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TRACHEA

Il tratto che l’aria incontra dopo essere passata dalla laringe è la trachea. La trachea è

questo condotto a forma di cilindro che si trova nella regione del collo per una piccola

parte e nella regione toracica e più esattamente nella regione del mediastino. Nella

trachea possiamo individuare 2 tratti: cervicale (si trova nel collo) e toracico (si trova

nella regione toracica). La trachea è costituita da anelli cartilaginei (cioè costituiti da

tessuto cartilagineo quindi sono strutture abbastanza dure) impilati l’uno sull’altro. Il

primo anello cartilagineo si trova al di sotto della cartilagine cricoide appartenente alla

laringe.

Se analizziamo l’immagine seguente, e

guardiamo la trachea in visione

posteriore (B) , vediamo che gli anelli

cartilaginei si interrompono quindi non

sono veri e propri anelli ma semi anelli

cartilaginei. Ma perché? Perché dietro

la trachea noi abbiamo l’esofago.

Dietro l’esofago troviamo la colonna

vertebrale. Per cui l’esofago è

interposto tra due strutture dure una

ossea e una cartilaginea. quindi per

lasciargli lo spazio necessario durante

la deglutizione si hanno questi semi

anelli cosicché l’esofago possa

prendere spazio dalla trachea per il passaggio del bolo.

Se guardiamo l’esofago in questa immagine in sezione trasversale vediamo la

trachea , la tiroide, il corpo vertebrale. Fra trachea e colonna vertebrale si trova

l’esofago che è schiacciato, la parete anteriore e la parete posteriore vanno quasi a

toccarsi in condizioni di riposo. Quindi se questo anello fosse completo e non un semi

anello l’esofago non potrebbe aprirsi durante il passaggio del bolo. Pertanto durante il

passaggio del bolo, l’esofago va verso la trachea e quindi questo è uno dei motivi per

cui quando deglutiamo non possiamo far passare aria.

Se guadiamo sempre un’immagine in sezione trasversa vediamo l’anello cartilagineo

all’interno del quale troviamo la tonaca mucosa. Nella porzione posteriore questa

cartilagine è interrotta e c’è solamente la muscolatura tracheale che si continua con la

muscolatura dell’esofago. Queste due muscolature daranno un unico muscolo

chiamato muscolo tracheo-esofageo.

I rapporti della trachea

- la trachea cervicale contrae rapporti sulla faccia anteriore con la ghiandola tiroide. La

ghiandola tiroide ha una porzione più ristretta cioè quella anteriore chiamata istmo

della tiroide e poi due porzioni ai lati più ampie chiamati lobi della tiroide. La ghiandola

tiroide abbraccia la trachea cervicale , per cui diciamo che la parte anteriore della

trachea contrae rapporti con l’istmo della tiroide mentre le facce laterali contraggono

rapporti con i lobi della tiroide. Ai lati ancora la trachea cervicale contrae rapporti con

il fascio vascolo-nervoso del collo (a. carotide comune- v. giugulare interna- nervo

vago). Dietro la trachea cervicale contrae rapporti con l’esofago.

- i rapporti anteriori della trachea toracica sono tutti rapporti vascolari. Tutti i vasi che

si trovano davanti la trachea toracica quali sono ? → l’arco dell’aorta (che va da

davanti verso dietro e destra verso sinistra) e l’arteria brachio-cefalica da sinistra

verso destra che nasce dall’aorta, l’arteria carotide comune di sinistra e più

superficialmente con la vena brachio-cefalica di sinistra che confluisce nella vena cava

supeiore. I rapporti laterali vengono contratti con i due polmoni. In più abbiamo un

rapporto laterale di sinistra con l’arco dell’aorta e a destra rapporti laterali con la vena

azygos (che sbocca nella vena cava superiore).

Anatomia microscopica della trachea in questa immagine della trachea al microscopio

ottico distinguiamo:

- una struttura più scura [C] che è il

semi anello cartilagineo (preso solo

per un tratto in questa sezione)

- all’interno della cartilagine ci sono le

varie tonache (organo cavo).

Dall’interno verso l’esterno la prima

tonaca mucosa poi la sotto- mucosa

poi la muscolare e poi la tonaca

avventizia.

Tonaca mucosa: In questa immagine ingrandita della

tonaca mucosa vediamo le cellule che

costituiscono l’epitelio della tonaca e

quindi l’epitelio della trachea.

L’epitelio della trachea è un epitelio

respiratorio definito pseudo-

stratificato perché costituito da cellule

caliciformi (a forma di calice: una

parte di cellula più slargata che

contiene il nucleo e una porzione più

ristretta ).

Queste cellule caliciformi possono essere mucipare che producono muco e cellule

ciliate cioè dotate di ciglia. Le cellule mucipare producono muco che si libera dalle

cellule e si sparge sulle ciglia e cattura quelle particelle ad esempio di polvere che noi

inspiriamo mentre le ciglia trasportano il muco con le particelle verso l’alto per cui

queste sono cellule mobili dotate di movimento. Tutto il muco viene portato verso

l’alto cioè verso l’esofago cosicché noi lo deglutiamo e le particelle vengano distrutte

nell’apparato digerente.

Tonaca sottomucosa:

In questa immagine vediamo la tonaca

sotto-mucosa che è ricca di ghiandole

sierose che producono un muco molto più

fluido che viene sempre liberato alla

superficie dell’epitelio e serve a

lubrificare l’interno della trachea.

La tonaca muscolare

In questa immagine vediamo la tonaca

muscolare che si presenta con uno strato

circolare interno e uno strato

longitudinale esterno. Per cui noi in

sezione trasversale vediamo questi tralci

di fibre muscolari.

I BRONCHI E L’ALBERO BRONCHIALE

Quando termina la trachea passiamo alla sua ramificazione nei due bronchi principali.

Il punto di ramificazione della trachea nei due bronchi principali viene chiamato

SPRONE TRACHEALE. Lo sprone tracheale da vita a tutte le serie di ramificazioni che

prendono il nome di ALBERO BRONCHIALE.

Queste ramificazioni vanno dalla trachea a rimpicciolirsi sempre di più andando a

sboccare in una struttura a forma di sfera come un sacchetto chiamata ALVEOLO.

Quindi l’alveolo rappresenta l’unità funzionale del polmone cioè quella zona dove

avviene lo scambio fra l’aria e il sangue.

L’albero bronchiale ha la stessa identica struttura dell’epitelio della tracheale quindi un

epitelio pseudo- stratificato con cellule caliciformi mucipare che conserva anche la

struttura della cartilagine cioè con i semi anelli cartilaginei, infatti se guardiamo

l’immagine di una sezione di un bronco andiamo a vedere una struttura simile a quella

vista della trachea. Troviamo l’epitelio ciliato con le cellule caliciformi mucipare, la

tonaca sotto-mucosa con ghiandole, la tonaca muscolare con le stesse caratteristiche

di quelle della trachea e i semi anelli cartilaginei. Questi semi anelli cartilaginei però

man mano che i bronchi diminuiscono di calibro vanno via via a perdere la loro

struttura, fino a che arriviamo nei bronchi più piccoli dove non si ha più il semi anello

cartilagineo ma solamente delle chiazze di cartilagine.

Dopodiché nei bronchi più piccoli quindi alla fine di tutto l’albero bronchiale non

troviamo alcuna traccia di tessuto cartilagineo. Al posto del tessuto cartilagineo si

ispessisce la tonaca muscolare. Quando scompare la cartilagine il problema è che i

piccoli bronchi non hanno più una struttura dura che possa tenere aperto il loro lume

quindi in tutto l’epitelio dei bronchi terminali vi è un altro tipo di cellule ovvero le

cellule di Clara. Le cellule di Clara sono cellule che producono muco e una sostanza

tensioattiva chiamata fattore surfattante. Il fattore surfattante è una sostanza che

aumenta la rigidità delle pareti bronchiali quindi ci permette di far rimanere aperti i

bronchi non facendoli collassare. Anche negli alveoli vi è il fattore surfattante.

I POLMONI

Tutto l’albero bronchiale è posto all’interno dei polmoni. I polmoni sono due organi

pieni ma di cosa? Di aria. Per cui questi organi sono definiti organi parenchimatosi cioè

con un certo parenchima. Sono organi che hanno la forma di un cono e possiamo

riconoscere una base che poggia sul diaframma e che viene chiamata faccia

diaframmatica, un’altra faccia esterna che guarda sia verso davanti sia di lato sia

verso dietro che contrae rapporti per tutta la sua estensione con le coste per cui viene

chiamata faccia costale, una faccia che guarda verso l’interno cioè verso il mediastino

chiamata appunto faccia mediastinica e un apice che sta sopra la clavicola.

PLEURA -> In più troviamo una struttura (colorata in azzurro in foto) che riveste ogni

polmone chiamata pleura. La pleura è la tonaca sierosa dei polmoni. La pleura è

costituita come il pericardio ovvero da due foglietti che si riflettono l’uno nell’altro, un

foglietto viscerale e un foglietto parietale. Il foglietto viscerale sta a stretto contatto

con il polmone, il foglietto parietale più esternamente. Questi due foglietti si riflettono

l’uno nell’altro in corrispondenza della faccia mediastinica. Nella faccia mediastinica

troviamo al centro l’ilo del polmone quindi più esattamente il foglietto viscerale si

riflette nel foglietto parietale in corrispondenza dell’ilo (apertura dove entrano

vasi,bronchi, ecc.).

Tra foglietto parietale e foglietto viscerale vi è uno spazio che si chiama spazio

pleurico in cui vi è presente un liquido, il liquido pleurico che consente ai polmoni di

espandersi e restringersi durante gli atti respiratori. Se non ci fosse questo liquido

avremmo sempre dolore durante gli atti respiratori infatti quando si ha una pleurite si

ha dolore quando si respira proprio perché questa infiammazione del liquido pleurico

provoca uno stridio con gli organi circostanti (coste ecc.).

Le pleure hanno degli spazi vuoti verso il basso ovvero dove non c’è il polmone

chiamati semipleurici, in questi spazi va il polmone durante l’inspirazione. Se la pleura

avvolgesse intimamente il polmone senza lasciare questi spazi al primo atto

respiratorio si romperebbe.

Al di sotto delle pleure troviamo il vero tessuto polmonare. Vediamo le scissure che

dividono il polmone in lobi, in parti più piccole. Nel polmone destro abbiamo 2

scissure per cui dividono il pomone in 3 lobi: un lobo superiore, un lobo medio e

un lobo inferiore. Nel polmone polmone sinistro invece troviamo 1 sola scissura

che lo divide in un lobo superiore e in un lobo inferiore. Ci accorgiamo quindi

che il polmone sinistro è più piccolo rispetto al polmone destro per la presenza del

cuore che è più spostato verso sinistra per cui p

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
19 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giu.abba01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof De Luca Antonio.