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MEMBRANE E STRUTTURE RESPONSABILI DELL’ACCOPPIAMENTO
EC NEL MUSCOLO SCHELETRICO:
Il reticolo TATS è una complessa rete tridimensionale formata dai tubuli T che si ramificano sia in
sistema di membrane che si approfonda all’interno delle
direzione assiale che trasversale, creando un
fibre muscolari scheletriche (come anche nei miociti), prendendo contatto con le cisterne del reticolo
sarcoplasmatico.(RS). In una rappresentazione bidimensionale e semplificata, un tubulo T trasversale
si connette con le cisterne terminali del RS, localizzate in corrispondenza delle linee Z del sarcomero.
Il reticolo sarcoplasmatico è una rete di cisterne interconnesse che avvolgono completamente le
miofibrille.
Nelle fibre muscolari
scheletriche, (che
rappresentano un disegno
base standardizzato) ogni
tubulo T si associa a due
cisterne terminali del RS
localizzate in corrispondenza
delle linee Z del sarcomero,
formando una struttura
chiamata triade. Le triadi
rappresentano le Unità di
rilascio del calcio,
giunzioni cellulari
specializzate in cui avviene
l'accoppiamento eccitazione-
contrazione (AEC). Durante
l'AEC, il potenziale d’azione
(PdA) si propaga lungo la
membrana plasmatica,
raggiunge la profondità della cellula attraverso i tubuli T dove si trovano i canali del calcio di tipo L,
noti come recettori diidropiridinici (DHPR) che sono dei recettori di tipo voltaggio-dipendente e
quindi si attivano in seguito alla depolarizzazione mediat dal pdA. I DHPR a loro volta determinano
l’attivazione i recettori rianodinici (RyR) localizzati sulle cisterne terminali del RS. Ciò provoca il
rilascio di calcio dal RS nel citoplasma. Il calcio liberato agisce come segnale biochimico che avvia
la contrazione muscolare, convertendo il segnale elettrico in un segnale chimico essenziale per il
funzionamento del muscolo scheletrico.
Muscolo scheletrico
Nel muscolo scheletrico, l’unità di rilascio del calcio è rappresentata dalla triade, composta da due
cisterne terminali del reticolo sarcoplasmatico (RS) e un tubulo T centrale. Sulla membrana del tubulo
T sono presenti i canali del calcio voltaggio-dipendenti di tipo L, noti come recettori diidropiridinici
(DHPR), che nel muscolo scheletrico appartengono all’isoforma 1.1.
I DHPR sono legati meccanicamente ai grandi canali del calcio del RS, detti recettori per la
rianodina (RyR), specificamente l’isoforma 1 nel muscolo scheletrico. Questa connessione
meccanica avviene tramite strutture chiamate piedi che si estendono nel citoplasma e trasmettono
una modifica conformazionale dal DHPR al RyR. Quando il potenziale d’azione (PdA), generato
dalla giunzione neuromuscolare, raggiunge la membrana dei tubuli T, i DHPR subiscono un
cambiamento conformazionale che si trasmette direttamente ai RyR, determinando la loro apertura e
il rilascio di calcio dal RS nel citoplasma. I canali del calcio di tipo L detti recettori per la
diidropiridina sono recettori voltaggio-sensibili per cui quando arriva la depolarizzazione vanno
incontro a una modificazione conformazionale che determina l’apertura del canale ma la corrente
del calcio attraverso
questo canale è minimale
e di incerto significato
infatti è stato dimostrato
che il muscolo scheletrico
si contrae perfettamente
anche in assenza di calcio
extracellulare quindi
quando la corrente
attraverso il recettore per
la diidropiridina è zero .
Essendo un canale
voltaggio dipendente
presenta un segmento
transmembrana nel
sottodominio che si sposta
quando cambia la differenza di potenziale di membrana , la struttura si deforma ed essendo associata
meccanicamente attraverso il piede al recettore per la rianodina trasmette questo cambiamento anche
al RyR che dallo stato chiuso ( quando potenziale di membrana è a livello di riposo ) passa allo stato
aperto grazie ad un meccanismo di accoppiamento che è puramente meccanico e non necessita di un
segnale di ingresso di Ca attraverso il canale. Nel reticolo sarcoplasmatico, il calcio è stoccato in alte
concentrazioni (~1 mM), complessato con la calsequestrina. La differenza di concentrazione tra il RS
e il citoplasma (100 nM) guida il calcio verso il citoplasma. La massiccia fuoriuscita di calcio
avviene a seguito dell'apertura dei recettori per la rianodina (RyR), attivata meccanicamente dai
recettori per la diidropiridina (DHPR) situati sulla membrana dei tubuli T. Questo rilascio di calcio
dal RS nel citoplasma attiva la contrazione muscolare. Questo meccanismo, noto come Voltage-
Dependent Calcium Release (VDCR), è caratteristico del muscolo scheletrico e si basa su un
accoppiamento meccanico diretto tra i DHPR e i RyR. Non richiede un flusso significativo di calcio
attraverso i DHPR, rendendo possibile la contrazione anche in assenza di calcio extracellulare. Nel
muscolo scheletrico, l'organizzazione delle strutture coinvolte nell'accoppiamento eccitazione-
contrazione è altamente specializzata. Ogni recettore per la diidropiridina (DHPR), organizzato in
tetradi ( 4 unità), si trova in stretta associazione con un singolo recettore per la rianodina (RyR) tramite
un’unica connessione meccanica chiamata "piede". Questa configurazione consente un
accoppiamento diretto e meccanico tra i DHPR e i RyR per il rilascio di calcio. Non tutti i RyR del
reticolo sarcoplasmatico (RS) sono direttamente associati alle tetradi dei DHPR. Alcuni RyR, definiti
recettori orfani, non presentano questa connessione diretta e il rilascio di calcio da questi RyR avviene
tramite un meccanismo differente, noto come Calcium-Induced Calcium Release (CICR). In questo
caso, l'aumento di calcio citoplasmatico stimola direttamente l'apertura dei RyR. Questo meccanismo
di CICR è l'unico possibile nel miocardio, dove l'isoforma del canale del calcio di tipo L (DHPR) non
è meccanicamente connessa ai RyR. Nel muscolo cardiaco, quindi, il rilascio di calcio richiede
l'ingresso di calcio extracellulare attraverso i DHPR, a differenza del muscolo scheletrico, dove il
rilascio avviene in modo voltage-dependent.
Muscolo cardiaco
Nel muscolo cardiaco, l’unità di rilascio del calcio è rappresentata da una diade, composta da un
tubulo T e una singola cisterna del RS. A differenza del muscolo scheletrico, i DHPR (isoforma 1.2
nel cuore) non sono collegati meccanicamente (mancano i piedi, le strutture fisiche che collegano
meccanicamente i recettori ) ai RyR (isoforma 2 nel cuore). In questo caso, il rilascio di calcio dal
RS avviene tramite un meccanismo detto Calcium-Induced Calcium Release (CICR). Quando il
PdA raggiunge i tubuli T, i DHPR si aprono, permettendo un piccolo ingresso di calcio extracellulare
nel citoplasma. Questo calcio entra in contatto con i RyR, attivandoli e provocando un rilascio
massivo di calcio dal RS. Questo processo dipende quindi direttamente dall’ingresso di calcio
extracellulare, al contrario del muscolo scheletrico.
A livello delle cisterne centrali ramificate del reticolo sarcoplasmatico (RS), sia nel muscolo
scheletrico che in quello cardiaco, si trova la pompa SERCA, responsabile del riassorbimento del
calcio. Dopo essere stato liberato per attivare la contrazione muscolare, il calcio viene reintrodotto
nel RS tramite un trasporto attivo primario mediato da questa pompa
Muscolo scheletrico: rilascio di calcio per accoppiamento meccanico (VDCR). I DHPR e i RyR sono
fisicamente collegati.
Muscolo cardiaco: rilascio di calcio indotto da calcio (CICR). I DHPR non sono collegati ai RyR e il
rilascio di calcio richiede l’ingresso di calcio extracellulare.
DHPR (Cav1.1/1.2)
canali del calcio di tipo L, detti recettori per la diidropiridina (DHPR), sono presenti sulla membrana
dei tubuli T e agiscono come recettori voltaggio-sensibili, fondamentali per guidare il processo di
Voltage-Induced Calcium Release (VICR).
Struttura: Sono etero-oligomeri costituiti da diverse subunità. La subunità principale, α1, è
• responsabile delle principali caratteristiche funzionali ed è composta da quattro domini
transmembrana, ciascuno con sei segmenti (S1-S6). Altre subunità includono: α2, una
subunità glicosilata , δ collegata alla subunità α2 tramite un legame disolfuro, β e γ, che
svolgono ruoli accessori.
Farmacologia: Sono
• bersaglio di antagonisti
e agonisti della classe
delle diidropiridine.
Queste molecole
vengono definiti
antiritmici di classe VI
o calcio antagonisti.
Organizzazione: Nel
• muscolo scheletrico, i
DHPR sono disposti in
tetradi, con l’isoforma
1.1 caratteristica di
questo tessuto. Nel
miocardio è presente
l’isoforma 1.2, che non
possiede il
collegamento meccanico diretto (il "piede") con il recettore per la rianodina (RyR), rendendo
il meccanismo di rilascio del calcio diverso rispetto a quello del muscolo scheletrico.
RYR: Recettore per la Rianodina
• Struttura: Il RyR è un grande omotetramero, costituito da 4 subunità equivalenti. Ha un peso
molecolare elevato, circa 2.3 MDa, ed è il canale ionico più grande conosciuto. La struttura
del RyR presenta una piccola parte associata alla membrana del reticolo sarcoplasmatico (in
rosso nell’immagine ), mentre la maggior parte della proteina sporge dal lato
citoplasmatico.Nel muscolo scheletrico, la parte citoplasmatica costituisce i processi
giunzionali (piedi) che si proiettano verso le tetradi dei canali del calcio (DHPR).
• Isoforme:
RyR1: presente nel muscolo scheletrico.
RyR2: presente nel miocardio.
• Funzione:Il RyR è il principale canale per il rilascio di calcio dal reticolo sarcoplasmatico nel
muscolo. Quando si apre, consente al calcio di fluire nel citoplasma, attivando la contrazione
muscolare.
• Farmacologia: Il RyR è il bersaglio di vari farmaci. Uno degli agenti farmacologici che si
lega al RyR con alta affinità è la rianodina, un alcaloide che modula l'apertura del canale.
Un altro agente che modula il RyR è la caffeina, che è un agonista. La caffeina si lega al
canale e ne determina un'apertura massiccia, aumentando il rilascio di calcio. (?)
• Modulazione: Il RyR è anche regolato dal sistema calcio-calmodulina, che influisce sulla
probabilità di apertura del canale. Il calcio che si lega a specifici siti sul versante
citoplasmatico del RyR aumenta la probabilità di apertura del canale stesso, promuovendo il
rilascio di calcio nel citoplasma.
Le isoforme di DHPR e RyR
espresse nel miocardio risultano
meno strettamente accoppiate tra
loro di quelle del muscolo
scheletrico. Nel miocardio si
hanno strutture più semplici , non
ritroviamo le tetradi come nel
muscolo scheletrico dove invece
si ha una struttu