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SVILUPPO DELL'APE OPERAIA

UOVO• Bianco, allungato, leggermente inarcato e arrotondato ai poli 16• Lungo 1,35 mm, 0,4 mm di diametro, pesa 0,12-0,22 mg• Corion → involucro protettivo• Parte più appuntita → attaccata al fondo della cella• Parte più ingrossata → presenta i micropili• L’uovo viene deposto perpendicolarmente sul fondo della cella e dopo due giorni si corica• Gli spermatozoi sono filiformi, lunghi 240-250 μm, costituiti da una testa e una lunga tao

LARVA• La larva bianca e allungata, priva di arti e occhi, fuoriesce dall’uovo tre giorni dopo ladeposizione• La larva viene curata assiduamente dalle operaie, che la visitano da 1.000 a 2.000 volte e unavolta ogni dieci depositano del cibo vicino alla bocca• Dopo tre giorni dalla nascita l’alimentazione si diversifica a seconda del destino della larva(maschio, operaia o regina)• Le api nutrici sono più sollecite e

attive verso le larve di ape regina, sia per la frequenza disomministrazione, sia per la qualità e la quantità di alimento

  • Nutrimento → 125 mg di miele e 70-150 mg di polline
  • Crescita molto rapida, dopo 4 giorni occupa tutto il fondo della cella, subisce 5 mute
  • Muta → sostituzione del tegumento
  • Le celle contenenti larve di operaie vengono chiuse con un opercolo poroso di cera verso il nono giorno dall'ovodeposizione → opercolatura
  • Le prime quattro vecchie cuticole (esuvie) finiscono sul fondo della cella, l'ultima viene addossata alla parete
  • La larva matura di ape operaia è priva di occhi (anoftalma), priva di zampe (apoda) e segmentata
  • Le larve mature tessono il bozzolo, all'interno del quale si trasformeranno in pupe mediante metamorfosi

LA PUPA

  • Stadio di sviluppo che consente di completare la metamorfosi da larva ad adulto
  • L'intero corpo viene ristrutturato e si formano gli
organi che caratterizzano l'adulto:
  • Prepupa → 3 giorni nelle operaie
  • Inizialmente bianca, si pigmenta durante lo sviluppo 17
  • Al termine della trasformazione (ninfosi), 12 giorni dopo l'opercolatura, a 3 settimane dalladeposizione dell'uovo, la giovane ape adulta si muove, rosicchia l'opercolo con le mandibole ed esce dalla cella (sfarfalla) 18

MORFOLOGIA, ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLE API

L'ape è un insetto, con una struttura metamerica del corpo.

Corpo:

  • Suddiviso in: capo, torace e addome
  • Protetto da esoscheletro chitinoso (cuticola)
  • Parti rigide articolate da membrane elastiche
  • Metameri

IL CAPO

Apparato boccale lambente succhiante composto da:

  • Due mandibole a forma di pinze a bordo arrotondato, che consente la lavorazione della cera e raccolta propoli
  • Sono incapaci di lacerare superfici continue
  • Alla base, piccolo canale → fuoriesce secreto dalle ghiandole mandibolari
  • Mandibole dentate nelle

regineDurante lo stato di riposo e in volo l'apparato boccale è ripiegato sotto il capo

Appendici stese a formare una sorta di proboscide per raccogliere sostanze liquide come nettare, melata, altri liquidi zuccherini e acqua.

È a forma di proboscide → ligula avvolta nella parte prossimale dalle galee e dai palpi labiali Serve per aspirare i liquidi con una «pompa» a livello del cibario.

Per sostanze solide (solubili) → emissione di saliva immagazzinata nella stringa salivare → aspirazione delle sostanze disciolte con la proboscide

Il capo è a forma di capsula rigida, globosa, subpiramidale nel quale troviamo:

  • Organi della vista
  • 2 occhi composti con 3 piccoli ocelli
  • Ha varie appendici metameriche
  • →2 Antenne orientabili molto mobili, ripiegate a “L”.

L'antenna è lunga e robusta su cui è articolato il flagello: composto da 11 articoli (12 nei maschi) ed è provvisto di

recettori di senso (sensili) tattili,olfattivi, gustativi e termici.

✓ Apparato boccale

✓ Cervello

✓ Tubo digerente (parte iniziale)

✓ Ghiandole

→ Occhi 2 occhi composti ai lati del capo e sono convessi

• Peli non ramificati

• 5-6000 elementi semplici → ommatidi, ciascuno con una piccola cornea che proietta i raggi luminosi sulla retinula

I segnali visivi sono trasmessi al protocerebro

• Sulla parte superiore del capo vi sono 3 occhi semplici o ocelli sono disposti a triangolo

• Sono mascherati da peli e setole e percepiscono la luce polarizzata (ad esempio nelle giornate nuvolose).

LA PERCEZIONE DEI COLORI

LA PERCEZIONE DEI SAPORI → Distinguono dolce, salato, amaro, aspro più sensibili al salato che all'amaro

MORFOLOGIA E ANATOMIA DELL'APE OPERIA

IL TORACE

20 Stigmi toracici (o spiracoli): 3 paia e aperture con le quali il sistema respiratorio comunica all'esterno.

ALI

✓ Estroflessioni membranacee del 2° e 3°

  1. segmento del torace
    • 2 lamine sottili, sovrapposte e strettamente ravvicinate; nell'interspazio sono percorse da nervature (elemento distintivo tra sottospecie) rigide e cave contenenti
      • Trachee
      • Terminazioni nervose
      • Emolinfa
      • Scleriti ascellari → 4 lamine che incernierano le ali al torace
    • Ali anteriori più grandi e più "venulate"
    • Stato di riposo → ali ripiegate sull'addome con le anteriori sovrapposte alle posteriori
    • Volo → ali affiancate e strettamente collegate da numerosi uncini (hamuli)
    • Adatte a sostenere un pesante carico e compiere voli rapidi e lunghi
    • Un'ape bottinatrice di circa 100 mg può trasportare 15 mg di polline o 40 mg di nettare a 15-20 km/h per più di 3 km
  2. ADDOME
    • Formato da segmenti mobili, privo di appendici. Si trovano il tubo digerente (parte terminale), isacchi aerei e numerosi organi. Non si trovano le zampe.
    • Peziolo o peduncolo → profonda strozzatura fra il

primo e il secondo segmento, all'interno passano l'esofago, la catena gangliare ventrale, l'aorta e alcune trachee

  • Gastro → addome propriamente detto

I segmenti (rigidi e uniti da membrana flessibile) hanno forma di anelli e sono costituiti da:

  • Tergo o tergite → parte dorsale
  • Sterno o sternite → parte ventrale
  • Coperto di peli
  • Presenza di stigmi, attraverso i quali fluisce l'aria necessaria agli organi interni
  • Lunghezza del gastro variabile

PUNGIGLIONE

  • Presente solo nelle operaie e nelle regine
  • Importante arma di difesa e offesa
  • Deriva dalla trasformazione dell'ovodepositore
  • Negli Apidi le uova vengono appoggiate sul fondo delle cellette direttamente dallo sbocco della vagina della regina
  • A riposo si trova entro la camera del pungiglione e viene estroflesso solo al momento dell'impiego
  • È costituito da uno stiletto e due lancette

COME FUNZIONA: 21

Lo stiletto si allarga

tessuti della vittima.

tessuti della vittima.

  • Quando l'ape punge un uomo o un altro vertebrato è destinata quasi sempre a morire
  • Quando le api si pungono fra di loro o pungono altri insetti riescono a liberarsi senza morire

FUCHI (INDIVIDUI MASCHILI)

  • Non presentano particolari adattamenti morfologici se non per quanto riguarda l'apparato riproduttore
  • Dimensioni più grandi delle operaie (15 mm di lunghezza)
  • Più tozzi
  • Ali più lunghe dell'addome
  • Occhi composti molto voluminosi che quasi si toccano dorsalmente (7-8 mila ommatidi), ocelli spostati in avanti
  • Ligula molto corta, inadatta alla raccolta del nettare
  • Antenne (12 segmenti) più complesse di quelle delle operaie
  • Zampe sprovviste di "attrezzi da lavoro"
  • Privi di pungiglione

REGINA

  • Non presentano particolari adattamenti morfologici
  • Corpo molto lungo (17-20 mm)
  • Addome enormemente sviluppato
  • Antenne
provviste di 2000 placche porose
  • Pungiglione ricurvo e 3-4 dentelli
  • Ligula più corta di quella delle operaie
  • Cervello più piccolo di quello delle operaie
  • Assenza delle ghiandole ceripare
  • Assenza della ghiandola di Nasonov 22
  • Ghiandole tergali → secernono feromoni
  • Sostanza reale → impregna tutto il corpo per segnalare la sua presenza alle altre api
  • Apparato genitale molto sviluppato e perfettamente funzionante
SISTEMA MUSCOLARE
  • Muscoli di tipo "striato", costituiti da diverse "miofibre", avvolte dal sarcolemma
  • Muscoli:
    • Viscerali, lungo le pareti degli organi interni
    • Scheletrici, si attaccano all'esoscheletro o all'endoscheletro
  • Nel torace sono presenti i muscoli per la deambulazione e per il volo
  • Il battito delle ali è ottenuto dalla contrazione dei muscoli alari indiretti
  • I muscoli elevatori delle ali partono dalla parte superiore del
torace (tergo), decorrendo in senso verticale vanno ad attaccarsi alla parte basale (sterno).
  • I muscoli depressori delle ali decorrono longitudinalmente al torace, sono fissati anteriormente alla regione mediana del tergo e posteriormente ad una robusta fascia dell'esoscheletro, situata dal propodeo.
  • Nel torace sono presenti anche i muscoli alari diretti, si agganciano direttamente alle scleriti ascellari; permettono i movimenti di estensione, flessione e torsione delle ali.
  • Le ali battono molto rapidamente, 200-300 oscillazioni al secondo (12-18 mila battiti al minuto).
Eccellenti prestazioni legate alla presenza di ossigeno, reso disponibile dal sistema tracheale al torace.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
54 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/11 Entomologia generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ales.sign di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Apicoltura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tosi Simone.