SAGGIO CON ACIDO NITROSO
Effettuando attentamente questo saggio, si possono valutare le caratteristiche dell'ammina in questione. Si tratta la sostanza con HCl in un bagno a ghiaccio, poi si aggiunge NaNO (liquido o solido) e si osserva cosa accade:
- La soluzione resta limpida, incolore e si sviluppa gas incolore, visibile sotto forma di bollicine: Il comportamento è tipico delle AMMINE PRIMARIE ALIFATICHE. Si formano sali di diazonio instabili a basse temperature.
- La soluzione resta limpida, incolore ma non si sviluppa gas: Tipico delle AMMINE PRIMARIE AROMATICHE. Si formano sali di diazonio stabili a basse temperataure ed evidenziabili mediante reazione con β-naftolo in ambiente alcalino per NaOH: si aggiunge la soluzione di incognito a quella di β-naftolo e NaOH in bagno a ghiaccio, osservando la formazione di un precipitato rosso. Questa reazione è detta di DIAZOTAZIONE E COPULAZIONE, e si possono individuare sulfamidici, procaina, A. Acetilsalicico…
- La...
La soluzione si colora per la formazione di un olio o un solido giallo: Tipico di AMMINE SECONDARIE ALIFATICHE E AROMATICHE, in quanto formano N-Nitrosammine. Tuttavia, nel caso di ammine secondarie aromatiche, si può sfruttare il SAGGIO DELL'INDOFENOLO:
- Si estrae l'olio in etere dietilico (Et O). Una volta separato dal solvente, si tratta con H2SO4 concentrato a caldo. Infine, si aggiunge una spatolata di FENOLO. Il saggio è positivo se si forma una colorazione rossa dovuta all'Indofenolo, che vira al blu per alcalinizzazione con KOH.
La soluzione si colora generalmente di VERDE: Tipico delle AMMINE TERZIARIE AROMATICHE con posizione para libera.
Non si verifica nessuno di questi eventi: Potrebbe trattarsi di AMMINE TERZIARIE ALIFATICHE che non reagiscono nelle condizioni di tale saggio.
SAGGIO DELLE BASI DI SCHIFF
Si tratta di un saggio specifico per AMMINE PRIMARIE AROMATICHE. Si tratta il composto con una soluzione di p-DIMETILAMMINOBENZALDEIDE in HCl.
diluito: se si forma una colorazione giallo-arancio, si è formata unabase di Schiff e il saggio è positivo.
ACIDI CARBOSSILICI metodi per riconoscere di avere a che fare con Acidi Carbossilici sonoprincipalmente tre:
CARATTERE ACIDODalle formule di risonanza dell'anione carbossilato si evincono le spiccateproprietà acide, la polarità di legame e la elevata capacità di formarelegami a idrogeno.
REAZIONE DI ANGELI E RIMINIA una spatolata di composto si aggiunge del CLORURO DI TIONILE (SOCl )2in eccesso, così da creare il corrispettivo Cloruro acido. A questo punto, siaggiunge EtOH per formare il corrispondente Estere. Si diluisce un pò lasoluzione scaldando a bm per eliminare il SOCl in eccesso, poi si aggiunge2una punta di spatola di IDROSSILAMMINA CLORIDRATO (NH OH-HCl) in2ambiente basico per NaOH (per separare l'idrossilammina dal sale): si saràcosì formato ACIDO IDROSSAMMICO. A questo punto, basta
acidificare con HCl diluito e aggiungere qualche goccia di FeCl3: se si tratta di un acido carbossilico, si formerà IDROSSAMMATO FERRICO, colorato da bruno a rosso violetto. La reazione è ovviamente poco consigliata a causa dell'utilizzo di SOCl2, tossico e altamente infiammabile. Tuttavia, alcuni acidi carbossilici possono essere individuati con il solo utilizzo di FeCl3:
- ACIDO BENZOICO: Trattato con cloruro ferrico si forma una colorazione rosa, dovuta al fatto che il Ferro (III) chela fino a tre molecole di acido benzoico.
- ACIDO SALICILICO: Trattato con cloruro ferrico si forma una colorazione violetta, anche in questo caso perché il ferro chela fino a tre molecole di acido.
I fenoli sono composti chimici costituiti da un OH legato a un anello aromatico. Essendo l'ossigeno un elettron-donatore, condivide il proprio doppietto per risonanze e stabilizza l'anione FENATO, rendendo l'Idrogeno sufficientemente acido (paragonabile a H2S). Vediamo
i saggi utili per il riconoscimento di fenoli:SAGGIO PRELIMINARE: Trattamento con FeCl3. Si solubilizza il composto in alcol e si tratta con FeCl3, diluito 1:3 acqua. Dall'interazione fra Fe con OH fenolico si possono sviluppare diverse colorazioni. Questo saggio presenta però dei limiti: alcuni fenoli non danno saggio positivo (es.: nitrofenolo) e alcune specie non fenoliche possono dare saggio positivo (es.: acidi carbossilici).
SAGGIO DI DIAZOTAZIONE E COPULAZIONE: Il principio è molto simile a quello del saggio per le ammine, e si sfrutta la capacità dei fenoli di dare sali di diazonio con le ammine. Sono necessarie 3 provette:
1. Nella provetta 1 si solubilizza abbondante sostanza con NaOH dil.
2. Nella provetta 2 si solubilizza abbondante NaNO2 in acqua.
3. Nella provetta 3 si solubilizza una punta di spatola di p-NITROANILINA in HCl dil. Si immerge la provetta 3 in bagno a ghiaccio e si versa la provetta due lentamente, sbacchettando. Dopodiché, si estrae la.
3+2 dal bagno aghiaccio e si immerge la 1; a questo punto si versa la 3+2 nella 1. Il saggio è positivo se si forma l'azoderivato rosso. Il meccanismo si basa sulla formazione dello ione fenato nella provetta 1e per risonanza la carica negativa è spostata verso la posizione para, rendendola accessibile ad un elettrofilo, per l'appunto lo ione diazoniodella 3+2.
SAGGIO CON REATTIVO DI MILLON
Questo saggio è positivo per fenoli con almeno una posizione orto libera e posizione para occupata. Si scalda la sostanza in esame con il reattivo di Millon. Il saggio è positivo se si forma una colorazione rossa (se la posizione para è libera, le colorazioni possono essere diverse).
Il reattivo di Millon è ottenuto per reazione fra Hg e HNO3.
POLIFENOLI
Hanno comportamento diverso dai fenoli, in quanto sono più solubili per i molteplici gruppi OH, inoltre risultano più acidi e sono solubili anche in NaHCO3 senza effervescenza, con colorazione.
marrone.SAGGIO CON REATTIVO DI FEHLING
Dato che i polifenoli hanno un potere riducente maggiore dei fenoli, essi sono in grado di ridurre il REATTIVO DI FEHLING: questo è costituito da una soluzione A, che è una soluzione acquosa di SOLFATO RAMEICO, e una soluzione B, che è una soluzione di TARTRATO DI SODIO E POTASSIO in NaOH (Sale di Seignette). Si tratta la soluzione con il reattivo a bagnomaria, il saggio è positivo se precipita Cu O rosso mattone; se il polifenolo in questione è resorcina, si forma una colorazione verde. L'ambiente basico è necessario per la riduzione di Cu (II) a Cu (I), ma potrebbe comunque precipitare qualche idrossido: il reattivo B impedisce che l'ambiente basico faccia precipitare l'Idrossido Rameico, in quanto i tartrati hanno capacità chelante del Rame e lo sequestrano all'equilibrio. α-IDROSSIACIDI Presentano un gruppo OH in alfa al carbossile, risultano più solubili in acqua.
hanno comportamento più acido dovuto al gruppo OH.
La reazione di Angeli e Rimini non funziona bene per queste specie, perché il cloruro ditionile spacca gli idrossiacidi con formazione di ACIDO FORMICO e ALDEIDE CORRISPONDENTE, poi l'acido formico reagisce di nuovo con cloruro ditionile degradandosi in CO, SO e 2HCl.
La particolarità è che se vengono trattati con FeCl danno colorazioni gialle brillanti, per cui questo può fungere da saggio preliminare. Gli α-idrossiacidi che andremo a vedere sono ACIDO CITRICO, ACIDO TARTARICO e ACIDO LATTICO.
ACIDO CITRICO
SAGGIO CON REATTIVO DI DENIGES: È composto da una soluzione A, di KMnO4, e una soluzione B, di HgO + H2SO4. Tratto la soluzione acquosa con qualche goccia di reattivo B, scaldando, dopodiché si aggiungono poche gocce di reattivo A. Il saggio è positivo se la soluzione passa da viola a incolore e se precipita un sale bianco insolubile, che sarà un sale.
diMercurio.ACIDO TARTARICO (brucia con odore di zucchero/carta bruciata)SAGGIO DI FENTON: Si tratta la soluzione acquosa e si aggiunge FeSO4. All'aggiunta di 4-5 gocce di H2O2, si forma una colorazione gialla. Se si aggiunge NaOH, la colorazione scompare lasciando il posto ad una colorazione viola, dovuta al sale complesso fra Fe e ACIDODIIDROSSIFUMARICO.SAGGIO CON RESORCINA SOLFORICA: Si mescola resorcina con H2SO4 concentrato, scaldando a bm con la sostanza per una decina di minuti. Il saggio è positivo se si sviluppa una colorazione rosso-viola dovuta alla formazione di UMBRELLIFERONE. Per trattamento con soluzione acquosa di KOH, la soluzione diventa verde.ACIDO LATTICO: Si trova in Farmacopea sotto la voce di CALCIOLATTATO, per cui il suo riconoscimento può basarsi anche sulla componente cationica. La calcinazione fornisce un'informazione importante: scaldando fino a carbonizzazione e in seguito esponendo il residuo alla fiamma, verrà evidenziata la
natura metallorganica delcomposto (il punto scaldato a fiamma viva si schiarirà verso il bianco).
SAGGIO CON GUAIACOLO: Alla soluzione del composto, si aggiunge H SO concentrato e poi qualche goccia di soluzione etanolica di2 4GUAIACOLO. Il saggio è positivo se si forma una colorazione rosso-rosata.
CARBOIDRATI: Sono composti poli-ossidrilati, altamente solubili, il cui saggio di Lassaignerisulta negativo e la cui calcinazione produce un odore di zuccherobruciato/caramello. Sono tutte molecole con almeno uno stereocentro, quindi sono otticamente attive (e infatti può esistere l’enantiomero α equello β).
I saggi per il loro riconoscimento si basano tutti sul fatto che in ambienteacquoso acido o per riscaldamento gli zuccheri vanno incontro adisidratazione e perdono 3 molecole d’acqua: i pentosi ciclizzeranno inFURFURALE, gli esosi in 5-IDROSSIMETILFURFURALE. Questi furfuralireagiranno poi con le sostanze tipiche dei saggi che andremo a vedere:
SAGGIO
DI MOLISH
Questo saggio è particolare, in quanto anche alcuni composti che non sono carboidrati (es.: polialcoli) possono dare esito positivo; la cosa certa è che se il saggio è negativo, non si tratta di un carboidrato.
Alla soluzione acquosa si aggiunge il REATTIVO DI MOLISH, costituito da α-NAFTOLO in soluzione metanolica e H SO CONCENTRATO. Si aggiunge il reattivo alla soluzione acquosa della sostanza e si fa scorrere delicatamente l’acido solforico lungo le pareti della provetta: se si forma un anello colorato all’interfaccia fra le due fasi, il saggio è
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