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IPOTESI DEL CONTINUO
La fluidodinamica non viene affrontata studiando le singole strutture molecolari di un fluido/gas, ma è focalizzata sulle quantità e qualità dei campi come il campo di velocità, pressione, tutte f(z, x, y) definito come mediano sul volume rispetto alle proprietà delle singole molecole.
Il volume di controllo deve essere grande abbastanza da contenere un numero consistente di molecole con volume da potere includere una microfisica, una sfera abbastanza piccola da non essere affetto da effetti macroscopici.
VISCOSITÀ
Q.tà che lega sforzi e deformazioni dentro un fluido.
- Nei gas se T↑ anche μ↑ (agitazione molecolare)
- Nei liquidi se T↑ μ↓
μ = Visc. dinamica 18·10⁻⁶ Pa·s [r°c]
ϑ = Visc. Cinematica 15·10⁻⁶ m²/s
PARTICELLA/ELEMENTO
Particella: Piccola porzione di fluido che si muove con la velocità locale del fluido
Elemento Materiale: regione di fluido che conserva la sua identità mentre si muove, un elemento materiale è sempre formato dalle stesse particelle di fluido.
Una particella non può attraversare un elemento materiale perché la velocità relativa tra i due a contatto è sempre nulla.
DESCRIZIONE SPAZIALE (Euleriana)
Sist. inerziale: Sist. di rif. che può muoversi ma non accelera
Eulerio si avvale del concetto di campo e ne descrive le proprietà come f(z) del vettore posizione X e del tempo.
Esempio: la velocità sarà espressa come
Ṽ = Ṽ(x, t)
∂Ṽ = derivata locale di Ṽ (punt. non accelerazione di Newton)
Quindi l'osservatore è solidale ad un riferimento fisso o inerziale e fotografia il campo in diversi istanti temporali: osserva info sulla singola particella.
DESCRIZIONE REFERENZIALE (Lagrangiana)
Focalizza l'attenzione non su un preciso volume di controllo ma sulla singola particella.
Le proprietà del fluido sono funzioni del singolo elemento e del tempo.
Identifica la particella mediante il vettore posizione Xo.
singolo "elemento" è dei tempi.
Identifica la particella mediante il vettore posizione xo del suo GA all'istante iniziale to.
La sua posizione al generico istante t è data da:
x* = x* (xo, t)
mentre all'istante iniziale è:
x* (xo, to) = xo
quindi d x*/ dt.
d x*/ dt (xo, t) = ∂ x*/∂t (xo, t) + ∂ x*/∂x x*(xo, t), t
= v*(x*(xo, t), t)
Deriviamo poi da sx e dx:
d²x*/ dt² (xo, t) = d/dt (v*(x*(xo, t), t))
= ∂v*/∂t + ∂v*/∂t + ∂v*/∂t
= ∂/∂x (∂x*/∂t) + ∂/∂y (∂y*/∂t) + ∂/∂z (∂z*/∂t)
Prendo solo 1ª componente del:
du*/ Dt = ∂u/ ∂t + ∂u/ ∂x* + ∂u/ ∂y* + ∂u/ ∂z*
= ∂u/ ∂t + u ∂u/ ∂x + v ∂u/ ∂y + w ∂u/ ∂z
Con tutte le componenti:
Dv*/ Dt = ∂v*/ ∂t + (v*·grad) v*
Der. matr.
Der. loc.
segue la
nel
temp
Trascinamento
(v*·grad) = (u, v, w)·(∂/ ∂x, ∂/ ∂y, ∂/ ∂z)
(v*·grad)v*
grad v* di div
div v* di div
CINEMATICA
Traiettoria (streakline) Insieme delle posizioni: occapate da una particella nel corso del tempo
Linea di fumo (swokeline) Insieme di particelle che, una volta nella loro storid, sono passate dallo stesso punto
Linea di corrente (streamline) Linea che, in ogni punto e tangente al vettore velocità
Nel caso stazionario: ∂/ ∂t = 0 le tre def. coincendo
e facciamo ② - ① :
Dt∫Vm(t)ρφVdV = d/dt ∫V(t)ρφVdV
-∫Vm(t)dφ/dt dV + ∫S(t)ρφ(V-Vs) n ds
e rimane :
Dt∫Vm(t)ρφVdV = d/dt∫V(t)ρφVdV + ∫Sρφ(V-Vs) n dS
Per un volume di controllo fisso Vm(t)=V, e posso portare dentro la derivata e ∫S ,
ottengo il TEOR DI TRASPORTO DI REYNOLDS:
Dt∫Vm(t)ρφVdV = ∫V∂/∂t(ρφV) dV + ∫SρφVn dS
Dt/Dt = ∂/∂t + trasporto
CONSERVAZIONE MASSA
La massa non si crea o distrugge :
Dt∫Vm(t)ρ dV = 0 per volume mat. ovvero impermeabile
Utilizzando il T.T.R, avremo :
∫V∂ρ/∂t dV + ∫SρVn dS = 0
FORMA INTEGRALE (se è cambiata in V e per via di un flusso)
Con il teor div :
∫V(∂ρ/∂t + div(ρV))dV = 0
Quero :
∂ρ/∂t + div(ρV) = 0 FORMA DIFFERENZIALE
Se fluido incomprimibile, ρ = cost.
div(V) = 0
Vediamo una scrittura alternativa :
Definizio ε = 1/ρ con ρ ≠ const. e
1/ε Dε/Dt = div(V) ε = volume specifico
infatti so che :
DR/Dt = ∂ρ/∂t + Vgradρ
div(ρV) = ρdiv(V) + Vgradρ
DR/Dt = ∂R/∂t + div(V) - ρdiv(V)
de cons massa,
DR/Dt = -ρgrad(V)
φ(0) = φ(L) = 0
Allora la termodinamica ci dice che un fenomeno diffuso monodimensionale è governato dalla
EQ. DI CONDUZIONE:
∂φ∂t = α∂2φ∂x2
dove per I.C.:
φ(x, t = 0) = A sin(πxL) con
φ(L2, t = ∞) = A
La cui soluzione è:
φ(x, t) = e-T2αt • A sin(πxL)
Ovvero nel corso del tempo il profilo si appiattisce fino ad annullarsi. Questo rappresenta il significato del termine π2α, ovvero:
- Rappresenta gli sforzi viscosi presenti tra diverse regioni o strati di fluido; questi sforzi si oppongono ai movimenti relativi delle molecole vicine
Effetto viscoso della viscosità:
Rappresenta considerando la qtà di moto, se da qualche parte nel campo di moto c'è un picco di qtà di moto, il termine viscoso lo smorza
d2Ψ/dx2 = 0 → Uy = 0 → Ψ = Ψ(x)
Allora: Uy = 0 ⇒ ∫Ux dx = Ψ + C
Poi trovo che Uy = dΨ/dx ⇒ dΨ/dy = 0 ⇒ Ψ = U∞y + C
Vortice Elementare
Uz - Uy = 0
È irrot ed incomp
Trovo Ψ(r)
(Ux,Uy) = (-1/r ∂Ψ/∂y, 1/r ∂Ψ/∂r) ←→ Ψ ≠ Ψ(θ)
Ux = -Γ/2πr
Uy = Γ/2πr
Sorgente/Pozzo
Q portata volumetrica 2D della sorgente [m2/s]
div(U) = rot(U) = 0
(Ur, Uθ) = (-1/r ∂Ψ/∂r , -1/r ∂Ψ/∂θ ) ←→ Ψ ≠ Ψ(r)
Ur = Δm/2πr
Uθ = Δm/2πr
Ψsorgente = Δm/2π
Δ > 0: Sorgente
Δ < 0: Pozzo
Flusso Uniforme + Sorg
Ux → U0 cosθ + Δ/2π
Ψ = U0r sinθ + Δ/2π
Ricoavo:
Ur = U∞ cosθ + Δ/2π
Uθ = U∞ sinθ
Attraverso la linea di separazione non posso muovermi
Doppietta + Cor. Uniforme (Rankine Oval)
U = y = const
Ψ = Δ/2π
Se avviciniamo sorg e pozzo ottengo un cyl.
km = Lk/2π
k = intensità della doppietta
Ψp = 2π
Ψdoppia = km/2πr
Uy = U∞Sinθ (1 - R2/r)
Ux = U∞Cosθ (1 - R2/r)
Per r = R : Ur = 0
2 pt. di ristagno