Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Albert Fish, Il vampiro di Brooklyn  Pag. 1 Albert Fish, Il vampiro di Brooklyn  Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Albert Fish, Il vampiro di Brooklyn  Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La storia di Albert

Da quel momento, sviluppò un’abitudine: ogni volta che si masturbava, si inseriva degli spillinello scroto, alcuni dei quali erano talmente in profondità da non riuscire più ad estrarli equando ciò accadeva semplicemente li lasciava lì.Nel 1903, all’età di 33 anni, Albert venne arrestato per appropriazione indebita e condannatoalla detenzione nel carcere di Sing Sing. In prigione, ebbe frequenti rapporti sessuali con altridetenuti e sperimentò di nuovo sul suo corpo la tortura.Una volta uscito i suoi 6 figli notarono un cambiamento drastico nella personalità del padre epoco dopo sua moglie decise di lasciarlo per un altro uomo.Questa notizia aggravò ulteriormente le condizioni mentali già precarie di Albert, il qualeiniziò a sentire delle voci e a sostenere che queste provenissero da Dio, dicendogli che lui erail suo successore e che la sua missione era quella di castrare tutti i ragazzini.Albert

Iniziò anche ad autolesionarsi, come modo per espiare i suoi peccati: costruì, in casa, una mazza di legno con dei chiodi conficcati ed utilizzò quest'arma per autoflagellarsi. Tentò anche di convincere i propri figli a picchiarlo, talvolta anche utilizzando questo attrezzo, fingendo fosse un gioco agli occhi loro: si metteva a terra su 4 zampe e a turno faceva salire sulla schiena i figli e chiedeva loro di appoggiare le loro dita sulla sua schiena così che Albert indovinasse quante dita fossero e nel caso in cui la risposta fosse stata sbagliata, loro avrebbero dovuto picchiarlo con quell'aggeggio.

Nel 1913, quando Albert aveva 40 anni, adocchiò un ragazzo mentalmente disabile di 19 anni di nome Thomas Bedden. Lo prese e lo portò in un casolare abbandonato e lo rinchiuse là dentro per 2 settimane. Nell'arco di quei 14 giorni Albert gli fece di tutto: lo torturò e lo usò come schiavo sessuale. Inizialmente

aveva intenzione di ucciderlo subito dopo aver attuato quanto detto, ma poi ci ripensò perché fuori era estate e faceva molto caldo, dunque se l'avesse ucciso probabilmente il corpo sarebbe andato in decomposizione troppo velocemente e la puzza lo avrebbe fatto scoprire. Dunque decise di tenerlo in vita e, con un paio di forbici, recise il pene di Thomas (tenendolo come souvenir) mentre il ragazzo era pienamente consapevole. Poi decise di pulirlo e ricucire come meglio poteva, sempre a vivo, la ferita. Gli diede 10 dollari come ricompensa e segno di riconoscimento e lo lasciò andare. Non si sa nulla altro sul ragazzo, né se andò mai dalla polizia né se quest'ultima, nonostante un'eventuale denuncia, fece qualcosa per fermarlo, perché da quel momento in poi iniziò la sua carriera da serial killer. Come è stato detto la moglie di Albert lo aveva lasciato per un altro uomo e lui fu costretto a crescere da solo i 6 figli.nonostante i suoi problemi mentali si fossero aggravatinotevolmente. I suoi figli, più avanti, dissero di essere entrati nella sua stanza un giorno e di averlo trovato arrotolato in un tappeto. Egli rispose loro che gli apostoli gli avevano detto di farlo e che, contemporaneamente, questi stessi gli suggerivano di praticare il cannibalismo. Da quel momento Albert iniziò a consumare carne cruda ma sempre animale e provava a farla mangiare anche ai suoi figli che però si rifiutavano. Loro stessi dissero di aver notato che Albert lo faceva in particolare con la luna piena: da qui il soprannome: ''Il lupo mannaro di Brooklyn''. Più avanti Albert iniziò a frequentare bordelli e prostitute a cui chiedeva di essere picchiato, frustato e bastonato, il più forte possibile e spesso non voleva neppure avere un rapporto completo con queste donne: voleva solo essere picchiato. Anche l'autolesionismo peggiorò drasticamente: ad esempio,
Nel 1919 iniziarono le sue aggressioni: andava in giro per la città aggredendo e pugnalando ragazzi disabili oppure afroamericani, perché riteneva che queste due categorie di persone non sarebbero mancate a nessuno e che non fossero neppure una priorità per la polizia e purtroppo, a quell'epoca, era davvero così.
Di conseguenza, per lui, sarebbe stato più facile agire senza farsi mai beccare e infatti per moltissimo tempo nessuno sospettò mai di lui.
Nel 1924, all'età di 54 anni, iniziò con gli infanticidi.
Un giorno stava percorrendo una strada di campagna, quando vide una bambina di 8 anni in un campo: Beatrice Kiel. Si trovava all'interno della sua proprietà: quel campo faceva parte della fattoria della sua famiglia.
Albert si avvicinò a questa bambina e le chiese se per favore...

Poteva aiutarlo perché voleva raccogliere del rabarbaro: lei era un po' riluttante ma alla fine si lasciò convincere. Ad un certo punto la madre di Beatrice vide la bambina che si stava allontanando insieme a un uomo e corse a recuperarla, chiedendo all'uomo di lasciare la proprietà. Albert però non aveva alcuna intenzione di arrendersi e tornò in quella fattoria la notte stessa, nascondendosi nel fienile: a quel punto il padre di Beatrice, che se ne era accorto, si fece avanti e lo cacciò dalla proprietà.

Poco dopo questo episodio Albert tentò di fare del male ad altri due bambini, questa volta maschi: li convinse ad andare a casa con lui e una volta lì disse loro di aspettarlo in camera da letto mentre lui andava in cucina per preparargli dei panini. Mentre questi due bambini lo aspettavano si misero a giocare e così facendo spinsero il materasso del letto e alla vista di tutte quelle armi strane che Albert

avrebbe usato su di loro spaventarono e scapparono da quella casa, salvandosi. Dopo appena 4 giorni da quest'altro tentativo fallito, ci riprova. Era il 14 luglio del 1924 quando i genitori del piccolo Francis Mcdonald, di 8 anni, denunciarono alla polizia la sua scomparsa. Quel giorno il bambino stava giocando con i suoi amici senza fare più ritorno. La polizia dunque si rivolse a loro e tutti dissero che si era allontanato con un uomo dai capelli grigi, anziano. Quindi iniziano a chiedere nei dintorni se qualcuno avesse visto qualcosa di strano ed effettivamente un'altra persona confermò questa versione, dicendo che aveva visto questo bambino piccolo con un uomo entrare in un bosco lì vicino. Le indagini si concentrarono lì e dopo poco venne trovato il corpo senza vita del bambino. Francis era stato molestato e torturato in modo brutale e strangolato infine con le sue stesse bretelle. Più avanti Albert dichiarerà che la sua intenzioneiniziale era quella di castrare il bambino madato che era stato disturbato da dei rumori nel bosco decise di ucciderlo e finirla lì. Tantissimi uomini furono arrestati e condannati per l'omicidio del bambino ma nessuno di questi era il vero assassino e alla fine furono tutti rilasciati. Nel febbraio del 1927, 3 anni dopo, un bambino di 4 anni di nome Billy Gaffney scomparve dal condominio in cui viveva. Stava giocando fuori dal palazzo insieme ad un altro bambino di 3 anni e al fratello di 11 anni: quest'ultimo ad un certo punto rientrò nel suo appartamento lasciando soli i due bambini giocare fuori e quando tornò, il bambino non c'era più. I genitori dunque accorsero sul posto per chiedere all'altro bambino, quello di 3 anni, dove fosse l'amico e lui rispose che l'aveva portato via l'uomo nero. Il corpo del piccolo Billy purtroppo non venne mai ritrovato, questo perché Albert Fish lo aveva mangiato. Più avanti

dichiarò: ‘’Portai il bambino lì in una casa solitaria. Lo spogliai egli legai mani e piedi e lo imbavagliai con un pezzo di straccio sporco che avevo raccolto dauna fossa. Poi bruciai i suoi vestiti. Gettai le sue scarpe nella fossa. Frustai il suo posteriorenudo fino a che il sangue non scorse sulle sue gambe. Tagliai le sue orecchie, il naso, incisi lasua bocca da orecchio a orecchio. Gli cavai gli occhi. Allora morì. Ficcai il coltello nel suoventre e tenni la mia bocca vicino al suo corpo e bevvi il suo sangue. Scelsi quattro vecchisacchi di patate e riunii una pila di pietre. Poi lo feci a pezzi. Avevo una valigetta con me.Misi il suo naso, le sue orecchie e alcune fette del suo ventre nella valigetta. Poi lo tagliai ametà nel mezzo del suo corpo. Appena sotto l'ombelico. Poi le sue gambe, circa due pollicisotto il suo sedere. Misi questo nella mia valigetta con un sacco di carta. Tagliai la testa, ipiedi, le braccia, le mani e le

gambe sotto le ginocchia. Misi questo nei sacchi appesantiti con le pietre, legai le estremità e li gettai negli stagni di acqua melmosa che voi vedrete lungo tutta la strada che porta a North Beach. L'acqua è profonda da 3 a 4 piedi. Affondarono tutti in una volta. Tornai a casa con la mia carne. Mangiai la parte del suo corpo che mi piaceva di più. Il suo pisellino e le palline e un bel piccolo posteriore grasso da arrostire nel forno e mangiare. Feci uno stufato con le sue orecchie, il naso, pezzi della faccia e della pancia. Misi cipolle, carote, rape, sedano, sale e pepe. Era buono. Poi aprii la carne delle chiappe, tagliai il suo pisellino e i testicoli e per prima cosa li lavai. Misi strisce di bacon su ogni chiappa del suo sedere e le misi nel forno. Poi presi quattro cipolle e quando la carne si fu arrostita per circa un quarto d'ora, versai circa una pinta di acqua su di essa per il sugo e misi le cipolle. Ad intervalli frequenti ungevo il suo sedere con

un cucchiaio di legno. Così la carne sarebbe stata bella e succosa. In circa due ore, era bella e scura, cucinata da parte a parte. Non ho mai mangiato un arrosto di tacchino buono la metà di quel suo dolce grasso piccolo dietro. Mangiai ogni bocconcino della carne in circa quattro giorni. Il suo pisellino era dolce come una nocciola, ma le sue palline non sono riuscito a masticarle. Le buttai nel gabinetto''. Un anno dopo, il 29 maggio del 1928, Albert vide un altro annuncio sul giornale scritto da un ragazzo di nome Edward Budd, di 17 anni, dove cercava lavoro. L'uomo, 58enne, offrì al ragazzo un lavoro in casa sua: scrisse un telegramma alla famiglia del ragazzo definendosi un uomo un po' in là con l'età, che non aveva più le forze per fare i lavori di casa e che quindi aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse. Si recò poi a casa della famiglia del ragazzo per presentarsi, farsi conoscere, con il finto nome diFrank Howard. Si misero d'accordo su quando il lavoro sarebbe iniziato e quando venne il giorno si recò a casa di Edward come da accordo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Hiesm. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Palmegiani Armando.