ACCIAI INOSSIDABILI
LEZIONE 17
Il film sulla superficie è di pochi nanometri quindi è trasparente. L’ossido di
cromo si riforma istantaneamente e quindi ripara automaticamente alcuni
piccoli danneggiamenti. Il cromo riesce a trasferire questa capacità di creare il
film di passività anche alle leghe con altri materiali metallici. L’importante è
che abbiamo almeno di 10,5% che permette di creare un film continuo. Se
nell’acciaio abbiamo carbonio si può formare carburo e sottrarre quindi cromo
alla creazione del film. Per evitare ciò ed essere sicuro possiamo aver un cromo
del 12% (a prescinde quindi dalla percentuale di carbonio). La quantità di
cromo può andare da 12% fino a valore molto alto come 28%.
Se il film non è in grado di effettuare la protezione la corrosione viaggia in
modo diverso rispetto agli altri metalli. Abbiamo la corrosione localizzata
ovvero avviene solo su una parte della superficie. Una parte si corrode mentre
l’altra funzione come parte catodica. Mentre nella corrosione generalizzata la
velocità di corrosione dipende. Se immergiamo gli acciai nell’acqua di mare
abbiamo la formazione di buchi (corrosione piccole limitati a pochi spazi che
però scavano in profondità). Se si aggiungono anche condizioni di sollecitazione
meccaniche e temperature più alte a temperatura ambiente abbiamo la
formazione anche di cricche ovvero corrosione sotto sforzo. La corrosione si
presenta come il cedimento meccanico e non come la perdita di materiale. Il
cloruro indebolisce il film di passività.
Acciai inossidabili martensitici:
Contenuto di C relativamente elevate (almeno per gli acciai inossidabili), Cr tra
11,5 e 13%, il limite inferiore determinato dalla resistenza alla corrosione e
quello superiore dalla necessità di avere completa trasformazione della
struttura in austenite. Hanno la più elevata resistenza meccanica tra gli acciai
inossidabili, unitamente ad una discreta tenacità. Hanno una discreta
saldabilità. Scarsa resistenza alla corrosione. Sono utilizzati per palette di
turbine, parti di valvole, collettori, cuscinetti, industria estrattiva, etc. Le
proprietà meccaniche vengono incrementate aumentando il tenore di carbonio,
a scapito di tenacità, duttilità e resistenza alla corrosione Possono essere
aggiunte piccole quantità di Ni e Mo per evitare la fragilità da rinvenimento.
Acciai inossidabili ferritici:
Contengono C < 0.15%, Cr = 10,5÷ 30%. Rispetto ai martensitici hanno
maggiori quantità di cromo, pertanto, una maggiore resistenza alla corrosione.
La resistenza alla corrosionecresce al crescere della % di Cr ed è in genere
inferiore agli austenitici a causa dell’inevitabile presenza di seconde fasi.
Hanno un costo inferiore rispetto agli austenitici (meno Cr e niente Ni). Migliore
carico di snervamento ma inferiore duttilità. Non possono migliorare le proprie
caratteristiche meccaniche per trattamento termico a causa dell’assenza dei
punti critici A1 e A3. Hanno scarsa deformabilità plastica e non possono essere
incruditi per aumentarne le caratteristiche meccaniche.Difficoltà nella
saldatura per:
• Fragilità
• Corrosione intergranulare
Acciai inossidabili austenitici:
C = 0.01 ÷ 0.20%, Cr = 16 ÷ 28%, Ni = 6 ÷ 37%. Il nichel garantisce la
struttura austenitica. Esistono anche acciai inossidabili austenitici al Ni-Mn-N
(serie 200) ma non sono molto diffusi. Abbiamo:
- Ottima resistenza alla corrosione
- Ottima lavorabilità a caldo e a freddo, grandi caratteristiche di duttilità
- Scarso carico di snervamento, assenza dei punti A1 e A3, quindi
impossibilità di trattamenti termici
- Possibilità di aumento delle caratteristiche meccaniche per incrudimento
- Assenza della temperatura di transizione duttile/fragile (impieghi a
temperature molto basse)
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Acciai inossidabili duplex:
Cr = 18,5 ÷ 28%, Ni = 4,5 ÷ 6,5%, Mo = 1,5 ÷ 4%, N = 0,1 ÷ 0,3%
L’azoto migliora il bilanciamento degli elementi di lega tra le due fasi e
aumenta le caratteristiche meccaniche e la resistenza alla corrosione
localizzata. Hanno una struttura mista 50% ferrite – 50% austenite. La presenza
contemporanea delle fasi è ottenuta tramite il controllo accurato della
composizione chimica e del trattamento termico. Hanno resistenza alla
corrosione localizzata e sotto sforzo migliore e alla sensibilizzazione rispetto
agli austenitici. Buone caratteristiche meccaniche che diventano ottime per
incrudimento Difficoltà nella saldatura e nella lavorazione a caldo. I recenti
contengono azoto per migliorare le caratteristiche meccaniche e di resistenza
alla corrosione
Nell’acciaio inossidabile austenitico può deformarsi molto a freddo. Quello
ferritico non ha invece la deformabilità plastica necessaria per fare profondi
stampaggi. Se riscaldati nell’intorno di precipitazione di carburi formano una
serie di seconde fasce fragili e sono quindi difficilissimi da saldare a filo
continuo. Se abbiamo cloruri, ossigeno e T superiore a 60 gradi abbiamo
corrosione sotto sforzo per gli acciai austenitici. Per evitare questo possiamo
togliere le leghe e usare acciai duplex oppure i ferritici.
Quando i cloruri in soluzioni superano un valore critico il film di passività inizia
a cedere. Questa fase comporta una sorta di competizione tra i cloruri che
spaccano il film e l’ossigeno che lo vuole riformare. Questo finché uno degli
attacchi (rottura del film) non raggiunge una dimensione grande che si inizia a
formare il meccanismo della cella occlusa ovvero il punto dove il film ha ceduto
diventa il punto di inizio della corrosione. Il punto dove si è danneggiato il film
si corrode e la parte intorno lavora come superficie su cui avviene la reazione
catodica. Questo fenomeno prende il nome di pitting. La velocità con cui queste
celle occluse che hanno un imbocco piccolo scendono in profondità nello
spessore della lamiera è molto più veloce di quello linearizzato. Se abbiamo
cloruri l’AISI 304 non è in grado di resistere perché subisce questo fenomeno di
pitting. Il molibdeno ha l’azione di rinforzare il film di passività e contrastare la
corrosione per pitting a cloruro. Dobbiamo aggiungere un 2% di molibdeno che
va a spostare il cromo equivalente. Se vogliamo tenere la struttura austenitica
dobbiamo aumentare anche il tenore di Nichel. Questo acciaio prende il nome
di AISI 316.
PER ESAME RICORDA LE COMPOSIZIONI DEGLI ACCIAI INOSSIDABILI.
Per combattere la sensibilizzazione si fa tempra di solubilizzazione se non
dobbiamo saldare, mentre se dobbiamo saldare usiamo Gradi L o stabilizzanti.
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Acciai inossidabili, caratteristiche varie
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Acciai per alte temperature
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Acciai rapidi, cobalto
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Acciai e ghise