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CORREZIONE TEST DI AUTOVALUTAZIONE:

1. Mais alimento ad alevati fabbisogni idrici? Sì

2. Aggiunta di additivi per? Facilitare fase acida e insilamento

3. Soia: leguminose

4. Sorgo: graminacee (sostitutivo del mais)

5. Crusca a base di? Fibra

6. Fioccato di mais? Più digeribile di farina di mais

7. Favino? Al posto della soia

8. Foraggi? Leguminose più ricche di proteine

9. Fienagione? Falso non è solo delle bovine di latte.

10. Insilamento tecnica di conservazione con alte % di ? acqua

11. Tutte possono essere insilate le foraggere? No

12. Mangimi di origine vegetale a base di amidi? No!!

13. Buon insilato di orzo necessario procedere allo sfalcio all’inizio del periodo di

maturazione fisiologica? Falso, perché la maturazione prevede l’abbassamento della %

di acqua e zuccheri

14. Medica la fienagione tradizionale riduce le perdite rispetto a quella a due tempi? Falso

15. Pastone ha una velocità di fermentazione rispetto all’insilato di mais? Vero perché fatto

solo con pannocchia.

16. Molitura? Riduzione granulometria

17. Tempo minimo? 60-90 giorni

18. Perdite foraggio leguminosa? Nessuna precedente è vera perché le perdite di sostanza

secca sono minimizzate quando si disidrata il foraggio e si ottiene erba medica

disidratata

19. Respirazione prolungata trinciato? Aumenta temperatura massa insilata e diminuisce

qualità insilato

RAZIONAMENTO.

Cosa significa razionare?

Definire la quantità giornaliera degli alimenti che possano essere assunti e soddisfare i

fabbisogni.

Si definisce la modalità di somministrazione.

Le finalità?

- Soddisfare fabbisogni nutrizionali

- Promuovere salute e benessere

- Esaltare le caratteristiche qualitative degli alimenti di origine animale

- Ridurre l’escrezione nell’ambiente (+ efficienza)

- Contenere i costi

Gli strumenti per il razionamento?

- Tradizionale: senza ausilio di programma specifici; carta, penna e calcolatrice

- Attuale: con ausilio di appositi programmi. Calcolo manuale con ricerca dell’obiettivo.

Ottimizzazione. Consente di ottenere il risultato atteso al minor costo.

Tappe del razionamento:

1. Definizione fabbisogni:

- mantenimento + produzione

- individuale e/o di gruppo

2. elementi fondamentali:

- peso vivo

- attività

- condizioni ambientali (temperatura e umidità relativa)

- produzione : qualità e quantità

definizione dei fabbisogni: ci sono diversi metodi messi a punto da diverse scuole.

Nei bovini da latte e da carne:

- francesi (INRA)

- americani (NRC e Cornell)

suini:

- francesi

- usa

- olandesi

- inglesi

ovini:

- italiano

cavalli:

- francese

La stima dei fabbisogni:

Rappresenta una delle tappe fondamentali di un corretto razionamento.

I fabbisogni vengono stimati per energia, proteine (AA in particolare), lipidi (acidi grassi in

particolare), fibre (ruminanti e suini in particolare), minerali e vitamine.

La stima avviene su base giornaliera.

FABBISOGNI DI MANTENIMENTO:

Quelli che soddisfatti consentono di evitare perdite o accumulo di energia. Il fabbisogno in

0,75.

energia per il mantenimento è calcolato in funzione del Peso Vivo metabolico = kg BW

Il PVm rappresenta la relazione fra superficie corporea e peso dell’animale.

Se bisogna stabilire quanto mangia una vacca, bisogna sapere che è il 3% del peso vivo.

Si sa che o se si è davanti alla frisona o alla pezzata, sai come regolarti.

I principali fattori che influenzano i fabbisogni al mantenimento quali sono?

- Peso vivo

- Stato fisiologico, bcs, età

- Spessore cute e condizioni mantello

- Esercizio fisico e ambiente

- Stress: temperatura e umidità ambiente, malattia, relazioni sociali (cambio gruppi,

sovraffollamento) e metabolici.

Esercizio fisico e ambiente: animali in catena, tempo fa, potevano solo alzarsi e coricarsi.

Dispersione energetica era minima. Oggi invece che gli animali percorrono anche due o tre

chilometri al giorno, permettono di capire quanta energia è dispersa nel movimento e quanta

per la produzione di prodotti animali. Psicologico: contatto esperienza. Quando

la manza entra nel gruppo mangitura è

stressante, non è mai stata munta.

Quello è un momento di grande stress

per l’animale. È auspicabile che le manze,

vengano separate dal gruppo delle vacche

adulte perché la manza partorisce per la

prima volta (grande stress) e se la metti

con animali adulti che già sanno come

funziona, verrà bullizzata da animali

adulti. Invece se la si colloca con animali

giovani, andrà meglio e sarà più

produttiva.

Per esempio, si fa anche attenzione a che distanza un operatore può avvicinarsi all’animale.

Stress sociale e metabolico: vacche da latte sono sottoposte ad alti stress metabolici perché post

partum non riescono ad ingerire tanta sostanza secca da coprire i fabbisogni. Dimagrimento

fisiologico: bilancio energetico negativo: possono superare questa situazione senza avere

ripercussioni sul fattore sanitario se è gestita in maniera corretta la situazione.

Microclima: pavimenti: uno degli atteggiamenti che la vacca ha nel manifestare il calore: salta

sugli altri animali: se il pavimento è scivoloso non lo fa e se non lo fa, non si registrano i

movimenti e si hanno informazioni falsate.

Lo stress ambientale quindi si ripercuote sulle performance produttive dell’animale.

Zone di riposo inospitali: a volte se ricevono un’irradiazione luminosa maggiore rispetto alla

penombra, possono non essere preferite dagli animali. Se l’animale non si riposa, si rischia di

avere un gap tra quanto l’animale ha bisogno per produrre e quanto gli si sta dando.

Vento forte e sporco: aumento del fabbisogno di

mantenimento diventa di gran lunga più elevato. I

momenti di stress nell’allevamento si sommano e

aumentano i fabbisogni.

In condizioni ambientali non adeguate, fango e sporco e

condizioni ambientali sfavorevoli, gli animali sono

animali con incremento ponderale giornaliero più basso

rispetto a quegli animali in condizioni favorevoli e

ottimali. Anche l’età al parto ritarda, anziché 22-24 mesi, si allunga anche a 26.

I fabbisogni degli animali in lattazione: nel caso di animali che producono latte bisogna

considerare due aspetti:

- Quantità giornaliera

- Composizione: grasso, proteine e lattosio

Quantità e composizione del latte variano in funzione di numerosi fattori:

- Genetica (attacco mammella importante, vacche più “slanciate”)

- Ambiente

- Stadio di lattazione

Modello razionamento INRA per i bovini:

- Francese

- Americana

La francese è più semplice, usa il sistema statico, fermo.

PDIM: di origine metabolica.

La parte proteica che arriva alla vacca: o proteine che bypassano rumine o proteine che

fabbricano i batteri a livello ruminale. I batteri per fabbricarle però, hanno bisogno sia di

energia che di azoto. Quindi tutti e due i fattori devono essere presenti nel rumine.

Bisogna garantire che ci sia tanto l’energia quanto l’azoto.

Si valuta PDI(Energia) che PDI(Nazoto). es: 80 pdie e 50 pdin= valore è 50. Perché

significa che il batterio per formare la

proteina batterica può usare 50 di azoto e

50 di energia, perché quello che avanza di

energia non può usarlo perché non ha

abbastanza azoto.

Il fattore limitante in questo caso è l’azoto.

In questo caso perché sennò può essere

anche l’energia.

26-3-2024 Mantenimento che dipende dal peso

dell’animale.

Accrescimento legato a categorie produttive

come le manze in cui si hanno animali come le

manze che nello stesso tempo portano avanti

gravidanza e accrescimento.

La manza partorisce quando ha raggiunto

l’80% di peso vivo.

La gravidanza avviene dal sesto mese in poi, in cui si ha un accrescimento allometrico del feto.

Manca così la stima dei fabbisogni per condizioni climatiche e per variazioni di peso

(condizione corporea).

Calcio e fosforo impareremo che sono due microelementi fondamentali nella gestione del

periodo di transizione della vacca, cioè prima del parto. Dal metabolismo di questi due minerali

dipendono la ripresa dell’attività dell’animale nel post partum e varie attività.

Ogni 100 kg di peso vivo vanno considerate 0.83 unità foraggere lattee. Così si trovano quelle

solo per il mantenimento.

Ugualmente funziona per calcio e fosforo.

I fabbisogni di gravidanza sono considerati dal settimo mese in poi. Si ha un aumento del 10 %

per bovine in stabulazione libera nel fabbisogno di mantenimento.

Per variazioni del titolo di proteine del latte di 0,1% da 3,1% aggiungere o togliere 1,5 g di PDI.

Per primipare entro i 30 mesi di età si considera un accrescimento di 600 grammi al giorno;

dopo i 30 mesi di età considerare un accrescimento di 100 grammi al giorno.

Unità foraggere lattee: 600 x 0,83 / 100.

Se i fabbisogni sono additivi: se hai un animale che pesa 600 kg e oltre al mantenimento devi

vedere anche l’accrescimento, bisogna aggiungere energia e proteina. Al fabbisogno di

mantenimento si aggiunge quello di incremento.

Si aggiungono 1,65 unità foraggere lattee per arrivare a 6,63 ufl e 558 di proteina che deve

arrivare in intestino.

Se la vacca produce 25 kg di latte al giorno, con un latte standard al 4% di grasso e 3,1% di

proteina, si fanno i calcoli e si ha quante ufl servono. Il fabbisogno è additivo: le ufl crescono

esponenzialmente quando si parla di produzione.

Quando consideriamo un animale in stabulazione libera, si aggiunge al fabbisogno di

mantenimento, qualcosa in più perché non c’è solo il movimento di alzarsi e coricarsi.

Una volta che tu stabilisci che ti servono 18,13 ufl per una vacca a stabulazione libera, bisogna

colmare le ufl. Per colmarle devi conoscere le caratteristiche dell’alimento che si va a

somminstrare.

Legato a ciò che l’alimento apporta.

È solo un esempio di tabella che si trova online o sui libri in cui vediamo fieno medica di primo

taglio, o di avena ecc.

Il tutto è fatto per 100 Kg.

Non si fa questo calcolo perché abitualmente non è più fatto.

Il sistema francese:

- Concettualmente corretto

- Sistema statico nel valutare: composizione alimenti e disponibilità in rumine ed in

intestino di nutrienti: determinati con vacche fistolate in mantenimento ed è poco

adeguato per bovine ad elevata produzione.

- Limiti nella valutazione dei fabbisogni degli animali

- Scarso aiuto nell’interpretazione degli eventi di stalla

- Adeg

Dettagli
A.A. 2023-2024
149 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marghe_DiGio96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Alimentazione dei grandi animali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Fusaro Isa.