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REATTIVO RI FEHLING
Cloralio idrato- Glucosio- Acido ascorbico- LattosioTutte le sostanze che presentano il gruppo formilico sono riducenti. Lo sono anche gli zuccheri chepresentano un gruppo alfa-idrossichetonico (aldosi e chetosi), i disaccaridi con la funzionealdeidica libera e altre sostanze con strutture particolari come l'acido ascorbico, il quale ha leproprietà riducenti più spiccate.Il reattivo di Fehling è un ossidante blando che mette in evidenza spiccate proprietà riducenti dellasostanza. Quando si utilizza un agente ossidante forte come il permanganato, tutte le sostanzehanno proprietà riducenti, siccome si vogliono mettere in evidenza spiccate proprietà riducenti, siutilizza un ossidante blando. In questo caso l'agente ossidante è il rame che in soluzione acquosadà una colorazione blu. Però il rame in ambiente basico, che è l'ambiente in cui ha maggiorecapacità ossidante.precipita sottoforma di idrossido di rame Cu(OH)2. È necessario avere una soluzione basica di ioni rame ma con una concentrazione di ioni rame 2+ tale da non raggiungere il prodotto di solubilità dell'idrossido di rame; bisogna mantenere la solubilità del rame 2+ a un valore inferiore a quello della solubilità nel prodotto di solubilità dell'idrossido di rame.
Il reattivo di Fehling è formato da due reattivi distinti:
- Fehling 1: soluzione di solfato di rame. In un pallone da 1000 mL si sciolgono 69,278g di solfato rameico pentaidrato (CuSO4-5 H2O, sale di colore blu) con acqua distillata o deionizzata e si porta a volume.
- Fehling 2: soluzione di NaOH e sale di Seignette (tartrato di sodio e potassio). Il tartrato è un sale di un alfa idrossiacido. In un pallone tarato da 1000mL si sciolgono 346g di sale di Seignette (tartrato di sodio e potassio) e 100g di idrossido di sodio NaOH in acqua.
soluzione diminuisce. Questo fenomeno è noto come "complessazione" del rame. Per ottenere una soluzione di rame libera, è necessario aggiungere un agente chelante che rompa il complesso e permetta al rame di tornare in soluzione. Un esempio di agente chelante comunemente utilizzato è l'acido etilendiamminotetraacetico (EDTA). L'aggiunta di EDTA alla soluzione provoca la formazione di un complesso stabile con il rame, che rimane in soluzione. Questo permette di determinare la concentrazione di rame presente nella soluzione mediante titolazione con una soluzione standardizzata di EDTA. In conclusione, la complessazione del rame con il tartrato di sodio e potassio impedisce al rame di precipitare come idrossido di rame. Per ottenere una soluzione di rame libera, è necessario utilizzare un agente chelante come l'EDTA.soluzionediminuisce e parte del complesso libera altri ioni rame, il reattivo di Fehling funziona come un serbatoio di ioni rame che possono essere gradualmente immessi in soluzione senza che questa abbia una concentrazione di ioni rame tale da far precipitare l'Cu(OH)2. Si ha una reazione a caldo del gruppo formilico presente negli zuccheri con il rame in ambiente basico, il rame viene ridotto dal gruppo formilico (che si ossida a carbossilato) in ossido rameoso che precipita e si osserva una variazione cromatica; da una colorazione blu che è anche più intensa della soluzione di rame, quando si formano i legami di coordinazione la colorazione diventa più intensa; quindi la miscela da blu diventa giallina se la sostanza in esame è riducente. Se il numero di equivalenti di rame è superiore al numero di equivalenti di riducente, rimane parte del rame quindi la colorazione sarà verde (blu del rame + giallo del riducente). Il reattivo di Fehling non.È un reattivo specifico per individuare una sostanza, ma dice solo se questa è riducente o meno. Il reattivo di Tollens può essere utilizzato per riconoscere le aldeidi dai chetoni. Entrambi i composti danno luogo alla formazione di azometine se trattate con ammine primarie. Con il reattivo di Tollens si possono mettere in evidenza le proprietà riducenti delle aldeidi che invece non sono presenti nei chetoni, a meno che non si tratti di alfa-idrossichetoni, come quelli che sono presenti negli zuccheri chetosi che sono comunque riducenti. Si prepara il reattivo: si ottiene un precipitato di ossido d'argento trattando una soluzione di AgNO3 con NaOH, la quale elimina H2O dall'idrossido di argento, formando l'ossido d'argento; si riporta poi lo ione argento in soluzione sotto forma di complesso di idrossido di diammino-argento. Lo ione argento può dunque fungere da ossidante e da riducente a mano che viene utilizzato per la reazione.- reazione se ne libera altro dal complesso. Non bisognalasciare asciugare il reattivo di Tollens perché, oltre a formare uno specchio d’argento, dà ancheorigine a composti esplosivi. Mette in evidenza le proprietà riducenti delle sostanze.
- Lo ione argento complessato dall’ammoniaca è ridotto dalle aldeidi ad argento metallico.
- OH NH OH4Ag OH Ag O Ag(NH )neroAgOH +OH2 3 2
- Il reattivo si prepara al momento dell’uso: in una provetta si mettono circa 3 gocce di AgNO3 al 5%,si aggiungono 4/5 gocce di una soluzione di NaOH al 5% e si mescola fino alla formazione di unprecipitato bruno di Ag2O. Questo viene poi solubilizzato con l’aggiunta di una soluzione di NH4OHal 2% in una quantità sufficiente a sciogliere completamente il precipitato. Si aggiungono nellaprovetta 3/4 gocce del campione; se il campione è un’aldeide sulle pareti della provetta didepositerà uno specchio di argento metallico. Con la reazione col
disidratato all'interfaccia tra le due soluzioni immiscibili (differenza di densità) e quisi trova anche l'alfa-naftolo; lo zucchero disidratato porta alla formazione del furfurale (pentosi) odel 5-ossimetilfurfurale (esosi). Il furfurale è un'aldeide e trovandosi con un fenolo in ambienteacido per H2SO4 disidratante, si ha la formazione dell'aldeide, sostituzione elettrofila in posizionepara dell'alfa-naftolo, eliminazione di H2O dal carbonio dell'aldeide che diventa un carbocatione,60Analisi dei Farmaci 2 - G.R.sostituzione di un altro alfa-naftolo, ossidazione, eliminazione di h2o con formazione del derivatochinoide dinaftilmetano (sistema sp2) e colorazione rosso-viola all'interfaccia tra le due fasi. Pereseguire il saggio si mescolano in una provetta 2 ml di soluzione da testare con due gocce delreattivo di Molisch (soluzione di alfa-naftolo in etanolo al 95%), poi si aggiungono 2 ml di H2SO4concentrato (si fa colare
L'acido sulla soluzione lentamente e con la provetta inclinata a 45°) senza agitare. Questa reazione si può fare analoga anche per gli zuccheri non solubili in acqua come l'amido e si chiama reazione alla cartina all'acetato di anilina. Si esegue mettendo l'amido in una capsula di porcellana, al di sopra si mette una cartina imbevuta di acetato di anilina si scalda col bunsen, lo zucchero si decompone per eliminazione di H2O, il furfurale evapora e va sulla cartina dove forma in carbocatione sull'aldeide e trova l'anilina per la reazione di sostituzione elettrofila, inoltre si può formare il derivato azometilico che concorre a determinare la colorazione arancio della cartina. 61 Analisi dei Farmaci 2 - G.R.
A questo punto bisogna distinguere il glucosio dal lattosio. Si utilizza il reattivo di Barfoed. Si sfrutta il fatto che i disaccaridi riducenti sono sempre meno riducenti dei monosaccaridi, viene utilizzato un reattivo blando in modo da
discriminare tra proprietà riducenti diverse ma molto simili. Si utilizza come ossidante lo ione rame, ma in presenza di acido acetico; in ambiente acido, le condizioni sono sfavorite e quindi le reazioni sono più lunghe. Per far sì che la reazione avvenga col glucosio ci vogliono circa 5 minuti a bagnomaria, alla fiamma richiede circa 5 minuti mentre per il lattosio sono richiesti tempi più lunghi quindi non si osserva alcun fenomeno. Quello che si osserva per il glucosio è una variazione cromatica simile a quella che si ottiene col reattivo di Fehling dato che come prodotto si forma anche in questo caso l'ossido rameoso che precipita di colore arancione. I monosaccaridi si ossidano dopo due minuti mentre i disaccaridi dopo 9-10 minuti. Il saggio si basa sulla riduzione a caldo dell'acetato di rame con formazione dell'ossido rameoso. Il reattivo di Barfoed è un reattivo di Fehling scarso. Invece di essere preparato in condizioni diEsaltare le proprietà riducenti di una sostanza è una soluzione di CuSO4 in ambiente acido per acido acetico, per cui solo quelle sostanze che hanno spiccate proprietà riducenti sono in grado di reagire. Il cloralio idrato è un'aldeide idrata, la sua stabilità risiede nel fatto che in alfa è presente il gruppo triclorometile che per attrazione elettronica stabilizza l'aldeide idrato nella sua forma idrata (generalmente le aldeidi non sono stabili nella forma idrata). È solubile in acqua, etanolo e cloroformio perché la molecola è costituita da una parte lipofila e da una più idrofila. Reagisce col reattivo di Fehling perché è un'aldeide, dà un precipitato rosso mattone di ossido rameoso. Quando viene trattato con NaOH la soluzione si intorbida poiché si ha una parziale idrolisi della molecola con formazione di cloroformio e formiato di sodio, il
cloroformio crea l’