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DIARTROSI E MOVIMENTI
immagine articolazione della troclea
Nella articolazione del gomito c'è la superficie dell'omero e c'è anche quella dell'ulna, dove sull'omero c'è una specie di rocchetto/una carrucola. Dall'altra parte c'è una superficie complementare. Le superfici laterali sono degradanti e si possono adattare alla tendenza delle precedenti. Sono delle specie di carrucole. Le troclee si possono anche chiamare GINGLI ANGOLARI.
La forma delle superfici articolari condiziona il movimento.
ARTICOLAZIONI A SELLA
Ci sono due selle da cavallo messe a 90° una rispetto all'altra. Dobbiamo immaginare che una scenda e vada ad incastrarsi nell'altra. Le due superfici sono complementari. La forma reale delle articolazioni ricorda la sella, ma non è una sella. Le articolazioni a sella non sono numerose, ma sono tutte importanti. Consentono 2 movimenti nello spazio.
ARTICOLAZIONE del PRIMO METACARPALE
9DANIELA GARSTEA
In questo caso, l'articolazione a sella è molto importante perché consente il movimento in due direzioni dello spazio e anche qualche movimento composto. Quindi, grazie a ciò, il pollice può muoversi.
MOVIMENTO DI OPPOSIZIONE DEL POLLICE
È un movimento che noi umani abbiamo nella mano. Questo movimento è alla base della civiltà umana.
ARTICOLAZIONE CONDILO ARTROSA
Il condilo è una superficie rilevata di forma ellittica. La superficie che sporge è ellittica e va ad incastrarsi con l'altra che è una superficie ellittica. Le due superfici complementari si incastrano.
Abbiamo 2 possibilità di movimento:
- Lungo l'asse maggiore dell'ellisse
- Lungo l'asse minore
È vietata la rotazione.
ENARTROSI: sfera piena in sfera cava. Sono poche:
- Articolazione scapolo-omerale
- Articolazione osso femorale-anca
I movimenti che si possono fare sono sui 3 assi. Le grandi enartrosi sono
messe all'inizio degli arti => in questo modo gli arti hanno la maggiore libertà di movimento possibile.
ci sono anche ELEMENTI ACCESSORI nelle articolazioni. Alcuni di questi elementi accessori, per esempio, li troviamo:
- nella spalla, appena sotto la spalla => quando c'è il movimento dell'omero c'è il rischio di fare attriti tra la capsula e il periostio dell'omero
per evitare attriti, il trucco è metterci in mezzo una BORSA SINOVIALE. le borse sinoviali sono elementi accessori molto utili. Sono dei sacchetti di membrana sinoviale con dentro liquido sinoviale che riducono l'attrito. Essi sono interposti tra due strutture che si muovono una all'interno dell'altra. Le borse di liquido, interponendosi in mezzo, fanno sì che durante il movimento sia tra la superficie interna e la borsa di una e la superfice dell'altra con la borsa. Quindi non c'è l'attrito tra osso e osso.
Il
movimento è, quindi, lubrificato senza attrito. Ci sono anche le GUAINE TENDINEE => sacco con liquido sinoviale che si dispone impedendo lo sfregamento e il deterioramento del tendine sulle superfici ossee. Ci sono anche articolazioni fatte male: CONDILI DEL FEMORE. Una superficie convessa va a contatto con una superficie piatta. Le borse si scaricano su una superficie minimale. Troviamo questa cosa anche nei bicipiti e negli arti inferiori. Nel bicipite: Il tendine che passa nella capsula articolare non è una cosa buona perché fa attrito. Per migliorare, ci sono anche delle borse di membrana sinoviale. Una superficie della borsa si attacca al tendine e l'altra si attacca alle superficie esterne. Così, quando il tendine scorre, non c'è attrito e c'è movimento tra la faccia interna e la borsa che sta dall'altra parte. Negli arti inferiori: condilo mediale e laterale sono due superfici più o meno simili a contatto tramite il.piatto tibiale. le superfici, però, non sono molto complementari. Per migliorare la congruenza, ovvero la complementarità delle superfici articolari, nel ginocchio ci sono 2 menischi. Il condilo femorale non si appoggia solo sull'osso, ma anche sui menischi
MUSCOLI
Il tessuto muscolare deve essere:
- Eccitabile
- Contrattile
- Estendibile
- Elastico
I muscoli sono gli organi attivi del movimento. Gli organi passivi sono le ossa. Le articolazioni sono i dispositivi anatomici che consentono il movimento delle ossa intorno all'articolazione stessa ad opera della contrazione muscolare. Gli organi che sono muscolo sono fatti da tessuto muscolare. Gli organi però sono fatti da più tessuti
Che tessuti fanno parte di un tessuto muscolare?
- Muscolare
- Connettivo
- Vasi => devono portare sangue
- Nervi => per la motricità e per la sensibilità del muscolo
Quindi, quando dobbiamo costruire un organo
C'è una cooperazione di tessuti immagine di un muscolo scheletrico
Esistono 3 tipi di tessuto muscolare:
- Muscolare scheletrico
- Mantiene la temperatura corporea
- Genera movimento
- Mantiene la postura
- Sostiene i tessuti molli
- Delimita orifizi interni ed esterni
- Muscolare striato cardiaco
- Muscolo liscio o viscerale
Gli elementi contrattili sono 2:
- Actina
- Miosina
Nella muscolatura striata, actina e miosina sono organizzate tridimensionalmente in una maniera molto geometrica e regolare. La cellula vista dall'esterno ha un aspetto striato.
Il muscolo liscio, pur contenendo actina e miosina, non presenta bandeggiature.
Il vantaggio di avere un muscolo striato è che l'alto livello di organizzazione degli elementi striati della cellula permette un'elevata velocità di contrazione, ma questa dura poco. Mentre, nel muscolo liscio dove gli elementi contrattili sono organizzati molto a caso, la velocità di contrazione è molto inferiore.
Quindi, dove l'organizzazione è casuale, la velocità è più lenta, ma la durata è maggiore. Col muscolo striato si possono fare le cose veloci. Col muscolo liscio, prima sento qualche crampetto, poi sento dolore. Successivamente il dolore diventa più forte. Prima di arrivare al limite passa molto tempo. Gli organi che contengono tessuto striato scheletrico si chiamano MUSCOLI. Da cosa sono fatti? - Tessuto striato scheletrico. Ma non contengono solo questo. C'è anche il CONNETTIVO. Il connettivo si vede bene all'estremità del muscolo e prende il nome di TENDINE. Il tendine muscolare, quindi, è fatto di connettivo ed è la struttura che collega il ventre muscolare, cioè la carne, all'osso. - Si chiama tendine una struttura grosso modo cilindrica. - Se il tendine è piatto si chiama APONEUROSI. Il tendine è un connettivo fibroso denso => è molto resistente, flessibile ma.Da una parte si attacca all'osso, dall'altra si attacca al muscolo
Come si attacca al muscolo?
Rappresenta la lotta fra connettivo ed altri tessuti. Il connettivo produce membrana extracellulare che tiene insieme i pezzi. Gli epiteli non producono materiale extracellulare. Gli epiteli sono collegati tra loro da materiale di giunzione.
➔ Connettivo ed epitelio hanno due meccanismi distinti
Come si fa a tenerli insieme?
Nel caso dell'epitelio c'è la membrana basale.
Il tendine ha tanto materiale extracellulare come il collagene. Ovvero ha materiale resistente alla trazione.
DANIELA GARSTE
La cellula muscolare ha intorno una membrana plasmatica. Quando il tendine incontra la membrana plasmatica della cellula muscolare, come fanno le fibre collagene a prendere contatto con il muscolo?
N.B. nel distacco muscolare dal ventre, si rompe prima il muscolo- Si tratta, da un lato, di aumentare il più possibile le superfici di contatto.
Aumentare le superfici di contatto? Invece di avere una superficie piatta, si fa una superficie che va dentro-fuori-dentro-fuori. In questo modo, invece di avere una superficie di estensione x, abbiamo una superficie di estensione lunga 10x.
Dall'altro, il connettivo non viene limitato all'estremità del muscolo, ma penetra nel ventre muscolare all'interno della superficie muscolare. Ognuno dei fasci ha al suo interno ulteriori sedimentazioni di connettivo più piccole. Quindi, al suo interno, la superficie di connettivo aumenta ancora.
La singola cellula muscolare ha intorno un rivestimento connettivale. In questo modo, l'intera superficie delle cellule è in contatto con il connettivo che, a sua volta, è in contatto con quello del tendine. Quindi, il connettivo va da un tendine all'altro attraversando l'interno muscolo. Questo sta sia sulla superficie esterna e si chiama EPIMISIO, sia sulla superficie interna e si chiama PERIMISIO.
segmenti interni che suddividono i fasci interni hanno un rivestimento chiamato PERIMISIO. Il perimisio è in continuazione con l'epimisio. All'interno dei fascetti muscolari c'è l'endomisio che arriva a circondare le singole cellule. In questo modo, la cellula muscolare, quando si accorcia, scarica la sua forza di contrazione sulle estremità e su tutta la superficie cellulare. Dividendo la forza di contrazione muscolare per mille (perché la superficie è molto estesa) si riesce a preservare l'integrità della cellula stessa. Inoltre, si riesce a trasferire la forza muscolare di contrazione al connettivo. Per avere un movimento dobbiamo ringraziare le cellule muscolari che si contraggono, ma anche il connettivo intra ed extra muscolare che trasmette la forza di contrazione all'osso. Senza connettivo non si fa nulla. La caratteristica funzionale principale della cellula muscolare scheletrica è quella di essere
otalmente dipendente dalla innervazione. Nel muscolo scheletrico c'è una innervazione morfologicamente e funzionalmente integra, oppure il muscolo scheletrico è paralizzato. È totalmente dipendente dalla innervazione esterna. Ciò è un pregio e un limite al tempo stesso. MACROSCOPICA DEI MUSCOLI I nomi dei muscoli sono nomi tradizionali. Non esiste un criterio unico per classificare/nominare i muscoli. In alcuni casi fa riferimento alla forma. Esempio: - Quadrato dei rombi => grossomodo è un quadrilatero - Quadrato del femore Se un muscolo ha un aspetto cilindrico, allora, siccome in sezioni il cilindro è un cerchio, si può chiamare MUSCOLO ROTONDO. Esempio: - Nella spalla troviamo il muscolo: - Grande rotondo - Piccolo rotondo Se un muscolo è triangolare: Esempio: - Deltoide => assomiglia alla lettera delta Ci si può fermare qui.