobulare

Tra la membrana basale e le cellule degli acini e dei dotti intercalari sono presenti le

cellule mioepiteliali. Queste, sebbene di origine epiteliale, hanno attività contrattile

( ) ed hanno la funzione di favorire la progressione

nel citoplasma sono presenti miofibrille

del secreto.

A differenza della maggior parte delle secrezioni gastrointestinali che sono

prevalentemente mediate da ormoni, la secrezione salivare è controllata dal SNA ( in

). La secrezione salivare può essere

seguito, l’organismo perde la percezione del bolo

attivata anche da riflessi condizionati acquisiti con l’esperienza, come dimostrato dal

fisiologo Pavlov con le sue associazioni ( ): gli interneuroni possono

sistemi anticipatori

essere stimolati anche da vie superiori che provengono da memoria o dalla volontà,

senza il ricorso agli archi riflessi. Il processo di insalivazione è un fenomeno

prevalentemente costituito da archi riflessi ( ) che originano

sistema feedback, lento

dall’attivazione di meccanocettori e chemiocettori posti nella cavità orale.

Benché la stimolazione simpatica de

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
43 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher brufanig di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Alimentazione e nutrizione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Fioretti Bernard.